Il potere non concede nulla senza una rivendicazione Non l'ha mai fatto e mai lo farà. - Frederick Douglas 1968 Qui Apollo 8 in diretta dalla Luna La solitudine quassù è maestosa E ci fa capire l'importanza di quanto avete sulla Terra La Terra da qua è una grande oasi nella vastità dello spazio - Oh mio Dio guarda che foto - Wow, è proprio bella Hai un rullino a colori Jim? Passami un rullino a colori. Svelto. Wow, che foto magnifica Dall'equipaggio dell'Apollo 8 chiudiamo con "Buonanotte, buona fortuna e Dio vi benedica... ...tutti voi laggiù sulla nostra bella Terra" Non viviamo più su quella Terra Il mondo non è finito Ma il mondo che conosciamo sì Potete sentirmi? Abbiamo un'emergenza L'acqua si sta alzando molto velocemente Prevediamo circa 1 metro e mezzo d'acqua... ...e ci sono circa 17 persone al secondo piano Avremo bisogno di evacuare, dobbiamo andarcene da qui Stiamo cercando di tirarvi fuori Tutto a posto? State bene? Ci sono nuove e drammatiche prove di cosa sta succedendo al mondo e stasera vedremo l'impatto che sta già avvenendo Gli allarmi sulle condizioni climatiche estreme che abbiamo tutti sopportato insieme in tutto il mondo Siamo letteralmente uniti in un esperimento senza precedenti sull'unico pianeta che sappiamo può ospitare la vita. Risponderemo alla minaccia del cambiamento climatico, sapendo che fallire significherebbe tradire i nostri figli e le generazioni future La grande domanda è il futuro, ovviamente, e una nuova definizione di normalità Ci si sta preparando per il vertice ONU sul clima che si terrà a New York Il segretario generale ONUBan Ki-moon ospiterà il vertice Convocherò un vertice sul clima per i capi di stato al più alto livello. Chiedo ai leader politici di tutto il pianeta di dare priorità nella loro azione politica al cambiamento climatico Dobbiamo portare impegni reali sul tavolo del vertice. Se le cose continueranno ad andare come ora, non sopravviveremo, noi moriremo. DISRUPTION 100 GIORNI ALLA MARCIA [Matt Leonard - organizzatore - Marcia Globale per il Clima] Il 23 settembre l'ONU ospiterà un vertice storico sul clima, a cui sono invitati i leader e i capi di stato di tutto il mondo Vogliamo organizzare il più grande evento di sempre per il clima nelle strade di New York, per rispondere a questa situazione, sperando di invertire la rotta di quanto verrà fuori dal vertice, cambiando l'intero movimento per il clima d'ora in poi. I punti di svolta del clima fanno paura ma se rimaniamo unici possiamo costruire la più grande mobilitazione per il clima di sempre. Abbiamo la forza per creare il movimento che sarà il punto di svolta contro il cambiamento climatico, che porterà i nostri leader dall'attuale inazione all'agire e mettersi in moto per salvare il pianeta. Tutti i grandi movimenti sociali della storia hanno visto la gente nelle strade. Il diritto di voto alle donne, il movimento per i diritti civili -- ma anche più recentemente [Keya Chatterjee - Resp. Energie Rinnovabili, WWF] sul tema del clima, i nostri più grandi successi sono arrivati quando le persone sono uscite dalle loro case e sono scese in piazza. Questa è una battaglia più grande di qualsiasi altra mai vinta prima. [Naomi Klein - Autrice "This changes everything"] Non stiamo cercando di salvare la Terra. Dobbiamo salvare il sistema che rende compatibile la Terra con l'esistenza umana e l'esistenza di altre forme di vita. Questa è la battaglia del nostro tempo, ma nessuno di noi deve essere per forza un attivista su tutto questo. In un mondo razionale, il fatto che gli scienziati abbiano detto che la cosa peggiore possibile sta accadendo ora e questo è quello che bisogna fare per impedirlo [Bill McKibben - Co-fondatore, 350.org] questo sarebbe stato sufficiente a mettere in moto il sistema. Di tutte le cose che mi fanno più arrabbiare, la peggiore è quando le persone parlano del cambiamento climatico come se fosse una cosa nuova. [Dr. Naomi Oreskes - Professoressa, storia della scienza, Harvard] Il sostegno scientifico di quanto sappiamo sul ruolo dell'uomo nel cambiamento climatico è molto antico e decisamente riconosciuto. Il compito in cui ci siamo imbarcati è di documentare questa storia per aiutarci a capire dove siamo, come siamo arrivati qui, e come cambiare la direzione. Gli scienziati hanno saputo per più di 150 anni che il biossido di carbonio era un gas serra. Fourier scoprì che c'erano gas nell'atmosfera che permettevano ai raggi solari di passare, come una finestra, ma che poi quando i raggi si riflettevano sulla superficie terrestre il calore rimaneva intrappolato. [Dr. Heidi Cullen - Responsabile scientifico, Climate Central] Ecco quindi la definizione di quello che oggi chiamiamo effetto serra. Negli anni '50 dell'800, John Tyndall realizzò ricerche in laboratorio dell'assorbimento delle radiazioni di calore da parte del biossido di carbonio. [Dr. James Hansen - Ex direttore, Nasa (GISS)] E concluse che se si rilascia la CO2 nell'atmosfera influenzerà l'equilibrio energetico del pianeta. Tyndall fu chi provò che il biossido di carbonio era un termostato naturale che contribuiva a determinare la temperatura del pianeta. Sul finire dell'800, fu il grande chimico svedese Arrhenius che fece i primi calcoli su cosa sarebbe successo