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Come ho girato un film impossibile

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    Ho fatto un film che era impossibile girare,
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    ma non sapevo che era impossibile,
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    ed è così che ne sono stato capace.
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    "Mars et Avril" è un film di fantascienza.
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    È ambientato a Montréal 50 anni nel futuro.
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    Nessuno aveva mai fatto questo genere di film in Quebec
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    perché è costoso, ambientato nel futuro,
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    e ha tonnellate di effetti speciali,
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    è girato sullo schermo verde.
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    Eppure questo è il genere di film che io volevo girare
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    da quando ero un bambino, davvero,
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    ritornando a quando leggevo certi fumetti
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    e sognavo come il futuro sarebbe potuto essere.
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    Quando i produttori americani vedono il mio film,
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    pensano che mi sia servito un grosso budget per farlo,
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    circa 23 milioni.
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    Ma in verità io avevo il 10 percento di quel budget.
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    Ho fatto "Mars et Avril" con soli 2,3 milioni.
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    Quindi potreste chiedervi, qual è il trucco?
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    Come ho fatto?
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    Beh, sono due cose. La prima è il tempo.
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    Quando non si hanno soldi, serve tempo,
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    e mi ci sono voluti sette anni per girare "Mars et Avril".
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    Il secondo aspetto è l'amore.
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    Ho ricevuto una montagna di generosità da ogni persona coinvolta.
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    E sembrava che nessun dipartimento avesse niente,
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    così hanno dovuto affidarsi alla nostra creatività
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    e trasformare ogni problema in un'opportunità.
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    E questo mi porta al punto del mio discorso, ovvero,
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    come i vincoli, grossi vincoli creativi, possano incentivare la creatività.
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    Ma permettetemi di andare un po' indietro nel tempo.
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    A 20 anni, ho fatto alcuni romanzi a fumetti,
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    ma non erano come i soliti romanzi a fumetti.
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    Erano libri che raccontavano di fantascienza
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    attraverso le immagini e il testo,
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    e molti degli attori che ora recitano
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    nell'adattamento cinematografico, erano già implicati
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    in questi libri che raffiguravano i personaggi
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    in una maniera sperimentale, teatrale e semplicistica.
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    E uno di questi attori è il grande direttore di scena
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    e attore Robert Lepage.
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    E io semplicemente adoro quest'uomo.
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    Lo adoro da quando ero un bambino.
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    Ammiro molto la sua carriera.
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    E volevo che quest'uomo fosse coinvolto nel mio
    folle progetto,
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    e lui fu abbastanza gentile da prestare la sua immagine
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    al personaggio di Eugène Spaak,
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    che è un cosmologo e artista che cerca una relazione
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    tra il tempo, lo spazio, l'amore, la musica e le donne.
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    Ed era perfetto per questa parte,
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    e Robert è effettivamente colui che mi ha dato la prima chance.
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    Era quello che credette in me
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    e mi incoraggiò a fare un adattamento dei miei libri
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    in un film, e a scrivere, dirigere,
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    e produrre questo film da solo.
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    E Robert è nientemeno che il primo esempio
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    di come i vincoli possano alimentare la creatività.
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    Dato che quest'uomo è la persona più impegnata
    su questo pianeta.
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    Intendo, la sua agenda è piena fino al 2042,
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    e lui è veramente difficile da reperire,
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    e io volevo lui nel film,
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    per interpretare il suo ruolo.
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    Ma il problema è, aspettando
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    fino al 2042, il mio film non sarebbe più stato
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    un film futuristico, quindi non potevo farlo. Giusto?
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    Quello era un problema grosso.
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    Come fai a far recitare in un film qualcuno
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    che è troppo impegnato?
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    Beh, lo dissi per scherzo in una riunione di produzione --
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    e ad ogni modo questa è una storia vera --
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    dissi, "Perché non trasformiamo quest'uomo
    in un ologramma?
