Voglio parlarvi di una cosa, una cosa soltanto che ha a che fare con la gente che mi chiede, coda faccio. Di solito rispondo, che faccio musica informatica. A quel punto certe persone smettono immediatamente di parlarmi, e quelle che rimangono di solito hanno lo sguardo perso nel vuoto, a significare che non sanno cosa sia. Ho la sensazione di privarli di informazioni dicendoglielo. A quel punto di solito vado nel panico e sparo la prima cosa che mi viene in mente, ossia che non ho idea di quello che faccio. Ed è vero. Di solito segue un secondo pensiero, ossia, qualunque cosa io faccia, mi piace. E oggi voglio raccontarvi, condividere con voi una cosa che mi piace, e il perché. Credo che cominceremo con questa domanda: cos'è la musica informatica? Farò del mio meglio per cercare di darvi una definizione, magari raccontandovi una storia, passando per alcune delle cose su cui ho lavorato. Credo che comincerò questa storia con una cosa di nome ChucK. ChucK è un linguaggio di programmazione per la musica. È open-source, è disponibile gratuitamente, e mi piace pensare che si pianta allo stesso modo su tutti i sistemi operativi. Invece di dirvene di più, ve lo faccio vedere. A proposito, andrò fuori di testa per qualche minuto, per cui non vi spaventate. Anzi, vi invito a unirvi a me nell'andare fuori di testa per questa tecnologia. Se non avete mai scritto una linea di codice in vita vostra, non vi preoccupate. Scommetto che riuscirete a seguirmi. La prima cosa che farò sarà creare un oscillatore a onda sinusoidale, e lo chiameremo generatore di onde sinusoidali "Ge". Poi collegheremo "Ge" al convertitore digitale-analogico. È una specie di astrazione del suono in uscita dal mio computer. Ok? Mi sono connesso alla cassa. Poi, diciamo che la mia frequenza è di 440 hertz, farò andare avanti il tempo per due secondi con questa operazione. Bene, se dovessi suonare questo -- (Tonalità) -- sentireste un'onda sinusoidale a 440 hertz per due secondi. Ok, fantastico. Ora copio e incollo, cambio qualcuno di questi numeri, 220.5, 440 lo lascio così, e .5 e 880. Raddoppiando la frequenza, passiamo alle ottave superiori, ottenendo questa sequenza. di tonalità. (Tonalità) Ok, fantastico, ora posso immaginare di creare con questo qualunque tipo di brano musicale a onda sinusoidale, ma farò una cosa che i computer sono molto bravi a fare, ossia ripetere. Lo metterò in un loop. In realtà non c'è bisogno di rientrare, è solo per ragioni estetiche. È una buona abitudine. Facendo questo -- (Tonalità) -- andrà avanti per un po'. Anzi, è probabile che non si fermi finché il computer non si sia disintegrato. Non posso dimostrarvelo empiricamente, ma spero che mi crediate. Poi, sostituisco questo 220 con math.random2f. Genero un numero casuale tra 30 e 1000 e lo invio alla mia frequenza. Lo farò ogni 30 secondi. (Tonalità) Facciamo ogni 200 millisecondi. (Tonalità) Cento. (Tonalità) Bene. A questo punto, abbiamo raggiunto quello che mi piace considerare musica informatica standard. Secondo me, questo è il suono che dovrebbero fare i mainframe quando pensano molto intensamente. È questo suono, è come la radice quadrata di cinque milioni. Allora, questa è musica informatica? Sì, credo che per definizione sia musica informatica. Probabilmente non è il tipo di musica che ascoltereste mentre viaggiate in autostrada, ma sono le fondamenta della musica generata dai computer. Usando ChucK, di fatto abbiamo creato strumenti per la Stanford Laptop Orchestra, che ha sede proprio qui allo Stanford Center for Computer Research in Music and Acoustics. La Laptop Orchestra è un complesso costituito da laptop, esseri umani e una serie di speciali casse sferiche. Il motivo per cui le abbiamo pensate è fare in modo che gli strumenti che creiamo con i laptop, emettano il suono da qualche parte vicino allo strumento e all'interprete. un po' come uno strumento