Siate appassionati. Siate coraggiosi. Date il meglio di voi stessi.

L'8 Gennaio 2011, alla parlamentare Gabby Giffors fu sparato alla testa mentre incontrava gli elettori nella sua città, Tucson, in Arizona. Suo marito, l'astronauta Mark Kelly, salì immediatamente su un aereo per essere al suo fianco. In questa conversazione commovente con Pat Mitchell, la coppia descrive la propria vita prima e dopo l'incidente, e descrive la propria campagna per il possesso responsabile delle armi da fuoco.

Pat Mitchell: Quel giorno,

l'8 Gennaio 2011,
cominciò come tutti gli altri.

Stavate entrambi facendo
il lavoro che amate.

Lei incontrava gli elettori,

una cosa che amava fare

nel suo lavoro di parlamentare,

e Mark, tu lei stava preparando
tranquillamente

per il prossimo viaggio spaziale.

E all'improvviso,
tutto ciò che avevate programmato

o che vi aspettavate dalla vita

è cambiato irrevocabilmente per sempre.

Mark Kelly: Sì, è incredibile,

è incredibile come tutto possa cambiare

per chiunque di noi in un istante.

Le persone non se ne rendono conto.

Io di certo no, allora.

Gabby Giffords: Sì.

MK: Quel sabato mattina,

ricevetti quella terribile telefonata

dal capo dello staff di Gabby.

Non aveva molte altre informazioni.

Disse soltanto, "Hanno sparato a Gabby".

Dopo qualche minuto, la richiamai

e davvero pensai per un secondo,

che forse avevo solo immaginato
di ricevere questa telefonata.

La richiamai, ed è stato allora
che mi disse

che avevano sparato in testa a Gabby.

E da quel momento in poi,

capii che le nostre vite
sarebbero state molto diverse.

PM: E quando è arrivato in ospedale,

che prognosi le diedero

per la condizione di Gabby,
e le possibilità di ripresa, se c'erano,

che vi potevate aspettare?

MK: Per una ferita
da arma da fuoco alla testa

e un trauma cranico,

generalmente non possono dire molto.

Ogni ferita è diversa.
Non c'è niente di prevedibile

come invece con un ictus,

che è un altro tipo di ferita
da trauma cranico.

Quindi non sapevano per quanto tempo
Gabby sarebbe stata in coma

non sapevano quando ciò sarebbe cambiato

e quale sarebbe stata la prognosi.

PM: Gabby, la sua ripresa

è stata un tentativo
di creare una nuova Gabby Giffords

o rivendicare la vecchia Gabby Giffords?

GG: La nuova -- migliore,
più forte, più tenace.

(Applausi)

MK: Cioè,

se guardate l'immagine dietro di noi,

riprendersi da quel tipo di ferita

e tornare, forti e più forti che mai

è davvero una cosa difficile da fare.

Non conosco nessuno

che sia così forte
come la mia splendida moglie qui.

(Applausi)

PM: E quali sono stati i primi segni

che la ripresa sarebbe stata
non solo possibile

ma che avreste avuto una parvenza

della vita che lei e Gabby
avevate progettato?

MK: Beh, la prima cosa, per me, fu

quando Gabby era ancora
praticamente incosciente,

ma fece una cosa
nel letto dell'ospedale ICU

che faceva di solito quando eravamo

a cena al ristorante,

ovvero mi toglieva l'anello

e lo spostava da un dito all'altro,

e a quel punto ho capito

che era ancora lì.

PM: E c'erano anche certe parole.

Non l'ha sorpresa
con le parole all'inizio?

MK: beh, è stato difficile all'inizio.
GG: Cosa? Cosa? Pollo. Pollo. Pollo.

MK: Già, era così.

Per il primo mese, questa era la varietà

del vocabolario di Gabby.

Per qualche motivo, soffriva di afasia,

che è la difficoltà nel comunicare.