se, diciamo, avessimo "evaporato le nostre miniere di carbone in aria" Ma le persone non prestarono attenzione a queste cose durante il XX secolo perché troppo impegnate a scoprire nuovi metodi per bruciare combustibili fossili. Solo sul finire degli anni '50 ci siamo preoccupati di misurare e vedere se si stavano accumulando nell'atmosfera. Questo strumento, è il più importante strumento scientifico del mondo. Dal 1959, ha misurato come la CO2 si sia acumulata costantemente nell'atmosfera la cosiddetta "Curva di Keeling". La Keeling Curve è uno dei più importanti studi scientifici del XXsecolo che ci mostra che il biossido di carbonio è aumentato ininterrottamente e sistematicamente a partire dalla rivoluzione industriale. Keeling non solo ha mostrato l'aumento del biossido di carbonio, ma anche indicato il motivo. E quello che Keeling ha mostrato di così incredibile è che circa una molecola ogni 4 di CO2 nell'atmosfera viene oggi immessa da noi. Solo un anno fa, abbiamo superato le 400 parti per milione di biossido di carbonio nell'atmosfera. Il livello pre-industriale era di circa 280 parti per milione. Quindi la società nell'era industriale ha alzato il livello di CO2 nell'atmosfera di circa il 40%. [Justin Gillis - Giornalista, The New York Times] e in motli temono che prima della fine l'avremo raddoppiato o anche triplicato. Stiamo pompando CO2 nell'atmosfera a una velocità che non è mai stata vista prima nella storia dell'umanità. Stiamo lanciandoci a rotta di collo in un territorio inesplorato. Nell'arco delle nostre vite, la razza umana ha abbandonado l'Olocene, un periodo di 10mila anni di stabilità climatica che ha coinciso con la civiltà umana. Abbiamo superato una grande soglia, e siamo sul bordo di altre. [Van Jones - Presentatore, CNNCrossfire] Ricordo quando le previsioni del meteo erano un simpatico programma noioso. Ora sembrano un film dell'orrore in cui il clima viene caotizzato. Non parliamo del prossimo anno o di 1000 anni da adesso. Sta succedendo ora. Quello su cui concordano tutti gli scienziati è che l'intera atmosfera è cambiata. Tutte le dinamiche atmosferiche sono mutate. Qualsiasi cosa che succederà ora avverrà nel contesto del cambiamento climatico è diverso da come sarebbe successo prima. Un tifone ha colpito le Filippine con venti di 310 Km/h Peggio degli uragani Katrina e Sandy messi insieme. Il mondo si sta mobilitando per aiutare le Filippine, ma solo una piccola parte del cibo, dell'acqua e delle medicine ha raggiunto le vittime del tifone Haiyan. Un milione di persone hanno dovuto abbandonare le loro case. Ora cercano di prendersi quello che è rimasto. Centinaia di migliaia di persone stanno affollando i centri di soccorso, cercando disperatamente risorse primarie. Molti cittadini si coprono il volto per non respirare la puzza dei morti, mentre cercano i loro parenti nelle aree più colpite. Questa è una delle tempeste più potenti mai viste. Signore Presidente, vostre eccellenze, quello che il mio paese sta vivendo come conseguenza di un evento climatico estremo, è pura follia. [Yeb Sano - Negoziatore per il clima, Filippine] Il tifone Haiyan ha colpito la città della mia famiglia. E la devastazione... è sconvolgente. Fatico a trovare le parole per descrivere come mi sento per le perdite. Dico a chiunque là fuori che continua a negare e ignorare la realtà del cambiamento climatico, vi sfido -- vi sfido a scendere dalle vostre torri d'avorio, lontano dalle vostre comode poltrone, vi sfido a visitare le isole del Pacifico. Ci rifiutiamo, come nazione, di accettare un futuro in cui tifoni come Haiyan diventino una costante delle nostre vite. Ci rifiutiamo di accettare che scappare dalle tempeste, evacuare le nostre famiglie, contare i nostri morti diventino cose della vita. Semplicemente ci rifiutiamo. Possiamo fare qualcosa. Possiamo fermare questa follia. 80 GIORNI ALLA MARCIA Cimotato organizzatore della Marcia Buongiorno. Ok gente, sappiamo perché siamo qui. [Eddie Bautista - Direttore esecutivo, NYC-EJA] Abbiamo 80 giorni da oggi per metter su la più grande marcia per il clima di sempre. E' davvero importante ricordare che anche se il cambiamento climatico colpisce tutti l'impatto non è distribuito equamente. Chiediamo a tutti di questi gruppi, diamo priorità di parola alle persone di colore, gente perché è così, è sproporzionato, ed è il momento di rendercene conto. Devono trovare un accordo globale vincolante per ridurre i gas serra. [Tomas Gardaño - Organizzatore, People's Climate March] Possiamo farcela e creare posti di lavoro al tempo stesso. Parte di quello che stiamo facendo è spostare le persone dai combustibili fossili alle soluzioni [Lee Ziesche - Coordinatore società civile] e presentare anche opportunità economiche che vengono con queste soluzioni. [Armando Chapelliquen - Coordinatore, NYPIRG] L'idea è che chi guiderà questa marcia... saranno le persone in questa stanza. [Rev. Clinton Miller - Brown Memorial, Chiesa Battista] Il tema ambientale è il problema del nostro tempo, che determinerà come vivremo, dove vivremo e se vivremo. Lo strumento più importante che abbiamo è il potere della gente. Ci sono già 325 gruppi, e la lista aumenterà ogni giorno. Qualsiasi cosa state pensando di fare per contribuire a far