Sull'annientamento dell'ego
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0:09 - 0:18come al solito potete porre domande dopo la mia introduzione
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0:18 - 0:22tanto per cominciare arriviamo a parlare
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0:22 - 0:24di un grande dottore, infatti, il più
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0:24 - 0:26grande tra i dottori, Bhagavan
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0:26 - 0:28e come ogni buon dottore lui, non si
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0:28 - 0:30preoccupa molto dei sintomi, ma delle
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0:30 - 0:36cause dei sintomi, della malattia stessa.
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0:36 - 0:38E la diagnosi è che la malattia di cui
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0:38 - 0:41tutti soffrono è semplicemente 'ego'
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0:41 - 0:42nient'altro che 'ego'
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0:42 - 0:53in 'advaita vedanta si usano molti termini
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0:53 - 0:55come 'maya' o 'avidya'
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0:55 - 0:58per descrivere questo problema
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0:58 - 1:00ma Bhagavan dice che tutti si riferiscono
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1:00 - 1:02all'ego. E per ego non intende ego
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1:02 - 1:08nel senso superficiale di orgoglio
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1:08 - 1:11o arroganza che sono comunque inclusi.
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1:11 - 1:15egli intende cosa realmente è orgoglioso
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1:15 - 1:17o arrogante, cos'è che ha desideri, cos'è
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1:17 - 1:19che ha avidità, cos'è che giudica
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1:19 - 1:23tutto questo, qualunque sia
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1:23 - 1:27la radice dell'ego, perchè qualunque
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1:27 - 1:29qualità dell'ego noi possiamo
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1:29 - 1:32pensare, è l'ego che ha queste qualità.
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1:32 - 1:35Così possiamo pensare che non siamo
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1:35 - 1:38cattive persone, non peggiori di altre
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1:38 - 1:41pur tuttavia noi abbiamo questo ego
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1:41 - 1:43tutti lo abbiamo. E anche sentirsi un po'
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1:43 - 1:45migliori degli altri, anche questo è ego
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1:45 - 1:47Così l'ego è un gran problema che
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1:47 - 1:52tutti affrontiamo
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1:52 - 1:54e Bhagavan non solo lo diagnostica
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1:54 - 1:58come malattia di cui tutti soffriamo
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1:58 - 2:00ma prescrive anche il rimedio
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2:00 - 2:03e questo è ciò che è porta di molto
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2:03 - 2:05speciale di Bhagavan
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2:05 - 2:08perchè lui ha capito qual è la vera natura
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2:08 - 2:12dell'ego quando ha spiegato chiaramente
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2:12 - 2:15che l'ego è una mescolanza della realtà
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2:15 - 2:17quello che noi siamo veramente
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2:17 - 2:21cioè 'il puro io' il nostro vero sè
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2:21 - 2:23come lo vogliamo chiamare e aggiunte
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2:23 - 2:27estranee, queste aggiunte estranee
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2:27 - 2:30il corpo, la mente, qualsiasi cosa noi
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2:30 - 2:34diciamo 'io sono', io sono questa persona
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2:34 - 2:37io sono seduto qui, io sto parlando
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2:37 - 2:42tutte queste cose che consideriamo 'io'
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2:42 - 2:46che uniamo a'io' sono tutte aggiunte
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2:46 - 2:50estranee che confondiamo con noi stessi
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2:50 - 2:52così questo è ciò che è l'ego, questa
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2:52 - 2:55confusa autoconsapevolezza, la percezione
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2:55 - 2:57confusa: 'io sono questo corpo'
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2:57 - 2:59'io sono questa persona''io sono questa
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2:59 - 3:03mente' ' io sono qui a Londra',
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3:03 - 3:08'siamo nel 2014, viviamo in un piccolo
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3:08 - 3:14spazio per breve tempo. Ecco cos'è l'ego
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3:14 - 3:19L'essenza dell'ego è la realtà, il puro io
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3:19 - 3:23Ma fino a quando confondiamo il puro io
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3:23 - 3:27con queste aggiunte ci sono problemi.
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3:27 - 3:36Così l'ego non può esistere eccetto che
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3:36 - 3:38attaccandosi a queste aggiunte.
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3:38 - 3:42Nel verso 25 di 'Ulladu narpdu' egli dice:
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3:42 - 3:45( cit. in Tamil) aggrappandosi alle forme
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3:45 - 3:46esso ha origine. Con 'forme'
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3:46 - 3:54lui intende qualsiasi cosa diversa da io
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3:54 - 3:56qualsiasi cosa abbia caratteristiche
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3:56 - 4:00distinte. Possiamo distinguere
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4:00 - 4:03un pensiero da un sentimento, dalla vista
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4:03 - 4:06da un suono. Tutte le distinzioni
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4:06 - 4:09che sperimentiamo o facciamo, sono forme
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4:09 - 4:11Così aggrappandosi alle forme
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4:11 - 4:22esso ha origine. Afferrando ( cit. Tamil)
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4:22 - 4:27le forme si alza, si sostiene.
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4:27 - 4:32(cit. Tamil): afferrando le forme
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4:32 - 4:37e nutrendosi delle forme, esso si espande
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4:37 - 4:44grandemente, sorge alto (cit. Tamil)
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4:44 - 4:46lasciando una forma, esso afferra
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4:46 - 4:49un'altra forma. non rimane mai senza
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4:49 - 4:52presa su una forma o un'altra,
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4:52 - 4:54qualcos'altro da se stesso.
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4:54 - 4:57Poi egli diede un indizio essenziale,
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4:57 - 5:01(cit.) se cercato , svanisce.
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5:01 - 5:03Cosa intende dire con questo è
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5:03 - 5:06che se lo investighiamo , esso scompare.
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5:06 - 5:11Perchè, egli prosegue (cit. Ulladu Narpadu
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5:11 - 5:15L'ego il fantasma senza forma
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5:15 - 5:17Così l'ego è come un fantasma,
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5:17 - 5:22non ha forma propria, ma può sorgere e
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5:22 - 5:24tramontare e fare tutti i suoi dispetti,
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5:24 - 5:28solo aggrappandosi alle forme. Ma se lo
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5:28 - 5:32cerchiamo, esso scompare. Ciò che
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5:32 - 5:34essenzialmente significa è: fino a quando
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5:34 - 5:37diamo attenzione ad altro da noi stessi,
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5:37 - 5:42altro da 'io', alimentiamo il nostro ego.
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5:42 - 5:47L'unico modo per affondare l'ego è di
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5:47 - 5:49i dargli attenzione. Quando si cessa di
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5:49 - 5:51dare attenzione a altro da sè e si da
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5:51 - 5:54attenzione solo a 'io', allora scompare.
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5:54 - 5:56Ecco cosa lui intende con (cit.), quando
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5:56 - 5:59è cercato, svanisce. Quindi, questa è la
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5:59 - 6:01proprietà speciale dell'ego che Bhagavan
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6:01 - 6:05capì molto chiaramente. E questo è il
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6:05 - 6:07motivo per cui disse "vichara" è l'unica
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6:07 - 6:09via per distruggere l'ego e sperimentare
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6:09 - 6:12noi stessi per quello che veramente siamo,
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6:12 - 6:14perchè, fino a quando noi diamo attenzione
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6:14 - 6:16a qualsiasi cosa diversa da 'io',
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6:16 - 6:20alimentiamo il nostro ego, così qualunque
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6:20 - 6:24meditazione facciamo, o japa o dhyana,
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6:24 - 6:28puja, o possiamo avere qualche forma di
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6:28 - 6:30Dio nella mente su cui possiamo meditare
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6:30 - 6:33questa sembra la più elevata di tutte
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6:33 - 6:35ma anche questo è alimentare il nostro
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6:35 - 6:39ego. Dare attenzione a qualunque cosa
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6:39 - 6:41diversa da 'io' è alimentare il nostro ego
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6:41 - 6:43Se vogliamo che l'ego scompaia, se
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6:43 - 6:48vogliamo sapere cosa veramente è Dio
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6:48 - 6:50l'ego sta tra noi e Dio, per cui Dio
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6:50 - 6:53non è altro che quello che siamo veramente
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6:53 - 6:55il nostro sè. Così il sorgere dell'ego è
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6:55 - 6:59ciò che apparentemente ci separa da Dio.
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6:59 - 7:02così vogliamo sperimentare Dio
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7:02 - 7:07sperimentarlo direttamente meditando
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7:07 - 7:12su qualsiasi forma: Gesù, Buddha o Rama
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7:12 - 7:14o Krishna o altre forme di Dio, ma
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7:14 - 7:17queste non sono ciò che Dio è veramente
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7:17 - 7:19Ciò che Dio è veramente è solo "io".
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7:19 - 7:24sempre nel nostro cuore come io
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7:24 - 7:26così solo volgendo la nostra attenzione
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7:26 - 7:29verso questo 'io', l'ego sprofonderà
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7:29 - 7:32e noi sperimenteremo noi stessi per quello
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7:32 - 7:35che siamo veramente e questo sperimentando
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7:35 - 7:37Dio, per quello che veramente è.
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7:37 - 7:43Ecco perchè per 54 anni egli continuò a
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7:43 - 7:46sottolineare: dobbiamo sapere cos'è
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7:46 - 7:48questo io. Qualsiasi domande le persone
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7:48 - 7:50gli ponessero, lui rispondeva: chi vuole
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7:50 - 7:53saper questo? Qualsiasi problema la gente
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7:53 - 7:57gli esprimeva, lui diceva: Chi ha questo
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7:57 - 8:00problema? Egli cercava di volgere la
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8:00 - 8:04nostra attenzione indietro a questo 'io'
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8:04 - 8:07perchè investighiamo questo 'io'. in
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8:07 - 8:09Upadesa Undyiar dice: se investighiamo
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8:09 - 8:11la forma della mente che è questo 'io'
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8:11 - 8:15senza dimenticanza, cioè senza essere
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8:15 - 8:18distratti da altre cose, scopriremo che
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8:18 - 8:21che la mente non è affatto reale
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8:21 - 8:26non c'è nessuna mente, l'ego non esiste
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8:26 - 8:28in realtà, sembra solo esistere.
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8:28 - 8:32E' proprio come se vediamo una corda nella
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8:32 - 8:36penombra del crepuscolo, la prendiamo
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8:36 - 8:38per un serpente, questo serpente
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8:38 - 8:41non esiste in realtà, ma comunque ci causa
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8:41 - 8:44problemi. E se crediamo che ci sia il
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8:44 - 8:46serpente, ne abbiamo paura, ma se lo
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8:46 - 8:49guardiamo molto attentamente, esso
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8:49 - 8:53scompare, perchè quello che c'è, è solo
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8:53 - 8:57la corda. Così ciò che è veramente l'ego
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8:57 - 8:59è il nostro 'io' infinito, il puro io.
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8:59 - 9:01E questo lo possiamo sperimentare solo
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9:01 - 9:07investigandolo, solo esaminandolo, solo
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9:07 - 9:09mantenendo costantemente l'attenzione
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9:09 - 9:13sull'ego. La nostra natura reale che è
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9:13 - 9:17il nostro puro 'io'. Questa è la somma e
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9:17 - 9:22la sostanza degli insegnamenti di Bhagavan
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9:22 - 9:28Bhagavan diceva : " Se volete cominciare a
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9:28 - 9:31studiare la filosofia Advaita, ci sono
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9:31 - 9:34libri grandi e grossi che contengono
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9:34 - 9:38concetti complicati, perchè la mente umana
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9:38 - 9:41ama le cose complicate". Bhagavan ama
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9:41 - 9:44semplificare le cose, così ha ridotto la
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9:44 - 9:47vastità della filosofia Advaita. Tutta la
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9:47 - 9:49filosofia del mondo, Bhagavan l'ha ridotta
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9:49 - 9:52ad una sola cosa : tutti i problemi sono
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9:52 - 9:54causati dall'ego. L'unico modo per
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9:54 - 9:56liberarsi dall'ego è smettere di dare
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9:56 - 10:00attenzione a qualsiasi cosa e osservare
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10:00 - 10:03solo questo ego, che quando osservato
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10:03 - 10:06sprofonda e scompare fondendosi alla fonte
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10:06 - 10:17di ciò che siamo realmente. Ecco, ho fatto
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10:17 - 10:20il mio rapporto, che, in realtà non è mio
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10:20 - 10:24è di Bhagavan.
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10:24 - 10:27D.: Allora, si potrebbe dire che tutti i
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10:27 - 10:29problemi del mondo sono dovuti all'ego.
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10:29 - 10:31M.: il mondo stesso è dovuto all'ego!
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10:31 - 10:34Nel verso seguente di 'Ulladu Narpadu'
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10:34 - 10:43dice : (cit.) Quando l'ego esiste, ogni
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10:43 - 10:46cosa esiste (cit. )
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10:46 - 10:53Quando l'ego non c'è, nulla esiste e poi
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10:53 - 10:59dice: (cit.) " l'ego è ogni cosa".
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10:59 - 11:01Così tutto il mondo che vediamo è solo
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11:01 - 11:05un'espansione dell'ego
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11:05 - 11:16D.: Sì, hai scritto in "The Mountain Path"
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11:16 - 11:20un paio di anni fa e, osservavo un
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11:20 - 11:23concetto l'altro giorno, e ho trovato
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11:23 - 11:27un contenuto , stavi parlando, trasmettevi
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11:27 - 11:33ciò che Sadhu Om dice del verso 15
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11:33 - 11:36di 'Ulladu narpadu', e lo cito perchè
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11:36 - 11:39probabilmente la gente non lo ricorda in
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11:39 - 11:41questo momento. Lui dice:" il passato e il
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11:41 - 11:46futuro dipendono solo dal presente, mentre
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11:46 - 11:49accadono, entrambi sono solo il presente.
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11:49 - 11:54Di conseguenza il presente è l'unico
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11:54 - 12:02tempo che esiste realmente. Quindi senza
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12:02 - 12:03conoscere la verità del presente, cercare
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12:03 - 12:08di conoscere il passato e il futuro è
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12:08 - 12:11come cercare di contare senza conoscere il
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12:11 - 12:14valore dell'unità, uno. Dopo questo tu
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12:14 - 12:19dici o Sadhu Om dice: La verità del
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12:19 - 12:24presente è che, è non-esistente, ma nel
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12:24 - 12:28verso sembra dire che il presente è
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12:28 - 12:32l'unico tempo che esiste realmente.
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12:32 - 12:37Proseguendo nel commento,Sadhu Om dice che
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12:37 - 12:39la verità del presente è che è
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12:39 - 12:41non-esistente. Se sappiamo questo,
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12:41 - 12:43allora possiamo giudicare il vero valore
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12:43 - 12:48di tutta l'altra conoscenza. Il luogo e il
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12:48 - 12:52tempo presente, "qui e ora" è io sono
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12:52 - 12:56nè seconda nè terza persona possono
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12:56 - 12:58esistere veramente nel "qui e ora" perchè
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12:58 - 13:00essi sono tutti oggetti conosciuti dalla
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13:00 - 13:05dalla prima persona che solamente è "qui"
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13:05 - 13:13e quindi esse occupano posti diversi da
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13:13 - 13:17'qui' la seconda e la terza persona sono
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13:17 - 13:20soggette a cambiare nel senso del tempo
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13:20 - 13:23così esistono solo nel flusso costante
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13:23 - 13:25del tempo, dal passato al presente e non
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13:25 - 13:28si fermano mai nel presente. Così
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13:28 - 13:30è un po' difficile trarre una conclusione
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13:30 - 13:33perchè, prima nel verso egli sembra dire
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13:33 - 13:37che il presente è reale e questo ha senso
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13:37 - 13:40e poi nella frase seguente, è
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13:40 - 13:44non-esistente
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13:44 - 13:47M.: Sì, ok questo è l'esatto parallelo
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13:47 - 13:50che Bhagavan dice dell'ego. Lui dice che:
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13:50 - 13:54tutto è ego...e..l'ego è non-esistente.
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13:54 - 13:57Così, prima lui riporta ogni cosa alla
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13:57 - 14:02radice e poi, se investighiamo quella
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14:02 - 14:04radice, scopriamo che l'ego non esiste,
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14:04 - 14:08così, nulla esiste, solo il puro io,
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14:08 - 14:12quello solo esiste. Bhagavan dice: solo il
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14:12 - 14:16presente esiste, questo solo esiste, cioè
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14:16 - 14:20è il solo tempo che esiste. Ma se
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14:20 - 14:23esaminiamo questo presente, giungiamo a
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14:23 - 14:26capire che non è il tempo, è solo 'io'.
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14:26 - 14:29Così in questo senso, come tempo è
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14:29 - 14:35non-esistente. Come 'io', esso solo è.
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14:35 - 14:38. Cosa rende ' qui ' il luogo presente?
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14:38 - 14:41Cosa rende 'ora' il tempo presente? perchè
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14:41 - 14:43sentiamo che questo momento particolare
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14:43 - 14:46nel 2014 sia 'ora'? Perchè sentiamo che
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14:46 - 14:48questa piccola stanza in cui sediamo è
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14:48 - 14:54'qui' ? Cosa è presente per renderla
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14:54 - 14:57presente? E' la presenza di io che rende
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14:57 - 15:01queste cose presenti apparentemente
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15:01 - 15:04dove l'io è, questo sembra essere il
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15:04 - 15:07momento presente, e il tempo presente
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15:07 - 15:10così tutto è legato a questo io
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15:10 - 15:12fino a quando sperimentiamo il tempo e lo
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15:12 - 15:15spazio, stiamo sperimentando altro da io
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15:15 - 15:19e fino a quando sperimentiamo qualcosa
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15:19 - 15:23altro da io, io che sperimenta e che non è
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15:23 - 15:33il puro io è l'ego. Il puro io, esso solo
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15:33 - 15:36esiste, null'altro esiste. Così fino a
-
15:36 - 15:39quando noi sperimentiamo altro dall'io
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15:39 - 15:42stiamo sperimentando noi stessi come ego,
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15:42 - 15:45un'aggiunta all'io
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15:45 - 15:49D.: Cosa intendi quando dici: io esiste
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15:49 - 15:54M.: bhè, l'io certamente esiste
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15:54 - 15:57ma il problema è che noi sappiamo molto
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15:57 - 16:00chiaramente, l'unica cosa di cui non
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16:00 - 16:04possiamo dubitare è il fatto che 'io sono'
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16:04 - 16:07e il resto potrebbe essere tutto un'
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16:07 - 16:09illusione, potrebbe essere tutto un sogno.
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16:09 - 16:11ma, l'unica cosa che non può essere
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16:11 - 16:13un'illusione è l'io'. Perchè allo
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16:13 - 16:16scopo di sperimentare qualcosa, che sia
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16:16 - 16:19un'illusione o reale, io devo esistere
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16:19 - 16:22per sperimentarla. Così l'unica cosa che
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16:22 - 16:30è necessariamente vera è 'io'. Ma sebbene
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16:30 - 16:33sappiamo chiaramente che 'io sono', non
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16:33 - 16:35sappiamo chiaramente 'cosa siamo'
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16:35 - 16:40perchè sebbene noi conosciamo questo 'io'
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16:40 - 16:44molto chiaramente, ora esso è mescolato
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16:44 - 16:47e confuso con altre cose... io sento che
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16:47 - 16:50io sono Michael, sono questo corpo, sono
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16:50 - 16:53seduto qui. Ognuno di noi ha questa
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16:53 - 16:57percezione, confondiamo 'io' con le
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16:57 - 17:00aggiunte che ora sono attaccate ad esso
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17:00 - 17:03Quando diciamo 'io sono', ora fino a
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17:03 - 17:05quando sperimentiamo noi stessi come
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17:05 - 17:07persona, intendiamo dir che 'io sono'
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17:07 - 17:12questa persona, ma ciò che ci fa sentire
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17:12 - 17:14che questa persona esiste è l'essenziale
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17:14 - 17:16I-ness( esser-ità) in questa persona.
