#InternetFreedomDay #MLKDay Fight For The Future Oggi, 18 Gennaio, è il primo anniversario della sconfitta del SOPA, il disegno di legge per la censura di Internet E questo weekend, ricorre la commemorazione del Dr. Martin Luther King Jr. La famosa frase del Dr. King, "Ho Fatto un sogno", è tanto importante oggi quanto lo era nel 1963. Per onorare la sua memoria di combattente per la libertà, chiediamo a tutti di condividere questo video completo del suo storico discorso. Ma "Ho Fatto un Sogno" è coperto da copyright. Quindi condividerlo è illegale. Se il decreto SOPA fosse passato, tu avresti potuto andare in prigione per averlo fatto. E interi siti avrebbero potuto essere chiusi solo per averlo linkato. L'appello di Martin Luther King per la giustizia raziale è troppo importante per essere censurato da leggi sul copyright. Celebra la tua libertà. Condividi questo video ora. ["Un individuo ha una precisa responsabilità morale nel disobbedire a leggi ingiuste." -Dr. Martin Luther King, Jr.] A.PHILIP RANDOLPH: A questo punto ho l'onore di presentarvi il leader morale della nostra nazione, Ho il piacere di presentarvi: Dr. Martin Luther King, J-R! [folla che gioisce] DR. MARTIN LUTHER KIN, JR: Sono felice di unirmi a voi quest'oggi in quella che passerà alla storia come la più grande dimostrazione di libertà nella storia della nostra nazione [folla che applaude] Cento anni fa, un grande Americano, nella cui ombra simbolica stiamo oggi, ha firmato il Proclama di Emancipazione. Questo fondamentale decreto fu come un grande faro di speranza per milioni di schiavi Negri bruciati nel fuoco dell'ingiustizia. Venne come un'alba radiosa a porre fine alla lunga notte della loro schiavitù. Ma cento anni dopo, I Negri non sono ancora liberi. Cento anni dopo, la vita del Negro è ancora tristemente paralizzata dai ceppi della segregazione e dalle catene della discriminazione Cento anni dopo, il Negro vive in una triste isola di povertà nel mezzo di un vasto oceano di prosperità materiale. Cento anni dopo, [folla che applaude] il Negro langue ancora ai margini della società Americana e vede sé stesso come un esule nella sua stessa terra. Per questo siamo venuti qui oggi, per rappresentare la nostra vergognosa condizione. In un certo senso, siamo venuti nella capitale della nostra nazione, per cambiare un assegno. Quando i fondatori della nostra repubblica hanno scritto le magnifiche parole della Costituzione e della Dichiarazione di Indipendenza, stavano firmando una cambiale di cui ogni americano sarebbe divenuto l'erede. Questa cambiale era una promessa che tutti gli unomini; si, uomini neri come uomini bianchi; avrebbero avuto garantito un alienabile diritto di vita, libertà, e ricerca della felicità. È ovvio, oggi, che l'America è venuta meno alla sua promessa per quanto riguarda i suoi cittadini di colore. Invece di onorare i suoi sacri obblighi, l'America ha dato al popolo Negro un assegno falso. Un assegno respinto per "fondi insufficienti". [folla che gioisce] Ma noi ci rifiutiamo di credere che la banca delle giustizia sia in bancarotta. [folla che ride] Ci rifiutiamo di credere che mancano fondi nelle casseforti delle opportunità di questa nazione. Quindi siamo venuti a cambiare questo assegno , un assegno che ci darà, dietro nostra richiesta, le ricchezze della libertà e la sicurezza della giustizia. [folla che gioisce] Siamo venuti in questo santuario anche per ricordare all'America quanto sia pressante questa urgenza ora. Non c'è più tempo di indugiare nel lusso dell'apatia o di assumere i tranquillizzanti del gradualismo. [folla che applaude] Ora è il momento di rendere reale la promessa di democrazia. Ora è il momento di sorgere dall'oscura e desolata valle della segregazione e illuminare il percorso della giustizia raziale. Ora è il momento [folla che applaude] di sollevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell'ingiustizia raziale fino alla solida roccia della fratellanza. Ora è il momento [folla che applaude] di rendere reale la giustizia per tutti i figli del Signore. Sarebbe fatale per la nazione trascurare l'urgenza del momento.