Grazie. Ho soltanto 18 minuti per spiegare una cosa che va avanti per ore e giorni, perciò è meglio iniziare. Iniziamo con video dal Listening Post di Al Jazeera. Richard Gizbert: La Norvegia è un paese di cui i media parlano relativamente poco. Persino le recenti elezioni della scorsa settimana sono passate senza troppo clamore. In poche parole i media norvegesi sono questo: niente di clamoroso. Qualche anno fa, il canale NRK della TV pubblica Norvegese ha deciso di trasmettere dal vivo la corsa di sette ore di un treno -- sette ore di un semplice filmato, un treno che corre lungo i binari. Oltre un milione di norvegesi, secondo le rilevazioni, lo hanno adorato. È nato un nuovo tipo di reality, e va contro tutte le leggi dell'intrattenimento televisivo. Non c'è una storia, un copione, non ci sono drammi né climax, ed è chiamata Slow TV. Per gli ultimi due mesi i norvegesi hanno guardato una nave da crociera navigare lungo la costa, e c'è molta nebbia lungo quella costa. I dirigenti della Norway's National Broadcasting Service stanno valutando la possibilità di trasmettere su scala nazionale una notte di lavoro a maglia. Apparentemente, sembra noioso, perché lo è, ma qualcosa in questo esperimento televisivo ha appassionato i norvegesi. Perciò abbiamo mandato a Oslo la nostra inviata Marcela Pizarro per capire di cosa si tratta, ma prima vogliamo avvertirvi: gli spettatori potranno trovare deludenti. alcune delle immagini che seguiranno. (Risate) Thomas Hellum: Al Jazeera continua poi con un reportage di otto minuti su strani programmi televisivi della piccola Norvegia. Al Jazeera. CNN. Come ci siamo arrivati? Dobbiamo fare un passo indietro al 2009, quando uno dei mie colleghi ebbe un'idea geniale. Dove nascono le idee? A mensa. Allora, disse, perché non facciamo un programma radiofonico per ricordare il giorno dell'invasione della Norvegia nel 1940? Raccontiamo la storia all'ora esatta degli eventi di quella notte. Wow! Un'idea brillante, a parte il fatto che mancavano solo due settimane all'anniversario dell'invasione. Quindi seduti a mensa, ci siamo chiesti quali altre storie si possono raccontare mentre stanno avvenendo? Quali altre cose avvengono in un tempo davvero lungo? Così uno di noi venne fuori con l'idea di un treno. La linea ferroviaria di Bergen celebrava quell'anno il suo centesimo anniversario. Attraversa la Norvegia da ovest a est e ci si impiega a percorrerla esattamente lo stesso tempo che occorreva 40 anni fa, più di sette ore. (Risate) Ai nostri commissioning editor a Oslo e gli abbiamo detto: vogliamo fare un documentario sulla linea ferroviaria di Bergen, e vogliamo che la sua durata sia integrale, e la risposta è stata: "Ok, ma quanto sarà lungo il programma?" "Oh," abbiamo risposto, "integrale." "Sì, ma noi intendiamo il programma." E così via. Fortunatamente per noi, ci hanno risposto con una grossa, grossa risata, così un bel giorno di settembre abbiamo iniziato un programma che pensavamo sarebbe dovuto durare sette ore e quattro minuti. In effetti è durato sette ore e 14 minuti a causa di un problema di segnale all'ultima stazione. Avevamo quattro telecamere, tre delle quali inquadravano la bellissima natura circostante. C'erano un po' di interviste con gli ospiti, alcune informazioni generali. (Video) Annuncio: Siamo in arrivo alla stazione di Haugastøl. TH: E più o meno questo è tutto ma, ovviamente, le 160 gallerie ci hanno dato modo di trasmettere immagini di archivio. Narratore [in norvegese]: E si flirta un po' mentre si digerisce. L'ultimo tratto in discesa prima giungere a destinazione. Attraversiamo la stazione di Mjølfjell. Poi un'altra galleria (Risate) TH: E a quel punto abbiamo pensato di avere un programma geniale, perfetto per i 2000 norvegesi che hanno l'hobby dei treni. L'abbiamo mandato in onda nel novembre del 2009. Invece no, è stato molto più bello. Questi sono i cinque principali canali TV norvegesi di venerdì, e se osservate la riga della