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17:16 - 17:19Tutto il resto di questa persona: Michael
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17:19 - 17:21non è reale, il corpo non è reale, la
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17:21 - 17:23mente non è reale, la nostra nascita e
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17:23 - 17:25morte, tutto non è reale. Ciò che
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17:25 - 17:31veramente è sempre è solo 'io'.
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17:31 - 17:33D.:Sì, e dicevi,
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17:33 - 17:37perchè ascoltiamo te, ascoltiamo Bhagavan
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17:37 - 17:43riusciamo a capire qualcosa e realizziamo
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17:43 - 17:47che 'io' è senza caratteristiche ed è un
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17:47 - 17:53frammento infinitesimale di tempo. Tempo
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17:53 - 17:56è solo parola che più o meno non
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17:56 - 18:00significa nulla, e allora ciò con cui
-
18:00 - 18:02restiamo, sembra essere un nulla
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18:02 - 18:05senza caratteristiche, eppure
-
18:05 - 18:08questo nulla è consapevole in un certo
-
18:08 - 18:13senso e sa che esiste, in un certo senso.
-
18:13 - 18:16Ma non possiamo dire nulla di più di
-
18:16 - 18:20questo, così siamo ridotti a non dire
-
18:20 - 18:23in realtà nulla, dobbiamo solo tacere.
-
18:23 - 18:26M.: Ecco perchè Bhagavan dice che
-
18:26 - 18:30l'insegnamento ultimo è il silenzio
-
18:30 - 18:32Tutti abbiamo letto gli insegnamenti di
-
18:32 - 18:35Bhagavan. Tutti li abbiamo capiti in un
-
18:35 - 18:37modo o nell'altro, anche se possiamo non
-
18:37 - 18:39aver capito perfettamente,
-
18:39 - 18:41e tutti abbiamo una certa idea
-
18:41 - 18:43di quello che Bhagavan dice, ma chi è che
-
18:43 - 18:47ha capito? E' l'ego che ha capito. Così
-
18:47 - 18:49la comprensione dell'ego, non può essere
-
18:49 - 18:52la comprensione reale. Fino a quando
-
18:52 - 18:55sperimentiamo noi stessi come ego, non
-
18:55 - 18:58abbiamo veramente capito, possiamo aver
-
18:58 - 19:00capito superficialmente le parole che ha
-
19:00 - 19:03detto Bhagavan, ma non abbiamo capito
-
19:03 - 19:06veramente. Per capire veramente, dobbiamo
-
19:06 - 19:11sperimentarlo come noi stessi. Ora abbiamo
-
19:11 - 19:14una comprensione superficiale, ma la
-
19:14 - 19:18comprensione superficiale è utile,grazie
-
19:18 - 19:21a questa comprensione, noi capiamo una
-
19:21 - 19:24cosa per cui vale la pena fare la ricerca
-
19:24 - 19:28E' questo 'io', una cosa per cui vale la
-
19:28 - 19:31pena investigare è questo io, una cosa
-
19:31 - 19:34che dovremmo continuare a osservare è 'io
-
19:34 - 19:36Se capissimo questo, è già sufficiente.
-
19:36 - 19:40Ma poichè la nostra mente continua a
-
19:40 - 19:42andare fuori e si interessa alle cose del
-
19:42 - 19:46mondo, noi continuiamo a leggere e
-
19:46 - 19:48studiare gli insegnamenti di Bhagavan per
-
19:48 - 19:50ricordarci costantemente che ciò che
-
19:50 - 19:53dovremmo fare non è leggere libri fisici
-
19:53 - 19:57o i libri sullo schermo del pc
-
19:57 - 20:01dovremmo leggere il libro del nostro cuore
-
20:01 - 20:07che è io, e questo è lì silenzio
-
20:07 - 20:22D.:Molte volte, potrebbe essere che, la
-
20:22 - 20:25maggior parte delle volte quando diamo
-
20:25 - 20:28attenzione all'attenzione all'io, ma in
-
20:28 - 20:32effetti diamo attenzione all'ego e alle
-
20:32 - 20:36sue macchinazioni, cioè.....
-
20:36 - 20:39M.: Sì, ma non importa, se dai attenzione
-
20:39 - 20:44all'ego, è già sufficiente, perchè....
-
20:44 - 20:46il serpente è proprio la corda, ma a noi
-
20:46 - 20:49sembra essere il serpente.
-
20:49 - 20:51Fino a quando ci sembra che sia un
-
20:51 - 20:54serpente, dovremmo guardarlo attentamente
-
20:54 - 20:59per vedere cos'è. Anche se ora
-
20:59 - 21:02sperimentiamo l'io come ego, dovremmo
-
21:02 - 21:04guardare attentamente questo ego per
-
21:04 - 21:07vedere cosa esso è veramente e poi quello
-
21:07 - 21:09che è veramente , si rivelerà a noi come
-
21:09 - 21:12puro io. Spesso le persone fanno domande
-
21:12 - 21:17e si confondono continuamente come se ci
-
21:17 - 21:20fossero due io, perchè parliamo di ego
-
21:20 - 21:23parliamo del sè, sembra che ci siano due
-
21:23 - 21:26io. Ma in realtà non ci sono due io. così
-
21:26 - 21:29come se ci fossero due cose per terra,
-
21:29 - 21:32sembra essere un serpente, ma in realtà è
-
21:32 - 21:35una corda, no ci sono due cose, ma solo
-
21:35 - 21:38una. Così quello che ora sembra essere
-
21:38 - 21:40l'ego, in realtà è il puro io. Così non
-
21:40 - 21:43dobbiamo preoccuparci: oh non so qual è
-
21:43 - 21:46il puro io, io conosco solo l'ego, come
-
21:46 - 21:48posso investigar il puro io? Investigate
-
21:48 - 21:50l'ego. Quando la gente chiedeva a
-
21:50 - 21:54Bhagavan sull'auto-investigazione: chi
-
21:54 - 21:57devo investigare, il sè o l'ego? Lui
-
21:57 - 22:01spesso diceva: l'ego. Perchè lui sa che
-
22:01 - 22:03ciò che noi prendiamo per ego, è
-
22:03 - 22:05esattamente il sè, Così non si può
-
22:05 - 22:07investigare l'ego senza investigare
-
22:07 - 22:09quello che realmente siamo.
-
22:09 - 22:11D.: Ma lui diceva, e anche tu lo dici che
-
22:11 - 22:16l'ego è un nulla privo di caratteristiche
-
22:16 - 22:21M.: sì, è indistinto nel senso
-
22:21 - 22:24che...perchè è indistinto? Perchè è il
-
22:24 - 22:27puro io che non ha caratteri distintivi,
-
22:27 - 22:30non è separato da nessuna cosa
-
22:30 - 22:32tutto ciò che...ogni oggetto che
-
22:32 - 22:35conosciamo, ogni cosa altra da 'io', la
-
22:35 - 22:38conosciamo come cosa diversa da io, perchè
-
22:38 - 22:43ha delle caratteristiche, mentre l'io è
-
22:43 - 22:45la base pura sulla quale tutto appare, è
-
22:45 - 22:47lo spazio della coscienza nel quale tutti
-
22:47 - 22:51i sogni appaiono e scompaiono, così
-
22:51 - 22:59non ha caratteristiche definibili, non ci
-
22:59 - 23:01sono caratteristiche distintive da tutto
-
23:01 - 23:03il resto, ma noi lo sperimentiamo proprio
-
23:03 - 23:07come io, così ecco perchè Bhagavan
-
23:07 - 23:10genuinamente, qualche volta parlò di
-
23:10 - 23:13questo 'swarupa dhyana', meditare sulla
-
23:13 - 23:16nostra propria forma, ma più spesso quando
-
23:16 - 23:19parlava di meditazione, genuinamente lui
-
23:19 - 23:21parlava di vichara. Vichara significa:
-
23:21 - 23:24investigazione. Investighiamo e scopriamo
-
23:24 - 23:26cos'è.
-
23:26 - 23:32D.: ok grazie
-
23:32 - 23:34D.: Vorrei fare una domanda
-
23:34 - 23:36quando investighiamo l'io, ci focalizziamo
-
23:36 - 23:42sull'ego dove investighiamo se l'ego c'è
-
23:42 - 23:46nello stesso tempo, meditiamo anche
-
23:46 - 23:51sull'io sono, ma quando meditiamo su
-
23:51 - 23:53'io sono' che non è 'io sono'
-
23:53 - 23:56M.: devi meditare..'io sono, come ego'
-
23:56 - 23:58è la stessa cosa.
-
23:58 - 24:00D.: E' lo stesso io. L'ego è l'aggiunta
-
24:00 - 24:04all'io. M.: Sì......
-
24:04 - 24:06D.: Io con il corpo. M.: Sì, sì
-
24:06 - 24:09D.:' Io' senza il corpo, è l'io reale,
-
24:09 - 24:14che è l'atma, così quando medito su
-
24:14 - 24:20'io sono' allora, 'io sono' è il sè
-
24:20 - 24:23piuttosto che l'ego.
-
24:23 - 24:26M.: Bene, il fatto è che è ego fino
-
24:26 - 24:28a quando da attenzione ad altro da 'io'
-
24:28 - 24:33quando prova a dare attenzione a se stesso
-
24:33 - 24:36allora viene meno, cessa di essere ego
-
24:36 - 24:39e rimane come sè reale. Ecco perchè
-
24:39 - 24:42Nel "Vangelo di Maharshi, Bhagavan dice
-
24:42 - 24:46che un punto, spiega che l'ego "aham
-
24:46 - 24:49vritti" o 'il pensiero io' non è altro che
-
24:49 - 24:52che "cht jada granthi", che è un nodo che
-
24:52 - 24:57apparentemente lega "chit" che è 'io sono"
-
24:57 - 25:00con "jada", ciò che è non conscio, ciòè
-
25:00 - 25:03il corpo, la mente e tutto, li lega
-
25:03 - 25:06insieme come se fossero uno, ma dice:
-
25:06 - 25:09nella tua investigazione alla fonte di
-
25:09 - 25:11"aham vritti" nella fonte dell'ego,
-
25:11 - 25:14prendi l'aspetto essenziale di 'chit'...
-
25:14 - 25:18ok, adesso l'ego è:
-
25:18 - 25:21io sono il corpo, non ci sediamo a
-
25:21 - 25:23meditare sul corpo, vero? Meditiamo
-
25:23 - 25:28sull'io, l'aspetto essenziale 'chit'
-
25:28 - 25:30dell'ego. Questo è ciò su cui ci
-
25:30 - 25:33focalizziamo, ecco perchè dice: questo è
-
25:33 - 25:37ciò che realmente
-
25:37 - 25:44siamo, la coscienza infinita che è il
-
25:44 - 25:45nostro sè reale.
-
25:45 - 25:51D.: Un'altra domanda su Cit.?Eka sloki
-
25:51 - 25:54brdaya-kukara Madhye
-
25:54 - 25:58kevalam Brahma-mathram
-
25:58 - 26:03Hyaham-aham-iti sākshad- ātmarūpena bhāti
-
26:03 - 26:09Hridi-viśa manasā svam cinvatā majjatā vā
-
26:09 - 26:12l'ultima frase è (cit:)
-
26:12 - 26:22Pava-nacalana rodhād ātmanishto bhava-tvam
-
26:22 - 26:24Pava-nacalana rodhād significa
-
26:24 - 26:26: fermare il movimento del respiro
-
26:26 - 26:32pavana-calana rodhAd Atmanishtho bhava tvam
-
26:32 - 26:35fermando il momento in cui giunge il
-
26:35 - 26:39respiro.Il respiro è definito 'cinvata'
-
26:39 - 26:42il respiro è definito majjatà
-
26:42 - 26:46M.:Una cosa è essenziale capire di
-
26:46 - 26:50questo verso ed è, la persona che
-
26:50 - 26:53cominciò a scrivere questo verso, la
-
26:53 - 26:56persona era Jagadhisha Sastri, lui aveva
-
26:56 - 26:58una certa idea in mente e cercava di
-
26:58 - 27:01esprimerla in un verso, e non era capace
-
27:01 - 27:05di farlo, così chies a Bhagavan e Bhagavan
-
27:05 - 27:08scrisse il verso per lui, e Bhagavan lo
-
27:08 - 27:12firmò Jagadisha, cioè egli scrisse l'idea
-
27:12 - 27:15di Jagadisha, fortunatamente, perchè
-
27:15 - 27:18Jagadisha era stato con Bhagavan per
-
27:18 - 27:20molto tempo, molte delle idee lì contenute
-
27:20 - 27:23erano idee di Bhagavan: i primi due versi
-
27:23 - 27:25erano perfetti, nessun problema nel terzo
-
27:25 - 27:28Quando si arriva al quarto verso dove dice
-
27:28 - 27:29pava nacala narodha
-
27:29 - 27:30lì c'è confusione,
-
27:30 - 27:33perchè per fermare il movimento del
-
27:33 - 27:38respiro, dobbiamo fare attenzione al
-
27:38 - 27:42respiro, ma non possiamo, se lo scopo è
-
27:42 - 27:44quello di fermare il respiro, diamo
-
27:44 - 27:49attenzione al respiro e così alimentiamo
-
27:49 - 27:53l'ego, ma Bhagavan ha rivelato qualcosa,
-
27:53 - 27:58se dai attenzione all'io, l'ego scompare
-
27:58 - 28:04e poichè l'ego da origine al prana,
-
28:04 - 28:06il respiro e la vita nel corpo, esso
-
28:06 - 28:14(respiro) si origina con l 'ego e continua
-
28:14 - 28:16a esistere fin quando l'ego c'è per
-
28:16 - 28:19sperimentarlo, quando l'ego svanisce,
-
28:19 - 28:22anch'esso svanisce, così se semplicemente
-
28:22 - 28:24facciamo Svam cinvata
-
28:24 - 28:26questo controllerà il
-
28:26 - 28:30respiro automaticamente, ma c'è una
-
28:30 - 28:33parola : "va"questa significa o con
-
28:33 - 28:35questo o con quello, qui è dove si
-
28:35 - 28:40si fraintende perchè indipendentemente
-
28:40 - 28:41da Svam cinvata
-
28:41 - 28:45indipendentemente dall'auto attenzione
-
28:45 - 28:48non possiamo far scomparire l'ego e quindi
-
28:48 - 28:51restare nel sè, così dobbiamo considerare
-
28:51 - 28:53quel verso non come puro insegnamento di
-
28:53 - 28:56Bhagavan., ma il puro insegnamento di
-
28:56 - 28:58Bhagavan.....un po' come l'ego. E'
-
28:58 - 29:00il puro io con aggiunte. L'aggiunta qui è
-
29:00 - 29:06l' Upadhi è 'pavana calana rodh' e 'va'
-
29:06 - 29:08questa èl'aggiunta, che è l'idea di
-
29:08 - 29:11Jagadisha Sastri, il resto è l'idea di
-
29:11 - 29:15Bhagavan D.: Così non si qualifica:
-
29:15 - 29:17pava nachala narodha non si qualifica
-
29:17 - 29:20come majjatā o cinvata
-
29:20 - 29:23M.: se facciamo con 'cinvata', 'cinvata'
-
29:23 - 29:26e majjata non sono separati, perchè
-
29:26 - 29:30se diamo attenzione a 'io', l'ego svanisce
-
29:30 - 29:33majjata significa andare giù, sprofondare
-
29:33 - 29:36come viene quache volta tradotto
-
29:36 - 29:38ma ciò a cui si riferisce è lo sprofondare
-
29:38 - 29:43dell'ego. Così attraverso 'Svam cinvata',
-
29:43 - 29:45majjata avviene automaticamente.
-
29:45 - 29:47E attraverso Svam cinvata',
-
29:47 - 29:49'pavana chalana rodhd' anche avviene
-
29:49 - 29:51automaticamente.Il problema è che se
-
29:51 - 29:53trascuriamo di dare
-
29:53 - 29:56attenzione solo a 'io' e pensiamo di far
-
29:56 - 29:59soccombere la mente attraverso '
-
29:59 - 30:02pavana chalana rodhad', coè con pranayama;
-
30:02 - 30:04Bhagavan ha detto: se facciamo
-
30:04 - 30:06cessare la mente con il pranayama,
-
30:06 - 30:09la mente resterà come se fosse sprofondata
-
30:09 - 30:13per mezzo di pranayama, la mente resterà
-
30:13 - 30:16come sprofondata,
-
30:16 - 30:19ma sorgerà di nuovo. Essa sprofonderà
-
30:19 - 30:21nello stato di 'laya'. Bhagavan dice
-
30:21 - 30:24categoricamente in 'Nan Yar': esso
-
30:24 - 30:26tiene la mente controllata, ma non
-
30:26 - 30:28distruggerà la mente, il pranayama. Lo
-
30:28 - 30:34dice in modo categorico. In questo modo
-
30:34 - 30:37molti diventano confusi, perchè sta
-
30:37 - 30:40scritto a caratteri d'oro: Bhagavan dice,
-
30:40 - 30:43questa è l'essenza degli insegnamenti di
-
30:43 - 30:45Bhagavan, ma in realtà non è così.
-
30:45 - 30:48Quando Bhagavan scrisse 'Ulladu narpadu'
-
30:48 - 30:51originariamente era una raccolta di 20,
-
30:51 - 30:5630 versi che Muruganar raccolse insieme
-
30:56 - 30:58ed egli chiese a Bhagavan di farne
-
30:58 - 31:02un'opera completa di 40 versi. Mentre
-
31:02 - 31:05Bhagavan e Muruganar discutevano
-
31:05 - 31:07e Bhagavan scriveva i versi,
-
31:07 - 31:09cominciarono a cancellarli uno dopo
-
31:09 - 31:12l'altro. Questo è uno di quelli cancellati
-
31:12 - 31:14perchè non è il puro insegnamento di
-
31:14 - 31:16Bhagavan. Ecco perchè esso trova posto,
-
31:16 - 31:18la versione Tamil, trova posto in 'Ulladu
-
31:18 - 31:21Narpadu Anubandham' il supplemento, ma non
-
31:21 - 31:25in 'Ulladu Narpadu', il puro insegnamento
-
31:25 - 31:27di Bhagavan. Solo il supplemento
-
31:27 - 31:30'Anubandham' contiene alcuni degli
-
31:30 - 31:32insegnamenti puri di Bhagavan altri
-
31:32 - 31:38tradotti in altri posti, è un miscuglio.
-
31:38 - 31:41M.: Cos'è il cuore? Il cuore è 'io'. Cuore
-
31:41 - 31:46significa 'centro', il centro è 'io'
-
31:46 - 31:49Bhagavan spesso ripetutamente diceva:
-
31:49 - 31:53il cuore non significa null'altro che'io'
-
31:53 - 31:56Era solo perchè alcune persone la cui
-
31:56 - 32:01mente era confusa dall'idea dei
-
32:01 - 32:06chakra, nadi o cose del genere, non appena
-
32:06 - 32:09Bhagavan diceva 'io'è il cuore, dicevano:
-
32:09 - 32:11è nel anahata chakra, Bhagavan diceva:
-
32:11 - 32:14no. E allora in che parte del corpo è?
