Return to Video

I voli che cambiano il mondo | Emanuele Mascherpa | TEDxTrento

  • 0:03 - 0:07
    Credo nelle persone e credo
    nella forza delle loro loro idee.
  • 0:07 - 0:11
    Per questo, dopo aver trascorso
    tutta la mia carriera nelle risorse umane,
  • 0:11 - 0:13
    ho deciso di cambiare lavoro
  • 0:13 - 0:16
    e tra tre giorni aiuterò a far volare
    le idee degli altri.
  • 0:16 - 0:20
    Non solo quelle grandi unicamente
    delle aziende o delle start-up,
  • 0:20 - 0:22
    ma anche quelle più piccole.
  • 0:22 - 0:26
    Quelle che abbiamo tutti noi
    e che non lo sappiamo ancora,
  • 0:26 - 0:29
    ma possono fare una grande differenza.
  • 0:29 - 0:30
    Oggi vi parlerò di un nemico,
  • 0:30 - 0:32
    di una maledizione,
  • 0:32 - 0:34
    che tarpa le ali alle nostre idee.
  • 0:34 - 0:37
    E di 5 modi per sconfiggerla
  • 0:37 - 0:40
    e cambiare il mondo, un'idea alla volta.
  • 0:40 - 0:44
    Viviamo in un mondo di grandi rivoluzioni
    e solo negli ultimi anni
  • 0:44 - 0:47
    queste rivoluzioni hanno cambiato
    il modo in cui noi siamo produttivi,
  • 0:47 - 0:50
    il modo in cui ascoltiamo musica,
  • 0:50 - 0:53
    il modo in cui ci relazioniamo
    gli uni gli altri,
  • 0:53 - 0:56
    il modo in cui facciamo acquisti
  • 0:56 - 0:59
    o il modo in cui ci muoviamo, viaggiamo.
  • 0:59 - 1:03
    Queste sono grandi rivoluzioni
    che hanno avuto grandi finanziamenti.
  • 1:03 - 1:06
    Ma vi posso assicurare che le idee
    che cambiano il mondo sono dappertutto
  • 1:07 - 1:08
    e la maggior parte delle volte
  • 1:08 - 1:10
    sono piccole.
  • 1:10 - 1:11
    Noi tutti abbiamo idee.
  • 1:11 - 1:12
    Ciascuna di queste idee
  • 1:12 - 1:14
    può fare un piccolo cambiamento,
  • 1:14 - 1:16
    che però può toccare tante persone.
  • 1:16 - 1:20
    Magari non milioni come le app
    che abbiamo appena visto.
  • 1:20 - 1:21
    Magari
  • 1:21 - 1:24
    un po' di meno,
    magari anche una persona sola.
  • 1:24 - 1:26
    Anche se fosse per una persona sola,
  • 1:26 - 1:29
    varrebbe la pena di provare
    a far volare quell'idea.
  • 1:29 - 1:32
    Pensiamo per esempio
    a un gruppo di 10 persone.
  • 1:32 - 1:34
    Una persona di questo gruppo
    trova un modo
  • 1:34 - 1:36
    di semplificare la vita a tutti gli altri.
  • 1:36 - 1:39
    Non è necessario
    che sia una cosa rivoluzionaria.
  • 1:39 - 1:43
    Può essere un documento obsoleto
    che non va più usato,
  • 1:43 - 1:45
    un modo diverso di archiviare le cose
  • 1:45 - 1:50
    e che ti fa trovare i documenti
    in modo più rapido.
  • 1:50 - 1:54
    Ecco, mettiamo che questa innovazione
    faccia risparmiare 5 minuti
  • 1:54 - 1:56
    a ciascun membro del team.
  • 1:56 - 1:58
    Per dieci membri del team,
  • 1:58 - 2:00
    sono 50 minuti,
  • 2:00 - 2:03
    sono 250 minuti alla settimana,
  • 2:03 - 2:05
    1.000 minuti al mese,
  • 2:05 - 2:08
    12.000 minuti all'anno.