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    Perchè, come sapete, lui è ovunque
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    su questo pianeta, e contemporaneamente
    da nessuna parte,
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    e lui è un'entità illuminata nella mia mente,
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    ed è tra la realtà e la realtà virtuale,
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    quindi avrebbe perfettamente senso
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    trasformare quest'uomo in un ologramma."
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    Tutti attorno al tavolo risero,
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    ma la battuta era una soluzione abbastanza buona,
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    ed è quello che finimmo per fare.
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    Ecco come abbiamo fatto. Abbiamo filmato Robert
    con sei telecamere.
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    Era vestito di verde e sembrava essere
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    in un acquario verde.
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    Ogni telecamera copriva 60 gradi del suo visto,
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    così in post-produzione potevamo usare
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    quasi ogni angolo di cui avevamo bisogno,
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    avendo filmato solo la sua testa.
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    Sei mesi dopo c'era un uomo sulla scena,
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    un mimo raffigurante il corpo,
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    il "veicolo" per la testa.
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    E indossava un cappuccio verde
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    in modo da poterlo togliere in post-produzione
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    e rimpiazzarlo con la testa di Robert Lepage.
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    Quindi diventò come un uomo rinascimentale,
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    ed ecco come appare nel film.
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    (Musica)
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    (Video) Robert Lepage: [Come al solito, i disegni di Arthur
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    non consideravano le sfide tecniche.
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    Ho saldato la culatta, ma la valvola è ancora aperta.
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    Ho cercato di sollevare i pistoni per abbassare la pressione nella cassa di risonanza,
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    ma potrei aver colpito una corda sensibile.
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    Suona ancora troppo grave.]
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    Jacques Languirand; [È normale.
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    Lo strumento finisce sempre per assomigliare al suo modello.]
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    (Musica)
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    Martin Villeneuve: questi strumenti musicali
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    che vedete in questo estratto,
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    sono il mio secondo esempio di come
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    i vincoli possano alimentare la creatività,
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    perché questi strumenti mi servivano disperatamente
    nel mio film.
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    Sono oggetti del desiderio.
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    Sono strumenti musicali immaginari.
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    E portano con loro una storia interessante.
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    Effettivamente, sapevo a cosa avrebbero assomigliato
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    nella mia mente per molti, molti anni.
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    Ma il mio problema era che non avevo i soldi
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    per pagarli. Non potevo permettermeli.
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    E anche questo è un grosso problema.
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    Come si può ottenere qualcosa che non ci si può permettere?
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    E, sapete, mi sono svegliato una mattina con un'idea piuttosto buona.
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    Dissi, "E se li pagasse qualcun altro?"
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    (Risate)
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    Ma chi mai sarebbe interessato
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    a sette strumenti musicali non ancora costruiti
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    ispirati ai corpi delle donne?
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    E così ho pensato al Cirque du Soleil a Montréal,
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    perché chi meglio avrebbe capito il tipo
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    di folle poesia che volevo mettere sullo schermo?
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    Così mi feci strada fino a Guy Laliberté, il CEO
    del Cirque du Soleil,
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    e gli presentai il mio folle progetto
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    con schizzi come questo e riferimenti visivi,
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    e successe qualcosa di piuttosto incredibile.
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    Guy era interessato da quest'idea
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    non perché stessi chiedendo i suoi soldi
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    ma perché ero andato da lui con una buona idea
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    nella quale tutti erano felici.
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    Era una sorta di triangolo perfetto
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    nel quale il compratore d'arte era felice
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    perché otteneva gli strumenti a un prezzo conveniente,
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    perché non erano neppure costruiti.
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    Si è fidato ciecamente.
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    E l'artista, Dominique Engel, un uomo brillante,
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    era anch'egli felice perché aveva un sogno
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    su cui lavorare per un anno.
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    E ovviamente io ero felice perché ottenevo gli strumenti
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    per il mio film gratis, che era proprio quello che avevo cercato di fare.