crescere questa mobilitazione, ripensatela. E fatela più grande. Più coraggiosa. Il nostro lavoro è far sì che tutti ne sentano parlare. E poi verranno. Arriveranno. Questo è il nostro obiettivo. [Movimento per il disarmo nucleare - New York] Nel 1982, l'ONU convocò una prima sezione speciale sul disarmo nucleare e sci siamo riuniti e abbiamo detto che quando i rappresentanti dei governi di tutto il mondo si fossero trovati a New York all'ONU saremmo dovuti essere per le strade a farci sentire. La manifestazione anti-nucleare di New York fu la più grande manifestazione politica nella storia statunitense. Fu, ed è tutt'oggi, la più grande riunione di persone nel Paese. Penso ci fosse un computer nell'ufficio. Tutto veniva fatto col telefono. E questa cosa che chiamavamo "la posta"--- ora la chiamiamo "posta delle lumache". Ma c'era qualcosa in quella realtà, non c'era la tecnologia che abbiamo ora, e questo in realtà obbligò le persone a parlarsi direttamente. Fino a chè avremo una vera pace, con una vera giustizia, non ce ne andremo a casa zitti e buoni, andremo a casa a organizzarci! Una delle cose davvero interessanti di quella manifestazione è che circa 600 gruppi locali si formarono, e molti durarono anni. Per me, la vera forza di quel giorno fu l'esperienza organizzativa e l'organizzazione che ne nacque. Alcuni esperti oggi dicono che il mondo si sta scaldando a causa dell'"effetto serra globale" [Dr. Naomi Oreskes - Prof.ssa storia della Scienza, Harvard] Gli scienziati l'hanno detto da molto tempo, che il cambiamento climatico era una possibilità ma nel 1988 Jim Hansen e il suo team alla NASA lo dissero sia sulle riviste specializzate, sia in pubblico, che stava accadendo. [Dr. James Hansen - Ex direttore, NASA (GISS)] I mutamenti nella composizione dell'atmosfera che gli esseri umani stavano causando stavano avendo un grande impatto sul clima della Terra. L'effetto serra è stato individuato, e sta modificando il nostro clima. La testimonianza di Hansen fu riportata in prima pagina sul New York Times e ci fu anche una proposta di legge al Congresso - il "National EnergyPolicy Act" per ridurre da subito il consumo di combustibili fossili per prevenire il cambiamento climatico. E si arrivò alla creazione dell'IPCC - il gruppo intergovernativo sul Cambiamento Climatico - quell'anno. C'era il contesto politico favorevole, il contesto scientifico giusto, forti prove scientifiche, c'era l'attenzione dei media, e il tutto si sgretolò. Earth Summit, 12 giorni, 178 nazioni, la conferenza sull'ambiente inizia oggi a Rio de Janeiro. Ci sono già opposti schieramenti Fino a ora, tutti gli accordi sono non vincolanti, non richiedono azioni specifiche sull'ambiente. Mentre il tempo scorreva, gli avvertimenti scientifici si sono intensificati eppure non c'è ancora stata una risposta politica efficace. Tutti gli sforzi politici per gestire il problema hanno essenzialmente fallito. Su di me pesa la ricerca di un equilibrio tra una solida pratica ambientalista da un lato e i lavori delle famiglie americane dall'altro. L'accordo siglato a Kyoto, in Giappone, richiede alle nazioni industrializzate di realizzare tagli decisivi alle emissioni di gas serra [Justin Gillis - Giornalista, The New York Times] Gli Stati Uniti non hanno mai ratificato il protocollo di Kyoto, e questa è la ragione per cui non funzionò. Il Presidente Bush ha scatenato una tempesta di critiche decidendo di abbandonare il Protocollo di Kyoto che pone limiti alle emissioni di gas serra nei paesi sviluppati. Per quasi due settimane, la delegazione USA ha bloccato proposta su proposta bozza dopo bozza rifiutandosi perfino di discutere tagli obbligatori alle emissioni di gas serra. E ora andiamo alla grande conferenza sul clima in corso a Copenhagen. Oggi le nazioni in via di sviluppo di sono fatte sentire. guidate dall'Africa, 135 nazioni, tra cui Incia e Cina, hanno boicottato per 5 ore i lavori infuriate per quelli che definiscono tagli insufficienti alle emissioni proposti dai paesi più ricchi Se questo fosse un film, ci sarebbe un lieto fine e tutte le nazioni avrebbero promesso i loro migliori sforzi. Ma niente di tutto ciò è poi accaduto: un fiasco, un fallimento. La frustrazione degli ultimi 10 giorni è esplosa per le strade di Copenhagen. Fuori dal Bella Center dove i negoziatori non hanno ancora raggiunto un accordo sul clima 2500 manifestanti hanno cercare di farsi strada per avere un impatto. [Bill McKibben - Co-fondatore, 350.org] Non successe niente perché l'industria dei combustibili fossili era ancora abbastanza forte da spaventare le nazioni per evitare il problema. [Naomi Klein - Autrice, "The Shock Doctrine] Quello che successe a Copenhagen, per molte persone, fu la realizzazione che "nessun leader ci salverà". Dobbiamo essere forti abbastanza da spaventare i politici e obbligarli a fare la cosa giusta, questo settembre, a New York. Se possiamo dimostrarlo, poi a Parisi succederanno cose migliori che a Copenhagen. Queste cose non sono momenti separati nel tempo, è tutto unito, e quello per cui stiamo combattendo verso Parigi dipende fortemente da cosa succederà a Settembre. Questa deve essere la battaglia della vita. [IPCC, Berlino] Benvenuti alla conferenza stampa di presentazione del