  • 2:08 - 2:11
    12.000 minuti sono 25 giorni lavorativi.
  • 2:12 - 2:15
    Si fanno un sacco di cose
    in 25 giorni lavorativi.
  • 2:15 - 2:18
    E tutto questo da una piccola cosa,
  • 2:18 - 2:20
    da 5 minuti.
  • 2:20 - 2:22
    Questo perché, come dice Osho,
  • 2:22 - 2:25
    la vita non è fatta
    di cose incredibili, fantastiche,
  • 2:25 - 2:26
    è fatta di piccole cose.
  • 2:26 - 2:28
    Ma quando non chiedi l'impossibile,
  • 2:28 - 2:33
    quelle piccole cose si trasformano
    in realtà eccezionali.
  • 2:33 - 2:35
    Il fatto è che noi
    non conosciamo
  • 2:35 - 2:36
    il potenziale delle nostre idee,
  • 2:36 - 2:38
    finché non proviamo a farle volare.
  • 2:38 - 2:41
    Non ci sediamo e diciamo:
    "Adesso trovo un modo
  • 2:41 - 2:44
    per far risparmiare 5 minuti
    ai miei compagni di team,
  • 2:44 - 2:47
    o trovo il modo di risolvere
  • 2:47 - 2:48
    la viabilità della mia città,
  • 2:48 - 2:52
    o costruisco un'app incredibile".
  • 2:52 - 2:54
    Le idee nascono dal nostro confronto
    con la realtà,
  • 2:54 - 2:58
    dalla nostra voglia di migliorarla
    e cambiarla.
  • 2:58 - 3:02
    È il modo in cui noi rispondiamo
    ai problemi che la vita ci pone.
  • 3:02 - 3:03
    Ora,
  • 3:03 - 3:08
    Non fraintendetemi, non tutte le idee
    sono geniali o hanno avuto successo.
  • 3:08 - 3:13
    Per esempio, vogliamo parlare di questa
    bevanda rumena dal nome un po'
  • 3:13 - 3:15
    stravagante?
  • 3:16 - 3:17
    Qualcuno si ricorda
  • 3:17 - 3:18
    --spero di no--
  • 3:18 - 3:20
    il gusto dei primi piatti
    prodotti dalla Colgate?
  • 3:22 - 3:25
    O il gusto della Coca-Cola 2 ?
  • 3:25 - 3:27
    O ha mai preso appunti
    sull'Apple Newton?
  • 3:28 - 3:29
    Ecco,
  • 3:29 - 3:32
    anche la Apple ha avuto idee
    che non hanno volato.
  • 3:32 - 3:34
    Però l'importante è capire
  • 3:34 - 3:38
    che se vogliamo avere idee che volano,
    dobbiamo avere il coraggio di sbagliare.
  • 3:39 - 3:43
    Dobbiamo avere il coraggio di esporci
    e di esporre la nostra idea al mondo.
  • 3:44 - 3:49
    Ho lavorato 16 anni nelle risorse umane
    e mi ha sempre colpito vedere
  • 3:49 - 3:50
    quanto le persone
  • 3:50 - 3:54
    abbiano idee per migliorare
    la loro vita lavorativa,
  • 3:54 - 3:57
    che va da un processo aziendale
    alla disposizione dell'area break.
  • 3:58 - 4:01
    E mi ha colpito vedere quante volte
    la tengano per loro stessi
  • 4:01 - 4:03
    e non la comunicano gli altri.
  • 4:03 - 4:06
    O peggio quante volte una buona idea
    non ha spiccato il volo
  • 4:06 - 4:11
    perché comunicata male
    o presentata male.
  • 4:11 - 4:13
    E la maggior parte delle volte
    la presentiamo male,
  • 4:13 - 4:15
    per il nemico cui facevo accenno
  • 4:15 - 4:17
    all'inizio del talk.
