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Per creare cose che durino nel tempo, combiniamo arte e ingegneria

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    Buongiorno.
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    Quando ero ragazzo,
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    ho vissuto un'esperienza
    che mi ha cambiato la vita,
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    ed è il motivo per cui sono qui oggi.
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    Quel singolo momento
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    ha profondamente condizionato
    il mio modo di vedere
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    l'arte, il design e l'ingegneria.
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    Di formazione, sono stato fortunato
    a crescere
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    in una famiglia di artisti
    amorevoli e di talento
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    in una delle più grandi città al mondo.
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    Mio padre, John Ferren,
    morto quando avevo 15 anni,
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    era artista per passione
    e per professione,
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    come mia madre, Rae.
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    Era uno degli espressionisti
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    della New York School
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    che insieme ai suoi contemporanei,
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    inventò l'arte moderna americana,
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    e contribuì a indirizzare
    lo zeitgeist americano
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    verso il modernismo nel ventesimo secolo.
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    Non è notevole che dopo migliaia di anni
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    di gente che faceva per lo più
    arte rappresentativa,
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    l'arte moderna, in confronto,
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    abbia solo 15 minuti,
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    eppure sia così pervasiva?
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    Così come tante importanti innovazioni,
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    quelle idee radicali non avevano bisogno
    di nuove tecnologie,
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    ma solo di un pensiero giovane
    e disponibilità a sperimentare,
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    e flessibilità di fronte
    a critiche quasi universali
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    e al rifiuto.
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    A casa nostra, l'arte era ovunque.
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    Era come l'ossigeno
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    intorno a noi e necessario per vivere.
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    Mentre lo guardavo dipingere,
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    Papà mi insegnò che l'arte
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    non significava essere decorativi,
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    ma era un modo diverso
    di comunicare le idee,
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    e un ponte tra i due mondi
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    della conoscenza e dell'intuizione.
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    In questo ambiente artisticamente ricco,
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    supporrete che io sia stato obbligato
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    a seguire le orme di famiglia,
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    ma no.
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    Ho seguito le orme di molti ragazzi
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    geneticamente programmati
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    a fare impazzire i genitori.
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    Non avevo nessun interesse
    a diventare un artista
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    né tantomeno un pittore.
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    Quello che mi piaceva erano
    l'elettronica e le macchine --
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    smontarle, costruirne di nuove,
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    e farle funzionare.
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    Per fortuna, la mia famiglia
    aveva anche ingegneri,
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    e insieme ai miei genitori,
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    sono stati i miei primi esempi.
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    Quello che avevano tutti in comune
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    era che lavoravano tutti tantissimo.
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    Mio nonno possedeva e gestiva
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    una fabbrica di credenze in lamiera
    a Brooklyn.
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    I fine settimana, andavamo insieme
    a Cortlandt Street,
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    la strada delle radio di New York.
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    Lì esploravamo mucchi enormi
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    di scarti elettronici,
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    e per qualche spicciolo
    portavamo a casa tesori
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    come il sistema di puntamento Norden
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    e parti dei primi computer IBM
    con memoria a tubi.
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    Trovavo quegli oggetti
    sia utili che affascinanti.
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    Imparai l'ingegneria
    e come funzionavano le cose,
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    non a scuola
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    ma smontando e studiando
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    questi apparecchi
    straordinariamente complessi.
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    Lo facevo per ore tutti i giorni,
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    apparentemente evitando di folgorarmi.
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    La vita era bella.
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    Tuttavia, ogni estate, purtroppo
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    le macchine venivano lasciate a casa
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    mentre i miei genitori ed io
    viaggiavamo oltremare
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    per sperimentare storia, arte e design.
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    Andavamo a visitare musei
    e edifici storici
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    sia in Europa che in Medioriente,
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    ma per incoraggiare
    il mio interesse crescente
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    per la scienza e la tecnologia,
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    mi lasciavano in posti
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    come il Museo della Scienza di Londra,
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    in cui vagavo senza fine per ore tutto solo
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    a studiare la storia della scienza
    e della tecnologia.