Si attaccava alla parola "pollo",

che non è la migliore possibile,
ma di sicuro nemmeno la peggiore.

(Risate)

E in realtà eravamo preoccupati

che potesse essere molto peggio.
(Risate)

PM: Gabby, qual è stata la sfida più dura

per lei durante la ripresa?

GG: Parlare. Molto difficile. Davvero.

MK: Già, con l'afasia,
Gabby sa cosa vuol dire,

solo che non riesce a dirlo.

Capisce tutto,

ma la comunicazione
è davvero molto difficile

perché, se guardate la figura,

la parte del cervello dove si trovano
i centri della comunicazione

sono nella parte sinistra della testa,

che è dove è passato il proiettile.

PM: Quindi deve fare
una cosa pericolosissima:

parlare per sua moglie.

MK: Esatto.

Potrebbe essere una delle cose
più pericolose che io abbia mai fatto.

PM: Gabby, lei è ottimista

sulla sua guarigione --

camminare, parlare,

essere capace di muovere braccia e gambe?

GG: Lo sono.
Sarà un tragitto lungo e difficile,

ma sono ottimista.

PM: Sembra essere la caratteristica
principale di Gabby Giffords,

che ne dite?
(Applausi)

MK: Gabby è sempre stata
davvero ottimista.

Lavora sodo, tantissimo, ogni giorno.

GG: Al tapis roulant,
cammino sul tapis roulant,

Lezioni di spagnolo, corno francese.

MK: Solo mia moglie
potrebbe essere così --

e se voi l'aveste conosciuta
prima dell'incidente,

capireste bene --

qualcuno che viene ferito

e ha tante difficoltà nel comunicare

e incontra un logopedista,

e poi un mese fa, lei dice,

"Voglio di nuovo imparare lo spagnolo."

PM: Bene, diamo uno sguardo più da vicino

alla moglie, e qui era ancora prima

che lei incontrasse Gabby Giffords.

Lì è su uno scooter,

ma secondo me
è un'immagine molto addolcita

di com'era Gabby Giffords da ragazza.

MK: Sì, Gabby guidava
motociclette da corsa.

Quello è uno scooter, ma lei aveva --

beh, lei ha ancora una moto BMW.

PM: La guida?
MK: Beh, è una sfida

visto che non riesce
a muovere il braccio destro,

ma penso che utilizzando
qualcosa che conosco, il velcro,

potremmo riuscire a riportarla sulla moto,

fissando col velcro il braccio destro
sul manubrio.

PM: Credo che in futuro
vedremo quella foto,

Gabby.

Ma quando vi incontrate, lei ha già deciso

di dedicare la sua vita
al servizio attivo.

Vuole arruolarsi nell'esercito

e diventare un astronauta.

Quindi vi incontrate.

Che cosa la attrae in Gabby?

MK: Al primo incontro,
sembrerà un po' strano,

era l'ultima volta a Vancouver,

circa 10 anni fa.
Ci siamo incontrati a Vancouver,

all'aereoporto, tutte e due in partenza

per la Cina,

io, visto da dove vengo,

chiamerei quel viaggio
un'impresa irrealizzabile.

Gabby invece -
GG: Missione di raccolta dati.

MK: Lei la chiamerebbe
un'importante missione di raccolta dati.

All'epoca era senatrice di stato,

e ci incontrammo lì, all'aeroporto,

prima di partire per la Cina.

PM: La descriverebbe
come una storia travolgente?

GG: No, no, no.

(Risate)

Un buon amico.

MK: Sì, siamo stati amici molto a lungo.

GG: Sì. (Risate)

MK: E poi lei mi invitò,
circa un anno dopo,

mi diede un appuntamento.

Dov'è che siamo andati, Gabby?

GG: Il braccio della morte.

MK: Sì. Il nostro primo appuntamento
fu nel braccio della morte

nella prigione di stato
di Florence in Arizona,

o appena fuori
dal distretto senatoriale di Gabby.

