Presentatore: Il prossimo ospite
che vi presenterò
è molto poetico e ama scrivere.
Date il benvenuto a Bertrand Thompson.
(Applausi)
Bertrand Thompson: Benvenuti.
Vorrei iniziare citando una frase
del defunto Tupac Shakur.
Una volta definì quelli cresciuti come noi
come "rose cresciute dal cemento",
di conseguenza,
i nostri "petali sono stati danneggiati".
Questa frase cattura
una realtà quotidiana.
Una realtà che riguarda migliaia
di giovani nelle nostre aree urbane.
Giorno dopo giorno, devono affrontare
un ambiente saturo di stress,
tormentati da povertà, crimine
e angoscia continua.
Prima di raggiungere l'età adulta,
molti di questi giovani si ritrovano
trascinati da un sistema giudiziario
dove l'orrore della loro realtà si traduce
in azioni che vengono amplificate,
perché le condizioni che hanno creato
e plasmato le loro personalità
vengono messe in secondo piano.
Non vengono mai considerate e non pesano
sulla bilancia della giustizia.
Molte persone sono pronte a giudicarci
a causa dei nostri petali danneggiati
senza mai prendere in considerazione
quanto spesso ci siamo ritrovati a lottare
con elementi che hanno complicato
a lungo la nostra esistenza.
Elementi che hanno creato e plasmato
delle personalità
che vanno contro ogni funzione sociale.
Vorrei che prendeste un momento
per immaginare un bambino, un adolescente,
il cui cervello non è ancora
completamente sviluppato,
e, tra le altre cose,
circondato da genitori, parenti e amici
tossicodipendenti o alcolisti,
maltrattamento e abuso verbale
sia alla madre che al bambino,
attività criminale
e, in alcuni casi, molestie.
Questi sono solo alcuni esempi.
Immaginate che lo stesso ragazzo
faccia abuso di alcol e stupefacenti.
Quale pensate possa essere
la sua predisposizione?
Pensate che le sue capacità
possano essere in qualche modo ridotte?
Scientificamente, si afferma
che il cervello umano non completa
il suo sviluppo fino all'età di 25 anni,
in particolare la corteccia prefrontale,
si dice sia l'ultima parte
del cervello a svilupparsi.
Questa parte del cervello è responsabile
delle nostre capacità decisionali,
controlla le nostre emozioni,
è inoltre connessa a comportamenti
rischiosi e alla mancanza di giudizio,
secondo l'Istituto di Ricovero e Cura
a Carattere Scientifico.
Se si abbina questa realtà alle situazioni
che sopportiamo durante la crescita,
che hanno alimentato comportamenti
oppressivi e antisociali,
ecco dove nascono le nostre difficoltà.
Vengo da questa realtà.
Da giovane sono stato irresponsabile
e ho commesso molti atti criminali,
di conseguenza, sono in prigione
da ormai 17 anni.
Non vi presento queste realtà
per minimizzare la mia responsabilità,
per giustificare o scusare
il male che ho inflitto,
a me stesso e agli altri.
Vi presento queste verità
per spiegarvi il nostro dramma,
perché si tratta di un dramma che richiede
la nostra immediata attenzione.
Purtroppo, ci sono molte persone
in prigione che se ne infischiano
di portare cambiamenti utili.
Ma per quelli di noi
che portano cambiamenti utili,
vi chiediamo di non giudicarci
dai nostri petali danneggiati come tutti.
Vi chiediamo di giudicarci
dalla nostra volontà di diventare uomini
migliori, padri migliori, figli migliori.
Vi chiediamo di giudicarci
dalla nostra volontà di riacquistare
la fiducia delle nostre comunità,
di colmare il divario sociale
tra noi e la società stessa,
e di apportare i cambiamenti necessari
nella nostra vita
per diventare una soluzione
e non essere più il problema.
La nostra volontà di diventare gli uomini
che siamo in grado di essere è reale,
e spero che la mia presenza oggi
vi abbia ispirato fiducia.
Detto questo, vorrei concludere
con una frase di Tupac:
"Ci chiedono perché ci mutiliamo
l'uno con l'altro.
Si chiedono perché diamo così poco valore
alla vita umana affrontando tanti drammi.
Chiederci perché passiamo dal male
al peggio è come ignorare da dove veniamo.
Vedete, non chiedereste
perché la rosa cresciuta dal cemento
ha dei petali danneggiati.
Al contrario,
esalteremmo tutti la sua tenacia.
Ne ameremmo tutti la volontà
di raggiungere il sole.
Be', noi siamo le rose.
Questo è il cemento,
e questi sono i miei petali danneggiati".
Mi chiamo Bertrand Thompson.
Grazie.
(Applausi)