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    Poi all'età di nove anni,
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    andammo a Roma.
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    Un giorno d'estate particolarmente afoso,
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    visitammo un edificio
    a forma di tamburo che dall'esterno
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    non era particolarmente interessante.
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    Mio padre disse che si chiamava Pantheon,
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    un tempio per tutti gli dei.
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    Non sembrava così speciale dall'esterno,
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    come dicevo, ma entrandoci,
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    rimasi colpito da tre cose:
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    prima di tutto, era piacevolmente fresco
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    nonostante il caldo soffocante
    che c'era fuori.
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    Era molto buio, l'unica fonte di luce
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    era una grande apertura sul tetto.
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    Mio padre mi spiegò che non era
    una grande buco aperto,
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    ma si chiamava oculus,
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    un occhio sul paradiso.
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    E c'era qualcosa in quel posto,
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    non sapevo perché, che lo rendeva speciale.
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    Andando verso il centro,
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    guardai il cielo attraverso l'oculus.
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    Era la prima chiesa in cui entravo
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    che dava una visione non protetta
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    tra Dio e l'uomo.
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    Ma mi chiesi cosa sarebbe successo
    in caso di pioggia.
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    Magari mio padre lo chiamava oculus,
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    ma di fatto era un grande buco nel tetto.
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    Guardai per terra e vidi
    che canali di drenaggio
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    erano stati scavati nel pavimento di pietra.
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    Mentre mi abituavo al buio,
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    fui in grado di scoprire
    i dettagli nel pavimento
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    e sui muri circostanti.
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    Niente di particolare, solo qualche statua
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    che si vede in tutta Roma.
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    Di fatto, sembrava che si fosse presentato
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    lo scultore di turno della Via Appia
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    con il suo campionario,
    lo avesse mostrato ad Adriano
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    e Adriano avesse detto,
    "Le prendiamo tutte."
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    (Risate)
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    Ma il soffitto era spettacolare.
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    Sembrava una cupola geodesica
    di Buckminster Fuller.
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    Ne avevo viste altre,
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    e Bucky era un amico di papà.
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    Era moderna, tecnologica, impressionante,
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    un'enorme apertura di 43 metri
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    che non a caso era anche la sua altezza.
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    Adoravo quel posto.
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    Era veramente bello e diverso
    da tutto ciò che avevo visto in precedenza,
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    quindi chiesi a mio padre,
    "Quando è stato costruito?"
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    Mi disse, "Circa 2000 anni fa."
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    E io dissi, "No, intendo il tetto."
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    Davo per scontato
    che fosse un tetto moderno
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    che era stato costruito perché l'originale
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    era stato distrutto da qualche guerra lontana.
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    Mi disse, "È il tetto originale."
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    Quel momento cambiò la mia vita,
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    e lo ricordo come se fosse ieri.
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    Per la prima volta, mi resi conto
    che le persone erano intelligenti
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    2000 anni fa.
    (Risate)
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    Non mi aveva mai sfiorato.
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    Per me, le piramidi di Giza,
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    che avevamo visitato l'anno precedente,
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    certamente sono impressionanti,
    bel design,
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    ma datemi un budget illimitato,
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    20 000 o 40 000 operai,
    e 20 o 30 anni
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    per scolpire e trascinare blocchi di pietra
    per la campagna,
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    e le piramidi le faccio anch'io.
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    Ma nessuna forza bruta
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    mette in piedi la cupola del Pantheon,
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    né 2000 anni fa, né oggi.
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    Casualmente, è ancora la più grande
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    cupola non rinforzata
    che sia mai stata costruita.
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    Per costruire il Pantheon
    ci sono voluti i miracoli.