Stavano lavorando
su una qualche legge

che aveva a che fare con delitto e castigo

e la pena capitale
nello stato dell'Arizona.

Non aveva trovato nessun altro
disposto ad andare con lei,

e ho detto, "Certo che voglio venire
nel braccio della morte".

E quello fu il nostro primo appuntamento.

Da allora siamo sempre stati insieme.
GG: Sì.

PM: Be', potrebbe aver contribuito
al fatto

che Gabby abbia deciso di sposarla.

Dopo tutto, era disposto
ad andare nel braccio della morte.

MK: Immagino di sì.

PM: Gabby, perché ha voluto
sposare Mark?

GG: Uhm, buoni amici.
Migliori amici. Migliori amici.

MK: Ho pensato
che avevamo sempre avuto

un rapporto molto speciale.

Abbiamo passato dei momenti difficili

e questi l'hanno solo reso più forte.
GG: Più forte.

PM: Però, dopo che vi siete sposati,

avete continuato ad avere
due vite molto indipendenti.

In realtà, non vivevate nemmeno insieme.

MK: Il nostro era uno
di quei matrimoni pendolari.

Nel nostro caso, Washington D.C, Houston,

Tucson.

A volte in senso orario,

a volte in senso antiorario,

in tutti questi posti diversi,

e non abbiamo abitato davvero insieme

fino a quel sabato mattina.

Meno di un'ora dopo
che avevano sparato a Gabby,

ero su un aereo per Tucson,

e fu in quel momento

che le cose cambiarono.

PM: E inoltre, Gabby,
aveva corso per il Congresso

dopo essere stata senatrice

e aver servito il Congresso per sei anni.

Che cosa le piaceva di più

del far parte del Congresso?

GG: Passo veloce. Passo veloce.

PM: Beh così lavorava lei.
GG: Sì, sì. Passo veloce.

PM: Non sono sicura che tutti sarebbero

del tutto d'accordo
con la sua descrizione.

(Risate)

MK: Già, sai, spesso la legislazione

va a passo di lumaca,

ma mia moglie e, devo ammetterlo,

molti membri del Congresso che conosco,

lavorano durissimo.

Cioè, vedevi Gabby correre
di qua e di là come una pazza,

mai un giorno di vacanza,

forse mezza giornata libera al mese,

e lavorava in continuazione,

ed era quello che la faceva stare bene,

e lo è ancora oggi.
GG: Sì, sì.

PM: Installa pannelli solari
sul tetto di casa sua,

devo dirlo.

Dunque, dopo il tragico incidente, Mark,

ha deciso di dimettersi

dal suo posto di astronauta,

anche se era previsto che lei partisse

con la prossima missione spaziale.

Tutti, inclusa Gabby,

cercarono di convincerla a ripensarci,

e alla fine l'ha fatto.

MK: Più o meno.
Il giorno dopo il ferimento di Gabby,

chiamai il mio capo, l'astronauta in capo,

il Dott. Peggy Whitson, e gli dissi,

"Peggy, so che devo partecipare al lancio

fra tre mesi da adesso.

Gabby è in coma. Sono a Tucson.

Devi trovare un rimpiazzo."

Quindi in realtà
non mi dimisi da astronauta,

ma rinunciai al lavoro
e trovarono qualcun altro.

Mesi dopo, forse un paio,

cominciai a provare a riavere il posto,

qualcosa che,

quando inizi a prenderti cura
dei bisogni primari di una persona,

cosa che alcune persone tra il pubblico

di sicuro hanno fatto,

è un ruolo impegnativo ma a un certo punto

devi capire quando è il momento
di riprenderti la tua vita,

e a quel punto,
non potevo chiedere a Gabby

se voleva che partissi di nuovo
con lo space shuttle.

Ma sapevo che lei -
GG: Sì. Sì. Sì.

MK: Era la prima
a supportare la mia carriera,

e sapevo che era la cosa giusta da fare.