rete NRK2, guardate cos'è successo quando è andato in onda il programma sulla ferrovia di Bergen: 1,2 milioni di norvegesi hanno visto parte del programma. (Applausi) E un'altra cosa divertente: quando il presentatore del nostro canale principale, dopo aver detto le notizie, ha detto: "E sul nostro secondo canale, il treno ha quasi raggiunto la stazione di Myrdal." Migliaia di persone sono subito saltate su quel treno sul nostro secondo canale. (Risate) È stato un enorme successo anche in termini di social media. È stato davvero bello vedere migliaia di utenti Facebook e Twitter discutere dello stesso panorama, parlare tra loro come se si trovassero tutti insieme sullo stesso treno. In particolare, questo è il mio preferito. È un uomo di 76 anni. Ha guardato tutto il programma, e a destinazione si alza per prendere quello che crede essere il suo bagaglio, sbatte la testa sul bastone della tenda, e si accorge di essere nel salotto di casa sua. (Applausi) È una TV forte e viva. 436 minuti filati di venerdì sera, e durante quella prima sera abbiamo ricevuto il primo messaggio su Twitter: Perché avere paura? Perché fermarsi a 436 quando puoi arrivare a 8040, minuto per minuto, e fare il viaggio norvegese per antonomasia, la crociera della Hurtigruten lungo la costa da Bergen a Kirkenes, quasi 3000 chilometri lungo quasi tutta la costa del nostro paese? Ha una storia di 120 anni, una storia molto interessante, e fa letteralmente parte della vita e della morte lungo la costa. Così, dopo solo una settimana dalla ferrovia di Bergen, abbiamo contattato la Hurtigruten e abbiamo iniziato a pianificare il nostro secondo programma. Volevamo fare qualcosa di diverso. Quello sulla ferrovia di Bergen era un programma registrato. Così, mentre sedevamo in sala montaggio abbiamo visto questa immagine -- è la stazione di Ål -- e abbiamo visto questo giornalista. Lo abbiamo chiamato, abbiamo parlato con lui, e quando abbiamo lasciato la stazione ci ha scattato una foto e ha salutato la telecamera, così abbiamo pensato: e se più persone avessero saputo che eravamo su quel treno? Si sarebbe fatta viva altra gente? Come sarebbe stato? Così abbiamo deciso che il nostro nuovo progetto avrebbe dovuto essere in diretta. Volevamo questa immagine di noi sul fiordo e sullo schermo nello stesso tempo Non era la prima volta che la NRK saliva a bordo di quella nave. Qui è il 1964, quando i direttori tecnici indossavano giacca e cravatta e la NRK trasportava la strumentazione a bordo della nave, e a 200 metri dalla riva trasmettendo il segnale, e nella sala macchine parlavano col tizio della sala macchine, e sul ponte si faceva intrattenimento. Dunque, non è la prima volta in nave. Ma per cinque giorni e mezzo di fila, e in diretta, volevamo aiuto. Così abbiamo chiesto ai nostri spettatori: cosa volete vedere? Cosa volete che filmiamo? Che aspetto volete che abbia? Volete che facciamo un sito web? Cosa volete che ci mettiamo? E abbiamo avuto alcune risposte da voi, e ci ha aiutato molto nella realizzazione del programma. Così, a giugno del 2001, 23 di noi sono saliti a bordo della nave costiera Hurtigruten e siamo partiti. (Musica) Ho dei ricordi molto intensi di quella settimana, tutti sulla gente. Questo tipo, ad esempio, è il direttore delle ricerche all'Università di Tromsø. (Risate) Vi mostrerò un pezzo di stoffa, questo qui. È un altro bel ricordo. Appartiene a una persona di nome Erik Hansen. Sono persone come queste due ad aver lasciato un'impronta al nostro programma, e insieme a migliaia di altre persone lungo il percorso hanno reso il programma ciò che è diventato. Hanno creato tutte le storie. Questo è Karl. Fa la prima superiore. C'è scritto: "Sarò un po' in ritardo a scuola domani". Avrebbe dovuto essere a scuola alle 8:00. È arrivato alle 9:00, ma l'insegnante non gli ha messo una nota, perché l'insegnante aveva visto il programma. (Risate) Come abbiamo fatto? Abbiamo preso una sala conferenze a bordo