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    Per miracolo intendo cose che sono
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    tecnicamente a malapena possibili,
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    molto rischiose, e potrebbero non essere
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    realizzabili oggi,
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    certamente non da voi.
  • 6:56 - 6:58
    (Risate)
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    Per esempio, ecco alcuni miracoli
    del Pantheon.
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    Per renderlo strutturalmente possibile,
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    hanno dovuto inventare cemento
    molto resistente
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    e controllare il peso,
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    modificare la densità dell'aggregato
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    mentre innalzavano la cupola.
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    Per la resistenza e la leggerezza,
    la struttura della cupola
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    usava cinque anelli di cassettoni,
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    di dimensione decrescente,
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    che impartiscono una prospettiva
    molto enfatizzata
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    al design.
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    Era straordinariamente fresco all'interno
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    grazie all'enorme massa termale,
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    convettore naturale di aria che risale
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    attraverso l'oculus,
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    e un effetto Venturi quando il vento
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    soffia in cima all'edificio.
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    Scoprii per la prima volta
    che la luce stessa
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    ha sostanza.
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    Il fascio di luce che passava
    attraverso l'oculus
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    era sia bello che palpabile,
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    e mi resi conto per la prima volta
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    che si poteva progettare la luce.
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    Non solo, ma che
    tutte le forme di design,
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    di visual design,
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    erano tutte irrilevanti senza,
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    perché senza luce,
    non si può vedere niente.
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    Mi resi anche conto che non ero il primo
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    a pensare che quel posto
    fosse veramente speciale.
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    Era sopravvissuto alla gravità,
    ai barbari, alle razzie, allo sviluppo
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    e alla devastazione del tempo
    fino a diventare
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    quello che credo sia
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    l'edificio occupato
    più longevo della storia.
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    Principalmente grazie a quella visita,
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    riuscii a capire,
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    contrariamente a quello
    che mi era stato detto a scuola,
  • 8:25 - 8:27
    che il mondo dell'arte e del design
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    non erano incompatibili
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    con la scienza e l'ingegneria.
  • 8:31 - 8:33
    Mi resi conto che combinate,
  • 8:33 - 8:36
    si potevano creare cose straordinarie
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    impossibili da realizzare
    l'uno senza l'altro.
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    Ma a scuola, con qualche eccezione,
  • 8:41 - 8:43
    venivano trattate come settori separati,
  • 8:43 - 8:45
    e lo sono ancora.
  • 8:45 - 8:48
    I miei insegnanti mi dicevano
    che dovevo concentrarmi
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    sull'una o sull'altra.
  • 8:50 - 8:53
    Tuttavia, spingermi a specializzarmi
  • 8:53 - 8:57
    non faceva che farmi apprezzare
    gli eclettici
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    come Michelangelo, Leonardo da Vinci,
  • 9:01 - 9:02
    Benjamin Franklin,
  • 9:02 - 9:05
    gente che aveva fatto
    esattamente l'opposto.
  • 9:05 - 9:07
    E questo mi portò
  • 9:07 - 9:10
    a volere stare in entrambi i mondi.
  • 9:10 - 9:13
    Allora come vengono realizzati progetti
  • 9:13 - 9:16
    con una visione creativa
    e una complessità tecnica
  • 9:16 - 9:18
    senza precedenti come il Pantheon?
  • 9:18 - 9:22
    Forse Adriano
  • 9:22 - 9:25
    aveva bisogno
    di una visione creativa brillante.
  • 9:25 - 9:28
    Avevano anche bisogno
    di una narrazione e doti di leadership
  • 9:28 - 9:31
    necessarie a finanziarla e realizzarla,
  • 9:31 - 9:34
    e una padronanza di scienza e tecnologia
  • 9:34 - 9:36
    con la capacità e le conoscenze
  • 9:36 - 9:40
    per far avanzare le innovazioni esistenti.
