Perchè Black Lives Matter è importante
per gli USA in questo momento
e nel mondo?
Patrisse Cullors: Black Lives Matter è
la nostra chiamata all'azione
È uno strumento per reimmaginare un mondo
dove i neri sono liberi di esistere,
liberi di vivere.
È uno strumento per i nostri alleati
per mostrarci in maniera diversa.
Sono cresciuta in un quartiere
altamente vigilato.
Ho visto i miei fratelli e sorelle
continuamente fermati e perquisiti
dalle autorità.
Ricordo la polizia che irrompeva in casa.
E da bambina mi chiedevo: perché?
Perché a noi?
Black Lives Matter ci offre
risposte a questi perché.
Ci offre una nuova visione
alle ragazze nere del mondo
perché meritiamo di essere difese,
e meritiamo protezione dai governi
Opal Tometi: e il razzismo...
(Applausi)
E il razzismo contro i neri
è presente non solo negli USA.
Ma in realtà in tutto il mondo.
E adesso abbiamo bisogno di un movimento
per i diritti umani
che affronti il razzismo in ogni contesto.
(Applausi)
Ci serve perché la realtà globale
mostra i neri soggetti
a tanti tipi di disparità
in molti dei nostri problemi di oggi.
Come per esempio il riscaldamento globale,
e che sei dei 10 paesi più impattati
dal riscaldamento globale
sono nel continente africano.
Le persone stanno vacillando
a causa di molti disastri innaturali,
che le costringono
ad abbandonare le loro case
e le lasciano senza speranze
di un futuro migliore.
Abbiamo visto disastri
come l'uragano Matthew
che ha da poco causato caos
in molte nazioni,
specialmente ad Haiti.
Haiti è il paese più povero
di questo emisfero,
e i suoi abitanti sono neri.
E quello che stiamo vedendo
ad Haiti
ci fa capire che ci sono
molti altri problemi
che precedono l'uragano.
Stavano già vacillando per il terremoto
per il colera che era stato portato
dai portatori di pace dell'ONU
che ancora non è stato debellato.
Tutto ciò è irragionevole.
Questo non succederebbe se questa nazione
non avesse avuto una popolazione nera,
dobbiamo essere sinceri al riguardo.
Ma la cosa più incoraggiante,
è che nonostante questi problemi,
c'è un gruppo di africani
in tutto il continente
che si sta rivoltando per richiedere
giustizia climatica.
(Applausi)
MB: Allora Alicia,
tu hai detto che quando i neri sono liberi,
tutti lo sono.
Puoi dirci cosa significa?
Alicia Garza: Certo.
I penso che le razze e il razzismo siano
probabilmente
i fenomeni sociali, economici e politici
più studiati negli USA.
Ma anche i meno chiari.
La realtà è che le razze negli USA
operano su uno spettro diviso
tra bianco e nero.
Ciò non vuol dire che le persone
in mezzo non sperimentino il razzismo,
ma significa che se sei
più vicino al bianco,
allora sei migliore.
più sei vicino al nero,
allora sei peggiore.
Pensando a come affrontiamo
i problemi negli USA,
spesso pensiamo a una giustizia
che va dal basso verso l'alto.
Se c'è gente bianca al comando,
noi pensiamo: ok,
se rendiamo le cose migliori
per i bianchi
allora tutti ne trarranno vantaggio.
Ma in realtà non funziona cosi.
Dobbiamo risalire alle radici del problema
e quando affrontiamo problemi
delle comunità nere,
si crea un effervescenza, giusto?
Quindi una bolla verso l'alto
invece che verso il basso.
Faccio un esempio:
se parliamo di divario salariale,
sappiamo che una donna prende 78 centesimi
per ogni dollaro di un uomo.
Ne avete sentito tutti parlare.
Ma queste sono statistiche
per uomini e donne bianchi.
La realtà è che le donne nere
prendono 64 centesimi
per ogni 78 centesimi che prendono
le donne bianche.
Per le latino-americane,
invece si arriva a 58 centesimi.
Se parlassimo di donne indigene,
o di donne trans,
andrebbe ancora più giù.
Quindi,
se si risolve il problema
per queste donne,
allora tutti hanno l'opportunità
di trarre benefici
invece che aiutare gente
che magari sta meglio,
e che di conseguenza aiuterà
i bisognosi.
MB: Amo l'effervescenza,
bolle che vanno su.
AG: Effervescente come lo champagne
(Risate)
MB: Chi non ama un bel
bicchiere di champagne?
