Cosa fate quando avete mal di testa? Ingoiate un'aspirina. Ma perché la pillola arrivi alla testa, dove sentite dolore, passa prima attraverso lo stomaco, per l'intestino e vari altri organi. Ingoiare una pillola è il sistema più efficace e indolore di fare arrivare un medicinale nel corpo. Lo svantaggio è che ingoiare medicinali li diluisce. È un grosso problema, soprattutto nei pazienti affetti da HIV. Quando prendono farmaci antiretrovirali, questi servono ad abbassare la quantità di virus nel sangue, e aumentare la conta delle cellule CD4. Ma sono anche note per sfavorevoli effetti collaterali, perlopiù negativi, perché nel tempo che ci vuole per arrivare al sangue, vengono diluiti, e peggio ancora, il tempo di arrivare a destinazione dove conta di più: nelle riserve di virus dell'HIV. Queste sono le zone del corpo -- come i linfonodi, il sistema nervoso, così come i polmoni -- dove il virus è dormiente, non verrà prontamente trasferito nel sangue dei pazienti in regolare terapia anti-HIV. Tuttavia, con l'arresto della terapia, il virus si può risvegliare e infettare nuove cellule nel sangue. È un grosso problema dell'attuale trattamento dell'HIV, il quale va preso per tutta la vita. Un giorno, mi sono seduta e ho pensato, "Possiamo far arrivare il trattamento direttamente nelle riserve del virus, senza il rischio di diluire i medicinali?" In quanto scienziato esperta di laser, la risposta era davanti ai miei occhi: i laser, ovviamente. Se possono esser usati in odontoiatria, per la cura delle ferite da diabete e in chirurgia, possono essere usati per qualunque cosa, compreso trasportare farmaci nelle cellule. Di fatto, oggi usiamo gli impulsi laser per aprire o scavare minuscoli fori, che si aprono e si chiudono rapidamente nelle cellulare infette da HIV, per far arrivare i farmaci al loro interno. "Com'è possibile?" vi chiederete. Inviamo un minuscolo e potente raggio laser nella membrana delle cellule infette da HIV mentre queste cellule sono immerse in un liquido che contiene il farmaco. Il laser fora la cellula, mentre la cellula ingoia il farmaco nel giro di microsecondi. Prima di rendervene conto il foro è immediatamente riparato. Stiamo attualmente testando questa tecnologia in vitro o in piastre di Petri, ma l'obiettivo è portare questa tecnologia nel corpo umano, applicarla al corpo umano. "Com'è possibile?" vi chiederete. La risposta ci arriva da un apparecchio a tre testine. La prima testina, il nostro laser, farà un'incisione nel punto dell'infezione. La seconda testina, la telecamera, va in cerca dell'infezione. Infine, la terza testina, un irrigatore che distribuisce il farmaco, recapita il farmaco direttamente sull'infezione, mentre il laser viene usato per tenere le cellule aperte. Potrebbe non sembrare molto per il momento. Ma un giorno, se avremo successo, questa tecnologia può portare alla completa eliminazione dell'HIV nel corpo. Sì. Una cura per l'HIV. È il sogno di qualunque ricercatore dell'HIV -- nel nostro caso, una cura tramite laser. Grazie. (Applausi)