♪ [musica] ♪
[Alex] In questo video ripasseremo
il prezzo di equilibrio
e il processo di aggiustamento del prezzo.
Normalmente, non faremo molto ripasso
durante il corso
dal momento che
si può rivedere il video.
Ma, in questo caso,
il materiale è molto importante
e vorrei evidenziare alcuni punti.
Rivediamo velocemente.
Ok, ecco il prezzo di equilibrio
che riflette il momento
in cui la domanda
è uguale all'offerta.
Perché si chiama prezzo di equilibrio?
Perché qualsiasi altro prezzo,
aziona delle forze
che spingono il prezzo
verso il prezzo di equilibrio.
Ad esempio, con un prezzo
di 80$ al barile,
abbiamo un surplus.
L'offerta è maggiore della domanda.
I venditori hanno più beni
che acquirenti
e per questo motivo
tendono a calare i prezzi
verso il prezzo di equilibrio.
E se il prezzo fosse inferiore
al prezzo di equilibrio?
In questo caso,
la domanda eccede l'offerta.
Gli acquirenti vogliono il bene,
ma non ce n'è abbastanza
per soddisfare la domanda.
In altre parole, c'è una carenza.
Dato che i compratori
devono competere per ottenerlo,
il prezzo aumenta di nuovo
in direzione del prezzo di equilibrio.
Il prezzo di equilibrio
è l'unico prezzo stabile.
Analogamente, si può mostrare
perché questa quantità,
cioè la quantità tale per cui la domanda
è uguale all'offerta,
è la quantità di equilibrio.
Proviamo a scegliere un'altra quantità
e vediamo come non può esserci equilibrio.
Supponiamo che
la quantità comprata e venduta
sia 50 milioni di barili di petrolio
al giorno.
Notiamo che per quest'ultimo barile
che è stato comprato e venduto,
gli acquirenti sono disposti a pagare
fino a 90$ per quel barile
o per un barile di petrolio in più.
Dall'altro lato,
I venditori sono disposti a vendere
quel barile di petrolio
o un barile in più per solo 50$.
Quindi, in questo scambio commerciale
c'è un potenziale guadagno di ben 40$.
Infatti, per ogni quantità inferiore
alla quantità di equilibrio
esistono guadagni non sfruttati.
In economia, si presume
che se dei soggetti si trovassero
di fronte un potenziale guadagno,
cercherebbero di realizzarlo.
Capirebbero inoltre
che se vendessero e comprassero
un po' di più,
guadagnerebbero di più
sia i venditori che gli acquirenti.
Per questo, si suppone
che la quantità comprata e venduta
venga spinta fino all'equilibrio,
proprio perché è a questo punto
che tutti i profitti dello scambio
verrebbero sfruttati appieno.
In un mercato libero,
la quantità comprata e venduta
può essere superiore
alla quantità di equilibrio?
Non a lungo.
Immaginiamo ad esempio
che 90 milioni di barili di petrolio
vengano comprati e venduti.
Bene, il fornitore è disposto a vendere
quel barile a 90$,
prezzo che corrisponde al costo.
Deve chiedere almeno 90$
per poter vendere il barile di petrolio
e rimanere in business.
D'altra parte,
i compratori sono disposti a pagare
solo 50$ per quel barile di petrolio.
Il risultato è quindi uno spreco.
I fornitori spendono di più
per produrre il barile
di quanto quel barile
valga per i compratori.
Ogni quantità superiore
alla quantità di equilibrio
è uno spreco.
E non ci si aspetta
che lo spreco duri a lungo
in questo mercato.
Appunto perché, senza intervento,
i fornitori non sono infatti in grado
di vendere il prodotto
ad un prezzo superiore
a quello che il compratore
è disposto a pagare,
ossia più di quello
che credono sia il valore commerciale.
Per questo motivo
non ci si aspetta che lo spreco
duri a lungo in un mercato libero.
Il mercato libero massimizza
i guadagni dello scambio commerciale.
Ricordiamoci che questi ricavi
possono essere suddivisi in due parti:
il surplus del consumatore
e il surplus del produttore.
Un altro paio di cose
prima di finire.
Si nota che il prezzo di equilibrio
divide la curva della domanda in due.
I beni vengono comprati
dall'acquirente che dà il maggior valore,
cioè l'acquirente
che ha la maggior domanda.
Ci sono quindi i compratori;
questi sono i non-compratori
e i beni che sono venduti
col minor costo.
Questi sono i venditori
e questi con i costi più alti
sono i non-venditori.
Bene, riassumiamo il tutto.
Il mercato libero massimizza
i guadagni dello scambio
o i guadagni dello scambio
sono massimizzati
al prezzo e alla quantità di equilibrio.
Questo significa che
l'offerta di beni viene acquistata
dal compratore che è disposto
a versare la somma più alta.
L'offerta di beni è venduta
dal venditore con i minor costi.
E, tra il venditore e l'acquirente,
non ci sono guadagni non sfruttati
e scambi che comportano sprechi.
E con questo il ripasso è finito
e cominciamo un nuovo argomento.
[Annunciatore] Se vuoi testarti,
clicca "Practice Questions".
Se sei pronto ad andare avanti,
clicca "Prossimo Video".
♪ [musica] ♪