PM: Eppure sto provando
a immaginare, Mark,

cosa ha provato, partendo in missione,

si pensa in tutta sicurezza,
ma non si può mai dire per certo,

e sapendo che Gabby è -

MK: Beh, non solo era ancora in ospedale,

il terzo giorno di quel volo,

letteralmente mentre ero nel bel mezzo

dell'incontro con la stazione spaziale,

e ci sono questi due veicoli
che si muovono a 28 000 km all'ora,

sono lì in volo,
guardo fuori dalla finestra,

una marea di computer,

e Gabby veniva operata al cervello,

in quel preciso momento
stava subendo l'operazione definitiva

per sostituire il frammento di cranio

che avevano tolto il giorno del ferimento

con una protesi, sì,
che prende tutto un lato della sua testa.

Ora se chiunque di voi viene

a casa nostra a Tucson per la prima volta,

Gabby di solito apre il freezer

e prende il contenitore di plastica

con dentro il cranio vero.
(Risate)

GG: Il cranio vero.
MK: Cosa che a volte terrorizza la gente.

PM: Cos'è, antipasto o dessert, Mark?

Mk: Beh, serve solo
a tenere viva la conversazione.

PM: Ma si è parlato molto

di qualcosa che ha fatto,
Gabby, dopo il volo di Mark.

Anche lei ha dovuto fare
un altro atto di coraggio,

perché il Congresso era di nuovo
a un punto morto,

e è uscita dal centro di riabilitazione,

è andata fino a Washington

per poter attraversare la sala --

riesco a malapena
a parlarne senza commuovermi -

e dare un voto che avrebbe potuto

essere decisivo.

GG: Il tetto del debito.
Il tetto del debito.

MK: Sì, bisognava votare per quello

mi sembra cinque mesi
dopo il ferimento di Gabby,

e lei prese questa decisione temeraria
di rientrare.

Un voto molto controverso,

ma voleva esserci

per far sentire
ancora una volta la sua voce.

PM: Dopo di che, si dimise

e iniziò quello che è stato un lentissimo

e impegnativo processo di recupero.

Com'è la vita, nel quotidiano?

MK: Quello è il cane di assistenza
di Gabby, Nelson.

GG: Nelson.

MK: Nuovo membro della famiglia.
GG: Sì, sì.

MK: E l'abbiamo preso da una -

GG: Prigione. Omicidio.
MK: Abbiamo molti contatti

con le prigioni, sembra.
(Risate)

Nelson viene da una prigione,

allevato da un omicida nel Massachusetts.

Ma ha fatto un gran bel lavoro
con questo cane.

È un cane da assistenza straordinario.

PM: Quindi Gabby, cosa hai imparato

dalla tua esperienza degli ultimi anni?

MK: Già, cos'hai imparato?
GG: Più profondo. Più profondo.

PM: Il vostro rapporto è più profondo.

Deve esserlo. Adesso state sempre insieme.

MK: Anche la gratitudine,
immagino, giusto?

GG: Gratitudine.

PM: Questa è la foto di una riunione
di famiglia e alcuni amici,

ma adoro queste immagini perché mostrano

il rapporto che c'è tra Gabby e Mark oggi.

E lei l'ha descritto, Gaby, molte volte

come più profondo
a moltissimi livelli. Giusto?

MK: Penso che quando capita una tragedia

in una famiglia,
può riavvicinare le persone.

Qui guardavamo lo space shuttle

che vola su Tucson,

lo Space Shuttle Endeavour,

quello di cui ero stato
comandante nell'ultimo volo,

nel suo volo finale sopra un aereoplano

su un 747 diretto a Los Angeles,

la NASA è stata così gentile
da farlo passare su Tucson.

PM: E naturalmente, voi due

dovete superare le sfide

di una guarigione lenta e difficile,

eppure, Gabby, come fa a rimanere

ottimista e aspettarti sempre il meglio?

GG: Voglio rendere
il mondo un posto migliore.