  • 9:40 - 9:44
    Sono convinto che per creare
    opere così rare
  • 9:44 - 9:48
    sia necessario portare a termine
    almeno cinque miracoli.
  • 9:48 - 9:51
    Indipendentemente dal talento,
    dalla ricchezza o dall'intelligenza,
  • 9:51 - 9:52
    il problema è che si riesce a compiere
  • 9:52 - 9:55
    non più di un miracolo
    o un miracolo e mezzo.
  • 9:55 - 9:57
    È così. È il massimo.
  • 9:57 - 10:01
    Poi non ci sarà più tempo, soldi,
    entusiasmo, e così via.
  • 10:01 - 10:04
    Ricordate, molta gente
    non riesce neanche a immaginare
  • 10:04 - 10:05
    uno di questi miracoli tecnici,
  • 10:05 - 10:09
    e ne servono almeno cinque
    per fare il Pantheon.
  • 10:09 - 10:11
    Nella mia esperienza, questi rari visionari
  • 10:11 - 10:13
    che pensano trasversalmente
    al mondo dell'arte,
  • 10:13 - 10:15
    del design e dell'ingegneria
  • 10:15 - 10:17
    hanno la capacità di notare
  • 10:17 - 10:20
    quando altri hanno fornito
    miracoli a sufficienza
  • 10:20 - 10:22
    perché l'obiettivo sia a portata di mano.
  • 10:22 - 10:25
    Guidati da una chiara visione,
  • 10:25 - 10:27
    raccolgono coraggio e determinazione
  • 10:27 - 10:29
    per portare a termine i miracoli rimanenti
  • 10:29 - 10:33
    e spesso prendono quello che altri
    pensano che siano
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    ostacoli insormontabili
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    e li trasformano in funzionalità.
  • 10:37 - 10:40
    Prendete l'oculus del Pantheon.
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    Insistendo che fosse design,
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    significava non poter usare
    molta della tecnologia strutturale
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    sviluppata per gli archi romani.
  • 10:47 - 10:50
    Tuttavia, accogliendola
  • 10:50 - 10:53
    e rivedendo la distribuzione
    di peso e tensione,
  • 10:53 - 10:55
    trovarono un design che funziona solo
  • 10:55 - 10:57
    se c'è un grande buco nel tetto.
  • 10:57 - 11:00
    Fatto questo, ora avete i benefici
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    estetici e di design della luce, del fresco
  • 11:05 - 11:08
    e quella essenziale connessione
    con il paradiso.
  • 11:08 - 11:10
    Niente male.
  • 11:10 - 11:12
    Questa gente non solo credeva
  • 11:12 - 11:14
    che l'impossibile si potesse realizzare
  • 11:14 - 11:17
    ma che lo si dovesse fare.
  • 11:17 - 11:19
    Basta con la storia antica.
  • 11:19 - 11:22
    Quali sono degli esempi recenti
    di innovazioni
  • 11:22 - 11:24
    che combinano design creativo
  • 11:24 - 11:27
    e progresso tecnologico
    in modo così profondo
  • 11:27 - 11:29
    che verranno ricordati
  • 11:29 - 11:30
    tra mille anni?
  • 11:30 - 11:33
    Mandare un uomo sulla luna
    non è stato male,
  • 11:33 - 11:36
    e farlo tornare sano e salvo sulla Terra,
    niente male neanche quello.
  • 11:36 - 11:39
    Per parlare di un passo da giganti:
  • 11:39 - 11:41
    è difficile immaginare un momento più profondo
  • 11:41 - 11:43
    nella storia dell'umanità
  • 11:43 - 11:45
    di quando abbiamo lasciato
    il nostro mondo per la prima volta
  • 11:45 - 11:47
    per mettere piede su un altro.
  • 11:47 - 11:49
    Cosa c'è stato dopo la luna?