rapporto del gruppo di lavoro IPCC3 sulla mitigazione del cambiamento climatico. [Dr. Rajendra Pachauri - Presidente, IPCC] Se vogliamo davvero limitare l'aumento della temperatura non oltre i 2 gradi Celsius, c'è bisogno di un livello di cooperazione internazionale senza precedenti. Il modo in cui ci siamo relazionati al cambiamento climatico è che la comunità scientifica ricerca e sintetizza le prove e le presenta ai decisori politici. Abbiamo ormai provato senza ombra di dubbio che il cambiamento climatico è reale che la temperatura della Terra si sta alzando, [Dr. Heidi Cullen - Autrice, "Weather of the Future] che il riscaldamento è causato prevalentemente dalla combustione delle fonti fossili e da altre attività umane, e che l'ulteriore riscaldamento è una minaccia significativa. Quello che i decisori politici hanno fatto è stato trovare una definizione di quello che hanno chiamato "pericolosa interferenza umana". Nel 2009, le nazioni del mondo hanno concordato su un obiettivo di 2 gradi Celsius, o 3.6 gradi Fahrenheit come punto massimo oltre i livelli pre-industriali. Questo richiederebbe di fermare quasi interamente le emissioni a livello mondiale entro pochi decenni. [Dr. John Sterman - Direttore, MIT System Dynamics Group] Un sacco di gente vede i 2 gradi come un livello di sicurezza, ma non esiste un livello sicuro. Due gradi è un numero tondo che sarebbe più sicuro, ma avrà comunque un impatto sostanziale sul clima. Un grado sta sciogliendo l'Artico e l'Antartico. Sarebbe follia scoprire cosa farebbero i 2 gradi, ma probabilmente lo scopriremo. Anche se facciamo tutto giusto, a questo punto questo è comunque il meglio che possiamo sperare. L'altra cosa che l'IPCC ha fatto è stata collegare la soglia dei 2 gradi Celsius alla quantità di combustibili fossili che possiamo bruciare. E hanno proposto questa linea rossa di un trilione di tonnellate di anidride carbonica. Il proglema è che siamo già a più di metà strada. Ci stiamo avvicinando a 600 milioni di tonnellate, e al tassi al quale stanno andando le cose avremo bruciato il massimo possibile entro i prossimi 30 anni. Gli stessi capi di stato che dicono di voler mantenere la temperatura a non più di 2 gradi, hanno avanzato una serie di proposte che, unite, portano a un aumento della temperatura di 6 gradi punto al quale la maggior parte degli scienziati pensa che la civiltà, come la conosciamo oggi, non sarà possibile. E' quasi una sorta di rifiuto della realtà. C'è solo questa differenza enorme tra quello che dicono i paesi di voler fare e quello che stanno per fare. Questo è il 'dislivello delle emissioni'. E' una questione di matematica. Dobbiamo lasciare l'80% dei combustibili fossili sotto terra. L'industria dei combustibili fossili vuole bruciare tutte le riserve, se lo faranno arriveremo ai 6 gradi. Ogni giorno di inazione, ci avvicina sempre di più alla catastrofe. 58 GIORNI ALLA MARCIA [People's Climate March - Comitato organizzatore, NYC] Siamo a due mesi dalla marcia, ovviamente sappiamo tutti quanto lavoro è stato fatto quanto ne viene fatto ogni giorno, far girare la voce, mobilitare le persone. A questo punto, ogni giorno conta. Ogni giorno in cui non agiamo, è un'occasione persa. Non è solo una marcia di un giorno, è la nostra capacità di costruire a lungo termine un forte movimento per il clima in cui dobbiamo investire. Quindi, essere inclusivi per noi significa riconoscere che viviamo in una società dove ci sono privilegi, disuguaglianze e per poter affrontare la crisi climatica, dobbiamo prima affrontare queste disuguaglianze. Cio che ci permetterà di portare poi un movimento abbastanza forte da affrontare la crisi ecologica globale. Se ci pensate per un secondo, c'è questo strato di roba sottoterra messo lì in un momento specifico in un modo specifico che ha catturato millenni di luce solare. E noi siamo capitati sopra di esso. E' come se stessi camminando, e trovassi qualcosa sottoterra e ci sono milioni di dollari che ne escono, li stai solo tirando fuori. Tutto quanto facciamo e tutto quello che siamo e come viviamo dipendono dal fatto che abbiamo semplicemente trovato della roba e quella roba diceva "Ehy, non dovete più far lavorare continuamente la gente nei campi potete avere città, macchine potete avere iPhones!" E per come la vedo io, per quanto incredibile sia quella roba, abbiamo pagato un prezzo per tutto questo tempo. E c'è un orologio che sta contando il tempo. Il classico fallimento del mercato sono le "esternalit negative ambientali". Un modo per dire che "non stai pagando tutti i costi per quel combustibile che hai bruciato". Il giro che l'industria dei combustibili fossili ha portato avanti è di prendere il costo del suo prodotto, ed esportarlo sul pubblico. [Keya Chatterjee - Resp Energie Rinnovabili, WWF] Pensate a tutta la litania degli impatti: dal livello del mare che si alza, all'acidificazione degli oceani, al collasso degli ecosistemi da cui dipendiamo per il cibo e l'acqua. Queste cose sono molto care Quando bruciano i boschi, si perdono un sacco di soldi per esempio. Tutti questi costi sono scaricati su di noi, società, e non vengono pagati da chi sta inquinando. Questi grandi 'inquinatori' di massa possono scaricare tonnellate di CO2 nell'atmosfera, gratuitamente. Voi