-
32:14 - 32:16Allora Bhagavan diceva: quando riferito
-
32:16 - 32:17al corpo, il posto che sentiamo essere
-
32:17 - 32:19il centro di 'io' è due dita a destra
-
32:19 - 32:21del centro del petto. Ma questo non è il
-
32:21 - 32:24cuore reale. non ci può essere un cuore
-
32:24 - 32:26reale. Come può il corpo che esiste solo
-
32:26 - 32:29dopo che l'ego sorge, come può essere
-
32:29 - 32:31quello il cuore dal quale sorge l'ego?
-
32:31 - 32:37Non può essere. Così majjtà significa
-
32:37 - 32:40semplicemente,.......è un modo metaforico
-
32:40 - 32:42che sta a significare: sprofondare.
-
32:42 - 32:45Così, o la mente viene eliminata dando
-
32:45 - 32:51attenzione a 'io', intendo dire che quel
-
32:51 - 32:56verso implica o questo o quello, ma
-
32:56 - 33:00infatti Bhagavan ha chiarito che non c'è
-
33:00 - 33:03scelta, l'unico modo, ecco perchè ho
-
33:03 - 33:07detto, il segreto che Bhagavan ha rivelato
-
33:07 - 33:09sulla natura dell'ego, la natura dell'ego
-
33:09 - 33:13viene sostenuta e alimentata
-
33:13 - 33:16dando attenzione a qualsiasi cosa diversa
-
33:16 - 33:17da 'io'. Ecco perchè dando attenzione a
-
33:17 - 33:20qualunque cosa diversa da 'io', non
-
33:20 - 33:22possiamo distruggere l'ego. L'unico modo
-
33:22 - 33:24per distruggerlo è di dare attenzione solo
-
33:24 - 33:29a 'io'. Se comprendiamo questo principio
-
33:29 - 33:32basilare, l'insegnamento di Bhagavan
-
33:32 - 33:34diventa molto chiaro e lo deduciamo per es
-
33:34 - 33:37nei 'Colloqui'. Nei 'Colloqui' ci sono
-
33:37 - 33:40tante cose che dice Bhagavan. In essi
-
33:40 - 33:42possiamo trovare cose che Bhagavan poi
-
33:42 - 33:45contraddice direttamente in altri posti;
-
33:45 - 33:47perchè nei 'Colloqui' lui da risposte
-
33:47 - 33:50individuali. Ogni singola persona chiede
-
33:50 - 33:53secondo le proprie credenze, aspirazioni
-
33:53 - 33:57e bisogni individuali. E così adeguandosi
-
33:57 - 34:03alle aspirazioni e i bisogni individuali,
-
34:03 - 34:05Bhagavan risponde alle domande di ognuno-
-
34:05 - 34:08non possiamo prendere ogni cosa che
-
34:08 - 34:10Bhagavan dice.
-
34:10 - 34:12Proprio uno o due giorni fa qualcuno mi
-
34:12 - 34:14ha chiesto: da qualche parte, nei
-
34:14 - 34:17'Colloqui' o altrove, qualcuno ha chiesto
-
34:17 - 34:19a Bhagavan : le preghiere sono esaudite?
-
34:19 - 34:21Bhagavan ha detto: sì la forza del
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34:21 - 34:26pensiero non è mai vana. E questo è vero,
-
34:26 - 34:28se la consideriamo una verità universale:
-
34:28 - 34:31le preghiere vengono esaudite, ma se
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34:31 - 34:33prendiamo in considerazione una guerra
-
34:33 - 34:35dove la gente di entrambe le parti
-
34:35 - 34:37prega Dio perchè la propria parte vinca
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34:37 - 34:40Come può Dio rispondere alle preghiere
-
34:40 - 34:43di entrambe le parti?
-
34:43 - 34:46E' assolutamente, cioè è semplice senso
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34:46 - 34:50logico: le preghiere non possono essere
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34:50 - 34:52sempre esaudite, e anche se potessero
-
34:52 - 34:55essere esaudite, non sarebbe bene, perchè
-
34:55 - 34:57le preghiere sono i nostri desideri e
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34:57 - 34:59fantasie. Se Dio soddisfasse ogni nostra
-
34:59 - 35:02fantasia questo non è un bene, Lui sa ciò
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35:02 - 35:04che è bene per noi secondo il nostro
-
35:04 - 35:10prarabdha, allora perchè dovremmo pregare
-
35:10 - 35:12Bhagavan 'voglio questo, non voglio
-
35:12 - 35:15quello' come se con le nostre preghiere
-
35:15 - 35:17potesse cambiare il nostro prarabdha
-
35:17 - 35:19liberandoci dai peccati. Lui sa cosa è
-
35:19 - 35:21bene per noi, ha già stabilito il nostro
-
35:21 - 35:24prarabdha, così l'unica preghiera che in
-
35:24 - 35:26realtà è utile è quella per annientare
-
35:26 - 35:29l'ego, perchè, se preghiamo per annientare
-
35:29 - 35:33l'ego, almeno in certa misura desideriamo
-
35:33 - 35:36liberarci dell'ego. E l'ego non sarà mai
-
35:36 - 35:39distrutto finchè veramente non vogliamo
-
35:39 - 35:42rinunciare a esso. possiamo dire che le
-
35:42 - 35:44preghiere sono l'inizio, pregare per
-
35:44 - 35:46l'annientamento dell'ego è solo l'inizio.
-
35:46 - 35:49E pur pregando e pregando, comunque
-
35:49 - 35:51ego non sparisce, cosa dobbiamo fare con
-
35:51 - 35:53l'ego? Dobbiamo investigare e scoprire
-
35:53 - 35:56qual è il problema. Quindi la preghiera
-
35:56 - 35:57ci da la purezza della mente per
-
35:57 - 36:01investigare l'ego e di conseguenza,
-
36:01 - 36:03annientarlo. Quindi questa è l'unica
-
36:03 - 36:06preghiera che sicuramente sarà esaudita,
-
36:06 - 36:09non immediatamente, perchè ancora non
-
36:09 - 36:12siamo pronti anche se preghiamo per
-
36:12 - 36:14questo. Il 99% di noi non lo vuole
-
36:14 - 36:17veramente. Potremmo ottenere 'jnana'
-
36:17 - 36:19qui e ora, non c'è nulla di più semplice
-
36:19 - 36:21che sperimentare noi stessi per quello
-
36:21 - 36:23che siamo veramente, ma il problema è che
-
36:23 - 36:25abbiamo troppi desideri e attaccamenti,
-
36:25 - 36:28siamo più interessati a altre cose che a
-
36:28 - 36:30sperimentare noi stessi solo 'io'.
-
36:30 - 36:32D.: Potresti descrivere il processo di
-
36:32 - 36:35vicara o la tecnica 'vicara',ho letto i
-
36:35 - 36:40tuoi libri, ma non riesco a capire bene
-
36:40 - 36:43M.: Anche la parola 'tecnica' è fuorviante
-
36:43 - 36:47qualcosa di tecnico, ma in effetti è molto
-
36:47 - 36:50molto semplice. Come spiegavo prima,
-
36:50 - 36:51se dai attenzione a qualunque cosa
-
36:51 - 36:55diversa da 'io' alimenti l'ego, ma se
-
36:55 - 36:59cerchi di dare attenzione all'ego stesso
-
36:59 - 37:03all'io stesso, l'ego svanirà, così, vicara
-
37:03 - 37:07non è altro che dare attenzione a 'io'
-
37:07 - 37:12esaminaminando vigili, osservando 'io',
-
37:12 - 37:16quindi se mantieni l'attenzione su 'io'
-
37:16 - 37:19tutto ciò è 'vicara'.
-
37:19 - 37:22D.: Se per esempio, sono preoccupata
-
37:22 - 37:25o ci sono preoccupazioni o rabbia o altro
-
37:25 - 37:28che disturba che dire di questa
-
37:28 - 37:31investigazione "chi sono io?", 'chi
-
37:31 - 37:34sono io?"
-
37:34 - 37:43M.: Il problema è nella traduzione di
-
37:43 - 37:45'vicara' con 'indagine', perchè il termine
-
37:45 - 37:48'indagine' in inglese ha due significati,
-
37:48 - 37:50può significare 'porre domande'e può
-
37:50 - 37:53significare 'investigare'. Quando Bhagavan
-
37:53 - 37:55usava la parola 'vicara', la usava nel
-
37:55 - 37:57senso di 'investigazione', così non è
-
37:57 - 38:00solo una questione di chiedere "chi sono
-
38:00 - 38:01io?", è una questione di investigare
-
38:01 - 38:05"chi sono io?" Come investigare "chi sono
-
38:05 - 38:07io?" Se Bhagavan ti chiede di investigare
-
38:07 - 38:10cosa è scritto in questo libro. Non ti
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38:10 - 38:12metti seduto a occhi chiusi e chiedi:
-
38:12 - 38:14"cosa è scritto in questo libro? Cosa è
-
38:14 - 38:16scritto in questo libro?" no, apri il
-
38:16 - 38:17libro e leggi quello che c'è scritto.
-
38:17 - 38:20Quindi, quando diceva "investigate cos'è
-
38:20 - 38:22io? investigate 'chi sono io?'Dovete
-
38:22 - 38:24guardare 'io' per scoprire cos'è
-
38:24 - 38:28D.: Questo si riferisce all'ego, vero?
-
38:28 - 38:30Chi sono io?
-
38:30 - 38:32M.: C'è solo un 'io', quello che ora
-
38:32 - 38:37sembra essere un ego, in realtà è il
-
38:37 - 38:39vero 'io'. ma fino a quando lo
-
38:39 - 38:41sperimentiamo come se fosse un ego
-
38:41 - 38:44dovremmo dargli attenzione. ecco perchè
-
38:44 - 38:49parlavo dell' analogia del serpente e
-
38:49 - 38:51la corda, è un'analogia molto valida.
-
38:51 - 38:53Cammini su un sentiero nel buio con
-
38:53 - 38:55Bhagavan e improvvisamente vedi un
-
38:55 - 38:57serpente sul sentiero. Hai paura.
-
38:57 - 39:01Bhagavan ti dice: " no, non è un serpente
-
39:01 - 39:03è solo una corda, guardala attentamente"
-
39:03 - 39:07Non ci aiuta" devo guardare il serpente, o
-
39:07 - 39:09devo guardare la corda?". Vediamo solo
-
39:09 - 39:12che quello che vediamo è un serpente
-
39:12 - 39:14dal nostro punto di vista, ma Bhagavan
-
39:14 - 39:16ci dice di guardarlo attentamente, ci
-
39:16 - 39:19fidiamo di lui, lo guardiamo attentamente,
-
39:19 - 39:20e vediamo che è solo una corda.
-
39:20 - 39:23Quindi non è importante se l'io a cui
-
39:23 - 39:25pensiamo di dare attenzione è l'ego
-
39:25 - 39:29o il sè, c'è solo un 'io', è lo stesso
-
39:29 - 39:32'io', è la mente che da queste etichette.
-
39:32 - 39:34D.: Scusa, C'è un altro modo per dire:
-
39:34 - 39:38dai attenzione a'io', e cioè dire " sii
-
39:38 - 39:42consapevole di essere consapevole?"
-
39:42 - 39:46M.: Sì, sì in certo senso sì, ma, cos'è
-
39:46 - 39:52che è consapevole ? Più che essere
-
39:52 - 39:57consapevole, essere consapevole di ciò
-
39:57 - 40:00che è consapevole di quello che è
-
40:00 - 40:04consapevole. perchè, per esempio, io sono
-
40:04 - 40:07consapevole della luce qui, ma essere
-
40:07 - 40:11consapevole di essere consapevole della
-
40:11 - 40:15luce, non è la soluzione, perchè fino a
-
40:15 - 40:17quando siamo consapevoli di qualunque cosa
-
40:17 - 40:20diversa da 'io', questa non è la pura
-
40:20 - 40:21consapevolezza. La pura consapevolezza
-
40:21 - 40:23è solo l'auto -consapevolezza,cioè
-
40:23 - 40:24consapevole solo di 'io'
-
40:24 - 40:28D.:Il termine non è consapevolezza?
-
40:28 - 40:31M.:E' consapevolezza, ma ricorda che la
-
40:31 - 40:33parola 'consapevolezza' viene usata in
-
40:33 - 40:42molti sensi. Sei consapevole che Mosca è
-
40:42 - 40:47la capitale della Russia? D.: Sì
-
40:47 - 40:49M.: lo sei, allora la tua consapevolezza
-
40:49 - 40:53che Mosca è la capitale della Russia è
-
40:53 - 40:58'io'? D.: la consapevolezza che sa
-
40:58 - 41:01questo. M.:Esatto, esatto, quindi
-
41:01 - 41:04cosa conosce questa consapevolezza,
-
41:04 - 41:06quello che è consapevole, questo abbiamo
-
41:06 - 41:09bisogno di investigare, Sì, ogni volta
-
41:09 - 41:12che usiamo consapevolezza o coscienza
-
41:12 - 41:14nel senso di ciò che è consapevole o ciò
-
41:14 - 41:17che è conscio, ma generalmente il modo
-
41:17 - 41:19usuale in cui usiamo queste parole non
-
41:19 - 41:22significa ciò che è consapevole, ma
-
41:22 - 41:27significa la conoscenza che abbiamo di
-
41:27 - 41:29questa cosa piuttosto che di quello che
-
41:29 - 41:31conosce queste cose. 'io' è qualcosa di
-
41:31 - 41:43molto sottile ed è molto facile che la
-
41:43 - 41:46nostra attenzione venga deviata da 'io'.
-
41:46 - 41:52così, cerchiamo di tenere l'attenzione
-
41:52 - 41:54focalizzare la nostra attenzione solo
-
41:54 - 42:00su 'io', quindi dobbiamo essere molto
-
42:00 - 42:03precisi che è solo 'io' a cui stiamo dando
-
42:03 - 42:05attenzione e non qualunque altra cosa.
-
42:05 - 42:08Ecco perchè Bhagavan generalmente
-
42:08 - 42:11sottolinea questo conoscere 'io', 'chi
-
42:11 - 42:12sono io?' ' cos'è questo 'io?'
-
42:12 - 42:19D.: Forse un modo moderno di definirlo?
-
42:19 - 42:23qualsiasi cosa anche di pensare se stessi
-
42:23 - 42:25M.: Cosa c'è di più moderno di 'io', noi
-
42:25 - 42:28tutti diciamo 'io', è antico,
-
42:28 - 42:31consapevolezza, coscienza, non sono
-
42:31 - 42:34concetti moderni. La filosofia parla di
-
42:34 - 42:37queste cose da millenni, erano nei veda
-
42:37 - 42:42tutta la filosofia antica
-
42:42 - 42:44quindi non sono concetti nuovi. quello
-
42:44 - 42:47che mette in difficoltà gran parte della
-
42:47 - 42:52filosofia è l'investigare la coscienza
-
42:52 - 42:54come se fosse qualcosa di diverso da 'io'.
-
42:54 - 42:59Ora c'è una filosofia molto interessante e
-
42:59 - 43:03la neuroscienza che sta cercando
-
43:03 - 43:05di scoprire cos'è la coscienza
-
43:05 - 43:07e che scrivono una marea di parole su
-
43:07 - 43:13cos'è la coscienza e hanno anche due
-
43:13 - 43:18teorie: una teoria è la teoria calda della
-
43:18 - 43:19coscienza. La teoria calda della
-
43:19 - 43:22coscienza, è che la coscienza è una
-
43:22 - 43:24forma di pensiero più elevata , il
-
43:24 - 43:26pensiero che pensa un pensiero, questa è
-
43:26 - 43:29la coscienza, ogni sorta di idee, hanno
-
43:29 - 43:31e generalmente cercano di ridurre la
-
43:31 - 43:33coscienza: come nasce la coscienza in una
-
43:33 - 43:37forma fisica? Danno per scontato il fisico
-
43:37 - 43:41e ritengono che il mondo ci fosse prima
-
43:41 - 43:44che nascesse la coscienza, solo in questo
-
43:44 - 43:47piccolo pianeta nel vasto universo. In
-
43:47 - 43:50qualche modo la vita si è evoluta,
-
43:50 - 43:52l'organismo si è evoluto e evolvendosi
-
43:52 - 43:56sempre di più, all'improvviso è comparsa
-
43:56 - 43:58la coscienza. Cercano di capire come sia
-
43:58 - 44:01possibile questo, perchè presuppongono
-
44:01 - 44:05che il fisico è la base, mentre Bhagavan
-
44:05 - 44:08dice:" Perchè si dovrebbe assumere che il
-
44:08 - 44:11fisico è la base? Noi sappiamo del mondo
-
44:11 - 44:13fisico solo perchè lo sperimentiamo, così
-
44:13 - 44:20senza 'io' che sperimenta, non ci sarebbe
-
44:20 - 44:23alcuna conoscenza del mondo fisico. Perchè
-
44:23 - 44:25dovremmo ritenere che 'io' dipende dal
-
44:25 - 44:27mondo fisico, piuttosto che il mondo
-
44:27 - 44:30fisico dipenda da 'io'?
-
44:30 - 44:33D.:Il mio inglese non è molto buono
-
44:33 - 44:35M.: Ok, scusa, ho parlato troppo
-
44:35 - 44:36velocemente?
-
44:36 - 44:39D.: Potresti ripetere come si investiga
-
44:39 - 44:49'io'? M.: Se ti chiedo di investigare
-
44:49 - 44:51cosa c'è nel mazzo di fiori, cosa fai?
-
44:51 - 44:55Dai una sbirciata... quindi, non possiamo
-
44:55 - 45:01vedere 'io', non è una cosa fisica come
-
45:01 - 45:05un fiore, ma quando gurdiamo qui, ciò
-
45:05 - 45:09che attraverso gli occhi va al fiore, per
-
45:09 - 45:12spiegarsi, è la nostra attenzione. quindi
-
45:12 - 45:15dobbiamo dirigere questa attenzione
-
45:15 - 45:18ciò cui diamo attenzione, sperimentiamo
-
45:18 - 45:21quindi sperimentiamo il mondo perchè gli
-
45:21 - 45:23diamo attenzione. Invece che dare
-
45:23 - 45:26attenzione a qualsiasi altra cosa, dai
-
45:26 - 45:29attenzione solo a 'io', cerca di
-
45:29 - 45:32sperimentare solo 'io', perchè fino a
-
45:32 - 45:35quando sperimenti altro dall'io' stai
-
45:35 - 45:38mischiando te stessa con aggiunte e
-
45:38 - 45:42stai diventando l'ego. Se vuoi
-
45:42 - 45:45sperimentare 'io' per come è in realtà,
-
45:45 - 45:48devi sperimentarlo in completo isolamento
-
45:48 - 45:51da tutto il resto. Il mio inglese è
-
45:51 - 45:54chiaro? Capisci 'isolamento'? Quando gli
-
45:54 - 45:57scienziati suppongono di aver scoperto
-
45:57 - 46:00qualche erba nella foresta sudamericana
-
46:00 - 46:05che potrebbe curare il cancro, la leucemia
-
46:05 - 46:10il diabete o qualcos'altro, cosa fanno
-
46:10 - 46:12gli scienziati? Cercano di isolare il
-
46:12 - 46:15principio attivo. Allo scopo di studiare
-
46:15 - 46:20qualcosa, per essere veramente sicuro che
-
46:20 - 46:23stai studiando solo una cosa, devi
-
46:23 - 46:25isolarla da tutto il resto, quindi devi
-
46:25 - 46:31evitare...perchè se ci sono troppe cose,
-
46:31 - 46:34potrebbe essere una fra tante cose e non
-
46:34 - 46:36capisci quale stai studiando veramente
-
46:36 - 46:38così dobbiamo studiare 'io' solamente
-
46:38 - 46:41dobbiamo isolarlo da tutte le aggiunte
-
46:41 - 46:43con le quali ora si mischia, quindi
-
46:43 - 46:45dobbiamo provare a focalizzare la nostra
-
46:45 - 46:51attenzione su ciò che è questo 'io'.
