Nel 1976, Thomas Jefferson ricevette una scatola di ossa che non sapeva identificare. Un lungo artiglio affilato gli suggerì un leone, ma l'osso del braccio suggeriva un animale più grande, lungo circa tre metri. Pensando potesse essere una specie enorme e sconosciuta di leone nord americano, Jefferson consigliò agli esploratori Lewis e Clark di tenere gli occhi aperti per questo misterioso predatore. Ma le ossa nella scatola di Jefferson non provenivano da un leone. Venivano da un bradipo gigante estinto. Il bradipo gigante terricolo preistorico apparve circa 35 milioni di anni fa. Dozzine di specie vivevano in tutta l'America del Nord, Centrale e del Sud, assieme ad altre creature, come i mastodonti e gli armadilli giganti. Alcuni bradipi terricoli, come i megalonichidi, erano grandi come gatti, ma molti erano enormi. Il bradipo di Jefferson, un megalonice, pesava circa una tonnellata, ed era piccolo in confronto al megaterio, che poteva raggiungere sei tonnellate, tanto quanto un elefante. Procedevano lentamente tra foreste e savane, usando le loro forti braccia e i loro artigli affilati per sradicare piante e scalare gli alberi, brucando erba, foglie e avocado preistorici. Se non fosse per i bradipi giganti, oggi forse non avremmo gli avocado. Animali più piccoli non avrebbero potuto ingoiare quei grossi semi, ma i bradipi sì e disseminarono ovunque gli alberi di avocado. I bradipi terricoli prosperarono per milioni di anni, ma circa 10.000 anni fa, iniziarono a scomparire, assieme agli altri mammiferi giganti dell'emisfero occidentale. I ricercatori pensano che i bradipi possano essere stati eliminati dal sopraggiungere di un'era glaciale, o in competizione con altre specie, forse umane, che arrivarono nella regione all'incirca nel periodo in cui i bradipi si estinsero. Alcuni dei bradipi più piccoli sopravvissero e migrarono sugli alberi. Oggi sono rimaste sei specie che vivono nella canopia delle foreste pluviali del Centro e Sud America. Stare appesi agli alberi è un buon modo di evitare i predatori, e ci sono un sacco di foglie da mangiare. Ma questa dieta ha i suoi svantaggi. Gli animali traggono energia dal cibo e usano quell'energia per muoversi, mantenere la temperatura corporea, far lavorare i loro organi, e tutte le altre attività necessarie alla sopravvivenza. Ma le foglie non contengono molta energia, e quella che hanno è difficile da estrarre. Molti erbivori integrano la dieta di foglie con del cibo più energetico come frutta o semi. Ma i bradipi, specialmente i tridattili, mangiano quasi esclusivamente foglie. Hanno sviluppato strategie sofisticate, per vivere con questa dieta ipocalorica. Primo, estraggono più energia possibile dal loro cibo. I bradipi hanno uno stomaco a scomparti che occupa un terzo del loro corpo, e a seconda della specie, possono impiegare dai cinque ai sette giorni, o anche settimane, per digerire un pasto. L'altro pezzetto del puzzle è usare meno energia possibile. Uno dei modi per farlo è, naturalmente, non muoversi molto. Passano la maggior parte del tempo mangiando, riposandosi o dormendo. Scendono dalla canopia solo una volta la settimana per andare al bagno. Quando i bradipi si muovono, non lo fanno molto velocemente. Un bradipo impiegherebbe circa 5 minuti per attraversare una strada normale. Quest'approccio pacato alla vita significa che ai bradipi non servono molti muscoli. Hanno circa il 30% di muscolatura in meno degli altri animali della stessa taglia. I bradipi usano meno energia anche per mantenersi caldi, perché la loro temperatura corporea può variare di cinque gradi Celsius, meno di un rettile a sangue freddo, ma di più della maggior parte dei mammiferi. L'adattamento fisico e comportamentale minimizza il dispendio di energia o metabolismo dei bradipi. Il bradipo tridattilo ha il metabolismo più basso di qualsiasi animale. Il panda gigante è il secondo, il bradipo didattilo è il terzo più lento. La lentezza ha permesso ai bradipi di prosperare nel loro habitat sulla cima degli alberi. Ma questo ha reso i bradipi stessi un grande habitat per altri organismi, incluse le alghe, che mimetizzano un po' di più e forse sono anche uno spuntino. Anche se i bradipi non sono più giganti, questo non li rende meno interessanti.