non potete inquinare gratis. Se sporcate, verrete multati. Questo rende il carbone, il petrolio e gli altri combustibili fossili più competitivi del solare e del vento e delle altre risorse più di quanto meritino. [Sen. Sheldon Whitehouse (D - RI) Co-Presidente, Task Force on Climate Change] Dietro ai problemi causati dall'inquinamento da carbone e dietro i problemi economici, c'è un probolema politico, che un gruppo molto piccolo di interessi molto potenti ha esercitato un controllo tremendo sulle istituzioni Siamo in gioco contro la lobby dei combustibili fossili che ha un accesso completo alla classe politica e la possibilità di comprare tramite mezzi legali e di minacciare tramite l'uso della propaganda, e così via, anche chi li contrasta ha difficoltà nel farlo perchè in qualche modo ne è dipendente economicamente. In questo momento abbiamo un monopolio, controllato dai grandi del carbone. Si concedono sussidi su sussidi. Pensateci: quanti soldi spende il Pentagono per aiutare grandi compagnie private nelle loro imprese nel petrolio in Medio Oriente? Circa metà del budget del Pentagono serve solo a aiutare Chevron e Shell e Exxon a tirare fuori il loro profitto da quelle zone. Che succederebbe se dovessero pagare loro per quel servizio, quanto costerebbe allora la benzina? Inoltre, hanno tutta una serie di vantaggi fiscali e sfruttano altre falle nel sistema. La loro etica è crescita o morte, ma piuttosto che rispondere alla crisi climatica riducendo stanno raddoppiando attraverso il fracking, con il petrolio dalle sabbie bituminose, con le esportazioni di carbone, la rimozione delle cime delle montagne. Sono diventati più sfrontati. E' un affare sporco, un'industria che se seguisse fedelmente il suo piano distruggerebbe il pianeta. E quando questo diventa noto, si sa anche che è un piano illegittimo. Dobbiamo capire come dissociarci da loro. E questo sta succedendo in tutto il mondo. Sul grande prato di Central Park mi trovavo su un palco molto in alto guardavo davanti a me al mare di persone che si perdeva a vista d'occhio. Le stime di quella giornata dicono ci fosse più di 1 milione di persone. 22 aprile 1970: la mobilitazione che è nota come il primo Earth Day, 20 milioni di americani chiamati a uscire dal lavoro e dalle aule per camminare per le proprie città. Quando Nixon vide in TV queste enormi folle in ogni città, in tutto il Paese pare abbia detto a Ehrlichman, 'Un bel po' di questi devono essere Repubblicani'. E i Repubblicani volevano che lui facesse qualcosa su questo tema, secondo lui. E fu proprio Nixon, probabilmente il più anti-ambientalista dei presidenti Americani, che si sentì in obbligo di firmare il Clean Air Act. Penso che le cose che abbiamo fatto finora siano la ragione che ci danno un po' di speranza abbiamo visto un certo grado di reazione da parte del Parlamento e del Senato. In 3 anni, furono approvati i decreti 'Aria pulita', 'Acqua pulita' 'Acqua potabile sicura', 'Specie in pericolo', protezione mammiferi marini' 'Politiche nazionali per l'ambiente', 'Educazione ambientale', il 'Superfund' Mi spingerei a dire che con la sola eccezione del New Deal, questa fu la più importante ristrutturazione delle regole di base del sistema economico statunitense mai vista prima. 50 GIORNI ALLA MARCIA Mancano 50 giorni alla più grande marcia per il clima della storia. Siete pronti? [People's Climate March - conferenza stampa - Times Square, NYC] Non si tratta solo dell'ambiente. Si tratta delle comunità. Della salute pubblica, del lavoro, della giustizia. [LaTonya Crisp-Sauray - TWU Local 100 Recording Secretary] Sono stati i lavoratori a tirar su questa città, e saranno loro a continuare a muoverla. Siamo noi la comunità. Non è così? La nostra gente, che è stata in prima lineasenza poter respirare con asma, problemi polmonari, cancro, a causa del razzismo ambientale. Il cambiamento climatico esaspera ogni tipo di ingiustizia sociale contro cui le comunità religiose hanno combattuto per migliaia di anni. E non smetteremo di protestare e di pregare e di agire finché non ci sarà un forte accordo sul clima. Siamo un movimento, fratelli e sorelle, e dobbiamo stare uniti. Per questo unitevi a noi il 21 per marciare e mandare un messaggio alle Nazioni Unite. [gente canta, "Il popolo unito non sarà mai sconfitto"] E' solo per caso che pensiamo al cambiamento climatico come un problema ambientale. Potreste pensarlo come l'ennesimo esempio di cosa succede in una società ingiusta. Le persone che hanno contribuito meno al cambiamento climatico, e che hanno beneficiato meno dei combustibili fossili, sono le prime a subirne gli effetti. Gli abitanti dei paesi più poveri del mondo hanno sofferto enormemente e soffriranno sempre più man mano che passano gli anni. Il caos del clima è un problema di giustizia sociale. Chi viene colpito per primo e più forte, ogni volta che c'è un disastro climatico? Le persone più povere, le persone di colore, chi non può scappare dal pericolo. E chi non può rialzarsi facilmente perché non hanno i soldi, o la posizione sociale, o le connessioni politiche. Le nostre comunità sono colpite in modo ineguale. [Jeanette "Jet" E. Toomer - Organizzatrice, NYC-EJA] Vediamo che sono le popolazioni indigene, le persone