  • 11:49 - 11:52
    Saremmo tentati di dire
    che il pantheon di oggi
  • 11:52 - 11:53
    è Internet,
  • 11:53 - 11:56
    ma credo che sia sbagliato,
  • 11:56 - 11:59
    o almeno sia solo parte della storia.
  • 11:59 - 12:01
    Internet non è un Pantheon.
  • 12:01 - 12:04
    È più come l'invenzione del cemento:
  • 12:04 - 12:06
    importante, assolutamente necesssario
  • 12:06 - 12:08
    per costruire il Pantheon,
  • 12:08 - 12:09
    e durevole,
  • 12:09 - 12:12
    ma totalmente insufficiente a sé stesso.
  • 12:12 - 12:15
    Tuttavia, proprio come
    la tecnologia del cemento
  • 12:15 - 12:19
    è stata essenziale
    per la realizzazione del Pantheon.
  • 12:19 - 12:22
    I nuovi designer useranno
    le tecnologie di Internet
  • 12:22 - 12:25
    per creare concetti nuovi
    che dureranno.
  • 12:25 - 12:27
    Lo smartphone è un esempio perfetto.
  • 12:27 - 12:29
    Presto la maggior parte
    delle persone sul pianeta
  • 12:29 - 12:31
    ne avrà uno,
  • 12:31 - 12:33
    e l'idea di collegare tutti
  • 12:33 - 12:36
    alla conoscenza e l'un l'altro resisterà.
  • 12:36 - 12:37
    Cosa viene dopo?
  • 12:37 - 12:41
    Quale progresso imminente
    sarà l'equivalente del Pantheon?
  • 12:41 - 12:42
    Pensandoci,
  • 12:42 - 12:45
    ho scartato molte future scoperte
  • 12:45 - 12:47
    importanti e molto plausibili,
  • 12:47 - 12:49
    come la cura del cancro.
  • 12:49 - 12:52
    Perché? Perché i Pantheon sono ancorati
  • 12:52 - 12:55
    in oggetti fisici progettati,
  • 12:55 - 12:57
    che ispirano solo nel vederli
  • 12:57 - 12:59
    e nello sperimentarli,
  • 12:59 - 13:02
    e continueranno a farlo per sempre.
  • 13:02 - 13:06
    È un linguaggio diverso, come l'arte.
  • 13:06 - 13:09
    Questi altri contributi vitali
    che allungheranno la vita
  • 13:09 - 13:12
    e allevieranno le sofferenze, certo,
    sono importanti,
  • 13:12 - 13:13
    e fantastici,
  • 13:13 - 13:15
    ma fanno parte del continuum
  • 13:15 - 13:18
    della nostra conoscenza e della tecnologia,
  • 13:18 - 13:20
    come Internet.
  • 13:20 - 13:23
    Allora cosa viene dopo?
  • 13:23 - 13:24
    Forse in maniera controintuitiva,
  • 13:24 - 13:27
    credo sia un'idea visionaria
  • 13:27 - 13:28
    della fine degli anni '30
  • 13:28 - 13:32
    riportata in auge ogni 10 anni da allora:
  • 13:32 - 13:34
    i veicoli autonomi.
  • 13:34 - 13:35
    Ora starete pensando che devo darci un taglio.
  • 13:35 - 13:39
    Come può una stravagante versione
    di un pilota automatico
  • 13:39 - 13:41
    essere profonda?
  • 13:41 - 13:43
    Gran parte del nostro mondo
  • 13:43 - 13:46
    è stato progettato intorno alle strade
    e ai trasporti.
  • 13:46 - 13:48
    Sono stati fondamentali per il successo
  • 13:48 - 13:50
    dell'Impero Romano
  • 13:50 - 13:52
    quanto il sistema di autostrade
  • 13:52 - 13:53
    per il benessere e lo sviluppo
  • 13:53 - 13:56
    degli Stati Uniti.