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    Quindi eccoli qui.
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    E il mio ultimo esempio di come i vincoli
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    possono incentivare la creatività
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    viene dal verde,
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    perché è un colore strano, bizzarro,
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    e alla fine bisogna rimpiazzare gli schermi verdi
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    e bisogna capirlo prima o poi.
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    Ed ebbi, di nuovo, un po' di idee nella mia mente
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    di come il mondo sarebbe stato,
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    ma allora ritornai alla mia immaginazione dell'infanzia
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    e così ritornai al lavoro del maestro belga dei fumetti
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    François Schuiten in Belgio.
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    E quest'uomo è un altro che ammiro molto,
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    e volevo che fosse coinvolto nel film
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    come production designer.
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    Ma la gente mi disse, sai Martin, è impossibile,
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    quest'uomo è troppo impegnato e ti dirà di no.
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    Bene, dissi, sapete cosa, invece di imitare il suo stile
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    potrei veramente chiamare lui e chiederglielo,
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    e gli inviai i miei libri,
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    e lui rispose che era interessato
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    a lavorare sul film assieme a me
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    perché avrebbe potuto essere un pesce grosso in un piccolo acquario.
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    In altre parole, c'era spazio per lui per sognare con me.
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    Quindi ero con uno dei miei eroi dell'infanzia,
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    a disegnare ogni singola scena che c'era nel film
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    per trasformare Montréal nel futuro.
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    E fu una collaborazione fantastica
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    lavorare con questo grande artista che io ammiro.
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    Ma alla fine, sapete, bisogna trasformare
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    tutti quei disegni in realtà.
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    Quindi, ancora, la mia soluzione fu di puntare
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    ai migliori artisti a cui potessi pensare.
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    E c'è questa persona a Montréal, un altro del Québec
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    chiamato Carlos Monzon, ed è un artista di effetti visivi molto bravo.
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    Quest'uomo è stato il capo compositore di film
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    come "Avatar" e "Star Trek" e "Transformers",
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    e altri progetti sconosciuti come questo,
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    e sapevo che era ideale per il lavoro,
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    e dovevo convincerlo,
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    e, invece di lavorare al prossimo film di Spielberg,
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    egli accettò di lavorare al mio.
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    Perché? Perché gli offrii uno spazio per sognare.
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    Così quando non si hanno soldi per permettersi le persone,
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    bisogna colpire la loro immaginazione con ciò
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    di più bello a cui si può pensare.
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    Quindi questo è ciò che successe a questo film,
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    e come lo feci,
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    e andammo a questa interessante azienda di post-produzione
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    a Montréal chiamata Vision Globale,
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    e loro ci prestarono i loro 60 artisti per lavorare a tempo pieno
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    per sei mesi, per questo folle film.
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    Quindi vi voglio dire questo, se avete idee folli
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    nella vostra mente, e la gente vi dice
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    che è impossibile realizzarle,
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    beh, è una ragione ancora più valida per volerlo fare.
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    perché le persone hanno la tendenza
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    di vedere i problemi piuttosto che il risultato finale,
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    mentre se si inizia ad affrontare i problemi
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    come se fossero alleati invece che avversari,
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    la vita inizierà a danzare con te
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    nel modo più incredibile.
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    Io l'ho sperimentato.
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    E si potrebbe finire per fare progetti folli
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    e chissà, si potrebbe persino finire
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    per andare su Marte.
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    Grazie.
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    (Applausi)
Title:
Come ho girato un film impossibile
Speaker:
Martin Villeneuve
Description:

Il produttore Martin Villeneuve parla di "Mars et Avril", lo spettacolare film canadese di fantascienza che ha realizzato potenzialmente senza un soldo. In un affascinate discorso, spiega i vari modi con cui ha superato i vincoli finanziari e logistici per produrre la sua unica e inventiva visione del futuro.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
10:55

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