di colore i più poveri, che storicamente vengono soffocati dal peso di tante crisi determinate dalla politica. Ci sono così tanti paesi che sono stati sistematicamente colpiti per secoli E spesso questo è definito debito ecologico, debito climatico. L'idea stessa che ci sono posti sacrificabili è sempre stata un'idea razzista. L'idea di sacrificare delle zone: individuare delle persone e dei posti come spazzatura. Dove è più difficile fare presa sono i quartieri residenziali negli USA. Siamo isolati dal mondo naturale: questo è ciò che sono questi quartieri, un modo per non farti vedere troppo il mondo naturale. E siamo isolati in questi posti dalla ricchezza. Almeno pensiamo di esserlo. Gli scienziati non sanno più come ripeterci di evitare di superare la soglia di un aumento di due gradi della temperatura del pianeta. Perché siamo così preoccupati per questo? [Ricken Patel - Fondatore e Direttore Esecutivo, Avaaz] Se superiamo quella soglia, ci saranno circoli viziosi nei nostri ecosistemi. Punti di svolta in cui il cambiamento climatico va fuori controllo. E succede in un attimo. Ci sono interruttori che possono azionarsi e che improvvisamente ti portano in un territorio inesplorato, e non sai assolutamente come comportarti. Non è un problema di tipo lineare. E' piuttosto un problema esponenziale. In questo momento siamo alle soglie di tre grandi punti di svolta. Il primo è la calotta polare Artica. Questo ghiaccio funziona da specchio che riflette la luce del sole lontano dalla Terra e impedisce il surriscaldamento. Ma più si scioglie, minore è lo specchio il chè significa più calore, che significa meno ghiaccio ancora, e più cambiamento climatico. Un altro esempio è il metano artico. C'è un'enorme quantità di gas metano intrappolata nella tundra, 50 volte peggio della CO2. E' della CO2 che si è presa degli steroidi. Con il surriscaldamento, quel metano viene rilasciato, causando ancora più surriscaldamento che rilascia ancora più metano, e cos' via finché il processo va fuori controllo. Un altro esempio di punto di svolta è l'acidificazione degli oceani. Man mano che aumenta la CO2 nell'atmosfera, una buona parte finisce negli oceani. E un sacco di esseri, come il plankton, non possono vivere in quell'acqua acidificata. Il plankton è la base della catena alimentare: se il plankton muore, perdiamo l'intero ecosistema del mare. Questo tipo di circoli viziosi e punti di svolta è quello che non mi fa dormire la notte: che se ne attivi uno prima di essere pronti a cambiare le cose. Anche se ci fermassimo oggi, a causa degli effetti nel tempo sul sistema climatico, ci siamo già appuntati per cose che non possiamo ancora prevedere. Viviamo in una parte estremamente sottile di universo abitabile Solo pochi chilometri sotto i miei piedi è troppo caldo per vivere Solo pochi chilometri sopra la mia testa Non si tratta di qualche siccità o di qualche tempesta Qui è in gioco il cambiamento catastrofico del fragile equilibrio della nostra biosfera che minaccia ogni cosa che amiamo 37 GIORNI ALLA MARCIA Tutto ciò su cui dobbiamo concentrarci è la partecipazione, partecipazione, partecipazione Giovani, c'é qualcuno che vuole darci un aggiornamento da parte dei giovani. Armando? [Armando Chapelliquen - Coordinatore del progetto, NYPIRG] Dunque, giusto una breve lista di cose di cui vorrei parlare Ovviamente una gran parte di persone che lavorano sulle cose riguardanti i giovani lavorano per il Climate Justice Youth Leadership Summit C'é un sacco di organizzazione in atto per la Marcia Sul Clima quindi molte persone che magari non ne hanno già sentito parlare vengono informate a riguardo, e le persone che già sono informate a riguardo stanno coinvolgendo a loro volta più persone [Climate Justice Youth Summit - New York] Ci sono un sacco di cose a cui facciamo attenzione, sulle quali ci concentriamo, che sono divertenti -- ma hanno una vita breve, e non servono a migliorarci Dobbiamo dare priorità a ciò che è importante per noi Il nostro ambiente non consiste solo in blocchi di ghiaccio che si sciolgono in Antartide Noi siamo quelli che affrontiamo il problema giorno dopo giorno Se respiri dello smog o il tuo fratellino ha l'asma è un'ingiustizia ambientale, e queste sono cose alle quali abbiamo il potere di opporci Immaginati di essere la persona che cambia il volto ai cambiamenti climatici in modo da non doverci occuppare di questi impatti ogni giorno [Joaquin Brito Jr. - Organizzatore di Climate Justice, Uprose] Quindi, il 21 settembre, marceremo per la Giustizia Climatica -- quindi, chi è con noi? Forza, fatevi sentire! OK, va bene, sì -- estraiamo i combustibili fossili dal terreno, li mettiamo nell'inceneritore emettiamo l'anidride carbonica nel cielo, riscalda la Terra, succederanno molte cose brutte -- ondate di calore, temperature esreme, alluvioni. OK, certo. Ma mi chiedo, davvero, è questo la cosa che m'importa di piú? Ci sono altri problemi nella mia vita che mi premono di piú per qualcuno che è impegnato a lottare per un salario minimo maggiore o che si preoccupa dei servizi sanitari, è comprensibile che queste molecole che fluttuano nell'aria sembrano invisibili e astratte Gli umani hanno questa cosa che noi chiamiamo "l'infinita piscina di preoccupazioni". Hai