-
46:51 - 46:54Questo è tutto.
-
46:54 - 47:00D.: Possiamo tornare a quello che hai
-
47:00 - 47:04detto sulla preghiera? E' assolutamente
-
47:04 - 47:07accettabile dire che, gran parte delle
-
47:07 - 47:09preghiere sono uno spreco di tempo, perchè
-
47:09 - 47:11Dio conosce già cosa vogliamo, è
-
47:11 - 47:16affare di Dio.Ho amici musulmani e non
-
47:16 - 47:21fanno che pregare continuamente, una
-
47:21 - 47:24preghiera dietro l'altra, ma sotto di esse
-
47:24 - 47:30c'è un fiume d'amore, e penso che la
-
47:30 - 47:35preghiera che si concentra sull'amore sia
-
47:35 - 47:44M.: Questa è la parte di bhakti, è
-
47:44 - 47:49spiegato molto chiaramente da Sadhu Om
-
47:49 - 47:52nella seconda parte di "The path of Sri
-
47:52 - 47:54Ramana". Quello che spiega è: quando
-
47:54 - 48:00le persone incominciano a adorare Dio,
-
48:00 - 48:04Dio è il mezzo per uno scopo, esse
-
48:04 - 48:06vogliono raggiungere determinate cose
-
48:06 - 48:09credono che il potere di Dio sia garantito
-
48:09 - 48:11così arrivano a Dio con la lista delle
-
48:11 - 48:13spese: voglio questo e quello. Questa
-
48:13 - 48:17è 'Kamya bhakti", cioè pregare per
-
48:17 - 48:21ottenere qualcosa, p.es. 'voglio un lavoro
-
48:21 - 48:24voglio passare l'esame, voglio che la
-
48:24 - 48:29nonna malata stia meglio, questo, quello.'
-
48:29 - 48:33Sembra di pregare in modo altruistico,
-
48:33 - 48:35pregando per la nonna, ma in realtà,
-
48:35 - 48:38preghiamo per nostra nonna, preghiamo
-
48:38 - 48:41forse per la nonna che sta morendo di fame
-
48:41 - 48:44in Africa o in qualche altro posto? No,
-
48:44 - 48:47preghiamo per coloro che ci sono vicini.
-
48:47 - 48:50quindi, qualsiasi cosa chiediamo di
-
48:50 - 48:54ottenere da Dio è solo 'Kamya', ma,
-
48:54 - 49:00nel fare questo, più preghiamo Dio per
-
49:00 - 49:08questo o per quello, vedremo che almeno
-
49:08 - 49:10alcune delle notre preghiere ci
-
49:10 - 49:14sembreranno esaudite e allora, prima o poi
-
49:14 - 49:18poichè spesso pensiamo a Dio, ci verrà
-
49:18 - 49:21il pensiero che quando Dio è così gentile
-
49:21 - 49:23che risponde alle mie preghiere,
-
49:23 - 49:25quanto amore ha per me? Non sono io? Io
-
49:25 - 49:29che chiedo a Lui questo e quello, invece
-
49:29 - 49:34che cercare Dio stesso. Se lui è così
-
49:34 - 49:36amorevole da esaudire tutti i miei
-
49:36 - 49:38desideri, allora sicuramente dovrei
-
49:38 - 49:41cercare lui piuttosto che i miei bisogni.
-
49:41 - 49:43Lui conosce i miei bisogni, Lui li
-
49:43 - 49:46soddisferà, e allora smettiamo di pregare
-
49:46 - 49:48Dio per questo e quello, preghiamo Dio
-
49:48 - 49:50solo per amore di Dio, vogliamo
-
49:50 - 49:53avvicinarci a Dio, vogliamo che Dio
-
49:53 - 49:58diventi il nostro desiderio. Così questo
-
49:58 - 50:01è il punto in cui 'kamya bhakti' diventa
-
50:01 - 50:03'niskamya bhakti', preghiamo Dio solo
-
50:03 - 50:05per Dio, ma anche questa non è la fine,
-
50:05 - 50:10perchè ancora crediamo che Dio sia altro
-
50:10 - 50:12da noi stessi. Ma più preghiamo Dio, lo
-
50:12 - 50:19adoriamo, meditiamo o altro, questa è
-
50:19 - 50:22tutta mente pura e limitata, è il pulire
-
50:22 - 50:25la mente dagli attaccamenti, e come la
-
50:25 - 50:27mente diviene gradualmente più pura
-
50:27 - 50:29raggiungerà un punto in cui sarà pronta
-
50:29 - 50:34per ricevere l'insegnamento del Guru
-
50:34 - 50:37da un Guru, perchè il Dio che stiamo
-
50:37 - 50:39cercando è te stesso. Se vuoi
-
50:39 - 50:41sperimentare Dio, devi sperimentare te
-
50:41 - 50:45stesso per quello che realmente sei. Ecco
-
50:45 - 50:48dove 'anya bhakti' la bhakti per Dio come
-
50:48 - 50:51realmente è, diventa 'ananya bhakti'.
-
50:51 - 50:54Questo è spiegato molto bene da Bhagavan
-
50:54 - 50:57in 'Upadesa Undiyar'. Nei primi due versi
-
50:57 - 51:01Lui dice: karma non può dare la
-
51:01 - 51:03liberazione, poi nel terzo verso dice:
-
51:03 - 51:08'niskamya karma', fatto con amore per Dio,
-
51:08 - 51:12offrendo i frutti a Dio, questo
-
51:12 - 51:14purificherà la mente e mostrerà la via
-
51:14 - 51:16verso la liberazione. Non dice che è la
-
51:16 - 51:21via verso la liberazione, lui dice che
-
51:21 - 51:23purificherà la mente e mostrerà la via
-
51:23 - 51:25verso la liberazione. La via verso la
-
51:25 - 51:29liberazione è solo 'vicara'. Ma
-
51:29 - 51:32praticando Bhakti verso Dio, adorando Dio
-
51:32 - 51:35'niskamya', senza alcun desiderio, nè
-
51:35 - 51:37altro da Dio eccetto che Dio stesso, e poi
-
51:37 - 51:41spiega che ci sono diversi tipi di azioni
-
51:41 - 51:46che possiamo fare: possiamo fare 'puja'
-
51:46 - 51:49che è l'adorazione fisica di Dio, possiamo
-
51:49 - 51:53fare 'japa', cantare e adorare Dio
-
51:53 - 52:02verbalmente, o possiamo meditare su Dio
-
52:02 - 52:09che adorazione mentale su di Lui. Questo
-
52:09 - 52:13viene spiegato nei versi 4,5,6,7, poi
-
52:13 - 52:16nell'ottavo verso egli dice, piuttosto
-
52:16 - 52:20che ' anya-bhāva' cioè meditare su Dio
-
52:20 - 52:23come se fosse altro, 'ananya-bhāva', la
-
52:23 - 52:27convinzione che Lui è 'io'. 'Ananya-bhava
-
52:27 - 52:30significa quando meditiamo, 'ananya'
-
52:30 - 52:32significa 'senza alterità', quindi se
-
52:32 - 52:35meditiamo su ciò che non è altro, questo
-
52:35 - 52:38è meditare su 'io'. Quindi 'ananya-bhava'
-
52:38 - 52:40che in sanscrito è: 'Lui è io', non c'è
-
52:40 - 52:45Lui altro da 'io', ciò che Bhagavan
-
52:45 - 52:47descrive qui è l'autoattenzione che Lui
-
52:47 - 52:51definisce 'anaittinum uttamam', che è la
-
52:51 - 52:53più elevata, cioè è la forma di
-
52:53 - 52:56meditazione più elevata e la forma più
-
52:56 - 52:58elevata di bhakti, perchè solo questo è
-
52:58 - 53:03il sentiero diretto per la liberazione
-
53:03 - 53:07Quindi, non è che la preghiera sia inutile
-
53:07 - 53:10ma, penso che ogni vero devoto capirà
-
53:10 - 53:12che le preghiere non vengono sempre
-
53:12 - 53:16esaudite, e se abbiamo un po' di buon
-
53:16 - 53:18senso, capiremo che le nostre preghiere
-
53:18 - 53:20non vengono sempre esaudite
-
53:20 - 53:22e, grazie al cielo,non sono sempre
-
53:22 - 53:25esaudite
-
53:25 - 53:28D.: quindi la preghiera è una forma di
-
53:28 - 53:33bhakti, una bhakti speciale?
-
53:33 - 53:40M.: Sì, ma, è ancora un modo indiretto
-
53:40 - 53:43quando arriviamo Bhagavan e impariamo da
-
53:43 - 53:45Bhagavan che il sentiro diretto è quello
-
53:45 - 53:48di investigare 'io'. Bhagavan dice in
-
53:48 - 53:58Nāṉ Yār? (chi sono io?): chi viene
-
53:58 - 54:01catturato entro lo sguardo della Grazia
-
54:01 - 54:03del Guru sarà sicuramente salvato come la
-
54:03 - 54:05preda nelle fauci della tigre, e poi dice
-
54:05 - 54:07"Tuttavia, è essenziale seguire il
-
54:07 - 54:12sentiero indicato dal Guru. Il sentiero
-
54:12 - 54:15che ci viene mostrato dal nostro Guru è
-
54:15 - 54:18solo 'vicara'. Tutte le altre strade
-
54:18 - 54:20ci danno il modo di arrivare al sentiero
-
54:20 - 54:21di 'vicara'.
-
54:21 - 54:23D.:Non ha detto che l'unica strada è
-
54:23 - 54:25'vicara', ha detto che l'altro sentiero
-
54:25 - 54:27è 'bhakti', e puoi trovare Dio come amore
-
54:27 - 54:30Dio è amore. Ecco dov'è Dio
-
54:30 - 54:31M.: Dio è altro da te stesso?
-
54:31 - 54:34D.: Sì, ......M.: Dio è altro da te?
-
54:34 - 54:36D.: Certo! M.: allora il Suo amore
-
54:36 - 54:39per te è im perfetto, perchè se Lui è
-
54:39 - 54:45altro da te, allora Lui ti ama come altro
-
54:45 - 54:47da sè. Quindi di sicuro Lui ama se stesso
-
54:47 - 54:50tutti amiamo noi stessi. Quindi se Lui ama
-
54:50 - 54:52solo se stesso da un po' d'amore a te.
-
54:52 - 54:54Io non sono soddisfatto da un Dio di
-
54:54 - 54:57questo tipo. Io sono soddisfatto solo dal
-
54:57 - 54:59Dio che Bhagavan mi ha mostrato che è il
-
54:59 - 55:02mio sè, perchè questo Dio mi ama come
-
55:02 - 55:04'mio sè'. Lui mi ama molto meglio di come
-
55:04 - 55:08io amo me stesso, perchè'io amo me stesso'
-
55:08 - 55:11con l' ego. Lui mi ama com realmente sono,
-
55:11 - 55:14quindi non è un Dio molto migliore?
-
55:14 - 55:16D.: Sì. M.: Allora, se vogliamo
-
55:16 - 55:18conoscere questo Dio, dobbiamo dare
-
55:18 - 55:22attenzione a 'io'. D.: Ok.
-
55:22 - 55:29D.: L'attenzione all'attenzione è...
-
55:29 - 55:34M.:Attenzione a essere chi da attenzione.
-
55:34 - 55:36chi da attenzione? E' 'io'. Quindi
-
55:36 - 55:42attenzione all'io che da attenzione, in
-
55:42 - 55:44altre parole, noi volgiamo l'attenzione
-
55:44 - 55:46indietro, verso noi stessi. Cos'è
-
55:46 - 55:48l'attenzione? L'attenzione è la nostra
-
55:48 - 55:51consapevolezza, noi dirigiamo la nostra
-
55:51 - 55:53consapevolezza, come è
-
55:53 - 55:55alle cose, portiamo le cose al centro
-
55:55 - 55:59della nostra consapevolezza, non mandiamo
-
55:59 - 56:02in realtà la nostra consapevolezza fuori,
-
56:02 - 56:04tiriamo le cose nel centro della nostra
-
56:04 - 56:07consapevolezza mentre diamo loro
-
56:07 - 56:12attenzione. Invece che portare altro nel
-
56:12 - 56:14centro della nostra consapevolezza, ciò
-
56:14 - 56:16che è sempre nel centro della nostra
-
56:16 - 56:19consapevolezza, siamo consapevoli solo di
-
56:19 - 56:20quello, e quello è 'io'.
-
56:20 - 56:22D.: Colui che da attenzione è 'io'
-
56:22 - 56:27M.: Colui che da attenzione è 'io' sì.
-
56:27 - 56:31D.:Nella tecnica dell'investigazione,
-
56:31 - 56:34ci diresti qualcosa sul raccogliere
-
56:34 - 56:37l'attenzione, o non è necessario?
-
56:37 - 56:41M.:Raccogliamo continuamente l'attenzione,
-
56:41 - 56:47quando leggiamo un email, raccogliamo
-
56:47 - 56:50l'attenzione per concentrarci sull'email
-
56:50 - 56:52giusto? Qualunque cosa noi portiamo
-
56:52 - 56:55all'attenzione e togliamo l'attenzione
-
56:55 - 56:57dalle altre cose, e la concentriamo su una
-
56:57 - 56:59cosa, quindi quando il nostro scopo è di
-
56:59 - 57:02dare attenzione solo a 'io', dando tutta
-
57:02 - 57:04l'attenzione a 'io', automaticamente la
-
57:04 - 57:07portiamo via dalle altre cose, la
-
57:07 - 57:08ritiriamo via dal resto.
-
57:08 - 57:10D.:E' una forma di concentrazione
-
57:10 - 57:15M.: Sì D.:Vorrei fare una domanda su
-
57:15 - 57:17questa tecnica di 'maha yoga'
-
57:17 - 57:19M.:La tecnica di 'Maha yoga', quel libro
-
57:19 - 57:25è molto fuorviante D.:Spiega le molte
-
57:25 - 57:27forme di meditazione
-
57:27 - 57:30M.: Sì ma non è....spiega molte cose, ma
-
57:30 - 57:34non spiega cosa sono gli insegnamenti di
-
57:34 - 57:36Bhagavan. Il titolo stesso è fuorviante
-
57:36 - 57:39perchè 'maha yoga' non ha le tecniche di
-
57:39 - 57:43'Maha yoga,' non fu scritto da Lakshmana
-
57:43 - 57:45Sarma non ha niente a che vedere con
-
57:45 - 57:47Lakshmana Sarma. Lakshmana Sarma che ha
-
57:47 - 57:50scritto 'Maha yoga', il libro 'Maha yoga'
-
57:50 - 57:52fu scritto da un altro buon
-
57:52 - 57:54devoto di Bhagavan. Lui chiamò questo
-
57:54 - 57:56libro 'Maha yoga', perchè una volta
-
57:56 - 57:58Bhagavan disse, quando c'erano dei
-
57:58 - 58:00discorsi sullo yoga, lui disse: questo è
-
58:00 - 58:02lo yoga più grande di tutti gli yoga,
-
58:02 - 58:06questo è 'Maha yoga 'parlando di 'vicara'
-
58:06 - 58:08Quindi, nella terminologia di Bhagavan
-
58:08 - 58:12'Maha yoga' significa solo vicara. Ma
-
58:12 - 58:16quello che è spiegato in quel libro, la
-
58:16 - 58:18tecnica di 'Maha yoga'è tutto tranne che
-
58:18 - 58:20vicara. Spiega di.. non riesco a
-
58:20 - 58:24ricordare, sono passati molti anni da
-
58:24 - 58:26quando lo lessi, ma spiega di alcune
-
58:26 - 58:28immagini nel processo di immergersi nel
-
58:28 - 58:32cuore o qualcosa del genere. Nessuna
-
58:32 - 58:37parola può descrivere in modo adeguato
-
58:37 - 58:41cos'è vicara, perchè le parole descrivono
-
58:41 - 58:46cose, nessuna parola può descrivere cosa
-
58:46 - 58:48è realmente vicara, così Bhagavan spesso
-
58:48 - 58:51usava termini figurati, uno dei termini
-
58:51 - 58:55figurati che lui usava era 'tuffarsi',
-
58:55 - 58:58usava l'analogia per esempio in 'chi sono
-
58:58 - 59:00io?' Nan yar, proprio come un cercatore
-
59:00 - 59:02di perle, che si tuffa nelle profondità
-
59:02 - 59:07dell'oceano per prendere la perla, così
-
59:07 - 59:10noi dovremmo tuffarci dentro noi stessi
-
59:10 - 59:12per prendere la perla dell'atma. Qui
-
59:12 - 59:15'tuffarsi' non significa immergersi
-
59:15 - 59:17nell'acqua, significa 'sprofondare'
-
59:17 - 59:23'affondare', quindi, quando la mente
-
59:23 - 59:26affonda, come deve affondare l'ego?
-
59:26 - 59:28E' solo dando attenzione a se stesso. Ma
-
59:28 - 59:34nel libro 'la tecnica di'Maha yoga',
-
59:34 - 59:39è un 'immagine da elaborare(?)
-
59:39 - 59:42quello che descrive e poi parla anche
-
59:42 - 59:44del cuore sul lato destro, parla anche
-
59:44 - 59:46dell'osservazione del respiro, una cosa
-
59:46 - 59:48della quale non parla è proprio
-
59:48 - 59:51l'auto-attenzione. Quindi sebbene questo
-
59:51 - 59:54libro sia stato in circolazione per molto
-
59:54 - 59:57tempo, fuorviando molte persone, per
-
59:57 - 60:00fortuna molti non hanno letto solo questo
-
60:00 - 60:03libro e capiscono che questo libro è un
-
60:03 - 60:05po'.... D.: questo libro è stato
-
60:05 - 60:06pubblicato in Arunashram
-
60:06 - 60:12M.: molte cose vengono pubblicate... ti
-
60:12 - 60:16racconto una storia se vuoi avere un'idea
-
60:16 - 60:18di cosa è stato pubblicato in Ramanashram.
-
60:18 - 60:22Ti racconto una storia: quando Lakshmana
-
60:22 - 60:26Sarma arrivò da Bhagavan, la prima volta,
-
60:26 - 60:29Lakshmana Sarma che scrisse il libro
-
60:29 - 60:31'Maha yoga', non il libro 'la tecnica di
-
60:31 - 60:34Maha yoga', quando lui giunse per la prima
-
60:34 - 60:37volta da Bhagavan, Bhagavan aveva appena
-
60:37 - 60:39scritto recentemente 'Ulladu Narpadu',
-
60:39 - 60:41così Bhagavan gli chiese: ' hai letto
-
60:41 - 60:44'Ulladu narpadu'? E lui disse: Bhagavan
-
60:44 - 60:46io sono uno studente di sanscrito, non
-
60:46 - 60:48sono così bravo in Tamil, ma se puoi
-
60:48 - 60:50spiegarmelo, io vorrei studiare 'Ulladu
-
60:50 - 60:53Narpadu' volentieri. In breve lui disse,
-
60:53 - 60:55probabilmente ne siete consapevoli.