  • 13:56 - 13:59
    Oggi, queste strade
    che collegano il nostro mondo
  • 13:59 - 14:01
    sono dominate da auto e camion
  • 14:01 - 14:03
    che sono rimasti in gran parte immutati
  • 14:03 - 14:05
    negli ultimi 100 anni.
  • 14:05 - 14:08
    Anche se oggi non è così ovvio,
  • 14:08 - 14:13
    i veicoli autonomi saranno
    la tecnologia chiave
  • 14:13 - 14:16
    che ci permetterà di riprogettare
    le nostre città
  • 14:16 - 14:18
    e, in senso lato, la civiltà.
  • 14:18 - 14:20
    Ecco perché:
  • 14:20 - 14:22
    una volta diventati onnipresenti
  • 14:22 - 14:24
    ogni anno, questi veicoli salveranno
  • 14:24 - 14:27
    decine di migliaia di vite
    solo negli Stati Uniti
  • 14:27 - 14:30
    e un milione a livello globale.
  • 14:30 - 14:33
    Il consumo energetico per le automobili
    e l'inquinamento atmosferico
  • 14:33 - 14:36
    si ridurranno sensibilmente.
  • 14:36 - 14:37
    La maggior parte degli ingorghi
  • 14:37 - 14:41
    dentro e fuori dalle città spariranno.
  • 14:41 - 14:44
    Apriranno a nuovi validi concetti
  • 14:44 - 14:46
    di design delle città, del lavoro,
  • 14:46 - 14:48
    e del modo di vivere.
  • 14:48 - 14:51
    Arriveremo dove vogliamo arrivare
    più rapidamente
  • 14:51 - 14:54
    e la società si riprenderà
  • 14:54 - 14:55
    molta della produttività persa
  • 14:55 - 14:58
    mentre stiamo seduti
    in mezzo al traffico a inquinare.
  • 14:58 - 15:02
    Ma perché adesso?
    Perché pensiamo sia il momento?
  • 15:02 - 15:04
    Perché negli ultimi 30 anni,
  • 15:04 - 15:06
    gente esterna al settore automobilistico
  • 15:06 - 15:08
    ha speso miliardi
  • 15:08 - 15:10
    per creare il miracolo
  • 15:10 - 15:13
    ma per motivi completamente diversi.
  • 15:13 - 15:15
    Ci sono voluti il DARPA, le università,
  • 15:15 - 15:19
    e aziende totalmente estranee
    al settore automobilistico
  • 15:19 - 15:21
    per notare che se fossimo
    abbastanza svegli
  • 15:21 - 15:23
    i veicoli autonomi
    si potrebbero creare adesso.
  • 15:23 - 15:27
    Quindi, quali sono i cinque miracoli
    necessari per i veicoli autonomi?
  • 15:27 - 15:28
    Primo, bisogna sapere
  • 15:28 - 15:31
    dove siamo e che ora è.
  • 15:31 - 15:34
    Questo è stato risolto dal sistema GPS,
  • 15:34 - 15:35
    Global Positioning System,
  • 15:35 - 15:37
    progettato dal governo americano.
  • 15:37 - 15:40
    Bisogna sapere
    dove sono tutte le strade,
  • 15:40 - 15:43
    quali sono le regole,
    e dove si sta andando.
  • 15:43 - 15:45
    I vari bisogni dei sistemi di navigazione personale,
  • 15:45 - 15:47
    i sistemi di navigazione delle auto,
  • 15:47 - 15:50
    e le mappe basate sul web
    risolvono questo problema.
  • 15:50 - 15:53
    Ci vuole una comunicazione quasi continua
  • 15:53 - 15:55
    con reti di computer altamente performanti
  • 15:55 - 15:56
    e con altre in prossimità
  • 15:56 - 16:00
    per capire le loro intenzioni.
  • 16:00 - 16:03
    Le tecnologie wireless sviluppate
    per i dispositivi mobili
  • 16:03 - 16:05
    con piccole modifiche,
  • 16:05 - 16:08
    sono assolutamente adatte a risolverlo.