il mutuo, da pagare, devi prenderti cura dei tuoi figli -- e queste cose tendono a essere piú immediate. Reagiamo alle cose che ci sembrano incredibilmente urgenti, come una pistola puntata sulla tempia, una fuga di elefanti. Il cambiamento climatico è un rischio completamente diverso Gli effetti si scagionano su lunghi periodi di tempo, ed è molto difficile percepire che è una minaccia davvero urgente. Un'altra cosa che succede è chiamata "propensione all'azione singola": abbiamo la tendenza di vedere una minaccia e cerchiamo di aggiustarla con una sola azione, come se ci fosse una panacea. Quando pensiamo ai cambiamenti climatici, ne veniamo sopraffatti ci sono talmente tante cose che dovremmo fare per rimediare E' da 25 anni che ne parliamo. Il livello di report scientifici aumenta sempre piú. [George Marshall - Autore, "Don't Even Think About it"] Perchè ciò non ha ancora spronato la maggior parte delle persone ad agire? Gli psicologici cognitivisti hanno mappato i processi della nostra mente e hanno scoperto che ci sono due processi paralleli e profondamente connessi. Il lato razionale, analitico, che si occupa delle informazioni, dei fatti, dei dati. E un altro lato, che è molto più intuitivo e emotivo. Ed è questo lato emotivo che ci spinge all'azione. La sfida del cambiamento climatico si basa su come portiamo qualcosa così tanto basata sulla scienza verso quel lato nel quale 'sentiamo' qualcosa. Le persone fanno fatica a prendere una posizione se non vedono attorno a loro altre persone fare lo stesso. Ed è per questo che è assolutamente fondamentale che si veda che c'è della gente che sta agendo per questo. Stanno portando la rottura. Il cambiamento climatico è problematico, stranamente, forse in modo unico, perché non solo siamo tutti coinvolti, ma siamo anche tutti causa attiva. Se riconosciamo un problema, siamo moralmente obbligati a fare qualcosa. C'è un punto di svolta in cui questo deve per forza succedere. 25 GIORNI ALLA MARCIA [People's Climate Tour - Boston, MA] Il cambiamento non avviene con le persone che da casa cliccano mi piace su Facebook. Avviene perché le persone come voi e me decidono di darsi da fare. Non volevamo lasciare la questione in mano ai politici - finora non hanno fatto un gran lavoro sulla questione. [Joe Uehlein - Fondatore, Labor Network for Sustainability] Sono un sindacalista e un ambientalista, e non vedo nessun conflitto tra le duse cose. E' nostro interesse centrale, come movimento per il lavoro, aiutare a costruire il percorso verso un futuro sostenibile, e stare dal lato giusto del problema del cambiamento climatico il prima possibile. Normalmente ci vuole molto tempo per modificare le fonti energetiche: 50 o 60 anni per passare dal legno al carbone, dal carbone al petrolio e al gas. Non abbiamo 50 o 60 anni. La ragione per cui vogliamo abbandonare i combustibili fossili subito è perché dobbiamo per proteggere le nostre vite. Serve una visione su come vogliamo che sia l'economia post-carbone che ci sappia guidare e porti abbastanza lavoro, nuove opportunità, in termini di salute, deve essere appassionante. Ci sono molti più lavori per chi costruirà turbine eoliche, isolare le case così che consumino meno energia. I pannelli solari devono essere installati da un tecnico che deve venire a casa vostra. Non c'è modo di montarsi da sè un pannello sul tetto. Un'economia 100% rinnovabile è possibile. Economicamente e tecnologicamente possibile. Non è un qualcosa che dobbiamo continuamente ricercare, sempre lontano. No, è già qui. E' una questione di volere politico. Se considerate la rivoluzione rinnovabile in Germania, non si è trattato di lasciare il settore in mano al mercato, sono stati incentivi differenti: e un'esplosione di innovazione e creatività. La Germania è ora la prima nazione solare al mondo, anche se hanno la stessa esposizione al sole dell'Alaska. Possiamo farcela? Possiamo prendere quell'energia finora fortemente centralizzata e controllata da poche mani, e non è certo un caso che davvero poche persone controllino il potere, nel senso dell'elettricità, e che questo porti a poche persone a controllare il potere, nel senso politico. Faremo un esperimento globale che sarà la cosa più difficile mai fatta dall'umanità, ovvero separare queste due cose, democratizzare il potere, in entrambi i suoi significati. La questione è, gratteremo il fondo degli ultimi barili di petrolio sulla terra, per bruciare anche loro? O riusciremo a fermarci? Quello che chiediamo ai nostri figli ("non ti mangiare tutte le caramelle!"), potremo limitarci e scegliere una strada più saggia? Una compagnia canadese, TransCanada, vuole costruire l'oleodotto Keyston XL. Un sistema da 13 miliardi di dollari che porterebbe il greggio dalla regione delle sabbie bituminose dell'Alberta fino al Texas. Keystone XL è diventato centro di un'enorme controversia. Si tratta di petrolio particolarmente inquinante. Si stima che 2mila attivisti da tutto il paese stiano arrivando a Washington per lanciare una protesta di due settimane E' diventato un simbolo per entrambe le parti del dibattito: chi vuole più combustibili fossili l'ha messo al centro della propria strategia. Gli attivisti per il clima è una battaglia simbolica che devono vincere. Sono