della Hurtigruten. L'abbiamo trasformata in una sala di controllo per la TV completa. Abbiamo fatto funzionare tutto, ovviamente, e ci siamo portati dietro 11 telecamere. Questa è una. Questi sono i miei appunti di Febbraio, e dando questi appunti a dei professionisti della rete norvegese NRK ti ritrovi con della roba davvero forte. E con delle soluzioni veramente creative. (Video) Narratore [in norvegese]: Fallo andare su e giù. Questo è il trapano più importante della Norvegia al momento. Regola l'altezza di una telecamera mobile usata per la diretta della NRK, è una delle 11 che riprendono meravigliose immagini della MS Nord-Norge. Otto cavi regolano la stabilità della telecamera. Cameraman: Mi occupo di soluzioni differenti per le telecamere. Sono semplicemente strumenti usati in contesti differenti. TH: Questa è un'alta telecamera. Di solito si usa per riprese sportive. Ci ha permesso di realizzare riprese ravvicinate di persone lontane 100 chilometri, come questa. (Risate) La gente ci ha chiamati e ci ha chiesto: Come sta quell'uomo? Sta bene. Tutto è andato bene. Siamo riusciti anche a riprendere la gente che ci salutava, gente lungo il percorso, migliaia di persone, e avevano tutte un telefono. E quando le riprendi, e loro ricevono il messaggio: "Siamo in TV, papà," ecco che iniziano a salutare. Questa è stata la TV dei saluti per cinque giorni e mezzo. e la gente diventa così incredibilmente felice quando può inviare un messaggio caloroso ai propri cari. È stato anche un grande successo sui social media. L'ultimo giorno abbiamo incontrato Sua Altezza la Regina di Norvegia, e Twitter quasi non ce l'ha fatta a reggere. Inoltre, sul web, durante quella settimana abbiamo trasmesso più di 100 anni di filmati a 148 nazioni, e i siti sono ancora lì e ci rimarranno per sempre, in effetti, perché la Hurtigruten è stata selezionata per entrare a far parte dell'elenco dei patrimoni UNESCO norvegesi, ed è entrata anche nel Guinness dei Primati come il più lungo documentario di tutti i tempi. (Applausi) Grazie. Ma è un programma lungo, così alcuni ne hanno visto una parte, come il Primo Ministro. Alcuni ne hanno guardato un po' di più. Dice: "Non ho usato il mio letto per cinque giorni." Ha 82 anni, e non ha dormito quasi per niente. Ha continuato a guardare perché poteva accadere qualcosa anche se probabilmente non è stato così. (Risate) Questo è il numero degli spettatori lungo il percorso. Potete vedere il famoso Trollfjord e dopo un giorno, il picco più alto di tutti i tempi per la NRK2. Se guardate il dato di giugno 2011 per le quattro principali reti norvegesi, ecco come appare, e, come produttore televisivo fa piacere aggiungere la Hurtigruten al grafico. Ecco come appare: 3,2 milioni di norvegesi hanno guardato parte del programma, con una popolazione di soli di cinque milioni. Perfino i passeggeri a bordo della nave costiera Hurtigruten -- (Risate) -- hanno preferito guardare la TV, anziché girarsi di 90 gradi e guardare fuori dalla finestra. Così ci è stato permesso entrare nei salotti della gente con questo strano programma televisivo, fatto di musica, natura, persone. Così "Slow TV" era diventato un termine di moda, e abbiamo iniziato a cercare altre cose da poter fare con la Slow TV. Potevamo prendere qualcosa di lungo e farne il soggetto, come la ferrovia e la Hurtigruten, o potevamo prendere un soggetto e farlo durare a lungo. Questo è l'ultimo progetto, il "peep show". Sono 14 ore di birdwatching in TV, in realtà 87 giorni sul web. Abbiamo trasmesso 18 ore di pesca al salmone in diretta. In realtà ci sono volute tre ore prima di riuscire a prendere il primo pesce, piuttosto lento. Abbiamo filmato 12 ore di navigazione in battello nel meraviglioso canale di Telemark, e abbiamo fatto un altro viaggio in treno lungo la linea ferroviaria del nord, e poiché non potevamo trasmetterla in diretta l'abbiamo divisa nelle quattro stagioni tanto per dare allo spettatore un'altra esperienza