  • 16:08 - 16:10
    Probabilmente saranno necessarie
    carreggiate riservate
  • 16:10 - 16:11
    per iniziare
  • 16:11 - 16:14
    che sia la società che i suoi avvocati
  • 16:14 - 16:16
    concordano essere sicuri per quell'uso.
  • 16:16 - 16:18
    Si comincerà con le corsie preferenziali
    per il carpooling
  • 16:18 - 16:20
    e da lì si andrà avanti.
  • 16:20 - 16:22
    Ma alla fine, bisogna riconoscere
  • 16:22 - 16:24
    persone, segnali e oggetti.
  • 16:24 - 16:28
    La visione delle macchine, i sensori speciali,
    e i calcoli altamente performanti
  • 16:28 - 16:30
    possono fare molte di queste cose,
  • 16:30 - 16:32
    ma spesso sembra non sia abbastanza
  • 16:32 - 16:33
    quando la famiglia è a bordo.
  • 16:33 - 16:37
    Occasionalmente, gli esseri umani
    dovranno intervenire con i propri sensi.
  • 16:37 - 16:41
    Per questo, potrebbe
    essere necessario svegliare
  • 16:41 - 16:43
    il passeggero e chiedergli
  • 16:43 - 16:45
    cosa diavolo ci fa quel blocco
    in mezzo alla strada.
  • 16:45 - 16:48
    Niente male. E ci darà uno scopo
  • 16:48 - 16:50
    in questo nuovo mondo.
  • 16:50 - 16:52
    Inoltre, una volta
    che i primi guidatori spiegano
  • 16:52 - 16:54
    alle auto un po' confuse
  • 16:54 - 16:56
    che il pollo gigante all'incrocio
  • 16:56 - 16:58
    in realtà è un ristorante,
  • 16:58 - 17:00
    e può continuare a guidare
  • 17:00 - 17:04
    tutte le auto sulla faccia della Terra
  • 17:04 - 17:07
    da quel momento in avanti lo sapranno.
  • 17:07 - 17:09
    Cinque miracoli,
    per lo più già realizzati,
  • 17:09 - 17:11
    ora è solo necessaria una visione chiara
  • 17:11 - 17:14
    di un mondo migliore
    pieno di veicoli autonomi
  • 17:14 - 17:17
    con design seducenti e nuove funzionalità,
  • 17:17 - 17:20
    più un sacco di soldi e duro lavoro
  • 17:20 - 17:21
    per portarlo a termine.
  • 17:21 - 17:24
    L'inizio è tra una manciata di anni,
  • 17:24 - 17:26
    e prevedo che i veicoli autonomi
  • 17:26 - 17:28
    cambieranno definitivamente il mondo
  • 17:28 - 17:32
    nei prossimi decenni.
  • 17:32 - 17:35
    Per concludere, sono arrivato a credere
  • 17:35 - 17:37
    che gli ingredienti
    per i prossimi Pantheon
  • 17:37 - 17:39
    sono tutti intorno a noi,
  • 17:39 - 17:41
    in attesa di persone visionarie
  • 17:41 - 17:43
    con ampie conoscenze,
  • 17:43 - 17:44
    capacità multidisciplinari
  • 17:44 - 17:46
    e un'intensa passione
  • 17:46 - 17:51
    capaci di usufruirne
    per realizzare i loro sogni.
  • 17:51 - 17:54
    Ma queste persone
  • 17:54 - 17:55
    non saltano fuori spontaneamente.
  • 17:55 - 17:57
    Devono essere cresciute e incoraggiate
  • 17:57 - 17:59
    sin da quando sono bambini.
  • 17:59 - 18:00
    Dobbiamo amarle e aiutarle
  • 18:00 - 18:02
    a scoprire le loro passioni.