qui in quanto cittadino e proprietario terriero in Nebraska. Faccio parte del direttivo del Centro per la salute e l'ambiente globale. Sono un Cristiano Evangelico. Sono fiero di essere un membro del sindacato dei lavoratori dei trasporti. La cosa affascinante della vicenda Keystone è che avrebbe dovuto esserw una leva, e invece si è ribaltato. Ora è un punto comune che sta unendo circoscrizione dopo circoscrizione. Oggi agiamo. Oggi mandiamo un messaggio a loro e a chiunque altro. Ci stiamo riprendendo il nostro futuro! Qualcosa di straordinario e inaspettato è rimbalzato in faccia alle ambizioni delle compagnie petrolifere. Hanno creato un movimento per sbaglio. Se siete pronti a rischiare l'arresto, mettetevi in linea qui sopra. E' entrata in gioco la disobbedienza civile e pacifica per mostrare l'urgenza morale di questi problemi, che questa è la crisi del nostro tempo. Ho letto su un giornale dell'industria petrolifera poco tempo fa diceva "Non costruiremo mai più un oleodotto in pace". E spero che abbiano ragione. In quanto scienziati, siamo guidati dal fascino dello studio una specie di meraviglia: questo sistema che chiamiamo "casa" Siamo su questo pianeta che è perfetto per sostenere la vita Siamo stati così fortunati. E poi pensi cosa fare con questa conoscenza, insostenibile, incredibilmente deprimente conoscenza che la decisione di bruciare i combustibili fossili comportava rischi tremendi che non abbiamo capito subito. Quando leggo un articolo sulla scienza del clima sulle proiezioni per la metà del secolo, leggo cosa accadrà a mio figlio a 40 anni. Vedo questo, e per me è mia responsabilità fare qualsiasi cosa per proteggere mio figlio. Alice Walker dice che la resistenza è il segreto della felicità. Questo non lo so, di sicuro è il segreto contro la depressione, Siamo di fronte a una realtà molto dura, come evitare di deprimersi? Un modo per evitarlo e lavorare. Le cose cambiano per tante ragioni. Ci sono tante dinamiche, ma un elemento centrale sono le persone, per le strade. Tutti noi dobbiamo alzarci e dire "Ora basta!" Viviamo in una cultura che non ci racconta la nostra storia, la storia delle vittorie dei movimenti sociali, quando in passato masse di persone sono scese in strada, hanno girato la ruota della storia. Solo l'1% degli Americani ha partecipato alle manifestazioni per i diritti civili. Ma furono in grado di cambiare la nostra società. Penso che questa marcia sarà una delle più grandi, se non la più grande, dimostrazione per la libertà e la dignità umana nella storia del paese. Martin Luther King diceva che le vittorie ottenute erano quelle che costavano meno allo status quo. Diritti legali e il voto non costavano al sistema quando dei lavori decenti e delle buone scuole. Noi, il popolo, raggiungeremo la terra promessa. In passato si sono ottenute grandi vittorie, niente comparabile alla sfida economica rappresentata dal rispondere davvero alla crisi climatica. Abbiamo la responsabilità di questo momento storico. In tutto il mondo, diciamo che è il momento. Se vogliamo avere un movimento degno di questo nome, la solidarietà tra tante cause diverse deve essere il principio centrale. Questa unione ampia e potente di alleati ha il potere politico di spostare l'attenzione su questo tema. Sta arrivando un punto di svolta, in cui i movimenti online scenderanno per le strade. Se possiamo spingerci fino a un punto di svolta sociale, possiamo davvero accelerare su questo tema. Non ci fermeranno. Agiamo ora. Il mio voto sarà legato a questo, su questo investirò i miei soldi. Su questo tema griderò con tutta la mia voce. Questo è quello che muove la politica. 14 GIORNI ALLA MARCIA La marcia globale per il clima è la nostra possibilità per mostrare l'immensa forza dei popoli solidali. I capi di stato si riuniranno. Hanno bisogno di noi, di sentirci "Pretendiamo la vostra azione". E' la cosa giusta, al momento giusto, nel posto giusto. Il mondo intero starà osservando. Niente smuove l'opinione pubblica più di un grande numero di persone riunite. Una marcia non è un obiettivo. E' uno strumento. In fondo al cuore so che questa marcia a settembre servirà a rafforzare il movimento. Sarò a New York il 21 settembre. Non c'è niente, neanche nell'era digitale, potente come una massa di copri, uno accanto all'altro, uniti, che risuonano come un unico cuore, con un'unica voce, nel fare una rivendicazione politica. Se non lotti ora per quello che vuoi, ti meriti quello che riceverai. Il 21 settembre, da molti punti di vista, è l'inizio. Ci sono gruppi che stanno organizzando eventi a Rio, Delhi, Berlino, Parigi, a Londra. Le persone in tutto il mondo scenderanno in piazza nella più grande mobilitazione per il clima di sempre. Siete pronti? Siete pronti a marciare? QUESTO E' QUELLO CHE POTETE FARE, ORA UNITEVI SU PEOPLESCLIMATE.ORG MANDATE UN MESSAGGIO scrivete DISRUPTal 97779 CONDIVIDETE QUESTO FILM watchdisruption.com Il giorno dopo una cosa del genere, non c'è marcia indietro. Viene tracciata una linea tra bene e male, e corre lungo il corpo di ogni singolo essere umano. Quando vinceremo, non sarà solo perché avremo sconfitto i peggiori istinti degli altri. Sarà perchè avremo sconfitto i peggiori istinti e le peggiori paure anche dentro di noi.