(Applausi)

PM: E lo sta facendo

anche se la sua guarigione deve restare

la cosa più importante per entrambi.

Siete persone che hanno servito

il loro paese e continuano a farlo

con nuove energie, un nuovo scopo.

e Gabby, cosa c'è in programma adesso?

GG: Americans for Responsible Solutions.

MK: Il nostro comitato di azione politica,

dove cerchiamo di convincere
i membri del Congresso

a prestare più attenzione alla violenza
da armi da fuoco in questo paese,

e cercare

di far passare delle leggi ragionevoli.

GG: Sì. Sì. (Applausi)

MK: Sapete, è qualcosa
che ci riguarda da vicino,

ma non è quel che è successo a Gabby
che ci ha fatto prendere l'iniziativa.

In realtà sono stati
i 20 bambini di prima elementare

e dell'asilo uccisi
a Newtown, Connecticut,

e la risposta che abbiamo visto in seguito

quando ---
beh, guardate cosa è successo finora.

Finora la risposta della nazione è stata

non fare quasi niente.

Stiamo cercando di cambiare le cose.

PM: Ci sono stati 11 omicidi di massa

dopo Newtown,

una scuola a settimana
nei primi due mesi dello scorso anno.

Cosa fate di diverso

rispetto ad altri sforzi di bilanciare

il diritto di possedere
armi da fuoco e la responsabilità?

MK: Noi possediamo armi da fuoco,
ne sosteniamo il diritto.

Allo stesso tempo,
dobbiamo fare tutto il possibile

per tenere le pistole
lontane dalle mani dei criminali

e di chi ha malattie mentali pericolose.

Non è così difficile.

Questa questione, come molte altre,

è diventata molto controversa
e politicizzata,

e stiamo cercando
di portare dell'equilibrio

nel dibattito a Washington.

PM: Grazie a tutti e due per lo sforzo.

E non sorprende in questa donna coraggiosa

e con spirito d'avventura,

che continui a forzare i tuoi limiti,

e sembra che il cielo
sia l'unica barriera possibile.

Devo condividere questo video

della sua avventura più recente.

Guardate un po' Gabby.

MK: Questo è stato un paio di mesi fa.

(Video) MK: Stai bene? Sei stata fantastica.
GG: Sì, è fantastico. Grazie.

Una forza. Fantastico. Oh, grazie.

Montagne. Montagne fantastiche.

(Applausi)

Mk: Lasciatemi dire solo

che uno dei ragazzi
con cui Gabby ha saltato

quel giorno era un SEAL della marina

che aveva incontrato in Afghanistan

ed è stato ferito in combattimento,

è passato attraverso
un bruttissimo periodo.

Gabby è andata a fargli visita

mentre si trovava a Bethesda

e se la stava passando davvero male.

Ha iniziato a migliorare.

Mesi dopo,
hanno sparato alla testa a Gabby,

e allora lui ha sostenuto lei

mentre era in ospedale a Houston.

Perciò hanno un legame molto, molto bello.

GG: Sì.

PM: Che momento magnifico.

Visto che questo è il palco di TED,

Gabby, so che ha lavorato tantissimo

sulle idee che voleva lasciare

a questo pubblico.

GG: Grazie.

Ciao, a tutti.

Grazie per averci invitati qui oggi.

C'è voluto molto ed è stata dura,

ma sto migliorando.

Lavoro sodo,

tanta terapia -- logoterapia,

fisioterapia, e anche yoga.

Ma il mio spirito è forte come non mai.

Sto ancora lottando per rendere
il mondo un posto migliore

e potete farlo anche voi.

Impegnatevi nella vostra comunità.

Siate dei leader. Date l'esempio.

Siate appassionati. Siate coraggiosi.

Date il meglio di voi. Grazie tante.

(Applausi)

MK: Grazie.
GG: Grazie.

(Applausi)

MK: Grazie a tutti.
GG: Ciao ciao. (Applausi)