[Eleanor Antin:
Politica & Bambole di carta]
Pensavo che avessi finito
di lavorare con le bambole di carta,
e che fossi ormai passata ad altro –
["Teatro dell'Assurdo" (2016)]
fino a quando sono arrivati
quegli idioti dibattiti repubblicani,
e quel folle elenco di personaggi
che avrebbe potuto trovarsi
in una qualche commedia pazza.
C'è il piccolo Marco che sta cercando
di farsi notare.
Sta tentando di assumere questa postura,
ma si trova in luce solo a metà.
Trump è l'assurdo narcisista che è.
Cruz è come un vampiro.
Volevo mettere un po' di sangue sulle sue labbra,
ma non volevo neppure renderlo troppo ovvio.
Il mio lavoro è sempre stato politico,
è sempre stato comico –
e anche triste.
Quello è stato uno dei vantaggi
di venir cresciuta da un comunista.
Tutto ciò che si leggeva nei giornali
era una bugia capitalista.
– Vuoi guardare questi tipi?
Sai, per qualcuno come me,
che è noto per reinventare la storia
in termini del presente,
con le rispettive similarità e ambiguità,
ho realizzato,