Un TEDTalk come terapia. Intervista a F. Fedeli, Fight the Stroke | Francesca Fedeli | TEDxTorino
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0:14 - 0:16Matteo Caccia:
Partiamo da questo video, -
0:16 - 0:19perché ho letto che
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0:19 - 0:22- è stata una sorta di terapia,
preparare questo intervento? -
0:22 - 0:24Francesca Fedeli: Sì, è stata una terapia
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0:24 - 0:26perché venivamo da due anni
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0:26 - 0:32in cui eravamo molto riferiti
soltanto alla malattia. -
0:32 - 0:37Vedevamo persone soltanto in funzione
di aggiustare qualcosa di rotto, -
0:37 - 0:39o di risolvere un problema.
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0:39 - 0:41E invece preparare il video
è stato davvero -
0:41 - 0:44ripercorrere la nostra storia
e aprirci un po'. -
0:44 - 0:51Fino, appunto, ad arrivare lì,
salire sul palco, e parlarne da zero -
0:51 - 0:54- nessuno sapeva della nostra storia,
prima - e parlarne a tutti. -
0:54 - 0:57M.C.: E anche il vostro intervento
ha una storia strana: -
0:57 - 0:58voi, di fatto, avevate fatto richiesta
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0:58 - 1:01per partecipare
tra il pubblico, in realtà. -
1:01 - 1:03E poi cos'è successo?
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1:03 - 1:06F.F.: In realtà sì: come avviene
per tutti gli eventi TED, -
1:06 - 1:12anche per gli eventi globali
si fa domanda di partecipazione -
1:12 - 1:16e loro devono decidere
se accettarti o no. -
1:16 - 1:20E poi è partita una mail
che è arrivata al mattino -
1:20 - 1:22in cui si chiedeva
se, fra i partecipanti, -
1:22 - 1:25c'era qualcuno che aveva
una storia da raccontare. -
1:25 - 1:27Per cui Roberto ha applicato,
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1:27 - 1:32dicendo lo stesso messaggio
che era un po' la conclusione del video: -
1:32 - 1:37considera quello che hai come un dono
e lavora soprattutto sulle opportunità. -
1:37 - 1:39M.C.: Che è un po' come dire:
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1:39 - 1:42voglio iscrivermi a una scuola;
no, vieni a fare l'insegnante. -
1:42 - 1:44Più o meno il livello era quello.
F.F.: Sì, è stato così. -
1:44 - 1:46M.C.: Che anno era?
F.F.: 2013. -
1:46 - 1:48M.C.: Sono passati tre anni
e mezzo, più o meno. -
1:48 - 1:50Cos'è successo, in questi anni?
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1:50 - 1:52F.F.: Beh, è successo un mondo.
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1:52 - 1:56Innanzitutto prima eravamo soli,
quando ci avete visto lì; -
1:56 - 1:58e poi si è aperto
un altro mondo di persone. -
1:58 - 2:01Appena abbiamo detto:
"Noi abbiamo questo problema", -
2:01 - 2:03altre persone con problemi simili,
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2:03 - 2:07traumi legati a malattie
entrate in famiglia, -
2:07 - 2:11hanno detto: "be', si: anche noi
ce li abbiamo e l'abbiamo risolto così." -
2:11 - 2:13Per cui abbiamo creato
un po' un movimento, -
2:13 - 2:16e oggi siamo circa 500 genitori
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2:16 - 2:19che soltanto in Italia hanno manifestato
di avere questo problema. -
2:19 - 2:23Quindi persone che prima non avevano
una struttura di riferimento, -
2:23 - 2:26o non si potevano scambiare
informazioni fra loro. -
2:26 - 2:30E poi l'altra cosa che è successa
è quello che avete visto voi -
2:30 - 2:33- il prendere la penna con Mario
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2:33 - 2:37e appunto attivare quello che è
il meccanismo dei neuroni specchio - -
2:37 - 2:40in realtà adesso
è diventato un protocollo, -
2:40 - 2:42è diventato qualcosa di reale
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2:42 - 2:46perché le prime 30 famiglie
hanno aderito al progetto, -
2:46 - 2:47e adesso siamo portando avanti appunto
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2:47 - 2:49un progetto pilota, con il CNR,
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2:49 - 2:53di riabilitazione proprio basata
sul meccanismo dei neuroni specchio. -
2:53 - 2:55M.C.: E come sta Mario?
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2:55 - 2:56F.F: Eh, Mario sta bene, direi.
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2:56 - 2:58[Mario saluta]
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2:58 - 3:01Eh, giusto per manifestare che sta bene!