Champagne e libertà giusto?
(Risate)
Cosa potremmo volere di più?
Quindi voi tutti stavate facendo
questo per un minuto,
e gli ultimi anni sono stati --
beh, non so di preciso,
ma sicuramente formativi.
E so anche che avete imparato
molto sulla leadership.
Cosa volete condividere
con questa gente
su quanto avete imparato finora?
Patrisse, iniziamo da te.
PC: Sì, dobbiamo investire
nella leadership nera.
Questo è quello che ho imparato
in questi anni.
(Applausi)
Abbiamo visto centinaia di neri
presentarsi per le nostre vite
con scarse infrastrutture
e con poco supporto.
Penso che il nostro lavoro
non riguardi solo la nostra visibilità
ma come rendiamo il tutto visibile.
Non come combattiamo
per i singoli,
ma per tutti.
Penso anche
che la leadership somigli
a questo pubblico
venuto a sostenere le vite dei neri.
Non è soltanto venire e sentire
la gente parlare, no?
È soprattutto come diventi leader
che sia a lavoro, a casa --
e pensare che il movimento
non è solo per noi neri,
ma è per tutti.
(Applausi)
MB: E tu, Opal?
OT: Ho imparato cos'è l'interdipendenza.
Ho imparato a fidarmi della squadra.
Ho imparato questo nuovo mantra
dopo tre mesi sabbatici,
che è raro per donne nere leader,
ma l'ho fatto perché era necessario
per la mia leadership e per la squadra
per imparare a fare un passo indietro
e anche ad intervenire.
Facendo questo ho imparato
che dobbiamo riconoscere
che tante persone fanno la forza,
e per far funzionare la nostra squadra,
dobbiamo farli condividere e brillare.
Quindi durante il periodo sabbatico
ho visto, con la mia organizzazione,
la nostra squadra crescere in mia assenza.
Erano capaci di lanciare nuovi programmi
raccogliere fondi.
Quando sono tornata,
sono stata molto riconoscente,
perché mi hanno guardato le spalle,
e sono riusciti a cavarsela da soli.
In questo periodo sabbatico,
mi sono ricordata
questa filosofia sudafricana
chiamata ubuntu:
Io sono perché tu sei,
tu sei perché io sono.
e cosi ho realizzato che la mia leadership
e il contributo che posso dare,
è solo grazie al contributo degli altri.
E devo riconoscerlo e rendermene conto
quindi il mio nuovo motto è,
"Mantieni la calma e fidati della squadra."
Ma anche,
"Mantieni la calma e ringrazia la squadra."
MB: Sai, una delle cose che ho sentito
molto spesso riguardo al movimento
Black lives Matter
è che viene considerato
un movimento da leader
e questa è una cosa fantastica,
e credo che le donne
introducono nel discorso di leadership
l'aspetto collettivo.
E tu Alicia?
AG: Sì...
Quanti di voi hanno sentito dire
che la leadership è solitaria?
Io credo che la leadership sia solitaria,
ma che non deve esserlo per forza.
E per capirlo,
dobbiamo cambiare alcune cose.
Dobbiamo smettere di trattare i leader
come supereroi.
Noi siamo persone normali
che cercano di fare cose incredibili,
e dobbiamo essere supportati a modo.
Un'altra cosa che ho imparato
sulla leadership
è che c'è una differenza
tra leader e celebrità.
E spesso veniamo considerati celebrità
invece che risolutori di problemi.
E a noi piacciono le celebrità
in maniera incostante,
un giorno ci piacciono,
il giorno dopo non ci piace
quel che indossano
e perciò non ci piacciono più, giusto?
Quindi dobbiamo smettere di deificarli,
cosi la gente capirà cosa vuol dire
essere un leader.
Molte persone hanno paura
di essere leader
a causa dei troppi giudizi altrui,
e della brutalità nei loro confronti.
E l'ultima cosa che ho imparato
sulla leadership
è che è molto facile essere leader
quando piaci alla gente.
Ma è difficile essere un leader quando
devi affrontare decisioni difficili
e quando devi fare ciò che è giusto,
anche se non piacerà alla gente.
E perciò,
penso che un altro modo
per sostenere i leader
sia combatterli,
ma combatterli politicamente
e non personalmente.
Possiamo essere in disaccordo
senza essere sgarbati,
ma l'importante è stimolarci a vicenda,
affinchè tutti possiamo emergere.
MB: Belle parole, grazie tante.
