Carrie Mae Weems: "Girovagando" Penso che l'architettura, nella sua essenza, la maggiore parte della sua struttura, abbia a che fare col potere Se pensiamo a un luogo come Roma, dove sono vissuta qualche anno fa, quello che ci fa sentire è il potere dello stato rispetto al soggetto più basso. Al soggetto più basso, alla popolazione. Sei sempre cosciente che sei una sorta di subordinato a questo enorme edificio, l'edificio del potere. Qual'è la relazione del potere con te? E qual'è la tua relazione col potere? Come lo contesti? E come fai a rendere altri consci di esso? Quindi strisci verso la chiesa. [RISATE] E così ho pensato che, se potessi usare la mia pelle in un certo numero di interpretazioni, che potessi usare il mio corpo per condurre lo spettatore in quegli spazi, perfettamente cosciente, e sfidando quegli spazi, sfidandoli, e caratterizzarli per quello che realmente sono. Sono di sicuro monumentali. e sono meravigliosi, e gli edifici sono straordinari. Ma non mi confondono circa il loro significato, il loro ruolo. Magari la maggioranza della gente è conscia di ciò. Diciamo che li accettano, si sottomettono. Ed io ho più interesse nel confrontarli anche quando penso che sono, in qualche modo, sublimi a modo loro.