[MUSICA REGGAE] Credo mi piaccia il reggae perché è come ascoltare una festa. Tiene compagnia, in un certo senso. [Jamian Juliano-Villani, artista] È musica che deriva dalla necessità. Hanno creato il proprio sound, le proprie casse, i propri dispositivi di registrazione, usando solo quel poco che avevano. ["New York in Primo Piano"] Beh, questo è ciò che faccio anche io. Faccio i miei dipinti per necessità, e uso ciò che ho a disposizione per comunicare quello che voglio, perché non sono brava ad articolare verbalmente ciò che provo. Lascio che siano i dipinti a farlo per me. ["La Pittura Compulsiva di Jamian Juliano-Villani"] [SUONI DI SCATTI] Mi piace questo libro perché ha un modo molto semplice di confrontare le cose. Quando guardo qualcosa, prendo appunti delle mie idee. Verde. Camoscio. Vello. Torre di Babele. Vita microscopica. Colibrì. Mano e uovo. Folcide. Grande folcide. E tu lo sai che i folcidi sono i ragni più velenosi al mondo? Però non hanno i denti. Quindi se avessero i denti, tu saresti morto. Ne sto facendo uno sui piedi, questi sono i piedi di Bruce Nauman. Io voglio che i piedi sembrino in qualche modo spaventati, devo capire come. Quindi forse un ragno ci starebbe bene. Fin da piccola, ho tipo un registro di fatti nella mia testa. Al liceo avevo dei quaderni dove attaccavo tutte le cose che mi piacevano. Le ritagliavo e ce le mettevo dentro, in modo da poterle conservare. Credo che questo tipo di cose mi facessero sentire a mio agio, E mi sembrava così naturale fare la stessa cosa quando iniziai a dipingere. Mentre lavoro, ho probabilmente circa trenta immagini, che in uno o due mesi, vado sempre a rivedere. Cercherò di far funzionare tutto insieme. Ma non sembra mai debbano stare insieme. Ed è così che ne esce qualcosa di buono, che il dipinto si trasforma da "una storia basata su un'immagine" a qualcos'altro. Quindi può diventare oscuro o surreal o strano o incasinato è come se stessi partorendo un bambino, capisci? E il bambino è tipo... ha tipo otto braccia ed è tutto scombinato e io neanche so come partorire un bambino, capito? Sto cercando di capire che tipo di persona uscirà fuori. Perché non credo debba essere così semplice come un volto umano, ma non so neanche se debba essere un animale. Ma adesso sto dando un'occhiata ad un mucchio di immagini. Adesso do uno sguardo e vedo cosa mi sembra giusto. No. Troppo stupido. Questo è Shen Koo. Mi piacciono tanto i suoi lavori. Lui è così, tipo, un pazzo illustratore apocalittico. Il motivo per cui uso i cartoni molto spesso è perché mi piace che siano un modo populista di comunicare. Perché dipingere non è per niente populista, sai? Mi piace questa idea. Reagisco subito alle cose in modo emotivo, gutturale, ed è così che prendo decisioni. È come quando qualcosa ti infastidisce. Qualcosa che ti stressa. O ti piace il colore di qualcosa. E pensi "mi piace quel maglione", "Cazzo, lo voglio" Capisci? È come... [SCHIOCCA LE DITA] Come questo. [SUONO DI UNA MACCHINA CHE SGOMMA E SI SCHIANTA] Mi piace di più fare dipinti che abbiano dei riferimenti così non è insulare non è così personale. Mi aiutano anche a capire le cose che non riesco ancora a comunicare a me stessa. Quel dipinto che ho fatto con la volpe mossa nella gabbia quella sono io, capisci? Ecco come mi sentivo. Non me ne ero neanche resa conto allora. Credo siano tutte mie estensioni o auto-ritratti in un certo senso o almeno rappresentano un atteggiamento che ho. Quelle sono cose che non puoi necessariamente dire a parole. Tipo, avere avuto un'infanzia molto difficile... E ho anche un gemello, Quindi era davvero difficile per me parlare con altre persone. Parlavo solo con mio fratello, e basta, sai? Non avevo bisogno di amici. E non avevo comunque amici, crescendo Forse tipo due Uno di loro era mio fratello. Uhm, non conta quindi. Credo che sia per questo che ho problemi a comunicare con le persone, o tipo connettere con loro. Dato che conto soltanto su me stessa. È come se, se non mi preoccupo io per me, nessun altro lo farà Ho questo rapporto compulsivo con la mia arte e il modo in cui lavoro perché è come se fosse un'amica. È una cosa che mi nobilita, che mi fa stare bene. Io tengo a lei e lei tiene a me. È per questo che nei miei dipinti raccolgo le cose che amo davvero. In un certo senso, mi tengono compagnia.