acustico tradizionale. Se dovessimo suonare un violino, il suono non verrebbe fuori dall'amplificatore, ma dallo strumento in sé. Quindi questi altoparlanti servono a simulare questa situazione. Vi mostrerò come li abbiamo fatti. Il primo passo è andare all'IKEA e comprare un'insalatiera. Questa è una Blanda Matt da 30 centimetri. È il suo vero nome. Uso una di queste anche a casa per fare l'insalata, non sto scherzando. Il primo passo è capovolgerla, farci dei buchi con un trapano, sei fori per ogni semisfera, e poi fare una base, inserirci casse da auto e amplificatori all'interno, mettere tutto insieme e si otterranno queste casse sferiche. Si aggiungono le persone, i laptop, e si ottiene un'orchestra di laptop. E come suona un'orchestra di laptop? Vi faccio una dimostrazione di circa 200 strumenti che abbiamo creato finora per la Laptop Orchestra. Ora passerò a quest'altro oggetto. Questo che ho di fronte un tempo era un controller per videogiochi chiamato Gametrak. Ha un guanto che si può indossare. È legato alla base, e traccia la posizione delle mani in tempo reale. È stato originariamente progettato come controller per il golf per rilevare il movimento dello swing. Poi si è rivelato essere un grande flop commerciale, per cui il prezzo è stato portato a 10 dollari, e a quel punto i ricercatori di musica informatica hanno detto, "Fantastico! Con questo possiamo realizzare prototipi di strumenti." Vi mostro uno strumento che abbiamo creato, uno dei tanti. Questo strumento si chiama "Twilight", crepuscolo ed è una metafora per indicare questo suono un po' macabro. Vediamo se funziona. (Musica) E lo riporto indietro. Se lo sposto a sinistra, destra, sembra un elefante sofferente. (Risate) È un suono leggermente metallico. Abbassiamo un po'. (Musica) Sembra un hovercar. Ok. Il terzo è un'interazione che somiglia al suono di un cric. Alzo un po'. (Musica) È un'interazione leggermente diversa. Il quarto è un drone. (Musica) E infine, vediamo, questa è una interazione molto diversa, e credo dobbiate immaginare che ci sia una batteria gigante invisibile qui sul palco, e che io la stia per colpire. (Batteria) (Risate) Eccoci qui, questo è uno dei tanti strumenti della Laptop Orchestra. (Applausi) Grazie. Se mettete tutto insieme, ottenete una cosa del genere. (Musica) Dall'esperienza di costruire tutti questi strumenti per la Laptop Orchestra, e credo anche dalla curiosità di chiedermi cosa sarebbe successo se avessi preso questi strumenti, si spera espressivi, e li avessi dati alla gente, aggiungendo un sano pizzico di follia -- mettete insieme queste tre cose -- da tutto questo ho co-creato una startup chiamata Smule nel 2008. La missione di Smule è creare della musica espressiva con i vostri telefonini. Uno dei primi strumenti musicali che abbiamo creato si chiama Ocarina. Ve lo mostro molto rapidamente. Ocarina -- (Musica) -- si basa su un antico strumento a fiato chiamato ocarina, e questa è la versione inglese a quattro fori. Si soffia letteralmente nel microfono per suonare. C'è un breve script di ChucK che gira e rileva la forza del soffio e sintetizza il suono. (Musica) Il vibrato viene mappato dall'accelerometro, in modo che otteniate questo. -- (Musica) -- Bene. Ora vi suono un'aria, un po' di Bach. Sentirete un piccolo accompagnamento alla melodia. In realtà l'accompagnamento segue la melodia, non viceversa. (Musica) Questo è stato progettato per darvi modo di prendervi del tempo e capire dov'è il vostro spazio espressivo. Potete restare così per un po', per un effetto molto teatrale, se volete, e quando siete pronti fate questo. -- (Musica) -- Su queste note più lunghe, userò più vibrato verso la fine delle note per dare maggiore qualità espressiva. (Musica) Questo è un bell'accordo con cui concludere. (Applausi) Grazie. Una buona domanda a proposito dell'Ocarina è se sia un giocattolo o uno strumento. Magari