-
60:55 - 61:00ma forse non tutti lo sono, Dal 1830 o 40
-
61:01 - 61:05in cui l'istruzione britannica impose,
-
61:05 - 61:07che in tutte le scuole si dovesse
-
61:07 - 61:09insegnare inglese, e oltre all'inglese
-
61:09 - 61:11si doveva studiare o la madre lingua o si
-
61:11 - 61:13poteva studiare sanscrito, non so nelle
-
61:13 - 61:15altri parti dell'India, ma nell'India
-
61:15 - 61:17meridionale e in Tamil Nadu, questo ebbe
-
61:17 - 61:20l'effetto che tutti i bramini scelsero di
-
61:20 - 61:22studiare sanscrito, non tutti, ma gran
-
61:22 - 61:25parte scelsero lo studio del sanscrito,
-
61:25 - 61:30molti non-bramini scelsero di studiare il
-
61:30 - 61:35tamil. Prima che questa politica divenisse
-
61:35 - 61:37legge, tutte le persone istruite in Tamil
-
61:37 - 61:40Nadu, bramini e non bramini, studiavano
-
61:40 - 61:45sia il tamil che il sanscrito e le due
-
61:45 - 61:47lingue si integravano bene tra loro
-
61:47 - 61:49e quello che si imparava in una lingua
-
61:49 - 61:52si poteva imparare anche nell'altra lingua
-
61:52 - 61:54ma a causa di questa divisione, molti
-
61:54 - 61:56bramini avevano studiato sanscrito e
-
61:56 - 61:59sebbene la loro madre lingua sia il
-
61:59 - 62:01tamil, essi non riescono a capire la
-
62:01 - 62:04metrica tamil, perchè il tamil è una
-
62:04 - 62:05lingua classica come il sanscrito, quindi
-
62:05 - 62:09per molti tamiliani è difficile capire il
-
62:09 - 62:14tamil classico. Lakshmana Sarma, essendo
-
62:14 - 62:17bramino scelse di studiare sanscrito a
-
62:17 - 62:21scuola e non era familiare con il tamil
-
62:21 - 62:23letterario, il tamil classico e Bhagavan
-
62:23 - 62:25scriveva nello stile del tamil classico,
-
62:25 - 62:27così lui aveva difficoltà a capire
-
62:27 - 62:30'Ulladu Narpadu'. Bhagavan allora cominciò
-
62:30 - 62:32a spiegargli il significato di 'Ulladu
-
62:32 - 62:35Narpadu', e poichè ama il sanscrito e gli
-
62:35 - 62:36piace scrivere versi in sanscrito,
-
62:36 - 62:39Lakshmana Sarma cominciò a scrivere versi,
-
62:39 - 62:41e mostrò i versi a Bhagavan e Bhagavan
-
62:41 - 62:44gli suggerì delle correzioni e quando
-
62:44 - 62:45lo finì decise di rivederla
-
62:45 - 62:47di nuovo, così di nuovo chiese a
-
62:47 - 62:49Bhagavan di spiegargli di nuovo il
-
62:49 - 62:51significato, e lo riscrisse di nuovo, la
-
62:51 - 62:54riscrisse due o tre volte con metri molto
-
62:54 - 62:59diversi. Mentre questo lavoro proseguiva,
-
62:59 - 63:02un giorno Kapali Sastri, che era discepolo
-
63:02 - 63:05Kavyakantha e che in quel periodo aveva
-
63:05 - 63:07raggiunto l'ashram di Aurobindo, era in
-
63:07 - 63:11visita da Pondicherry in direzione di Sirs
-
63:11 - 63:14dove abitava Kavyakantha e quando arrivò
-
63:14 - 63:18all'ashram, altri seguagi di Kavyakantha
-
63:18 - 63:20dissero: questa persona Lakshmana Sarma
-
63:20 - 63:24sta scrivendo la traduzione di 'Ulladu
-
63:24 - 63:28Narpadu' in sanscrito, quindi tu che sei
-
63:28 - 63:31un grande studioso, dovresti controllarla.
-
63:31 - 63:33Lui la lesse, e disse a Bhagavan:Bhagavan
-
63:33 - 63:37penso che andrebbe mostrato a Kavyakantha,
-
63:37 - 63:39io andrò da lui e vorrei una copia.
-
63:39 - 63:42Allora ne fece una copia e andò da lui.
-
63:42 - 63:45Dopo poche settimane, Kavyakanta scrisse
-
63:45 - 63:51una lettera indirizzata a Ramanashram
-
63:51 - 63:54dicendo:" percependo la mia limitazione
-
63:54 - 63:56nel correggere la versione di Lakshmana,
-
63:56 - 63:59io scriverò la mia versione personale e
-
63:59 - 64:02dopo alcune settimane, lui spedì la
-
64:02 - 64:04propria versione che egli chiamò con il
-
64:04 - 64:07nome ' Sat Darshanam', che in origine era
-
64:07 - 64:09il nome della versione di Lakshmana cui
-
64:09 - 64:12lui rubò il nome e completò il contenuto
-
64:12 - 64:14e la spedì insieme a un'altra lettera a
-
64:14 - 64:17Bhagavan che diceva:" Per favore chiedi
-
64:17 - 64:19al direttore dell'ashram di non stamparla
-
64:19 - 64:24ancora, perchè Kapaly sta scrivendone il
-
64:24 - 64:27commento. Così, alcune settimane dopo,
-
64:27 - 64:31quando Kapaly ebbe finito il commento in
-
64:31 - 64:33sanscrito, lui stesso lo tradusse in tamil
-
64:33 - 64:38tutte tre le versioni, quella in inglese,
-
64:38 - 64:40quella in tamil e quella sanscrita,
-
64:40 - 64:42furono spedite all'ashram. In quel tempo
-
64:42 - 64:45L'ashram aveva appena cominciato a fare
-
64:45 - 64:47pubblicazioni proprie, in precedenza le
-
64:47 - 64:49pubblicazioni venivano fatte da altri
-
64:49 - 64:52devoti, così Chinna Swami era appena
-
64:52 - 64:54diventato Sarvadikhikari che significa il
-
64:54 - 64:59comandante, il goverantore, il dittatore
-
64:59 - 65:03dell'ashram, così lui si conferì questo
-
65:03 - 65:05titolo di Sarvadikhikari, e tutto il
-
65:05 - 65:07resto e anche le pubblicazioni iniziarono
-
65:07 - 65:10a essere gestite da Ramanashram. Così
-
65:10 - 65:12arrivarono questi tre libri, in inglese,
-
65:12 - 65:14in Tamil e in sanscrito, , molto
-
65:14 - 65:16contento ,li spedì in stampa per stamparli
-
65:16 - 65:21Così nel giro di tre mesi furono stampati
-
65:21 - 65:263 libri in queste tre lingue. Quando
-
65:26 - 65:30Lakshaman Sarma poi andò da Bhagavan,
-
65:30 - 65:32Egli disse:"Sarai molto curioso di leggere
-
65:32 - 65:35questa versione di 'Sat Darshana Bhashya'
-
65:35 - 65:37Non appena Lakshmana Sarma iniziò
-
65:37 - 65:39a leggerli, fu inorridito da quello che
-
65:39 - 65:41c'era scritto, non solo la traduzione, ma
-
65:41 - 65:44la completa mis-interpretazione di 'Ulladu
-
65:44 - 65:46Narpadu'. Molte idee importanti erano
-
65:46 - 65:48omesse o contorte in modo sottile, ma il
-
65:48 - 65:51commento era palesemente contro gli
-
65:51 - 65:53insegnamenti di Bhagavan, per esempio
-
65:53 - 65:59un passo, nell'introduzione, Kapaly Sastri
-
65:59 - 66:02fornisce alcune sue argomentazioni contro
-
66:02 - 66:04la ' Bhagavatam
-
66:04 - 66:06sulle false apparenze, insegnato da
-
66:06 - 66:12Shankara e dice: ' di conseguenza è falso
-
66:12 - 66:14e futile dire "solo Brahaman è reale, e
-
66:14 - 66:17il mondo non è reale', in altre parole lui
-
66:17 - 66:19disse che gli insegnamenti di Bhagavan
-
66:19 - 66:23sono falsi e inutili. Questo libro è stato
-
66:23 - 66:25pubblicato nel 1931, mi sembra, in
-
66:25 - 66:29Ramanashram, nel 2014 è ancora in
-
66:29 - 66:32pubblicazione in Ramanashram e le stesse
-
66:32 - 66:34parole: 'falso e inutile' ci sono ancora.
-
66:34 - 66:37Ma nessuno mette in discussione questo.
-
66:37 - 66:39D.: La versione di 'Sat Darshanam'
-
66:39 - 66:41M.: Veramente, qualcuno lo ha fatto
-
66:41 - 66:43, Sadhu Om lo ha fatto, perchè? come?
-
66:43 - 66:46questo è yoga(?) pubblicato
-
66:46 - 66:49quando Bhagavan era ancora vivo. Anche
-
66:49 - 66:51Lakshama Sarma protestò, quando lo vide,
-
66:51 - 66:54chiese a Bhagavan,: Bhagavan, se permetti
-
66:54 - 66:56che un libro del genere sia pubblicato
-
66:56 - 66:58dal tuo ashram mentre sei in vita, la
-
66:58 - 67:00gente in futuro, non dirà che lo hai
-
67:00 - 67:02autorizzato e approvato? Bhagavan rispose:
-
67:02 - 67:05conformemente alla purezza di 'vyanta
-
67:05 - 67:07Karana' cioè, conformemente alla purezza
-
67:07 - 67:10della mente, lo stesso insegnamento si
-
67:10 - 67:12riflette in modi diversi. Se pensi di
-
67:12 - 67:14poter scrivere un commento migliore,
-
67:14 - 67:16scrivi il tuo commento. Allora Lakshama
-
67:16 - 67:19scrisse un commento in tamil su 'Ulladu
-
67:19 - 67:21Narpadu', e scrisse anche 'Maha yoga'con
-
67:21 - 67:23molte delle stesse idee, poi Bhagavan
-
67:23 - 67:25disse in seguito, l'ashram, Chinnaswami
-
67:25 - 67:30non apprezzavano Lakshama Sarma, perchè
-
67:30 - 67:32Lakshma Sarma era amico di Muruganar e
-
67:32 - 67:35a Chinna Swami non piaceva Muruganar e
-
67:35 - 67:39si rifiutò di pubblicarlo, allora Lakshama
-
67:39 - 67:42Sarma che aveva la sua stampante, lo
-
67:42 - 67:47stampò e dopo aver stampato una copia
-
67:47 - 67:49, un giorno Bhagavan che si trovava fuori
-
67:49 - 67:51della finestra dell'ufficio, proprio
-
67:51 - 67:54dietro alla scrivania di Chinnaswami,
-
67:54 - 67:56Bhagavan stava proprio lì, qualcuno
-
67:56 - 67:58nell'ufficio gli fece notare che Bhagavan
-
67:58 - 68:01era dietro a lui, e Chinnaswami si alzò
-
68:01 - 68:03immediatamente e Bhagavan gli disse: tutti
-
68:03 - 68:06dicono che questo libro è il commento
-
68:06 - 68:08migliore a 'Ulladu Narpadu', perchè non lo
-
68:08 - 68:11stampi?" "Sì certo Bhagavan che lo stampo"
-
68:11 - 68:13Così cominciò la pubblicazione nell'ashram
-
68:13 - 68:17anche questo è pubblicato in Ramanashram.
-
68:17 - 68:23D.: Questo è 'Maha yoga' M.: No, questo è
-
68:23 - 68:26il commento di 'Ulladu Narpadu', circa
-
68:26 - 68:28nello stesso periodo lui scrisse 'Maha
-
68:28 - 68:30yoga' che non è scritto esattamente come
-
68:30 - 68:33commento, ma tratta più o meno lo stesso
-
68:33 - 68:35argomento. D.: Sat Darshana bhashya
-
68:35 - 68:37apparentemente non sembra differente
-
68:37 - 68:39M.: Se concordi che è 'falso e inutile'
-
68:39 - 68:42dire che 'solo Bramhan è reale e il mondo
-
68:42 - 68:43non è reale' ?
-
68:43 - 68:46Bhagavan ha detto: conforme alla purezza
-
68:46 - 68:48'vyanta karana', gli stessi insegnamenti
-
68:48 - 68:50si riflettono in modi diversi, alcuni
-
68:50 - 68:53leggono 'Sat Darhana Bhashya' e sono
-
68:53 - 68:55pienamente soddisfatti, questo è
-
68:55 - 69:00l'insegnamento di Bhagavan, perchè non
-
69:00 - 69:02sono in grado di afferrare oltre.
-
69:02 - 69:05D.: questo ci ha causato problemi, abbiamo
-
69:05 - 69:07studiato 'i Quaranta versi', e abbiamo
-
69:07 - 69:12letto il commento di 'Sat Darshana
-
69:12 - 69:18Bhashya' e abbiamo faticato a capirlo
-
69:18 - 69:24M.:Una cosa che Bhagavan disse a Lakshma
-
69:24 - 69:27Sarma, quando avvenne tutto questo. quando
-
69:27 - 69:35l'ashram ricevette la prima traduzione
-
69:35 - 69:38manoscritta di Kavyakantha, Lakshama lo
-
69:38 - 69:41lesse e era scritto in bel sanscrito e
-
69:41 - 69:43lui disse:" Bhagavan, è bello", e Bhagavan
-
69:43 - 69:45disse:" comincia a scrivere la tua
-
69:45 - 69:47versione in un metro più lungo e vedi
-
69:47 - 69:50quante idee, leggi attentamente e vedi
-
69:50 - 69:52quante idee sono state omesse, guarda
-
69:52 - 69:55sono state stravolte molte cose. Poi
-
69:55 - 69:58Bhagavan cominciò a spiegargli, Bhagavan
-
69:58 - 70:02gli disse:" L'hanno bevuto come veleno
-
70:02 - 70:04E Bhagavan gli raccontò una storia, pochi
-
70:04 - 70:06anni prima, una persona di nome
-
70:06 - 70:11Pranavananda, era lo zio di Sarvepalli
-
70:11 - 70:19Radhakrishna, e lui era il Munshi che
-
70:19 - 70:22portò F.H.Humphreys da Bhagavan. Prima
-
70:22 - 70:24era stao un capofamiglia e poi era
-
70:24 - 70:26diventato un sannyasin con il nome
-
70:26 - 70:28Pranavananda. Era competente sia in telugu
-
70:28 - 70:36che in tamil, così quando 'Nan Yar' uscì,
-
70:36 - 70:40egli tradusse 'Nan Yar' in telugu e lo
-
70:40 - 70:44mostrò a Kavyakantha. Kavyakantha lo lesse
-
70:44 - 70:47e disse:" Non ho mai pensato che Bhagavan
-
70:47 - 70:51sarebbe stato colpevole di parzialità, non
-
70:51 - 70:53mi piace affatto, portalo via. Bhagavan
-
70:53 - 70:55stesso raccontò questa storia a Lakshmana
-
70:55 - 71:01Sarma. Quindi, quando i libri dicono che
-
71:01 - 71:06era discepolo di Bhagavan, in realtà lui
-
71:06 - 71:08odiava gli insegnamenti di Bhagavan,
-
71:08 - 71:10perchè, gli insegnamenti di Bhagavan
-
71:10 - 71:12riguardano il 'volgersi all'interno',
-
71:12 - 71:14mentre i suoi interessi e ambizioni erano
-
71:14 - 71:19tanti, lui voleva stabilire il 'Dharma
-
71:19 - 71:22vedico' in India e voleva conquistare il
-
71:22 - 71:24mondo per stabilire il 'dharma vedico',
-
71:24 - 71:26aveva tante ambizioni e pensava di poter
-
71:26 - 71:29fare tutto ciò con 'mantra shakti, è
-
71:29 - 71:31questo è il motivo per cui era così
-
71:31 - 71:33interessato ai siddhi a Shakti e a queste
-
71:33 - 71:37cose, così non volle tradurre 'Ulladu
-
71:37 - 71:42Narpadu' così come era. Kapali Sastri (?)
-
71:42 - 71:45così nenche a lui piace, così lo hanno
-
71:45 - 71:51distorto. Quindi, se un libro è pubblicato
-
71:51 - 71:54da Ramanashram, questo non significa che
-
71:54 - 71:57sia la Bibbia. Anche se l'ashram è lì e
-
71:57 - 72:01gestiscon l'istituzione, ma là
-
72:01 - 72:03ma non conoscono gli insegnamenti di
-
72:03 - 72:05Bhagavan. Se si prova a spiegare che
-
72:05 - 72:08Lakshmana Sarma ha detto questo e Kapali
-
72:08 - 72:10Sastri ha detto quello, e si chiede quale
-
72:10 - 72:13dei due sia corretto, non lo sanno perchè
-
72:13 - 72:15non conoscono gli insegnamenti di Bhagavan
-
72:15 - 72:17sì conoscono "chi sono io? Chi sono io?"
-
72:17 - 72:20Gli insegnamenti di Bhagavan sono "Chi
-
72:20 - 72:22sono io?"ma, voglio dire "chi sono io?"
-
72:22 - 72:24è il cuore degli insegnamenti di Bhagavan.
-
72:24 - 72:27ma capire cosa significa quel "chi sono
-
72:27 - 72:29io?" presuppone una grande passione
-
72:29 - 72:31nel leggere e capire cosa dice Bhagavan.
-
72:31 - 72:34Quello che si legge neii normali libri stampati,
-
72:34 - 72:36per esempio, se leggiamo "I Colloqui"
-
72:36 - 72:38essi contengono molte cose giuste. ma ci
-
72:38 - 72:41sono molte cose giuste che sembrano
-
72:41 - 72:43contraddire completamente ciò che dice
-
72:43 - 72:45Bhagavan in altri posti. In parte perchè
-
72:45 - 72:48le cose non sono riportate correttamente,
-
72:48 - 72:50e in parte perchè Bhagavan, quando parlava
-
72:50 - 72:53alle persone e rispondeva alle domande,
-
72:53 - 72:55lo faceva secondo i bisogni individuali.
-
72:55 - 72:57Io non ho autorità, quindi qualsiasi cosa
-
72:57 - 73:02mi chiediate, continuo con 'io, io, io',
-
73:02 - 73:04perchè questo è quello che so. Bhagavan
-
73:04 - 73:07vedeva nel cuore delle persone, e sapeva
-
73:07 - 73:09ciò di cui ognuno aveva bisogno, e
-
73:09 - 73:11rispondeva in conformità. Ma per coloro
-
73:11 - 73:16che andavano a Lui con mente pura e erano
-
73:16 - 73:18desiderosi di conoscere i Suoi
-
73:18 - 73:20insegnamenti, Egli rispondeva che l'unica
-
73:20 - 73:22via è 'vicara'. L'unico obiettivo è
-
73:22 - 73:24sperimentare se stessi per quello che si è
-
73:24 - 73:25veramente.
-
73:25 - 73:33D.: Grazie Michael per questa rivelazione
-
73:33 - 73:40interessante.