  • 4:17 - 4:20
    Per quella maledizione
    che prende tutti noi.
  • 4:20 - 4:24
    Si chiama la maledizione
    della conoscenza.
  • 4:24 - 4:27
    Spiegata in dettaglio è:
  • 4:27 - 4:31
    quando sappiamo qualcosa ci risulta
    difficile immaginare come ci sentivamo
  • 4:31 - 4:34
    quando non lo sapevamo.
  • 4:35 - 4:38
    Quindi, quando noi spieghiamo
    qualcosa, diamo per scontato
  • 4:38 - 4:40
    troppe cose.
  • 4:40 - 4:42
    Pensateci, ci capita tutti i giorni.
  • 4:42 - 4:44
    Proviamo a spiegare l'idea
    a un amico, un collega
  • 4:44 - 4:46
    e diamo per scontato un termine inglese,
  • 4:46 - 4:49
    diamo per scontato un termine tecnico,
  • 4:49 - 4:52
    diamo per scontato un acronimo.
  • 4:52 - 4:54
    Per esempio, qualche anno fa,
  • 4:54 - 4:57
    un direttore finanziario
    mi stava facendo vedere i numeri chiave
  • 4:57 - 4:59
    della società per la quale lavoravamo.
  • 4:59 - 5:01
    E alla fine della presentazione
    ha detto:
  • 5:01 - 5:05
    "Emanuele, questi naturalmente
    sono i numeri BAU".
  • 5:05 - 5:07
    E a me è venuta voglia di rispondere:
  • 5:07 - 5:08
    "Miao",
  • 5:08 - 5:10
    naturalmente.
  • 5:11 - 5:15
    Per fortuna non l'ho fatto. BAU
    è l'acronimo inglese di Business As Usual,
  • 5:16 - 5:18
    allo stato attuale del business.
  • 5:18 - 5:20
    Però anche quel direttore finanziario
  • 5:20 - 5:22
    è stato colpito
    dalla maledizione della conoscenza,
  • 5:22 - 5:25
    dava per scontato
    che io sapessi quella cosa.
  • 5:26 - 5:29
    Ecco, quando si tratta delle nostre idee,
    di farle volare,
  • 5:29 - 5:31
    questa maledizione è ancora più forte,
  • 5:31 - 5:34
    perché sono nostre,
    ce le abbiamo dentro.
  • 5:34 - 5:35
    Quindi,
  • 5:35 - 5:37
    sono talmente belle
    e ne siamo talmente innamorati
  • 5:37 - 5:41
    che pensiamo
    che verranno corrisposte per forza.
  • 5:41 - 5:42
    Non è sempre così.
  • 5:42 - 5:45
    Ecco quindi 5 consigli,
  • 5:45 - 5:48
    del nostro amico Fonzie,
  • 5:48 - 5:51
    per combattere
    la maledizione della conoscenza
  • 5:51 - 5:54
    e fare volare le nostre idee.
  • 5:54 - 5:55
    Primo,
  • 5:55 - 5:56
    Chi?
  • 5:56 - 5:59
    Sappiate sempre chi avete davanti,
    quando state presentando un'idea.
  • 6:00 - 6:02
    Non unicamente
    dal punto di vista del ruolo
  • 6:02 - 6:05
    che può avere in azienda,
    o dell'età anagrafica,
  • 6:05 - 6:08
    ma proprio dal punto di vista
    della vostra idea.
  • 6:08 - 6:10
    Rispetto all'argomento
    che state per trattare,
  • 6:10 - 6:12
    avete davanti una platea di esperti,
  • 6:12 - 6:13
    o no?
  • 6:14 - 6:14
    Perché,
  • 6:15 - 6:17
    una cosa è spiegare le nuvole
    a dei meteorologi,
  • 6:17 - 6:20
    basterebbe far ricordare loro
    il ciclo dell'acqua.
  • 6:21 - 6:24
    E sarebbe abbastanza facile.
  • 6:24 - 6:27
    Ma se lo dovete spiegare a dei bambini?
