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Qualche altro elemento di HTML

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    [Andreas Formiconi] Vediamo qualcosa sull'HTML,
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    su alcuni tag, alcune situazioni semplici ma che possono capitare tipicamente.
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    Andiamo - faccio l'esempio in Blogger per vedere un effetto particolare
  • 0:21 - 0:27
    che nell'editore di WordPress non ho - non si vede.
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    Nuovo post.
  • 0:30 - 0:33
    Prove con HTML.
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    Vediamo: scrivo una riga
  • 0:38 - 0:41
    ne scrivo un'altra
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    e decido che questa la voglio evidenziare mettendola in grassetto - "bold" in inglese.
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    Vado avanti. No, mi viene in mente che prima voglio mettere una descrizione
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    ma non in grassetto.
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    Come mai? Sono andato sopra.
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    Eh no, ma eredito il grassetto. Non era quello che intendevo.
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    Questi sono degli inconvenienti abbastanza tipici degli editori di testo.
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    Poi a seconda dei casi, una persona più o meno smaliziata, beh, ne viene a capo,
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    in questo caso facilmente:
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    basta qui ritornare nella condizione iniziale
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    per cui tutto ciò che scriverò sopra viene così.
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    Ma non sempre: a volte può capitare di ingrullire con queste cose.
  • 1:50 - 2:00
    Quindi che cosa succeda effettivamente dentro all'editore, uno non lo sa.
  • 2:00 - 2:05
    Ma in questo caso dove in realtà sappiamo che tutto parte da una sorgente,
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    codificata in un modo che tutti conoscono, cioè lo standard HTML,
  • 2:11 - 2:17
    c'è la possibilità di vedere esattamente che cosa succede.
  • 2:18 - 2:23
    E io riesco a vedere chiaramente quali sono gli elementi
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    che si sono portati dietro una certa caratteristica o meno.
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    Se io lavoro in HTML, questo problema non ce l'ho
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    perché sono io che determino la presenza o meno dei tag:
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    quindi se io scrivo qui così la mia riga,
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    questa viene già pulita e non c'è questo problema.
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    Vediamo ora un esempio un po' più interessante.
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    Proviamo a inserire in modo visuale un elenco,
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    che è una cosa che può capitare, diciamo, abbastanza spesso.
  • 3:02 - 3:03
    Son carini questi sistemi.
  • 3:04 - 3:07
    Inserisco la prima riga,
  • 3:07 - 3:10
    inserisco una seconda riga,
  • 3:10 - 3:15
    poi una terza riga.
  • 3:16 - 3:18
    No, non voglio più una quarta riga.
  • 3:18 - 3:20
    Come mi sbarazzo di questo?
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    Ma, qui, per esempio, ribattendo, ritorno un'altra volta,
  • 3:25 - 3:31
    lui torna, assume che sia una dichiarazione di cessato interesse per l'elenco.
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    Supponiamo ora che io però voglia inserire un sottoelenco,
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    al posto per esempio della seconda riga,
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    cioè la seconda riga dovrebbe diventare a sua volta un elenco.
  • 3:46 - 3:47
    Come si fa?
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    Poi intanto cancello questo, e poi vorrei ripartire con l'elenco.
  • 3:53 - 4:01
    Mi può venire in mente che questo si realizzi ripigiando un'altra volta su "elenco numerato".
  • 4:01 - 4:05
    No, non è così che funziona, evidentemente.
  • 4:05 - 4:09
    Cioè questo tasto dell'elenco funziona come un "toggle",
  • 4:09 - 4:13
    come un interruttore aperto/chiuso, sì/no,
  • 4:13 - 4:15
    cioè un modo elenco sì, un no.
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    Anzi, facendo così mi ha addirittura spezzato l'elenco in due elenchi separati:
  • 4:20 - 4:21
    peggio mi sento.
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    "Undo" - "undo".
