[Kara Walker: Starting Out] [Sikkema Jenkins & Co., New York, NY] Ok, credo che... mi servirà la scala. La puoi spostare un po'? E... Anzi... Forse dovrei dare il merito alla me stessa ventiquattrenne per aver fatto un paio di buone mosse. [The Drawing Center, New York, NY] Quando ho iniziato a esporre le mie opere, ero a Providence, Rhode Island, ero una studentessa. Avevo 24 anni e ho esposto un'opera di grande successo al Drawing Center di New York. È delicato perché le uniche due parti a tenerli uniti sono le punte delle dita. Questo è Huck Finn, indossa un vestito il suo piede si poggerà più o meno qui. La gente era interessata e incuriosita. Le gallerie chiamavano e volevano saperne di più e gli artisti volevano mettermi in guardia dall'avere molto successo così giovane. E io pensavo: "Be', ancora non conosco bene me stessa e nemmeno loro mi conoscono, ma se rimango a Providence e colgo queste opportunità così come si presentano, va bene." Sapevo di non essere pronta per vivere a New York. Ma sapevo che il cambiamento è inevitabile e volevo venirci quando mi sarei sentita pronta. Ho insegnato per circa dodici anni, alla Columbia University. Ho iniziato quando ero una vera e propria ragazzina alla stessa età che avevano molti studenti quindi è stato molto difficile. Arrivata a New York ho sentito come se la percezione di me stessa, appena formatasi, fosse stata fatta a pezzi. Non credo che volessi avere il ruolo per il quale ero stata assunta ovvero: "un'artista di successo che ha avuto successo da giovane, che spiega come ottenere ciò che ha ottenuto". Ma credo di averlo accettato quest'anno che qualcosa devo saperla, sono passati vent'anni. Non so cosa sia ma se continuo a parlare questo qualcosa potrebbe uscire fuori. [Frieze Art Fair, New York, NY] Non esiste un diploma al mondo che possa proclamarti artista, non è come diventare medico. Puoi autoproclamarti artista e poi capire come essere un artista. È un mondo dell'arte diverso da quello in cui sono entrata io. Sembra essere più grande. Ci sono più distrazioni, in un certo senso, dal processo di creare la propria opera. La pressione di doversi conformare ad un particolare percorso di studi è problematica. E credo che molte persone si sentano così. È una realtà che gli artisti vendano opere per poter ripagare gli enormi debiti contratti frequentando un Master in Belle Arti Ma dissi ai miei studenti, non molto tempo fa, che cambieranno il mondo dell'arte dal momento in cui ne entreranno a far parte. Se ciò significhi dare priorità ad un discorso critico piuttosto che ad oggetti o prodotti, o qualcosa del genere. Se questo è ciò che vuoi allora devi fare in modo che accada. E se è troppo costoso farlo accadere proprio qui allora devi fare in modo che accada dove puoi e non pensare che sia in alcun modo un declassamento. Se puoi guardare agli aspetti negativi e vedere cosa è necessario cambiare allora è ciò che devi fare.