  • 6:27 - 6:30
    Questo risulterebbe un po' difficile.
  • 6:30 - 6:33
    Meglio trovare qualcosa
    che sia più vicino a loro,
  • 6:33 - 6:34
    magari,
  • 6:34 - 6:38
    il vapore che esce dalla pentola
    dove la mamma sta facendo la pasta.
  • 6:38 - 6:42
    E spiegare che quel vapore è simile
    al vapore acqueo che si genera dal mare.
  • 6:42 - 6:43
    Pensate
  • 6:43 - 6:46
    alla semplicità con cui Francesca
    ci ha spiegato il DNA prima.
  • 6:49 - 6:51
    Una volta che sapete chi avete davanti,
  • 6:51 - 6:54
    sapete anche perché
    dovrebbe interessargli la vostra idea.
  • 6:54 - 6:58
    Non è certo spiegandola nei dettagli
    che la farete volare in alto,
  • 6:58 - 6:59
    anzi.
  • 6:59 - 7:03
    Dovreste spiegare i vantaggi che l'idea
    genera e per chi sono quei vantaggi.
  • 7:04 - 7:07
    Siete sempre voi che dovete adattarvi
    alla vostra audience
  • 7:07 - 7:09
    e non viceversa.
  • 7:10 - 7:10
    Due.
  • 7:10 - 7:13
    Semplicità.
  • 7:13 - 7:16
    In un mondo in cui combattiamo
    per l'attenzione,
  • 7:16 - 7:19
    --e mantenere l'attenzione
    dell'audience è difficile--
  • 7:19 - 7:22
    e combattiamo contro WhatsApp,
    i telefonini,
  • 7:22 - 7:24
    lo schermo di un monitor,
  • 7:24 - 7:28
    La semplicità e la chiarezza
    sono un vantaggio incredibile.
  • 7:28 - 7:32
    Quanto più un'idea è espressa in modo
    semplice, tanto più volerà in alto.
  • 7:32 - 7:36
    Pensate per esempio al motore di ricerca
    che usavamo noi tutti
  • 7:36 - 7:39
    fino a 12 anni fa circa.
  • 7:39 - 7:42
    E guardate quello che usiamo adesso.
  • 7:44 - 7:46
    La semplicità è sempre un vantaggio,
  • 7:47 - 7:48
    ricordatevi.
  • 7:48 - 7:49
    Tre.
  • 7:49 - 7:50
    Emozioni.
  • 7:50 - 7:54
    Usate le vostre emozioni
    e in particolare la passione.
  • 7:54 - 7:58
    La passione è coinvolgente,
    la passione cattura l'attenzione.
  • 7:58 - 8:02
    Molte volte, e ha fatto anche l'esempio
    Alessandro Lucchini nel primo talk,
  • 8:02 - 8:04
    ci sono persone che
  • 8:04 - 8:05
    dicono:
  • 8:05 - 8:07
    "Sono molto contento di essere qui a TED"
  • 8:07 - 8:08
    o:
  • 8:08 - 8:10
    "La mia idea è rivoluzionaria".
  • 8:10 - 8:14
    Ecco, non fatelo! Se non ci credete voi
    non ci crederà nessuno.
  • 8:14 - 8:15
    Ve lo garantisco.
  • 8:15 - 8:19
    Usate la passione come qualcosa
    che fa volare in alto le vostre idee.
  • 8:20 - 8:23
    Noi usiamo le nostre emozioni nella vita
    per fare grandi cose,
  • 8:23 - 8:26
    usiamole anche per le nostre idee!
  • 8:26 - 8:27
    Quattro:
  • 8:27 - 8:29
    Provate.
  • 8:29 - 8:30
    Anzi,
  • 8:30 - 8:32
    provate, provate,
  • 8:32 - 8:33
    provate.
  • 8:33 - 8:37
    Molti additano Steve Jobs
    come un grande venditore di idee.