-
73:40 - 73:43D.:C'è differenza tra coscienza e
-
73:43 - 73:49consapevolezza, essere consci con
-
73:49 - 73:52pensieri, ma consapevoli senza i pensieri?
-
73:52 - 73:56M.: Possiamo dare qualunque significato
-
73:56 - 74:01vogliamo, essenzialmente, 'consapevolezza'
-
74:01 - 74:03e 'coscienza' hanno lo stesso significato,
-
74:03 - 74:06ma cosa ognuno di essi significa dipende
-
74:06 - 74:08molto dal contesto in cui vengono usati.
-
74:08 - 74:17Quindi non è una questione di parole,
-
74:17 - 74:20nessuna parola può catturare realmente
-
74:20 - 74:23ciò di cui stiamo parlando. In un certo
-
74:23 - 74:26senso le parole sono indicatori, e noi
-
74:26 - 74:28dobbiamo capire quello che le parole ci
-
74:28 - 74:35indicano. Le parole in sè non hanno
-
74:35 - 74:38importanza, le parole che scegliamo di
-
74:38 - 74:41usare, che scegliamo 'coscienza' o
-
74:41 - 74:43'consapevolezza', per ciò che mi riguarda
-
74:43 - 74:47, non c'è alcuna differenza. Se
-
74:47 - 74:52cerchiamo di dare un significato separato
-
74:52 - 74:56a 'consapevolezza' e un significato
-
74:56 - 75:00separato a 'coscienza', non ci sono
-
75:00 - 75:03differenze di significato, nei testi non
-
75:03 - 75:07ho riscontrato alcuna differenza nel
-
75:07 - 75:10significato delle due parole, o coscienza
-
75:10 - 75:12o consapevolezza, entrambe.
-
75:12 - 75:14D.: E' lo stesso? M.: Sì è lo stesso:
-
75:14 - 75:16sono consapevole, o sono conscio, che
-
75:16 - 75:20differenza fa? D.: La coscienza non
-
75:20 - 75:25implica più background? mentre
-
75:25 - 75:29la consapevolezza è più 'essere
-
75:29 - 75:33consapevoli' di cose specifiche?
-
75:33 - 75:37M.: Può essere, qualche volta, ma dipende
-
75:37 - 75:43molto dal contesto. Non c'è nessuna parola
-
75:43 - 75:46che possa esprimere ciò che intendiamo.
-
75:46 - 75:49Una cosa che spesso sottolineo quando si
-
75:49 - 75:51parla di 'coscienza' o 'consapevolezza':
-
75:51 - 75:53negli insegnamenti di Bhagavan il senso
-
75:53 - 75:56in cui si usano le parole 'coscienza' e
-
75:56 - 75:58'consapevolezza' significa cosa è conscio
-
75:58 - 76:01e cosa è consapevole in altre parole 'io',
-
76:01 - 76:03mentre, quando generalmente si usano
-
76:03 - 76:09queste parole generalmente non ci si
-
76:09 - 76:13riferisce a 'io' che è consapevole,
-
76:13 - 76:17ma ci si riferisce alle condizioni di io
-
76:17 - 76:19che è consapevole di qualcosa, io che è
-
76:19 - 76:22conscio di qualcosa. Ma è 'io' che è
-
76:22 - 76:27consapevole, e questo ci interessa.
-
76:27 - 76:34D.:Michael, ti stressi mai? Mi colpisce
-
76:34 - 76:37vedere che sei una delle poche persone
-
76:37 - 76:39che ho incontrato che veramente evidenzia
-
76:39 - 76:43gli insegnamenti dei quali stiamo parlando
-
76:43 - 76:45Mi chiedevo perchè ci ho messo molto
-
76:45 - 76:50a imparare la tecnica e non sembra funzionare
-
76:50 - 76:59M.: Sicuramente non sono immune allo
-
76:59 - 77:03stress, io di solito non mi stresso
-
77:03 - 77:06Penso di aver fatto un buon allenamento
-
77:06 - 77:08vivendo a Tiruvannamalai, perchè lì ho
-
77:08 - 77:11vissuto in completa apertura come
-
77:11 - 77:15la gente parlava tutto il giorno, veniva e
-
77:15 - 77:18a stava lì
-
77:18 - 77:22così dagli anni che ho vissuto a
-
77:22 - 77:26Tiruvannamalai sono abituato a vivere a
-
77:26 - 77:28nella luce aperta . Così penso che sia
-
77:28 - 77:33stato una sorta di training per me, ma
-
77:33 - 77:35D.:Ma gli indiani lo fanno comunque
-
77:35 - 77:36M.: Lo so
-
77:36 - 77:38D.: Quindi voglio dire che gli indiiani si
-
77:38 - 77:40stressano di meno rispetto agli
-
77:40 - 77:41occidentali
-
77:41 - 77:45M.: Lo stress viene automaticamente, è la
-
77:45 - 77:50nostra risposta a una situazione, cioè
-
77:50 - 77:55se parliamo dell'essere centrati nell'io', anche nel
-
77:55 - 77:57mezzo di una battaglia possiamo sentirci
-
77:57 - 78:01centrati nell 'io', ma non sono mai stato in
-
78:01 - 78:04un campo di battaglia fortunatamente,ma
-
78:04 - 78:06sono sicuro che se fossi stato in un
-
78:06 - 78:09campo di battaglia sarei un po' stressato.
-
78:09 - 78:14Quindi non sono immune dallo stress, ma
-
78:14 - 78:24comunque non mi stresso molto facilmente,
-
78:24 - 78:27credo. Non posso dire che questo sia il
-
78:27 - 78:30risultato di qualche pratica, penso solo
-
78:30 - 78:33che alcuni hanno la tendenza a stressarsi
-
78:33 - 78:36più di altri. In particolare penso che se
-
78:36 - 78:38arriviamo agli insegnamenti di Bhagavan e
-
78:38 - 78:41capiamo almeno teoricamente che ciò
-
78:41 - 78:47che accade, accade perchè deve accadere,
-
78:47 - 78:51e, secondo Bhagavan, non c'è nulla che si
-
78:51 - 78:53può fare per cambiarlo, per quanto
-
78:53 - 78:55cerchiamo di cambiarle, le cose non
-
78:55 - 78:58cambiano, così l'unica cosa che possiamo
-
78:58 - 79:00cambiare, è la nostra reazione alle cose.
-
79:00 - 79:07Quindi penso, ho parlato molto di questa
-
79:07 - 79:10tecnica 'vicara', non sostengo di essere
-
79:10 - 79:13un grande praticante, combatto come
-
79:13 - 79:15gli altri, ma almeno per quel poco che
-
79:15 - 79:25provo a osservare 'io', penso che quella
-
79:25 - 79:32poca pratica che faccio, mi rende più
-
79:32 - 79:35facile, in un certo senso il non
-
79:35 - 79:38essere stressato dalle cose. Posso dire,
-
79:38 - 79:42che per ciò che riguarda la pratica,posso
-
79:42 - 79:46capire la teoria, ma una cosa è capire la
-
79:46 - 79:48teoria, e un'altra cosa metterla in
-
79:48 - 79:51pratica. E in parte, il parlare di questo
-
79:51 - 79:56soggetto non è per convincere altri che me
-
79:56 - 80:00più di ogni altra cosa io incoraggio me
-
80:00 - 80:04stesso a provare a perseverare in questa
-
80:04 - 80:07pratica. Quindi è solo per motivi egoisti
-
80:07 - 80:09che parlo degli insegnamenti di Bhagavan e
-
80:09 - 80:11scrivo degli insegnamenti di Bhagavan,
-
80:11 - 80:14perchè se non lo faccio, la mente va
-
80:14 - 80:21altrove D.: Sei Dio? M.: Se sono Dio? Se
-
80:21 - 80:25intendi chiedere se questa persona,
-
80:25 - 80:28Michael, seduta su questa sedia è Dio,
-
80:28 - 80:32non penso proprio. Ma se intendi parlare
-
80:32 - 80:34della realtà che sta dentro a ognuno di
-
80:34 - 80:38noi, sì è Dio, 'io' dentro ognuno di noi
-
80:38 - 80:42è Dio, Ma è 'io' separato dalla persona
-
80:42 - 80:46che ora ci sembra di essere, il puro 'io',
-
80:46 - 80:49'io' assolutamente isolato da tutto il
-
80:49 - 80:57resto. Questo è Dio. Perchè se accettiamo
-
80:57 - 80:59Dio come infinito, non ci può essere
-
80:59 - 81:02altro che Dio, ma se immaginiamo altro da
-
81:02 - 81:08Dio, questo limita Dio. C'è Dio più
-
81:08 - 81:12Michael. Quindi Michael c'è limitando Dio.
-
81:12 - 81:14Così, a meno che Dio non includa Michael,
-
81:14 - 81:17non è infinito, quindi ogni cosa è inclusa
-
81:17 - 81:22in Dio, D.: anche l'ego? M.: anche
-
81:22 - 81:27l'ego, sì. In fatti l'ego è il punto di
-
81:27 - 81:32contatto più vicino a Dio, perchè l'ego è
-
81:32 - 81:37un miscuglio del puro 'io', che è Dio, e
-
81:37 - 81:40tutte le aggiunte. Quindi se vuoi trovare
-
81:40 - 81:42Dio, è solo dentro a questo ego che
-
81:42 - 81:45possiamo trovare Dio. Fino a quando
-
81:45 - 81:48guardiamo fuori, vediamo altro da noi stessi e
-
81:48 - 81:51non possiamo vedere Dio, perchè Dio non
-
81:51 - 81:57può essere altro da noi stessi.
-
81:57 - 82:03D.: Cosa ci dici della Grazia, se non
-
82:03 - 82:10possiamo fonderci nel sè senza la grazia
-
82:10 - 82:14comprende anche la grazia?
-
82:14 - 82:18M.: Dio vuole essere veramente gentile
-
82:18 - 82:21con noi, la cosa più gentile che ci possa
-
82:21 - 82:23fare, è di essere sempre con noi, essere
-
82:23 - 82:26sempre dentro di noi, di brillare sempre
-
82:26 - 82:28in noi come 'io', questa è la Grazia più
-
82:28 - 82:33grande, vero? D.: C'è in tutti?
-
82:33 - 82:36M.: C'è sempre, la Grazia è costante, è
-
82:36 - 82:38sempre disponibile. Il fatto è che noi
-
82:38 - 82:45siamo come persone in piedi in un fiume,
-
82:45 - 82:47che si lamentano per la sete, quando
-
82:47 - 82:51preghiamo per la grazia, perchè la grazia
-
82:51 - 82:54è abbondante e disponibile, ma noi
-
82:54 - 82:58ostruiamo il flusso della grazia sorgendo
-
82:58 - 83:00come 'ego', noi blocchiamo il flusso della
-
83:00 - 83:03grazia, per intenderci. Non possiamo mai
-
83:03 - 83:05ostruire completamente, ma sembra che
-
83:05 - 83:08ostruiamo volgendo l'attenzione al mondo
-
83:08 - 83:11esterno, interessandoci al mondo, poniamo
-
83:11 - 83:15resistenza alla grazia che ci attira verso
-
83:15 - 83:17l'interno. D.: Allora come hai
-
83:17 - 83:23trovato la grazia? Come ci indicheresti
-
83:23 - 83:25la strada? M.: La Grazia è il puro
-
83:25 - 83:27'io' che brilla nel cuore di ognuno di noi
-
83:27 - 83:30ma noi tendiamo a ignorare 'io', perchè
-
83:30 - 83:34siamo troppo interessati al resto, quando
-
83:34 - 83:36nutriamo interesse per altre cose, stiamo
-
83:36 - 83:38ignorando la grazia, quando nutriamo
-
83:38 - 83:44interesse solo per 'io', solo allora
-
83:44 - 83:48apriamo il cuore alla grazia,
-
83:48 - 83:59D.: Hai detto che tra due pensieri c'è un
-
83:59 - 84:04gap, e questa cosa mi ha aiutato molto,
-
84:04 - 84:09perchè penso che sia una tecnica più facile
-
84:09 - 84:13perchè ho qualcosa su cui focalizzarmi,
-
84:13 - 84:20ma questo gap tra due pensieri la luce che
-
84:20 - 84:24da attenzione all'io'? M.: Bene, il gap
-
84:24 - 84:26tra due pensieri, quando diciamo che c'è
-
84:26 - 84:30un gap, esso è relativo ai due pensieri
-
84:30 - 84:36tra i quali accade, ma a noi interessa ciò
-
84:36 - 84:39che c'è in quel gap. Quando c'è un gap tra
-
84:39 - 84:41due pensieri, il pensiero viene meno e ciò
-
84:41 - 84:44che resta è la base, che è 'io', e può
-
84:44 - 84:50essere un indizio utile, ma
-
84:50 - 84:52dovremmo ricordare che è utile solo per,
-
84:52 - 84:57dovremmo cercare questo gap, dovremmo
-
84:57 - 85:00cercare 'io', e, più diamo attenzione
-
85:00 - 85:04a 'io', più i pensieri svaniranno e più
-
85:04 - 85:06noi saremo quel gap tra due pensieri, o
-
85:06 - 85:09saremo in quel gap tra due pensieri.
-
85:09 - 85:14D.:E' come 'vicara'? M.: E' 'vicara'
-
85:14 - 85:17sì, ma è molto facile oggettivizzare
-
85:17 - 85:23questa cosa. Se cerchiamo il'gap' come
-
85:23 - 85:27qualcosa altro da noi, dove tutti i
-
85:27 - 85:30pensieri svaniscono, cosa resta? 'io'
-
85:30 - 85:36Quindi, il 'gap' non è altro che 'io',
-
85:36 - 85:39ma questo 'io' c'è anche se ci sono i
-
85:39 - 85:42pensieri, i pensieri sono come nuvole che
-
85:42 - 85:46coprono il sole, il sole brilla sempre,
-
85:46 - 85:48qualche volta ci sono le nuvole, qualche
-
85:48 - 85:52volta c'è un 'gap' tra le nuvole, e il
-
85:52 - 85:55sole brilla luminoso. e' così. Ma ci
-
85:55 - 86:00interessa il 'gap', perchè possiamo vedere
-
86:00 - 86:04il sole attraverso il 'gap'. Così è
-
86:04 - 86:07il sole che ci interessa, e non il 'gap'.
-
86:07 - 86:15D.: Il 'gap' indica il silenzio?
-
86:15 - 86:17M.: Sì, è un' gap' tra due pensieri, cioè
-
86:17 - 86:20non ci sono pensieri lì, il pensiero è
-
86:20 - 86:24l'antitesi del silenzio, quindi dove i
-
86:24 - 86:29pensieri svaniscono completamente,
-
86:29 - 86:32quando parliamo di un gap tra i pensieri
-
86:32 - 86:38è in senso relativo, perchè fino a quando
-
86:38 - 86:41sorge un pensiero in una parte del gap,
-
86:41 - 86:45qualunque pensiero, la base di qualsiasi
-
86:45 - 86:47pensiero, è l'ego. Quindi l'ego esiste
-
86:47 - 86:52ancora lì, così quando sperimentiamo noi
-
86:52 - 86:55stessi come siamo realmente, non è
-
86:55 - 86:58nemmeno un gap tra due pensieri, perchè
-
86:58 - 87:00in quello stato nemmeno il primo pensiero
-
87:00 - 87:02esiste. Nemmeno il pensiero 'io' è
-
87:02 - 87:05presente lì. Quindi il 'gap' tra due
-
87:05 - 87:07pensieri è come una passaggio, voglio
-
87:07 - 87:15dire che è un indizio, e non dovremmo
-
87:15 - 87:17attaccarci troppo a questo indizio,
-
87:17 - 87:23dovremmo andare oltre l'indizio verso ciò
-
87:23 - 87:27che ci indica, fondamentalmente è 'io' che
-
87:27 - 87:30stiamo cercando, è 'io' che sperimentiamo
-
87:30 - 87:33in modo più chiaro, nella misura in cui
-
87:33 - 87:36i pensieri svaniscono, in questa misura
-
87:36 - 87:41sperimentiamo noi stessi chiaramente.
-
87:41 - 87:44Bene, ho risposto in modo soddisfacente
-
87:44 - 87:46alla tua domanda sulla grazia o
-
87:46 - 87:48forse dovrei essere più esauriente?
-
87:48 - 87:55D.: Sì e no, sì e no, perchè mi colpisce
-
87:55 - 87:59il modo in cui tu parli della grazia
-
87:59 - 88:09M.: Ok, ok, possiamo avvicinarci in modo
-
88:09 - 88:11diverso : la grazia è l'amore che Dio ha
-
88:11 - 88:13per noi, vero? D.: Sì, se lo dici, sì
-
88:13 - 88:15M.: Pensi che la grazia sia altro dall'
-
88:15 - 88:18amore di Dio, pensi che l'amore e la
-
88:18 - 88:20grazia siano due cose separate?
-
88:20 - 88:27D.: la grazia, scusa Dio è bhakti per te?
-
88:27 - 88:32M.: Sì, non è sempre bhakti per noi ?
-
88:32 - 88:34D.:Sì ma è una bhakti speciale, non
-
88:34 - 88:42abbiamo sempre accesso alla grazia,
-
88:42 - 88:47o almeno non io.
-
88:47 - 88:55M.: In realtà ce l'hai. Ma il fatto è che
-
88:55 - 88:58quando dirigiamo l'attenzione all'esterno
-
88:58 - 89:01per così dire, ostruiamo il flusso della
-
89:01 - 89:06grazia. Siamo in un fiume, ma invece che
-
89:06 - 89:08bere l'acqua, teniamo la testa fuori
-
89:08 - 89:13dall'acqua, così ci sembra di non essere
-
89:13 - 89:15grado di bere l'acqua, ma siamo noi che
-
89:15 - 89:17scegliamo di stare fuori dall'acqua invece
-
89:17 - 89:20che berla. E' solo la nostra volontà che
-
89:20 - 89:25si oppone alla volontà di Dio, la
-
89:25 - 89:27volontà di Dio è che dovremmo arrendere
-
89:27 - 89:29il nostro ego. Ma è la nostra volontà che
-
89:29 - 89:31sorge e si interessa al mondo. Quindi
-
89:31 - 89:37dobbiamo arrendere la volontà a Dio. Solo
-
89:37 - 89:40allora sperimenteremo la grazia nella
-
89:40 - 89:42sua pienezza. M.: Come definiresti
-
89:42 - 89:48l'arrendersi'? Cosa vuol dire 'arrendersi'
-
89:48 - 89:54M.: La resa di sè è arrendere se stessi a
-
89:54 - 89:57Dio. Noi stessi significa il nostro sè
-
89:57 - 89:59limitato, l'ego. Arrendere l'ego a Dio.
-
89:59 - 90:01D.: In altre parole è la nostra
-
90:01 - 90:06accettazione , e perseveranza
-
90:06 - 90:08M.: Sì, s', il non reagire alle cose,
-
90:08 - 90:11perchè, quello che reagisce è il nostro
-
90:11 - 90:13ego,più l'ego affonda, meno reagiremo alle
-
90:13 - 90:22cose, meno faremo resistenza alle cose.
