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Maria Bezaitis: Il sorprendente bisogno dell'estraneità

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    "Non parlare con gli estranei".
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    Avete sentito quella frase pronunciata
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    dai vostri amici, dalla famiglia e dai media per decenni.
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    È una norma. È una norma sociale.
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    Ma è un tipo particolare di norma sociale,
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    perché è una norma sociale che vuole dirci
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    con chi possiamo rapportarci e con chi non dovremmo.
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    "Non parlare con gli estranei" dice,
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    "Stai lontano da chiunque non ti sia familiare.
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    Resta con la gente che conosci.
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    Resta con la gente come te".
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    Quanto è accattivante ciò?
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    Non è davvero quello che facciamo, quando siamo al meglio di noi, vero?
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    Quando siamo al meglio, ci rivolgiamo alle persone
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    che non sono come noi,
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    perché quando lo facciamo, impariamo dalla gente
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    che non è come noi.
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    La mia espressione per questo valore dell'essere "non come noi"
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    è "estraneità",
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    e la mia convinzione è che nel mondo di oggi intensamente digitale,
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    francamente, il punto non siano gli estranei.
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    Il punto di cui dovremmo preoccuparci è:
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    quanta estraneità stiamo raggiungendo?
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    Perché estraneità? Perché le nostre relazioni sociali
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    sono sempre più mediate dai dati,
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    e i dati trasformano le nostre relazioni sociali in relazioni digitali,
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    e ciò significa che le nostre relazioni digitali
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    ora dipendono straordinariamente dalla tecnologia
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    che apporta loro un senso di robustezza,
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    un senso di scoperta,
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    un senso di sorpresa e imprevedibilità.
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    Perché non gli estranei?
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    Perché gli estranei sono parte di un mondo
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    dai confini veramente rigidi.
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    Appartengono a un mondo di persone che conosco
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    versus persone che non conosco,
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    e nel contesto delle mie relazioni digitali,
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    sto già facendo cose con persone che non conosco.
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    La questione non è se io ti conosca o meno.
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    La questione è: che cosa posso fare con te?
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    Cosa posso imparare da te?
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    Cosa possiamo fare insieme che sia vantaggioso per entrambi?
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    Passo molto tempo a riflettere su
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    come il panorama sociale stia cambiando,
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    su come le nuove tecnologie creino nuove limitazioni
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    e nuove opportunità per le persone.
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    I più importanti cambiamenti di fronte a noi oggi
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    hanno a che fare con i dati e con quanto i dati fanno
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    per modellare i tipi di relazioni digitali
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    che saranno possibili per noi in futuro.
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    Le economie del futuro dipendono da questo.
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    Le nostre vite sociali del futuro dipenderanno da questo.
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    Non sono gli estranei la minaccia di cui preoccuparsi.
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    La minaccia di cui preoccuparsi è se o meno
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    stiamo raggiungendo la nostra giusta quota di estraneità.
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    Dunque, gli psicologi e i sociologi del ventesimo secolo
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    riflettevano sugli estranei,
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    ma non riflettevano così dinamicamente sulle relazioni umane,
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    e pensavano agli estranei
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    nel contesto di pratiche condizionanti.
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    Stanley Milgram, dagli anni Sessanta ai Settanta
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    il creatore degli esperimenti dei piccoli mondi,
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    che diventeranno in seguito popolari come sei gradi di separazione,
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    sostenne l'idea che qualsiasi coppia di persone arbitrariamente selezionate
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    era probabilmente collegata da cinque a sette passaggi intermedi.
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    La sua idea era che gli estranei sono là fuori.
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    Possiamo raggiungerli. Ci sono percorsi
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    che ci permettono di raggiungerli.
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    Mark Granovetter, sociologo di Stanford, nel 1973
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    nel suo saggio fondamentale "La forza dei legami deboli",
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    sostenne l'idea che questi legami deboli
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    che fanno parte delle nostre reti, questi stranieri
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    siano davvero più efficaci per noi nel divulgare le informazioni
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    di quanto lo siano i nostri legami forti, le persone a noi più vicine.
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    Fa un atto d'accusa verso i nostri legami forti
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    quando dice che queste persone che ci sono così vicine,
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    questi legami forti nelle nostre vite,
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    in realtà hanno un effetto di assimilazione su di noi.
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    Producono uniformità.
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    I miei colleghi e io alla Intel abbiamo trascorso gli ultimi anni
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    osservando i modi in cui le piattaforme digitali
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    stanno rimodellando le nostre vite quotidiane
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    e quali tipi di nuove routine siano possibili.
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    Abbiamo osservato in modo specifico i tipi
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    di piattaforme digitali che ci hanno permesso
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    di prendere i nostri beni, quelle cose che erano una volta