  • 8:37 - 8:40
    Lui ne ha fatte volare veramente tante,
    veramente in alto.
  • 8:40 - 8:43
    L'Apple Newton non l'ha progettato lui,
    comunque, eh?
  • 8:44 - 8:47
    Se voi vedete i primi video
    di Steve Jobs era bravo,
  • 8:47 - 8:49
    ma non così bravo
    come nelle ultime volte
  • 8:49 - 8:52
    in cui ci ricordiamo
    che presentava i suoi prodotti.
  • 8:52 - 8:55
    Questo perché, prima del lancio,
    lui si chiudeva due o tre giorni
  • 8:55 - 8:59
    con i suoi collaboratori più stretti
    e provava e riprovava l'idea
  • 8:59 - 9:00
    e continuava a provarla,
  • 9:00 - 9:02
    finché non era semplice,
  • 9:02 - 9:06
    finché non era chiara, finché i passaggi
    non erano semplicissimi.
  • 9:06 - 9:09
    In questo modo ha fatto volare
    tante delle sue idee.
  • 9:11 - 9:12
    Cinque.
  • 9:12 - 9:13
    L'ultimo:
  • 9:13 - 9:14
    libertà.
  • 9:14 - 9:17
    Una volta che fate volare la vostra idea,
    non è più vostra.
  • 9:17 - 9:22
    Può prendere traiettorie di volo
    che sono insospettabili all'inizio.
  • 9:22 - 9:26
    Può essere anche presa da qualcun altro
    e fatta volare in un altro modo.
  • 9:26 - 9:29
    Molte delle grandi idee che conosciamo
    sono nate in un modo
  • 9:29 - 9:32
    e sono diventate qualcos'altro.
  • 9:32 - 9:35
    Il play-doh per esempio, la pasta di sale
    che usano tutti i bambini,
  • 9:35 - 9:39
    è nata come detergente per i muri.
  • 9:39 - 9:40
    E il pluriball?
  • 9:40 - 9:42
    Quello che usiamo per impacchettare,
  • 9:42 - 9:44
    --o almeno così diciamo--
  • 9:44 - 9:45
    i nostri oggetti preziosi,
  • 9:45 - 9:48
    e invece stiamo lì a schiacciarlo
    come dei matti.
  • 9:48 - 9:51
    Ecco, è nato come carta da parati.
  • 9:56 - 10:00
    Quindi non siate gelosi
    delle vostre idee, lasciatele libere.
  • 10:00 - 10:02
    Anche se avranno volato poco
  • 10:02 - 10:04
    con la sembianza
    che volevate darle voi
  • 10:04 - 10:06
    e sono state prese da qualcun altro
  • 10:06 - 10:07
    e han fatto un altro volo,
  • 10:07 - 10:10
    avrete comunque partecipato
    a un grande cambiamento.
  • 10:11 - 10:13
    Quindi, per riassumere.
  • 10:14 - 10:14
    Uno.
  • 10:14 - 10:16
    Sappiate sempre chi avete davanti
  • 10:16 - 10:19
    e perché dovrebbe interessargli
    la vostra idea.
  • 10:19 - 10:22
    Siate i più semplici possibili.
  • 10:22 - 10:24
    Usate le emozioni
  • 10:24 - 10:27
    e la passione in particolare.
  • 10:28 - 10:29
    Provate,
  • 10:29 - 10:30
    provate,
  • 10:30 - 10:32
    provate.
  • 10:32 - 10:33
    E...
  • 10:33 - 10:35
    liberate le vostre idee.
  • 10:35 - 10:38
    Vorrei concludere
    con un esempio personale.
  • 10:39 - 10:41
    Questo è mio padre.
  • 10:41 - 10:43
    È morto due anni fa,
    dopo una lunga malattia,
  • 10:43 - 10:47
    e ha passato gli ultimi giorni
    della sua vita in un hospice,
  • 10:47 - 10:51
    le strutture ospedaliere dove ti accolgono
    se non c'è più nulla da fare.