-
90:22 - 90:25D.: così, accettazione dell'inaccettabile,
-
90:25 - 90:27per così dire. M.: Sì. si può dire
-
90:27 - 90:32questo. E' inaccettabile per l'ego, perchè
-
90:32 - 90:39Dio o la grazia, si sperimenta nella sua
-
90:39 - 90:42pienezza, dove l'ego sprofonda, e per
-
90:42 - 90:45l'ego la propria scomparsa, il proprio
-
90:45 - 90:48annientamento è inaccettabile
-
90:48 - 90:55D.: Grande! D.:ho queste due
-
90:55 - 91:03domande collegate, basate sulla tua
-
91:03 - 91:05esperienza e osservazione personale,
-
91:05 - 91:07certamente potremmo dire che l'idea di
-
91:07 - 91:10progresso o processo in sè potrebbe essere
-
91:10 - 91:12considerato un'illusione, cioè se stiamo
-
91:12 - 91:15progredendo verso, per dire nell'
-
91:15 - 91:17osservare 'io' o nell'introversione, è
-
91:17 - 91:20vero che a un certo punto c'è una forte
-
91:20 - 91:25spinta ad andare verso l'esterno, cioè,
-
91:25 - 91:27una resistenza più forte, così non è un
-
91:27 - 91:31processo lineare. In secondo luogo e in
-
91:31 - 91:34relazione a questo è la tua risposta su
-
91:34 - 91:40qual è il ruolo del guru come guida per
-
91:40 - 91:48chi cerca, non è un sentiero lineare
-
91:48 - 91:55M.:Penso che possiamo usare un'analogia
-
91:55 - 91:57per cercare di rispondere alla prima parte
-
91:57 - 92:00della tua domanda. Se hai una palla
-
92:00 - 92:04che è gonfiato e cerchi di spingerlo
-
92:04 - 92:08sotto acqua, più cerchi di spingerlo sotto
-
92:08 - 92:10più la resistenza lo fa uscire fuori. Ma
-
92:10 - 92:12se perseveri nel provare, provare,
-
92:12 - 92:15provare, lentamente, lentamente, l'aria
-
92:15 - 92:19uscirà dalla palla e allora diventerà
-
92:19 - 92:21sempre più facile spingerlo dentro. Una
-
92:21 - 92:25volta che l'aria sarà uscita del tutto,
-
92:25 - 92:28affonderà da solo. l'ego è un po' così,
-
92:28 - 92:31ora l'ego è una palla completamente gonfia
-
92:31 - 92:35siamo molto interessati a questo mondo,
-
92:35 - 92:37la vita nel mondo, le cose belle che
-
92:37 - 92:40possiamo sperimentare all'esterno, e
-
92:40 - 92:42poniamo molta resistenza quando proviamo
-
92:42 - 92:45a volgerci verso l'interno. E' come
-
92:45 - 92:47provare a spingere una palla gonfiata, ma
-
92:47 - 92:50se perseveriamo in questa pratica, come
-
92:50 - 92:53ci insegna Bhagavan, molto lentamente
-
92:53 - 92:57l'aria fuoriesce dalla palla ed essa
-
92:57 - 92:59diventa sempre più morbida, sempre più
-
92:59 - 93:02facile da spingere sotto, finchè alla fine
-
93:02 - 93:04una volta che i desideri e gli
-
93:04 - 93:09attaccamenti vengono spremuti fuori
-
93:09 - 93:11dall'ego, esso affonderà da solo senza
-
93:11 - 93:18sforzo, giù nel fondo del nostro cuore.
-
93:18 - 93:23D.: qualche volta le tendenze latenti
-
93:23 - 93:26M.: Sì, certamente, Bhagavan dice che è
-
93:26 - 93:28naturale, quando provi a dare attenzione
-
93:28 - 93:33a 'io', ma anche ai pensieri che sorgono
-
93:33 - 93:35è naturale e anche necessario, perchè solo
-
93:35 - 93:37se essi sorgono puoi estirparli alla
-
93:37 - 93:44radice, quindi perseverando sempre più,
-
93:44 - 93:48qualunque forza ci spinga a uscire di
-
93:48 - 93:50nuovo, dovremmo volgerci verso l'interno.
-
93:50 - 93:53Facendo questo, noi usciamo dalle tendenze
-
93:53 - 93:57della mente, cioè le visaya vasanas
-
93:57 - 94:00e rafforziamo le sat- vasana, che sono le
-
94:00 - 94:04vasana solo per essere, per sprofondare
-
94:04 - 94:06all'interno. E per quanto riguarda la
-
94:06 - 94:08parte del guru in questo, il guru come
-
94:08 - 94:11qualcuno di esterno da noi, il suo ruolo
-
94:11 - 94:14è quello di darci gli insegnamenti che
-
94:14 - 94:16sono la sua guida. Ora lo riproduciamo
-
94:16 - 94:23all'esterno, ma è sempre presente perchè
-
94:23 - 94:28è sempre dentro di noi come 'io', Così
-
94:28 - 94:30come il guru esterno ci spinge all'
-
94:30 - 94:33interno con le sue parole, Bhagavan nella
-
94:33 - 94:35forma di 'io' attira costantemente la
-
94:35 - 94:39la nostra mente all'interno. così
-
94:39 - 94:45dobbiamo arrenderci a Lui.
-
94:45 - 94:50D.: Posso fare una domanda? in che misura
-
94:50 - 94:57l'ego è karma? a un ego
-
94:57 - 95:02particolare, perchè per a causa del karma
-
95:02 - 95:04si ritorna in vita.
-
95:04 - 95:09M.: Chi aveva fatto quel karma? L'ego, sì
-
95:09 - 95:13D.: così l'ego è karma
-
95:13 - 95:16M.: E' l'agente del karma, e è alimentato
-
95:16 - 95:20karma.Ogni azione che facciamo, ogni
-
95:20 - 95:23azione comporta attenzione a qualcosa
-
95:23 - 95:25che è altro da 'io'. Se diamo attenzione
-
95:25 - 95:27solo a 'io' questo è lo stadio della
-
95:27 - 95:29quiete perfetta, il silenzio. Quando
-
95:29 - 95:32l'attenzione si muove verso l'esterno
-
95:32 - 95:36ad altre cose, questo è il punto in cui
-
95:36 - 95:40comincia il Karma. Ogni karma, qualsiasi
-
95:40 - 95:42cosa sentiamo che stiamo facendo, questo
-
95:42 - 95:47comporta il dare attenzione a altro da io.
-
95:47 - 95:55quindi questo alimenta l'ego,
-
95:55 - 95:58D.: quindi, il dare attenzione ad altro
-
95:58 - 96:01da 'io' ha come risultato il rafforzarsi
-
96:01 - 96:04dell'ego? M.:Sì, questo è ciò che dice
-
96:04 - 96:12Bhagavan, (cit. 'Ulladu Narpadu')
-
96:12 - 96:15afferrando la forma, alimentandosi di
-
96:15 - 96:21forme, l'ego si gonfia. Quindi il karma
-
96:21 - 96:25che facciamo alimenta l'ego. ecco perchè
-
96:25 - 96:28il karma non può mai essere un mezzo per
-
96:28 - 96:32annientare l'ego. L'ego può essere
-
96:32 - 96:35annientato solo nello stadio di calma
-
96:35 - 96:38perfetta. D.:Non avremmo karma se non
-
96:38 - 96:39avessimo ego?
-
96:39 - 96:41M.: no, ovviamente no. Perchè il karma è
-
96:41 - 96:47solo per l'ego. Bhagavan dice nel verso 38
-
96:47 - 96:50di 'Ulladu Narpadu' : se siamo coloro che
-
96:50 - 96:54fanno l'azione, dovremo sperimentare i
-
96:54 - 96:58frutti che ne risultano. Ma quando
-
96:58 - 97:00conosciamo noi stessi investigando
-
97:00 - 97:04' chi è colui che fa l'azione?' o 'chi
-
97:04 - 97:07sono io'? Il ' fare l'azione' sarà
-
97:07 - 97:11distrutto e con questo svaniranno i tre
-
97:11 - 97:16karma e quindi l'ego svanirà.
-
97:16 - 97:22Una cosa che Bhagavan dice spesso:
-
97:22 - 97:25Qualsiasi cosa pensiamo di noi stessi,
-
97:25 - 97:27quando pensiamo che siamo orgogliosi o
-
97:27 - 97:29pensiamo di essere umili, pensiamo di
-
97:29 - 97:32essere buoni o cattivi, è tutto ego,
-
97:32 - 97:34perchè 'io sono questo' o 'io sono quello'
-
97:34 - 97:41è ego, solo 'io sono' è la realtà.
-
97:41 - 97:49D.: Krishnamurti una volta disse: se
-
97:49 - 97:52guardi solo il mondo, lui disse: tutto è
-
97:52 - 97:56mente. M.: Sì, sì
-
97:56 - 98:03D.:Ecco da dove viene, D.: essere e
-
98:03 - 98:08niente altro?
-
98:08 - 98:13D.: Lui è il catalizzatore M.: Lui è il
-
98:13 - 98:39catalizzatore
-
98:39 - 98:42M.: Bene, penso che tutti abbiamo dell'oro
-
98:42 - 98:45tutti fuori in strada hanno
-
98:45 - 98:47dell'oro. che sia il denaro per una
-
98:47 - 98:53pizza, o centinaia di milioni di dollari,
-
98:53 - 98:56tutti abbiamo... anche la formichina ha la
-
98:56 - 99:01sua ricchezza nel pezzetto di zucchero
-
99:01 - 99:03che trasporta tornando al suo nido.
-
99:03 - 99:08quindi noi tutti abbiamo dell'oro,
-
99:08 - 99:10c'è qualcosa che ci spinge a avere il
-
99:10 - 99:12possesso di qualcosa. Ma il problema è che
-
99:12 - 99:18molti di noi hanno scelto l'oro
-
99:18 - 99:23sbagliato. Bhagavan ci ha detto: il nostro
-
99:23 - 99:29problema non cesserà, fino a che l'ego
-
99:29 - 99:32esiste ancora, fino a quando sperimentiamo
-
99:32 - 99:35noi stessi come ego avremo sempre problemi
-
99:35 - 99:38Qualunque cosa possiamo raggiungere nella
-
99:38 - 99:40vita, non saremo soddisfatti.Quindi
-
99:40 - 99:48se accettiamo ciò che Bhagavan ci insegna,
-
99:48 - 99:51l'oro che proviamo a cercare
-
99:51 - 99:54per noi stessi è il far sprofondare
-
99:54 - 99:55l'ego, annientare l'ego,
-
99:55 - 99:57D.:L'ego combatte per la propria
-
99:57 - 100:00distruzione? non usiamo l'ego per pensare,
-
100:00 - 100:04per volere o per fare, e nel nostro 'fare
-
100:04 - 100:07qualcosa, è l'ego che vuole che
-
100:07 - 100:09accada qualunque cosa?
-
100:09 - 100:11M:.Esatto, esatto. quindi qualunque cosa
-
100:11 - 100:14facciamo è solo alimentare l'ego. Ma se
-
100:14 - 100:17invece di fare qualcosa, ci limitiamo
-
100:17 - 100:22a osservare l'ego e cerchiamo di dare
-
100:22 - 100:24attenzione all'io', che cos'è 'io'? l'ego
-
100:24 - 100:26affonderà e tutto il 'fare' giungerà alla
-
100:26 - 100:31fine. D.: Penso di aver capito.
-
100:31 - 100:35M. Non direi che abbiamo capito perchè capiremo pienamente
-
100:35 - 100:39solo quando riusciremo in quello che
-
100:39 - 100:43stiamo facendo, provando. Ma capiamo un
-
100:43 - 100:46po' di teoria, ma la vera comprensione
-
100:46 - 100:50giunge solo quando l'ego è svanito e
-
100:50 - 100:53sperimentiamo ciò che rimane dopo nella
-
100:53 - 100:57assenza dell'ego, che è ciò che siamo
-
100:57 - 101:00realmente . E' quello che rimane ciò che
-
101:00 - 101:05siamo realmente. Non l'ego.
-
101:05 - 101:09D.: penso che ci siano dei problemi,
-
101:09 - 101:12problemi linguistici e semantici che
-
101:12 - 101:14compaiono spesso a causa di un uso
-
101:14 - 101:16eccessivo di questa parola 'ego' in
-
101:16 - 101:19effetti, voglio dire che anche se si
-
101:19 - 101:21considera la parola 'ego' essa significa
-
101:21 - 101:23solo 'io'. Ora, ho notato che perfino
-
101:23 - 101:25in questa stanza, questo pomeriggio,
-
101:25 - 101:27l'uso della parola 'ego' per indicare
-
101:27 - 101:30piccole cose, se per esempio
-
101:30 - 101:33consideriamo la parola 'sedia', quando
-
101:33 - 101:36dico 'sedia' intendo 'sedia', per qualcun
-
101:36 - 101:39altro in questa stanza 'sedia' significa
-
101:39 - 101:42'finestra', qualcun'altro dice 'sedia'
-
101:42 - 101:46e intende 'luce'. Quando si parla di ego,
-
101:46 - 101:49voglio dire, non si fa sempre riferimento
-
101:49 - 101:51alla parte spiacevole di se stessi. non è
-
101:51 - 101:53necessariamente sgradevole.
-
101:53 - 101:56M.:Ok, questo è quello che ho detto nel
-
101:56 - 101:58mio piccolo discorso introduttivo. Ho
-
101:58 - 102:02detto: quando Bhagavan parla di ego, non
-
102:02 - 102:04parla solo di orgoglio o arroganza o delle
-
102:04 - 102:06qualsivoglia qualità che di solito
-
102:06 - 102:09associamo all'ego. Lui parla della radice
-
102:09 - 102:11di tutti questi problemi, che è 'io
-
102:11 - 102:15stesso'. voglio dire che 'ego' è una
-
102:15 - 102:17parola valida, perchè come dici tu, in
-
102:17 - 102:23latino significa 'io', ma nel senso in cui
-
102:23 - 102:25la parola è usata in lingua inglese, non
-
102:25 - 102:28significa 'puro io'; significa: cosa io
-
102:28 - 102:33credo di essere. La parola tamil che
-
102:33 - 102:36Bhagavan usa più spesso, qualche volta Lui
-
102:36 - 102:38usa la parola ' ahankara' ma 'ahankara'
-
102:38 - 102:43ha più un significato di 'ego' nel senso
-
102:43 - 102:45di 'orgoglio'; la parola che usava più
-
102:45 - 102:50spesso è ahandai , perchè in tamil il suono
-
102:50 - 102:55del termine sanscrito è un po' diverso.
-
102:55 - 102:57la parola originale in sanscrito è 'ahanta
-
102:57 - 102:59ta significa 'ità', quindi significa:
-
102:59 - 103:06'io-ità', quindi, è il senso di 'essere
-
103:06 - 103:09io', la 'essere-ità' che attribuiamo a
-
103:09 - 103:14cose diverse dal puro 'io', in altre
-
103:14 - 103:16parole, al corpo ecc. Ecco di cosa si
-
103:16 - 103:20preoccupa l'ego. Ecco perchè dico:
-
103:20 - 103:23Bhagavan non si preoccupa dei sintomi,
-
103:23 - 103:25si preoccupa solo della malattia. Tutti
-
103:25 - 103:27abbiamo desideri, tutti abbiamo paura,
-
103:27 - 103:35abbiamo tante cose. Tutti i problemi che
-
103:35 - 103:37incontriamo, sono tutti sintomi, ma
-
103:37 - 103:39sono sintomi di cosa? Sono sintomi
-
103:39 - 103:45dell'ego dell'io ma l'io' limitato. quindi
-
103:45 - 103:48tutti i sintomi di cui dobbiamo eliminare
-
103:48 - 103:50la causa. Per liberarci della causa,
-
103:50 - 103:53l'unica via è investigarla, perchè non ha
-
103:53 - 104:00esistenza effettiva di per sè. Se la
-
104:00 - 104:03investighiamo, essa viene meno e scompare.
-
104:03 - 104:06Perchè essa sembra esistere fino a quando
-
104:06 - 104:11da attenzione a altro da sè. ma se prova a
-
104:11 - 104:14investigare se stesso, poichè non ha forma
-
104:14 - 104:21si unisce alla fonte senza forma.
-
104:21 - 104:25D.: quindi la causa sta tutta in questa
-
104:25 - 104:27identificazione dell'io con la mente e il
-
104:27 - 104:29corpo. M.: Sì, e come ci
-
104:29 - 104:31disidentifichiamo con essi? L'unico modo
-
104:31 - 104:34per disidentificarsi con questo, fino a
-
104:34 - 104:37quando diamo attenzione al corpo, alla
-
104:37 - 104:39mente o a qualsiasi altra cosa, sussiste
-
104:39 - 104:41l'identificazione, l'unico modo per
-
104:41 - 104:44rompere questa identificazione è di dare
-
104:44 - 104:46attenzione all'io stesso e allora ogni
-
104:46 - 104:48cosa cadrà e arriveremo al puro 'io'.
-
104:48 - 104:51Questo è ciò che viene chiamato 'il crollo
-
104:51 - 104:53dell'ego. D.: E questo sembra facile?
-
104:53 - 104:56M.: E' estremamente facile. Perchè sembra
-
104:56 - 104:57difficile? Perchè non lo vogliamo
-
104:57 - 105:02veramente. Siamo ancora.... tutto ciò che
-
105:02 - 105:04Bhagavan ci ha chiesto di fare è di
-
105:04 - 105:07sperimentare'io' solamente. Siamo pronti a
-
105:07 - 105:09sperimentare 'io' solamente? No, voglio
-
105:09 - 105:13ancora sperimentare questo o quello.
-
105:13 - 105:15Abbiamo così tanti interessi nella nostra
-
105:15 - 105:18vita in questo mondo, nelle cose esterne.
-
105:18 - 105:21Non siamo ancora pronti a essere
-
105:21 - 105:23interessati solo all'io. Se siamo
-
105:23 - 105:25interessati solo all'io, questa è la
-
105:25 - 105:27'bhakti suprema' 'l'amore supremo'.
-
105:27 - 105:29D.:La sofferenza è importante, la
-
105:29 - 105:31la sofferenza ci sveglia
-
105:31 - 105:39M.: Sì, esattamente, esattamente,
-
105:39 - 105:44Bhagavan ha detto una volta :
-
105:44 - 105:46ringraziamo sempre Dio per le cose buone
-
105:46 - 105:49che ci accadono, e ci dimentichiamo di
-
105:49 - 105:51ringraziarlo per le cose cattive. le cose
-
105:51 - 106:02cattive sono più utili delle cose buone.
-
106:02 - 106:07D.: Uno può sperimentare il puro 'io'?
-
106:07 - 106:10M.: L'ego non può. l'ego non può
-
106:10 - 106:15sperimentare il puro 'io'. Quando dici:
-
106:15 - 106:17si può? Se vogliamo intendere l''ego',
-
106:17 - 106:21allora no, non può, perchè nel cercare di
-
106:21 - 106:26sperimentare il puro 'io', esso scompare.
-
106:26 - 106:29Solo il puro 'io' può sperimentare il puro
-
106:29 - 106:32'io'. Per questo l'io' impuro deve farsi
-
106:32 - 106:41da parte. Cercando di sperimentare il puro
-
106:41 - 106:44'io', cessiamo di essere l'io' impuro e
-
106:44 - 106:46rimaniamo come puro 'io' che sperimenta
-
106:46 - 106:53costantemente se stesso
-
106:53 - 106:58D.: Si può riuscire a sperimentare 'io'
-
106:58 - 107:01anche per un breve attimo?