entrambi. Secondo me, la domanda più importante è se è espressiva. Allo stesso tempo, credo che creare questo tipo di strumenti ponga una domanda sul ruolo della tecnologia e sul suo ruolo nel nostro modo di fare musica. Per esempio, non molto tempo fa, circa cento anni fa -- non è molto per la storia dell'umanità -- le famiglie facevano musica insieme come forma condivisa di intrattenimento. Non credo che questo succeda più. Questo accadeva prima della radio, prima della registrazione. Negli ultimi cento anni, con tutta questa tecnologia, abbiamo maggiore accesso alla musica come ascoltatori e consumatori, ma in qualche modo, credo che facciamo meno musica che mai. Non sono sicuro del motivo. Forse perché è troppo facile schiacciare play. Se ascoltare musica è meraviglioso, c'è una gioia speciale nel suonarla, una gioia tutta sua. Credo che questo sia parte dell'obiettivo che mi spinge a fare quello che faccio. Un po' come tornare un indietro nel passato. Giusto? Se questo è un obiettivo, l'altro obiettivo è guardare al futuro e pensare a che tipo di cose musicali nuove possiamo fare, cose per le quali forse non abbiamo un nome, che la tecnologia ci permette di fare, e che in sostanza potrebbero cambiare il modo di fare musica per gli esseri umani. Vi farò solo un esempio e questa è l'altra caratteristica di Ocarina. Questo è un globo, e state ascoltando altri utilizzatori di Ocarina che soffiano nei loro iPhone per suonare qualcosa. Questo è "G.I.R." dal Texas, "R.I.K." - non so perché abbiano questo nome a tre lettere - da Los Angeles. Suonano tutti una musica abbastanza minimale. (Musica) L'idea di base è che la tecnologia non è in primo piano, e -- (Risate) -- ci siamo veramente arrivati. Il primo pensiero è che c'è qualcuno da qualche parte là fuori che suona, e credo che sia un collegamento umano piccolo ma importante da fare che la tecnologia probabilmente si può permettere. Un esempio finale, e probabilmente il mio preferito, è che durante il terremoto del 2011 e il disastro dello tsunami in Giappone, una donna si è procurata una delle nostre app per cantare per cercare di spingere le persone a cantare con lei una versione di "Lean on Me". In queste app, c'è questa opzione che consente a qualunque utente di aggiungere la propria voce a un'interpretazione esistente di un altro utente o di un gruppo di utenti. Quindi ha in qualche modo creato questa specie di coro di sconosciuti, e in qualche settimana alcune migliaia di persone si sono unite a lei. Potete vedere gente da tutto il mondo, tutte queste linee che convergono verso l'origine dove era stata cantata la prima versione della canzone, e questo accade a Tokyo. Ed ecco cosa viene fuori quando ci sono 1000 persone. Queste sono 1000 voci. (Registrazione) ♪ Qualche volta nella vita ♪ ♪ Proviamo tutti dolore, proviamo tutti tristezza ♪ ♪ Ma se siamo saggi ♪ ♪ Sappiamo che ci sarà sempre un domani ♪ ♪ Appoggiati a me ♪ ♪ Quando non sei forte ♪ ♪ E sarò tuo amico ♪ ♪ Ti aiuterò ad andare avanti ♪ ♪ Perché non ci vorrà molto ♪ ♪ Prima che anch'io abbia bisogno ♪ ♪ Di qualcuno a cui appoggiarmi ♪ ♪ Appoggiati a -- ♪ Questa è musica informatica? (Applausi) Era musica informatica? Sì, credo di sì; è qualcosa che non avremmo potuto fare senza i computer. Ma nello stesso tempo, è anche semplicemente umano, e penso che ciò a cui ho risposto finora è forse il perché faccio quello che faccio. Per concludere torniamo alla prima domanda: cos'è la musica informatica? Credo che la conclusione sia che, almeno per me, la musica informatica non riguarda i computer. Riguarda le persone. Si tratta di come usiamo la tecnologia per cambiare il modo di pensare e di fare musica. E magari anche aggiungere qualcosa al modo di connetterci l'uno con l'altro attraverso la musica. E con questo voglio dire che questa è musica informatica, e vi ringrazio per averla ascoltata. (Applausi)