  • 4:24 - 4:25
    Torniamo al punto di prima.
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    Concludo che non si possono fare gli elenchi - i sottoelenchi, scusate - in un post in Blogger.
  • 4:33 - 4:38
    Ma posso però tentare di lavorare con HTML.
  • 4:39 - 4:43
    Bene, vediamo: così intanto imparo com'è fatto un elenco in HTML.
  • 4:44 - 4:54
    C'è un tag di apertura che viene richiuso in fondo all'elenco e evidentemente lo delimita:
  • 4:54 - 5:00
    "ol" sta per "ordered list", cioè una lista ordinata di elementi, numerata.
  • 5:02 - 5:10
    Poi ogni riga, ogni elemento dell'elenco, è determinato da un tag "li"
  • 5:10 - 5:12
    - racchiuso da un tag "li" e "/li".
  • 5:12 - 5:15
    Beh, è molto semplice fare gli elenchi, quindi.
  • 5:15 - 5:19
    Quindi io potrei, qui, tranquillamente scrivere un'altra cosa...
  • 5:25 - 5:28
    e poi andare a vedere: benissimo.
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    Naturalmente questa è una schifezza, ora non ci serve, si elimina.
  • 5:34 - 5:39
    Bene, allora, per motivi didattici di chiarezza, isoliamo
  • 5:40 - 5:44
    - non è necessario fare questo, io lo fo perché sia più chiara la descrizione che vi sto facendo.
  • 5:45 - 5:48
    Guardate, se io torno nell'editore non è cambiato niente:
  • 5:48 - 5:50
    l'editore ignora quegli spazi.
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    A noi servono - ah, li ha tolti, io ce li rimetto perché mi servono.
  • 5:54 - 5:56
    Li toglie e quindi...
  • 5:56 - 6:00
    E poi mi riordino anche diversamente qui,
  • 6:00 - 6:04
    me lo dispongo, questo, così.
  • 6:04 - 6:08
    Non fa niente, ecco.
  • 6:09 - 6:12
    Vediamo un po' come lui la vive questa cosa.
  • 6:12 - 6:13
    Benissimo.
  • 6:14 - 6:16
    Ah, ci ha anche lasciato qualche cosa.
  • 6:16 - 6:19
    Io mi ostino e ci rimetto questi spazi, che voglio sia chiaro.
  • 6:19 - 6:24
    Stiamo lavorando sulla seconda riga che era chiusa da questi due tag.
  • 6:24 - 6:25
    Qui che faccio?
  • 6:25 - 6:29
    Eh ma io qui dentro ci annido un altro elenco:
  • 6:29 - 6:45
    "ol", che andrò a chiudere - "/ol" - e poi ci metto i miei elementi "li" "/li".
  • 6:47 - 6:54
    Siccome sono pigro me lo copio e - Control V, V - me lo copio più volte
  • 6:54 - 6:58
    - tre volte, anche qui - e dentro ci metto il testo che voglio.
  • 6:59 - 7:06
    Cioè potrei mettere "prima riga sottoelenco".
  • 7:06 - 7:21
    E sono pigro: Control C, Control V, Control V, e qui, "seconda" e "terza".
  • 7:24 - 7:25
    Vediamo il risultato:
  • 7:26 - 7:33
    ecco quà: Prima riga e l'elenco successivo è diventato un sottoelenco a sua volta.
  • 7:37 - 7:42
    E così si possono fare - aggiungere tante altre caratteristiche.
  • 7:45 - 7:47
    Infine vediamo una terza cosa,
  • 7:47 - 7:53
    una terza cosa che apparentemente nell'editore visuale non si può introdurre,
  • 7:53 - 7:55
    ovvero una tabella.
  • 7:57 - 8:03
    Come si fa quando non si sa qualcosa, nella fattispecie di HTML,
  • 8:03 - 8:08
    o comunque di codice di qualsiasi tipo che possa servire nel Web?