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    molto limitate a noi e ai nostri amici nelle nostre case,
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    e di renderli disponibili a persone che non conosciamo.
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    Se siano i nostri vestiti, se siano le nostre auto,
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    se siano le nostre bici, se siano i nostri libri o la musica,
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    noi possiamo prendere i nostri beni ora
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    e renderli disponibili per persone che non abbiamo mai incontrato.
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    E abbiamo concluso con una visione profonda molto importante,
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    vale a dire che, quando le relazioni delle persone
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    con le cose nelle loro vite cambiano,
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    cambiano anche le relazioni con le altre persone.
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    E tuttavia, sistema di raccomandazione
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    dopo sistema di raccomandazione continua a perdere il treno.
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    Continua a cercare di prevedere ciò di cui ho bisogno
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    basandosi su alcune passate caratterizzazioni di chi io sia,
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    di cosa abbia già fatto.
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    Tecnologia della sicurezza dopo tecnologia della sicurezza
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    continua a progettare protezioni dei dati
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    in termini di minacce e attacchi,
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    tenendomi rinchiusa in tipi di relazione davvero rigidi.
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    Categorie come "amici" e "famiglia"
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    e "contatti" e "colleghi"
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    non mi dicono niente sulle mie relazioni reali.
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    Un modo più efficace di riflettere sulle mie relazioni
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    potrebbe essere in termini di vicinanza e distanza,
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    dove a qualunque dato punto nel tempo, con qualsiasi persona singola,
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    sono sia vicina che lontana da quell'individuo,
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    tutto in funzione di ciò che mi serve di fare in questo momento.
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    Le persone non sono vicine o distanti.
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    Le persone sono sempre una combinazione delle due,
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    e quella combinazione cambia costantemente.
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    Che succederebbe se le tecnologie potessero intervenire
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    per turbare l'equilibrio di certi tipi di relazione?
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    Che succederebbe se le tecnologie potessero intervenire
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    per aiutarmi a trovare la persona di cui ho bisogno proprio adesso?
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    L'estraneità è quella calibrazione
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    di vicinanza e distanza
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    che mi permette di trovare le persone di cui ho bisogno proprio ora,
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    che mi permette di trovare le risorse della confidenza,
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    della scoperta e dell'ispirazione che mi servono proprio ora.
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    L'estraneità non riguarda l'incontrare gli estranei.
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    Semplicemente ci fa capire che abbiamo bisogno
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    di rompere le nostre zone di familiarità.
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    Quindi procedere adagio in quelle zone di familiarità è un modo per riflettere sull'estraneità,
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    ed è un problema affrontato oggi non solo da individui,
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    ma anche da organizzazioni,
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    organizzazioni che stanno cercando di abbracciare massicciamente nuove opportunità.
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    SIa che siate un partito politico
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    insistendo a vostro danno su un concetto molto rigido
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    di chi vi appartenga e chi no,
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    sia che siate il governo
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    che protegge istituzioni sociali come il matrimonio
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    e restringe l'accesso di quelle istituzioni ai pochi,
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    sia che siate una teenager nella sua camera
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    che cerca di dare scossoni alla sua relazione con i genitori,
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    l'estraneità è un modo per riflettere su come aprire la strada
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    a nuovi tipi di relazione.
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    Dobbiamo cambiare le norme.
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    Dobbiamo cambiare le norme per autorizzare
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    nuovi tipi di tecnologia
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    come basi per nuovi tipi di imprese.
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    Quali domande interessanti si trovano di fronte a noi
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    in questo mondo senza estranei?
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    Come potremmo pensare diversamente alle nostre relazioni con le persone?
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    Come potremmo pensare in modo diverso alle nostre relazioni
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    con gruppi distribuiti di persone?
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    Come potremmo pensare in modo diverso alle nostre relazioni con le tecnologie,
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    cose che diventano efficacemente dei partecipanti sociali
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    a loro diritto?
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    La gamma di relazioni digitali è straordinaria.
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    Nel contesto di questa vasta gamma di relazioni digitali,
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    cercare in modo sicuro l'estraneità potrebbe certamente
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    essere una nuova base per quell'innovazione.
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    Grazie.
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    (Applausi)
Title:
Maria Bezaitis: Il sorprendente bisogno dell'estraneità
Speaker:
Maria Bezaitis
Description:

Nel nostro mondo digitale, le relazioni sociali sono oggi mediate dai dati. Senza neanche rendercene conto, ci stiamo barricando contro l'estraneità -- le persone e le idee che non rientrano negli schemi di chi già conosciamo, di cosa già ci piace e di dove già siamo stati. Un richiamo alla tecnologia affinché ci porti a chi e a ciò di cui abbiamo bisogno, anche sconosciuti. (Filmato a TED@Intel.)

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English
Team:
closed TED
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TEDTalks
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08:00
Anna Cristiana Minoli approved Italian subtitles for Why we need strangeness
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for Why we need strangeness
Guido Gambetti accepted Italian subtitles for Why we need strangeness
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Maria Grazia Franzini edited Italian subtitles for Why we need strangeness
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