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3:02 - 3:09(Applausi)
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3:14 - 3:19M.C.: Senti, prima di salutarti
e di farti tornare alla tua famiglia: -
3:19 - 3:21dei vari progetti che avete fatto
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3:21 - 3:24- Fightthestroke,
Call for brain, Mirrorable - -
3:24 - 3:28vuoi raccontarcene uno in particolare,
vuoi dirci a cosa state lavorando adesso? -
3:28 - 3:31F.F.: Adesso stiamo
lavorando a Mirrorable, -
3:31 - 3:35quindi il rendere concreta
una possibilità di riabilitazione -
3:35 - 3:37per persone che hanno
avuto un impairment, -
3:37 - 3:41un problema di tipo motorio
soprattutto agli arti superiori. -
3:41 - 3:45Quindi in questo senso Mirrorable
è una piattaforma di riabilitazione -
3:45 - 3:48che espone i bambini a dei video,
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3:48 - 3:52costruiti secondo
particolari accorgimenti, -
3:52 - 3:55e poi permette loro di riabilitarsi,
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3:55 - 3:58quindi di mettere in pratica
l'esercizio che hanno imparato: -
3:58 - 4:01- nel primo caso erano
degli esercizi di magia -
4:01 - 4:04insegnati loro dal mago Walter Rolfo -
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4:04 - 4:08permette a quel punto
di connettersi con un altro bambino -
4:08 - 4:10e metterle in pratica fra pari.
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4:10 - 4:14Quindi diciamo che la più grande
soddisfazione di questi giorni -
4:14 - 4:17- perché il pilota è partito
proprio adesso, a dicembre- -
4:17 - 4:21è vedere che quello che era
un social stigma, un problema, -
4:21 - 4:26un qualcosa di cui vergognarsi,
è diventato un modo di essere orgogliosi. -
4:26 - 4:29Questi bambini adesso sono orgogliosi
di invitare persone a casa, -
4:29 - 4:31e far vedere come fanno
i giochi di magia. -
4:31 - 4:33M.C: Senti - e poi
ti lascio davvero andare. -
4:33 - 4:37Quando succede una cosa del genere,
immagino che la propria vita si resetti. -
4:37 - 4:40Cioè, di fatto tutto
diventa meno importante. -
4:40 - 4:43Però immagino anche che ci sia
una forma di sconforto, -
4:43 - 4:45di paura profondissima:
lo racconta Roberto, nel video. -
4:46 - 4:48Qual è stata la scintilla
che vi ha fatto dire: -
4:48 - 4:50non stiamo quaggiù,
e cerchiamo di rialzarci? -
4:50 - 4:52È successo qualcosa?
Vi siete detti qualcosa? -
4:52 - 4:58F.F.: Probabilmente è stato
qualcosa che noi adesso, razionalmente, -
4:58 - 5:00attribuiamo a quel momento lì.
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5:00 - 5:03È stata l'esperienza
di dire a un certo punto: -
5:03 - 5:06non vediamo risultati
della terapia tradizionale, -
5:06 - 5:09quindi prendiamoci un momento
di distacco, di evasione. -
5:09 - 5:12Per noi è stato riprendere
a fare la vita di prima. -
5:12 - 5:13Quindi abbiamo detto:
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5:13 - 5:15ricominciamo a viaggiare,
a sentire musica. -
5:15 - 5:20E proprio in uno di questi viaggi
ci siamo resi conto che Mario migliorava. -
5:20 - 5:22Ha iniziato a camminare
proprio in un momento -
5:22 - 5:25in cui eravamo in viaggio,
in una situazione di evasione. -
5:25 - 5:29Quindi, probabilmente,
ogni tanto resettare, -
5:29 - 5:32godendosi un po' di più il quotidiano,
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5:32 - 5:34e non pensando invece all'impatto -
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5:34 - 5:36M.C: Alle terapie, ha aiutato.
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5:36 - 5:40Grazie ancora: Francesca Fedeli,
Roberto d'Angelo. -
5:40 - 5:42(Applausi)
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5:42 - 5:44Grazie, complimenti.
- Title:
- Un TEDTalk come terapia. Intervista a F. Fedeli, Fight the Stroke | Francesca Fedeli | TEDxTorino
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Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.
Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx
Partecipare a un TED Global come pubblico, per poi ritrovarsi sul palco a raccontare la propria idea di valore. Questa è la storia dietro al TEDTalk del 2013 di Francesca Fedeli, che ha permesso a lei e a suo marito Roberto di affrontare pubblicamente il tema della malattia del loro figlio Mario, gli sforzi compiuti nel processo di riabilitazione e le nuove possibilità legate alle sperimentazioni sui neuroni specchio. Nell’intervista con Matteo Caccia, Francesca racconta l’evoluzione dei progetti Mirrorable, Fight The Stroke, Call4Brain di cui si occupa, aiutando un numero sempre più elevato di persone nei percorsi di riabilitazione post-traumatica.
- Video Language:
- Italian
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 05:48