lungo il percorso. Il nostro prossimo progetto ha catturato l'attenzione anche fuori dalla Norvegia. Questo è il Colbert Report su Comedy Central. (Video) Stephen Colbert: Ho dato un'occhiata a un programma tremendamente popolare in Norvegia intitolato "Notte Nazionale della Legna da Ardere," che consiste principalmente in persone in giacca a vento che chiacchierano e spaccano legna nei boschi, seguito da otto ore di fuoco che brucia in un camino. (Risate) Ha distrutto l'altro programma principale della Norvegia, cioè, "E così credi di poter vedere la vernice che asciuga" e "L'incredibile Corsa dei Ghiacciai." E sentite questa, quasi il 20 per cento della popolazione norvegese lo ha visto, il 20 per cento. TH: E allora, se il fuoco e il taglio della legna possono essere così interessanti, perché non il lavoro a maglia? Per questo, per il nostro progetto successivo abbiamo usato più di otto ore di filmato in diretta dalla pecora al maglione, e a Jimmy Kimmel del programma sulla ABC la cosa è piaciuta. (Musica) (Video) Jimmy Kimmel: Perfino la gente che fa parte dello show si addormenta, e dopo tanto sforzo le maglieriste non sono riuscite a battere il record mondiale. Non ce l'hanno fatta, ma ricordate il vecchio detto norvegese: Che tu vinca o perda non conta; in effetti, niente conta davvero, e la morte giungerà per ciascuno di noi. (Risate) TH: Esattamente. Allora perché tutto questo spicca? È talmente tanto diverso da qualunque altro programma televisivo. Conduciamo lo spettatore in un viaggio, in tempo reale. e chi guarda ha la sensazione di trovarsi davvero là, di essere davvero sul treno, sul battello, e di lavorare a maglia con altre persone, e io credo che il motivo per cui provano questa sensazione è che noi non modifichiamo la sequenza temporale. È importante non modificare la sequenza temporale ed è anche importante i temi di cui ci occupiamo nella Slow TV siano cose a cui tutti noi possiamo relazionarci, a cui lo spettatore può relazionarsi e che in qualche modo abbia le radici nella nostra cultura. Questa è una ripresa dell'estate scorsa quando abbiamo navigato di nuovo lungo la costa per sette settimane. E ovviamente bisogna pianificare molto, ci vuole parecchia organizzazione. Questo è il programma di lavoro dell'estate scorsa per 150 persone, ma ciò che più conta è quello che non pianifichi. Non pianifichi quello che succederà. Devi solo portarti dietro le telecamere. È come un evento sportivo. Le sistemi e vedi quello che succede. Questo è l'intero programma delle riprese per Hurtigruten, 134 ore, occupa una sola pagina. Non sapevamo niente di più quando siamo salpati da Bergen. Devi lasciare che sia lo spettatore a creare da sé le storie, e vi farò un esempio. Questo è dell'estate scorsa, come produttore televisivo posso dirvi che è una bella inquadratura, ma a questo punto si può tagliare e passare alla successiva. Ma questa è la Slow TV per cui devi tenere l'inquadratura fino a che non comincia a farti male lo stomaco, e poi la tieni ancora un po' più a lungo, e quando la tieni così a lungo sono sicuro che alcuni di voi a questo punto hanno notato la vacca. Alcuni di voi hanno visto la bandiera. Alcuni di voi si sono chiesti: il fattore sarà in casa? Se n'è andato? Sta guardando la vacca? E dove sta andando quella vacca? Quello che voglio dire è: più a lungo rimani su un'inquadratura del genere -- e questa dura 10 minuti -- più inizi a creare storie nella tua mente. Questa è la Slow TV Per questo credo che la Slow TV sia un bel modo di raccontare una storia in televisione, e crediamo di poter continuare a farlo, non troppo spesso, una o due volte l'anno, in modo da mantenere la sensazione di un evento e crediamo anche che l'idea giusta per la Slow TV sia quella che fa dire alla gente: "Oh no, non puoi mandare questa roba in televisione." Se la gente sorride, può trattarsi di una buona idea lenta, dopotutto, la vita è migliore quando è un po' strana. Grazie. (Applausi)