  • 18:02 - 18:04
    Dobbiamo incoraggiarle a lavorare duro
  • 18:04 - 18:07
    e aiutarle a capire che il fallimento
  • 18:07 - 18:10
    è un ingrediente necessario al successo,
  • 18:10 - 18:12
    come lo è la perseveranza.
  • 18:12 - 18:15
    Dobbiamo aiutarle a trovare un loro modello,
  • 18:15 - 18:18
    e dare loro fiducia in sé stessi
  • 18:18 - 18:20
    e nel credere che niente è impossibile.
  • 18:20 - 18:24
    E come faceva mio nonno
    portandomi a fare shopping di scarti,
  • 18:24 - 18:26
    come facevano i miei genitori
  • 18:26 - 18:28
    quando mi portavano ai musei di scienza,
  • 18:28 - 18:31
    dobbiamo incoraggiarli
    a trovare la loro strada
  • 18:31 - 18:34
    anche se diversa dalla nostra.
  • 18:34 - 18:35
    Ma un avvertimento:
  • 18:35 - 18:38
    dobbiamo periodicamente allontanarli
  • 18:38 - 18:39
    dai loro miracoli moderni:
  • 18:39 - 18:41
    i computer, i telefoni, i tablet,
  • 18:41 - 18:43
    i videogiochi e le TV,
  • 18:43 - 18:45
    portarli alla luce del sole
  • 18:45 - 18:47
    in modo che possano godere
    sia delle meraviglie della natura
  • 18:47 - 18:50
    che di quelle del design
    del nostro mondo,
  • 18:50 - 18:52
    del nostro pianeta e della nostra civiltà.
  • 18:52 - 18:55
    Altrimenti, non capiranno
  • 18:55 - 18:57
    il significato di queste cose preziose
  • 18:57 - 18:59
    che un giorno avranno la responsabilità
  • 18:59 - 19:02
    di proteggere e migliorare.
  • 19:02 - 19:03
    Bisogna anche che capiscano
  • 19:03 - 19:06
    una cosa che non sembra essere
    adeguatamente apprezzata
  • 19:06 - 19:09
    nel nostro mondo sempre più dipendente
    dalla tecnologia:
  • 19:09 - 19:11
    che l'arte e il design
  • 19:11 - 19:12
    non sono un lusso,
  • 19:12 - 19:15
    né sono incompatibili
  • 19:15 - 19:16
    con la scienza e l'ingegneria.
  • 19:16 - 19:22
    Sono di fatto essenziali
    in quello che ci rende speciali.
  • 19:22 - 19:24
    Un giorno, se avrete la fortuna,
  • 19:24 - 19:26
    magari potrete portare i vostri figli
  • 19:26 - 19:28
    al vero Pantheon,
  • 19:28 - 19:30
    così come porteremo nostra figlia Kira,
  • 19:30 - 19:32
    a sperimentare di persona
  • 19:32 - 19:37
    la forza di quel design sorprendente,
  • 19:37 - 19:40
    che in un giorno altrimenti ordinario a Roma,
  • 19:40 - 19:43
    è sopravvissuto 2000 anni
  • 19:43 - 19:46
    per cambiare il corso della mia vita.
  • 19:46 - 19:48
    Grazie.
  • 19:48 - 19:52
    (Applausi)
Title:
Per creare cose che durino nel tempo, combiniamo arte e ingegneria
Speaker:
Bran Ferren
Description:

Quando Bran Ferren aveva solo 9 anni, i suoi genitori lo portarono a vedere il Pantheon a Roma, e cambiò tutto. In quel momento, cominciò a capire come gli strumenti della scienza e dell'ingegneria diventano più forti se combinati con l'arte, il design e la bellezza. Da allora, è alla ricerca di un equivalente dei giorni nostri convincente del capolavoro di Roma. Guardate fino alla fine per scoprire la proposta inaspettata.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
20:12

Italian subtitles

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