Parole di donne dalla rivoluzione egiziana Mi chiamo Sanaa Seif ho 17 anni sto finendo l'ultimo anno di scuola superiore sto in pieno periodo di esami questa è la mia situazione accademica per il resto con un gruppo di ragazzi abbiamo fondato un giornale indipendente Scrivere oggi la storia delle donne (HERstory) per ricordare domani la storia di tutti/e (HIStory) Prima del 25 di gennaio non andavo a molte manifestazioni La prima volta è stata alla manifestazione per Khaled Said (nel 2010) Un progetto di documentazione indipendente Io vengo da una famiglia politicamente molto attiva e questa è una delle ragioni per cui non volevo andare alle manifestazioni le rifiutavo solo perché non volevo seguire la scia dei miei genitori Serie web settimanale di documentazione della rivoluzione attraverso gli occhi delle donne egiziane Abbiamo formato un cordone davanti ai soldati e per la prima volta, nel cordone c'erano sia uomini che donne Io ero nel cordone, a appena un metro di distanza da un soldato Non dimenticherò mai l'aspetto che aveva quel soldato non guardava verso di me, guardava dall'altro lato cercava espressamente di evitare il mio sguardo, e piangeva a un certo punto, ha detto qualcosa ma non riuscii a sentirlo, poi disse "vattene via!" sentii che diceva "vattene via!" Ma io rimanevo lì Poi all'improvviso, hanno cominciato a sparare tutti insieme Corsi verso il ponte di Qasr El-Nil e loro ci correvano dietro non capivo perché ci stavano inseguendo, visto che già avevano disperso la manifestazione "L'esercito ci ha sparato addosso!" "Non è il nostro esercito!" La battaglia quotidiana è finita qualcuno deve far salire il livello delle cose, e non saranno certo loro. "Non voglio andare via!" La domanda "La rivoluzione è finita?" è una domanda molto generica Per me, la rivoluzione è uno stato Questo stato rivoluzionario, per chiamarlo così, non è finito. Senza ombra di dubbio! pagina web di informazione e appoggio al progetto