  • 8:08 - 8:13
    Un'ottima fonte è la W3 School.
  • 8:20 - 8:26
    W3 School, che fa capo al consorzio W3
  • 8:26 - 8:32
    che si occupa sostanzialmente degli standard del Web:
  • 8:32 - 8:40
    standard aperti, standard che quindi stanno in armonia con la libertà di espressione.
  • 8:40 - 8:46
    Non vi fate intimorire da tutte le cose che uno potrebbe approfondire
  • 8:46 - 8:49
    ma non è assolutamente il nostro caso.
  • 8:52 - 8:53
    "Learn HTML".
  • 8:56 - 9:02
    Bene, intanto si vede com'è costruito un documento HTML minimale,
  • 9:02 - 9:07
    con delle dichiarazioni iniziali e una chiusura.
  • 9:07 - 9:12
    Qui c'è un titolo, un paragrafo.
  • 9:12 - 9:17
    Ma noi andiamo diritto - questo lo potete esplorare per conto vostro -
  • 9:17 - 9:20
    "Tables", "Tabelle": andiamo qui.
  • 9:21 - 9:25
    Ah, proprio qualcosa del genere mi sarebbe piaciuto introdurre.
  • 9:27 - 9:31
    Esempio: "Try it Yourself" - bene, proviamo.
  • 9:34 - 9:37
    Due finestre ci offre:
  • 9:37 - 9:43
    una intitolata "Source Code"; lì, il codice sorgente.
  • 9:44 - 9:46
    L'altra, il risultato.
  • 9:46 - 9:53
    Quindi ciò che io vedo a destra, qui, il risultato, è determinato da come ho scritto il codice a sinistra.
  • 9:53 - 10:01
    È così che si aggeggia con il codice, si cerca di riconoscere qualche cosa,
  • 10:02 - 10:08
    anche i programmatori, i softwaristi, i coders più esperti fanno così.
  • 10:08 - 10:10
    Vediamo nel nostro testo:
  • 10:10 - 10:12
    "Each table starts with a "table" tag" -
  • 10:13 - 10:18
    ogni tabella inizia con un tag "table".
  • 10:18 - 10:21
    Allora qui ci sono dichiarazioni iniziali.
  • 10:22 - 10:24
    Ecco:"Each table starts with a "table" tag".
  • 10:24 - 10:27
    Bene, allora queste scritte -
  • 10:27 - 10:30
    "Each table row starts with a "tr" tag".
  • 10:30 - 10:36
    Ogni riga - "row", riga - della tabella inizia con un tag "tr".
  • 10:36 - 10:45
    Ogni dato della tabella inizia con un tag "td", e sono qui.
  • 10:45 - 10:53
    Queste sono racchiuse - queste tre scritte sono racchiuse da un tag "p" chiuso con "/p":
  • 10:53 - 10:57
    il paragrafo, l'unità, diciamo, fondamentale di un testo.
  • 10:58 - 11:00
    Scendiamo: questa ha l'aria di essere un titolo.
  • 11:02 - 11:05
    Infatti, "one column", troviamo H4.
  • 11:05 - 11:08
    Ci prudono le mani: che è questo 4?
  • 11:08 - 11:10
    Vediamo: cambiamolo in 1.
  • 11:12 - 11:15
    Non succede niente - eh, ma c'è questo tasto.
  • 11:15 - 11:22
    Cambio il codice, invio il codice, per vedere il risultato. Ecco.
  • 11:22 - 11:28
    Allora H1, H2, H3, H4 sono titoli di livello diverso.
  • 11:28 - 11:35
    Benissimo. Questo è esagerato, vediamo se riesco a tornare alla situazione iniziale,
  • 11:35 - 11:39
    H4. Invio. Perfetto.
  • 11:40 - 11:46
    Questo è un numero incorniciato, ma guardando le tabelle sottostanti,
  • 11:46 - 11:49
    capisco che è la tabella minimale.
