Quando è stata ratificata, nel 1789,
la Costituzione statunitense non
stabiliva solo un governo della gente.
Forniva al popolo un modo per
modificare la costituzione stessa.
Eppure, degli 11 mila emendamenti proposti
nei secoli successivi alla promulgazione,
ad oggi (2016) solo 27 sono
stati approvati.
Cosa rende la Costituzione così difficile
da cambiare?
In breve, i suoi creatori.
I padri fondatori degli Stati Uniti hanno
cercato di creare un unico stato
da tredici differenti colonie,
che volevano la garanzia che i loro
accordi non venissero calpestati.
Perciò ecco cosa hanno deciso.
Affinché un emendamento venga
anche solo proposto,
deve essere votato dai due terzi
di entrambe le Camere del Congresso,
o una richiesta dai due terzi
del Parlamento
per indire un'assemblea nazionale,
e questo é solo il primo passo.
Per modificare effettivamente
la Costituzione,
l'emendamento deve essere ratificato
da 3/4 degli stati.
Per farlo, ogni stato può votare a livello
locale l'emendamento ,
o può fissare un'assemblea apposita
per la ratifica
con delegati eletti da chi ha
diritto di voto.
Il risultato di questi numerosi
limiti
è che oggi la Costituzione Americana
è abbastanza stabile.
La maggior parte delle democrazie approva
emendamenti ogni paio di anni.
Quella americana, al contrario, non ne
approva uno dal 1992.
Potreste allora domandarvi come possa
essere passato un qualunque emendamento.
I primi dieci, conosciuti come
"Carta dei Diritti",
comprendono alcune delle libertà
più conosciute negli Stati Uniti,
come la libertà di parola,
e il diritto ad un giusto processo.
Queste sono state approvate
tutte insieme
per sanare alcuni conflitti dalla
prima Assemblea Costituzionale.
Anni più tardi, il Tredicesimo,
che ha abolito la schiavitù,
e il Quattordicesimo e il Quindicesimo,
sono stati approvati dopo una sanguinosa
guerra civile.
La ratifica degli emendamenti è
anche diventata più difficile
poichè il paese è diventato più
vasto e più diverso.
Il primo emendamento mai
proposto,
una formula per dare mandato ai
rappresentanti nel Congresso,
era in bilico per la ratifica
negli anni '90 del 1700.
Comunque, man mano che altri stati
entravano nell'unione,
il numero per raggiungere la soglia
dei 3/4 aumentava in proporzione,
lasciandolo ad oggi non ratificato.
Al momento, ci sono diverse
proposte di emendamento,
compreso il bandire il bruciare
la bandiera,
porre limite alle scadenze
del Congresso,
o revocare il Secondo
Emendamento.
Molti vengono fortemente apprezzati, ma
le possibilità di approvazione sono poche.
Gli americani di oggi sono i più
politicizzati dalla Guerra Civile.
Questo rende pressochè impossibile
ottenere un vasto consenso.
Infatti, il defunto giudice della Corte
Suprema Antonin Scalia
una volta ha calcolato che per il sistema
di rappresentanza negli USA,
basterebbe appena il 2% della popolazione
totale per bloccare un emendamento.
Sarebbe meglio rendere la
Costituzione più semplice da modificare
abbassando la soglia richiesta per
proposta e ratifica.
Questo, però, richiederebbe il suo stesso
emendamento.
Storicamente il progresso è venuto dalla
Corte Suprema americana,
che ha aumentato le sue interpretazioni
delle leggi costituzionali esistenti
per essere al passo con i tempi.
Poiché i giudici della Corte
Suprema non vengono eletti
e rimangono in carica a vita una
volta scelti,
questa è ben lontana dall'essere
una scelta democratica.
Curiosamente, gli stessi padri fondatori
potrebbero aver previsto questo problema.
In una lettera a James
Madison,
Thomas Jefferson scrisse che le leggi
dovrebbero scadere ogni 19 anni
invece che dover essere cambiate
o abrogate
perchè ogni processo politico
è pieno di ostacoli
che travisano la volontà
della gente.
Benché credesse che
i principi fondamentali
sarebbero sopravvissuti,
mise in evidenza che la Terra appartiene
ai vivi,
non ai morti.