(Applausi)
Quindi voi state facendo un lavoro
che vi fa affrontare realtà brutali
e dolorose
ogni giorno.
Cosa vi dà speranza
e cosa vi inspira in questo ambiente?
PC: Io ho fiducia nel futuro dei neri.
E lo dico perché
viviamo in una società
ossessionata dai delitti dei neri.
Abbiamo immagini di neri uccisi in TV,
su Twitter,
su Facebook,
ma se invece immaginassimo
la vita dei neri?
Se immaginassimo i neri vivi e prosperi.
E questo --
questo mi inspira.
OT: A me gli immigrati ispirano molto.
Immigrati da tutto il mondo che cercano
di fare tutto il possibile
per vivere, sopravvivere e crescere.
In questo momento ci sono
più di 224 milioni di persone
che non vivono più
nel loro paese d'origine
dal 2000 il numero è aumentato
del 40 per cento.
Questo significa
che le disparità nel mondo
stanno aumentando.
Ci sono persone che hanno trovato
la forza e i mezzi per viaggiare,
per traslocare,
per migliorare le loro vite,
e per prendersi cura delle loro famiglie.
E alcune di queste persone immigrate
sono senza documenti.
Non sono autorizzati.
E loro mi ispirano ancor di più
perché sebbene la nostra società
faccia loro capire che non sono voluti,
non sono richiesti,
e che loro sono altamente vulnerabili
e soggetti ad abusi, furti salariali,
sfruttamento e attacchi di xenofobia,
molti stanno creando
delle comunità.
Vedo inoltre un gruppo emergente
di neri clandestini
che stanno resistendo,
alla criminalizzazione
della loro esistenza.
E questo per me è davvero formidabile
e mi ispira ogni giorno.
MB: grazie.
Alicia?
AG: Sappiamo che i giovani
sono il presente e il futuro,
ma gli anziani sono quelli che mi ispirano
e loro sono al centro di questo movimento.
Sappiamo che quando si è vecchi,
si diventa più inceppati.
Sta succedendo anche a me, lo so.
Ma sono così ispirata quando vedo
gente con determinati modi di fare
o quando noto
che loro pensano al mondo,
e sono abbastanza coraggiosi
da ascoltare le esperienze
di tante persone che vogliono
vivere in un mondo giusto
e che vogliono vivere
in un mondo equo.
Sono inoltre ispirata dalle azioni
delle persone anziane
al servizio di questo movimento.
Sono ispirata dagli anziani
che usano le proprie forze da leader,
e dicono: "Non vi passo la torcia,
ma vi aiuto ad accendere il fuoco."
(Applausi)
MB: Bellissimo--
sì.
Parlando di provvedimenti,
credo sia fantastico stare qui
ad ascoltarvi tutti,
ed avere le menti aperte al cambiamento,
ma questo non renderà liberi i neri.
Quindi se volete che questo pubblico
faccia qualcosa,
o anche gli spettatori da tutto il mondo,
cosa potrebbero fare?
AG: Ok, due piccole cose.
Numero uno, chiamare la Casa Bianca.
Le protezioni d'acqua
vengono rimosse con la forza
dal campo che hanno creato
per difendere ciò che ci tiene in vita.
E questo è altamente
correlato alle vite dei neri.
Quindi chiamate la Casa Bianca
e chiedete di interrompere tutto ciò.
Ci sono carri armati
e agenti di polizia che stanno arrestando
ogni singola persona mentre parliamo.
(Applausi)
La seconda cosa che potete fare
è unirvi a qualche gruppo.
Fate parte di qualcosa.
Ci sono gruppi, collettivi--
e non devono essere per forza
no-profit,
ma ci sono gruppi che lavorano
al momento in comunità
per assicurare che la vita dei neri
valga, come tutte le vite.
Mettetevi in gioco,
non restate sui divani a dire alla gente
cosa dovrebbe fare.
venite a farlo con noi.
MB: Volete aggiungere altro?
Va bene così? Ok, allora--
E penso che il far parte di qualcosa,
se per caso non c'è nessun gruppo,
iniziatelo voi.
AG: Createlo.
MB: Le conversazioni che stiamo avendo,
fatele con altra gente.
Invece che dimenticare ciò che si è detto,
iniziate a fare qualcosa.
OT: Giusto.
MB: Come avete fatto voi.
Avete creato qualcosa e guardate
dove siete ora
Grazie tante per essere venute qui oggi.
OT: Grazie.
(Applausi)