  • 11:49 - 11:53
    Andiamo a vedere com'è codificata, sotto al titolo "One column"
  • 11:53 - 11:58
    - "One column" - bene, vedo subito il tag "table".
  • 11:58 - 12:00
    C'è addirittura un attributo.
  • 12:00 - 12:04
    Poi vedo che c'è il tag "tr", chiuso,
  • 12:04 - 12:09
    che mi determina evidentemente l'unica riga che c'è in questa tabella.
  • 12:09 - 12:14
    E all'interno di questa riga, c'è il tag "td", poi richiuso,
  • 12:14 - 12:17
    che mi determina l'unico elemento di questa riga,
  • 12:17 - 12:22
    quindi viene una tabella banale fatta da una sola riga con un solo elemento,
  • 12:22 - 12:24
    però è codificata come una tabella,
  • 12:24 - 12:26
    e poi si chiude la tabella.
  • 12:27 - 12:30
    Ci incuriosisce questo "border".
  • 12:31 - 12:35
    Cambiamolo: sarà il bordo, facciamolo esagerato.
  • 12:35 - 12:42
    È molto utile fare esempi esagerati perché servono a capire con certezza quello che succede.
  • 12:42 - 12:44
    Lo invio.
  • 12:44 - 12:51
    Ah, è venuto in effetti un bordo esagerato, per forza: l'ho moltiplicato per 100.
  • 12:52 - 12:56
    Ora, magari posso sceglierne uno che mi piaccia:
  • 12:56 - 12:58
    per esempio 3 forse mi va bene.
  • 12:59 - 13:03
    Mi sembra un bordo più - mi piace, vabbene.
  • 13:04 - 13:09
    Allora andiamo a vedere l'ultima, dopo "Two rows and three columns",
  • 13:09 - 13:12
    una tabella di due righe e tre colonne.
  • 13:12 - 13:14
    Eccola qua.
  • 13:14 - 13:16
    Inizia "table border="3"".
  • 13:16 - 13:21
    Ma voglio farla subito così che ci ho preso gusto
  • 13:22 - 13:24
    Ci dovrei riconoscere due righe.
  • 13:24 - 13:30
    In effetti apre con tag "tr" la prima riga - "row" -
  • 13:30 - 13:33
    la chiude, apre la seconda, la chiude.
  • 13:33 - 13:40
    Torno e nella prima riga ci trovo tre elementi, 100, 200 e 300. Vero.
  • 13:40 - 13:43
    Nella seconda, 400, 500 e 600: vero.
  • 13:44 - 13:48
    Allora cominciamo a fare ciò che interessa a me:
  • 13:49 - 13:56
    Pippo, Topolino. Vediamo: perfetto.
  • 13:57 - 13:59
    Chi mi ferma più?
  • 13:59 - 14:06
    Ora vorrei tornare a scrivere la tabella nel mio post, ma visto che ho sotto il naso un testo
  • 14:06 - 14:09
    che si elabora bene con un editore di testo,
  • 14:09 - 14:14
    perché non copiare pari-pari questo testo,
  • 14:15 - 14:20
    andare nel mio blog, metterlo - porlo in modo testo,
  • 14:20 - 14:26
    copiarci dentro il tutto, vedere subito cosa viene.
  • 14:28 - 14:32
    E ora qui diventa un gioco da ragazzi,
  • 14:32 - 14:34
    cioè diventa un gioco.
  • 14:34 - 14:38
    Posso fare qualsiasi cosa:
  • 14:38 - 14:49
    copio per esempio una riga e poi la posso riprodurre; vediamo:
  • 14:49 - 14:56
    Ecco qua. Il limite, a questo punto, è solo la fantasia e la voglia di esplorare.
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Qualche altro elemento di HTML
Description:

Per gli studenti del cMOOC -Laboratorio di Tecnologie Internet per la Scuola- #ltis13

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Italian
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