  • 10:51 - 10:55
    Ecco, sulla porta di camera di mio padre
    c'era l'immagine di una barca,
  • 10:55 - 10:57
    con scritto sopra il suo nome.
  • 10:57 - 11:00
    Non Signor Mascherpa,
  • 11:00 - 11:02
    o Giorgio Mascherpa,
  • 11:02 - 11:03
    solo Giorgio.
  • 11:03 - 11:06
    Come sulle altre camere dell'hospice.
  • 11:06 - 11:10
    L'ho sempre trovato uno stupendo gesto
    per personalizzare e umanizzare
  • 11:10 - 11:14
    un ambiente altrimenti pervaso
    dalla crudeltà della morte.
  • 11:14 - 11:18
    E mi sono chiesto: "Chissà chi ha avuto
    quella semplice idea?"
  • 11:18 - 11:19
    Semplicissima.
  • 11:19 - 11:21
    Un'immagine e un nome.
  • 11:21 - 11:22
    E
  • 11:22 - 11:26
    chissà per quante altre persone
    è stata di conforto, oltre a me.
  • 11:26 - 11:29
    Tutte quelle che magari frequentavano
    quel luogo per trovare i loro cari,
  • 11:29 - 11:32
    che stavano per lasciarli.
  • 11:32 - 11:33
    Ecco,
  • 11:33 - 11:36
    piccolissima idea.
  • 11:36 - 11:39
    Pensate a quante idee avete voi, invece.
  • 11:39 - 11:41
    E non pensate mai
    che siano troppo piccole
  • 11:41 - 11:43
    per avere un effetto
    e un impatto sugli altri.
  • 11:43 - 11:45
    Provate a farle volare.
  • 11:45 - 11:48
    Usate questi cinque consigli
    o trovatene anche altri.
  • 11:48 - 11:51
    E una volta che ne farete volare una,
    vi verrà voglia
  • 11:51 - 11:52
    di farne volare un'altra,
  • 11:52 - 11:54
    un'altra ancora e un'altra ancora.
  • 11:54 - 11:56
    Perché le idee sono
    un po' come i cioccolatini,
  • 11:56 - 11:58
    una tira l'altra.
  • 11:58 - 12:02
    Usate la passione
    e fatene volare il più possibile.
  • 12:02 - 12:04
    Perché, come dice Leonardo:
  • 12:04 - 12:08
    "Quando camminerete sulla terra,
    dopo aver volato, guarderete il cielo,
  • 12:08 - 12:10
    perché là siete stati
  • 12:10 - 12:11
    e là vorrete tornare".
  • 12:11 - 12:12
    Grazie.
  • 12:13 - 12:14
    (Applausi)
Title:
I voli che cambiano il mondo | Emanuele Mascherpa | TEDxTrento
Description:

Viviamo in un mondo di grandi idee e di grandi cambiamenti, ma sono le idee di tutti noi, anche quelle piccole, che fanno la differenza.
Bisogna però farle volare perché siano efficaci e abbiano un impatto. Ecco una tremenda maledizione che tarpa le ali e cinque modi per combatterla, far spiccare il volo alle vostre idee e cambiare il mondo.

Emanuele Mascherpa, 42 anni, crede fortemente nella capacità di sviluppo delle persone e nella loro abilità di cambiare il mondo con le idee. Da sempre appassionato di comunicazione e presentazioni, dopo 16 anni passati nei dipartimenti di Risorse Umane di varie multinazionali decide di dedicarsi a questa passione aiutando le persone a essere più efficaci quando si tratta di contaminare gli altri con le proprie idee. Subito dopo il suo intervento a TED, lascerà infatti il suo ruolo di Direttore Risorse Umane per lanciarsi in questa nuova avventura.

This talk was given at a TEDx event using the TED conference format but independently organized by a local community. Learn more at http://ted.com/tedx

more » « less
Video Language:
Italian
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
12:23

Italian subtitles

Revisions