-
107:01 - 107:07M.:Fino a quando parliamo di tempo, il
-
107:07 - 107:10tempo è io? Il tempo è altro da 'io'. Il
-
107:10 - 107:18tempo esiste solo per l'ego. In realtà
-
107:18 - 107:24abbiamo bisogno di un millesimo di secondo
-
107:24 - 107:27di chiara esperienza di sè, e tutto
-
107:27 - 107:31giunge alla fine, incluso il tempo.
-
107:31 - 107:36D.: Stai parlando dalla tua esperienza?
-
107:36 - 107:39M.: No......... conoscenza teorica.
-
107:39 - 107:44Se parlassi per esperienza, non parlerei.
-
107:44 - 107:50'Coloro che hanno visto, non parlano, e
-
107:50 - 107:53coloro che parlano, non hanno visto.
-
107:53 - 108:03D.: Bhagavan conosceva il Tao?
-
108:03 - 108:06questa è una frase del 'tao te ching'
-
108:06 - 108:12M.: Può essere, sì. penso che la stessa
-
108:12 - 108:15saggezza tende a essere o a trovarsi
-
108:15 - 108:19in ogni cultura particolare o religione
-
108:19 - 108:27D.:Qualcuno ti ha detto che hai bisogno
-
108:27 - 108:33di sperimentare un infinitesimo attimo,
-
108:33 - 108:35ed è quello M.: Sì, questo lo dice
-
108:35 - 108:37Bhagavan. E' anche saggezza,
-
108:37 - 108:39Abbiamo solo bisogno di vedere per un
-
108:39 - 108:42attimo che il serpente è una corda e non
-
108:42 - 108:45lo vedremo più come serpente, Possiamo
-
108:45 - 108:47capire che : oh , ho scambiato la testa
-
108:47 - 108:48con la coda
-
108:48 - 108:50possiamo immaginare come lo abbiamo
-
108:50 - 108:53scambiato per un serpente, ma una volta
-
108:53 - 108:55che sappiamo che è una corda, non
-
108:55 - 108:57potremo rifare più lo stesso sbaglio.
-
108:57 - 109:00Così, se solo per un momento sperimentiamo
-
109:00 - 109:02noi stessi per quello che siamo realmente,
-
109:02 - 109:04non rifaremo mai più lo sbaglio di
-
109:04 - 109:07sperimentare noi stessi come altro.
-
109:07 - 109:11D.: Come dici, questa è una buon esempio
-
109:11 - 109:14o metafora, ma in un certo senso non è
-
109:14 - 109:15un buon esempio. La corda è qualcosa a
-
109:15 - 109:22cui possiamo aggrapparci. L'io non è
-
109:22 - 109:30M.: Nessuna analogia può essere perfetta,
-
109:30 - 109:34è utile allo scopo di spiegare, possiamo
-
109:34 - 109:37usarla per illustrare, cioè per
-
109:37 - 109:40illustrare gli obiettivi, è molto utile.
-
109:40 - 109:46Ogni analogia ha i suoi limiti.
-
109:46 - 110:01D.: Michael riesci a meditare alla mattina
-
110:01 - 110:09M.:Non penso che la routine, la mente non
-
110:09 - 110:13andrà all'io' seguendo l'orologio, Ci deve
-
110:13 - 110:17essere amore per poter dare attenzione
-
110:17 - 110:22a 'io'. Ma, quando il tempo lo permette,
-
110:22 - 110:25mi piace, quando mi sveglio al mattino,
-
110:25 - 110:27non saltare subito fuori dal letto, mi
-
110:27 - 110:30piace restare per un po', trovo che sia un
-
110:30 - 110:33buon momento per cercare di concentrarmi
-
110:33 - 110:39su 'io', ma , non dovremmo lasciare la
-
110:39 - 110:41pratica solo per il momento in cui
-
110:41 - 110:44meditiamo la cosiddetta 'meditazione',
-
110:44 - 110:46perchè 'io' è sempre con noi, anche nel
-
110:46 - 110:49mezzo di, anche quando stiamo viaggiando
-
110:49 - 110:51in autobus o camminiamo per la strada,
-
110:51 - 110:56o stiamo facendo moltissime cose. Se
-
110:56 - 110:58ci pensiamo, dal momento in cui ci
-
110:58 - 111:00svegliamo al mattino fino a quando andiamo
-
111:00 - 111:03a dormire la notte, pensiamo così tante
-
111:03 - 111:05cose. Quanti dei pensieri che facciamo
-
111:05 - 111:08durante il giorno sono veramente necessari
-
111:08 - 111:10Alcuni pensieri possono essere necessari,
-
111:10 - 111:12tanto per tenere il corpo e l'anima
-
111:12 - 111:16insieme, per così dire, alcuni pensieri
-
111:16 - 111:18sono necessari. ma penso che
-
111:18 - 111:21probabilmente almeno il 99% dei pensieri
-
111:21 - 111:24che abbiamo, sono totalmente non necessari
-
111:24 - 111:27Quindi tutto il tempo che passiamo a
-
111:27 - 111:29pensare pensieri non necessari se
-
111:29 - 111:32passassimo quel tempo dando attenzione
-
111:32 - 111:34a 'io', potremmo spendere una grande
-
111:34 - 111:37quantità di tempo durante il giorno nel
-
111:37 - 111:39dare attenzione a 'io'. Ma, per farlo,
-
111:39 - 111:43ci vuole un grande amore. Dobbiamo essere
-
111:43 - 111:45realmente molto, molto interessati nello
-
111:45 - 111:47sperimentare 'io' solamente. Solo allora
-
111:47 - 111:51questo è possibile. Per quanto riguarda
-
111:51 - 111:54me stesso, non ancora questo amore, quindi
-
111:54 - 112:01persevero nel cercare di praticare con
-
112:01 - 112:05la fiducia che attraverso la pratica,
-
112:05 - 112:08questo amore si genererà lentamente
-
112:08 - 112:15coltivandolo. Ma tornando alla tua domanda
-
112:15 - 112:18sulla quotidianità, alcuni trovano che sia
-
112:18 - 112:20utile disporre di una certa quantità di
-
112:20 - 112:22tempo per questo, ma in generale, io
-
112:22 - 112:25non trovo sia così utile. In riferimento
-
112:25 - 112:27al tempo, se ho una mezz'ora libera
-
112:27 - 112:29di mattina o alla sera, per sedermi in
-
112:29 - 112:32meditazione, in quel momento la mia mente
-
112:32 - 112:34comincia a pensare a tutt'altro, e non
-
112:34 - 112:40riesco proprio a fabbricare l'interesse a
-
112:40 - 112:42dare attenzione a 'io'. Quindi è meglio
-
112:42 - 112:45piuttosto distribuire la meditazione in
-
112:45 - 112:47tanti, tanti piccoli tentativi di volgersi
-
112:47 - 112:51all'io durante il giorno
-
112:51 - 112:56D.:Ti faccio il mio esempio. Se come
-
112:56 - 113:00altri faccio una meditazione regolare
-
113:00 - 113:03quando mi alzo alla mattina. Come dicevi
-
113:03 - 113:05Bhagavan disse : la prima cosa che hai
-
113:05 - 113:07bisogno di fare mentre ti svegli è di
-
113:07 - 113:10impadronirti del pensiero 'io'e mantenersi
-
113:10 - 113:12sul pensiero'io' per tutto il giorno se
-
113:12 - 113:15se puoi, e il più possibile. Io non ci
-
113:15 - 113:19riesco, non riesco mai a cogliere il
-
113:19 - 113:22pensiero 'io', non mi ricordo mai di farlo
-
113:22 - 113:24specialmente, diciamo, se si medita
-
113:24 - 113:26la notte prima, e mi sveglio
-
113:26 - 113:35per focalizzarmi sulla cosa giusta.
-
113:35 - 113:39e molto spesso non funziona bene
-
113:39 - 113:42Ma ciononostante se si persiste e si
-
113:42 - 113:44continua a provare a tornare su esso,
-
113:44 - 113:48personalmente, ho trovato molto utile
-
113:48 - 113:52M.: Ok, voglio dire, va bene, ognuno deve
-
113:52 - 113:57trovare quello che funziona per noi.
-
113:57 - 114:01D.: Pensi che nell'investigazione dell'io'
-
114:01 - 114:04l'uso di prana con la concentrazione è di
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114:04 - 114:06aiuto? M.: L'uso di prana, significa
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114:06 - 114:09che parte della nostra attenzione è sul
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114:09 - 114:10prana, vero?
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114:10 - 114:12D.: Non so se lo è. Voglio dire che
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114:12 - 114:15si può prendere un respiro profondo e
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114:15 - 114:18vedere poi quanto in profondità si va
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114:18 - 114:20nell'io'. E di aiuto? con il prana?
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114:20 - 114:26M.: Se lo trovi utile, sì, voglio dire,
-
114:26 - 114:29possiamo provare anche questo. E' una
-
114:29 - 114:32investigazione, è una sperimentazione,
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114:32 - 114:37dobbiamo provare a trovare quello che
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114:37 - 114:39funziona per noi. Ma, alcune cose che
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114:39 - 114:41inizialmente possono sembrarci utili,
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114:41 - 114:44possono diventare una distrazione.
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114:44 - 114:47Una cosa che molti dicono di trovare
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114:47 - 114:51utile, quando si siedono in meditazione,
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114:51 - 114:53è di osservare il respiro per un po',
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114:53 - 114:57perchè questo tranquillizza la mente,
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114:57 - 115:00ma il problema è che l'abitudine di
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115:00 - 115:03osservare il respiro, quando cerchiamo di
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115:03 - 115:05dare attenzione all'io', la nostra
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115:05 - 115:07attenzione devia facilimente, perchè
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115:07 - 115:09il respiro diventa una distrazione per noi
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115:09 - 115:13quindi la mia esperienza personale è che
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115:13 - 115:20la cosa migliora è focalizzarsi sull'io'
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115:20 - 115:24e non cercare cose in più che ci aiutano,
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115:24 - 115:26perchè quegli aiuti diventano una
-
115:26 - 115:29distrazione. Questa è la mia esperienza,
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115:29 - 115:32ma come dicevo, dobbiamo scoprire cosa,
-
115:32 - 115:34funziona per noi. Possiamo trovare
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115:34 - 115:37qualcosa che funziona per una volta
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115:37 - 115:40volta e che poi non funziona più e la
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115:40 - 115:43dobbiamo lasciare.
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115:43 - 115:45Dobbiamo ricordare che l'unico vero aiuto
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115:45 - 115:48è dare attenzione a 'io'. se qualcosa
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115:48 - 115:58ci aiuta, va bene,
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115:58 - 116:01D.: Bhagavan diceva cose diverse a persone
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116:01 - 116:03diverse, diceva a qualcuno che la
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116:03 - 116:05meditazione è solo per principianti.
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116:05 - 116:08M.: Sì, lui parla di meditazione nel senso
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116:08 - 116:19del meditare su qualcosa diverso da 'io'
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116:19 - 116:21D.: La mente non si annoia se ci
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116:21 - 116:25focalizziamo sempre sull'io'?
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116:25 - 117:01M.: Chi sarà annoiato?
-
117:01 - 117:04M.: Sì, ok, ecco perchè siamo interessati
-
117:04 - 117:13alle cose esterne
-
117:13 - 117:16ma, non può essere lo scopo della vita
-
117:16 - 117:20essere presi dal gioco, catturati da questo o quello
-
117:20 - 117:22perchè una cosa è sicura, la vita che
-
117:22 - 117:24viviamo in questo corpo, è solo per pochi
-
117:24 - 117:27anni, che viviamo in questo corpo, e
-
117:27 - 117:29questi anni passano molto, molto
-
117:29 - 117:36velocemente, quando siamo giovani, ci
-
117:36 - 117:39sembra che la nostra vita sarà lunghissima
-
117:39 - 117:43ma quando invecchiamo, realizziamo
-
117:43 - 117:49quanto velocemente è passata, quindi,
-
117:49 - 117:53la vita è breve. Non vogliamo uscirne come
-
117:53 - 117:58ci siamo entrati. Vogliamo aspirare almeno
-
117:58 - 118:02a qualcosa di più che solo venire e
-
118:02 - 118:05andare via. Quindi, possiamo cercare così
-
118:05 - 118:07tante cose in questo mondo, ma qualunque
-
118:07 - 118:12conoscenza possiamo acquisire in questo
-
118:12 - 118:15mondo, la perderemo quando moriremo.
-
118:15 - 118:17La perdiamo ogni notte quando andiamo a
-
118:17 - 118:20dormire, e ritorna la mattina dopo, una
-
118:20 - 118:23volta che il corpo muore, posso avere
-
118:23 - 118:30lauree in astrofisica, posso essere
-
118:30 - 118:34Hawking , lo scienziato, o qualsiasi
-
118:34 - 118:36altra cosa, ma un giorno la vita se ne
-
118:36 - 118:39andrà e allora, tutta la conoscenza se ne
-
118:39 - 118:45andrà con essa. Ma, c'è solo una cosa che
-
118:45 - 118:49possiamo cercare, che verrà con noi, e
-
118:49 - 118:53questa cosa è 'io'. Così se ricerchiamo
-
118:53 - 118:55questo 'io', è sicuramente la cosa più
-
118:55 - 119:00importante su cui fare ricerche. Può
-
119:00 - 119:02sembrare noioso all'inizio, ma solo
-
119:02 - 119:05perchè siamo interessati in altre cose.
-
119:05 - 119:08Più pratichiamo l'attenzione all'io',
-
119:08 - 119:12più ci alleniamo a fare ricerche su 'io',
-
119:12 - 119:15più interessante diventerà e alla fine
-
119:15 - 119:17troveremo noiose le altre cose e solo 'io'
-
119:17 - 119:30interessante.
-
119:30 - 119:32D.: Hai detto nella tua introduzione su
-
119:32 - 119:36Sadhu Om che è un vero 'jnani'. Cosa ti
-
119:36 - 119:45ha convinto a dirlo'
-
119:45 - 119:47M.: diciamo prima di tutto, che non è
-
119:47 - 119:49così importante se Lui è o non è. Lui
-
119:49 - 119:52stesso ha detto: indagare se questa o
-
119:52 - 119:57quella persona è jnani , è tutta
-
119:57 - 120:02distrazione, è solo 'anatma vicara',
-
120:02 - 120:05'anatma vicara' significa investigare su
-
120:05 - 120:08ciò che non è 'io'. Quindi, quello a cui
-
120:08 - 120:11dovremmo veramente essere interessati,
-
120:11 - 120:13non è saper se 'x o y' è jnani,
-
120:13 - 120:16dovremmo essere interessati al fatto che
-
120:16 - 120:19'io' sono jnani. Noi stessi siamo jnani.
-
120:19 - 120:22Se investighiamo noi stessi, scopriremo
-
120:22 - 120:25che c'è solo un jnani, ed è 'noi stessi'.
-
120:25 - 120:28Fino a quando siamo ignoranti, se dico
-
120:28 - 120:34che Sadhu Om è un jnani, chi è Sadhu Om?
-
120:34 - 120:37Sto parlando della persona, che visse per
-
120:37 - 120:4063 anni, che ha avuto un corpo e ha avuto
-
120:40 - 120:43una vita e ha scritto libri ecc. ecc. Come
-
120:43 - 120:48può questa cosa finita, essere 'jnani'?
-
120:48 - 120:50'Jnana' significa l'infinito'. Quindi è
-
120:50 - 120:53solo da una prospettiva ignorante che
-
120:53 - 120:55perfino di Bhagavan diciamo che è
-
120:55 - 120:57'jnani' e indicando la forma, diciamo:
-
120:57 - 120:59questo è Bhagavan. Bhagavan è 'jnani',
-
120:59 - 121:03ma non è questa forma.
-
121:03 - 121:05D.: Sì, hai ancora detto....
-
121:05 - 121:07M.: Sì, lo so, ma questo è parlare da una
-
121:07 - 121:09prospettiva relativa. D.: Sì, è solo
-
121:09 - 121:11da una prospettiva relativa .....
-
121:11 - 121:16M.: Ok, bene, è impossibile provare che
-
121:16 - 121:20'x o y' è 'jnani'. Non posso dire nulla,
-
121:20 - 121:23io ho questa convinzione, cioè voglio
-
121:23 - 121:25dire, lo suppongo , perchè qualsiasi cosa
-
121:25 - 121:33diciamo degli insegnamenti di Bhagavan,
-
121:33 - 121:36Lui era così chiaro, Lui, costantemente
-
121:36 - 121:39illuminava chiaramente i suoi insegnamenti
-
121:39 - 121:48e questo mi convince, ma se tu mi dici che
-
121:48 - 121:50non è 'jnani', non ha nessuna importanza
-
121:50 - 121:53per me, veramente non mi importa se fosse
-
121:53 - 121:55'jnani' oppure no, perchè quello che lui
-
121:55 - 121:58mi ha insegnato ha il suo proprio valore.
-
121:58 - 122:01D.: Non ha importanza da dove venga,
-
122:01 - 122:02l' amore è la verità
-
122:02 - 122:04M.: Questo è l'importante. Alla fine,
-
122:04 - 122:08l'insegnamento è diretto verso l'interno,
-
122:08 - 122:11quindi alla fine da dove viene
-
122:11 - 122:15l'insegnamento è solo dall'interno.
-
122:15 - 122:17Quindi, chi da fuori ci indica o ci
-
122:17 - 122:20dirige a volgerci verso l'interno, no ha
-
122:20 - 122:29grande importanza.
-
122:29 - 122:31D.: Ti parlava in tamil? M.: il suo inglese,
-
122:31 - 122:33non era molto buono, si può dire che
-
122:33 - 122:37era inglese da insegnante, perchè aveva un
-
122:37 - 122:40talento naturale, nonostante i suoi limiti
-
122:40 - 122:44a spiegarsi molto bene. Era ok se parlava
-
122:44 - 122:47ma se provava a scrivere in inglese, era
-
122:47 - 122:50piuttosto sgrammaticato e goffo, qualche
-
122:50 - 122:54volta diceva cose, che sembravano
-
122:54 - 122:56in opposizione con ciò che intendeva dire
-
122:56 - 122:58con ciò che intendeva dire, ma
-
122:58 - 123:02si capiva quello che voleva dire.
-
123:02 - 123:04Ma il suo inglese era migliore del mio
-
123:04 - 123:07livello di tamil. Io posso tradurre dal
-
123:07 - 123:09tamil all'inglese, ma il mio tamil parlato
-
123:09 - 123:21è ancora veramente scarso.
-
123:21 - 123:23D.: il tuo sanscrito è buono?
-
123:23 - 123:25M.:Il mio sanscrito? Conosco un po' di
-
123:25 - 123:28sanscrito tramite il tamil
-
123:28 - 123:30M.: Sì, perchè è un verso con cui sono
-
123:30 - 123:33familiare, direi che la comprensione
-
123:33 - 123:36degli insegnamenti di Bhagavan è buona sia
-
123:36 - 123:38in tamil che in sanscrito, ma non ho una
-
123:38 - 123:40buona conoscenzadella grammatica
-
123:40 - 123:43sanscrita e la connessionegrammaticale,
-
123:43 - 123:45sono in grado di leggere e di capire
-
123:45 - 123:47un verso in sanscrito, e capisco il
-
123:47 - 123:49significato di ogni parola, ma non conosco
-
123:49 - 123:52come le parti del discorso si collegano
-
123:52 - 123:53esattamente tra loro.
-
123:53 - 123:55D.: Ti è stata utile la conoscenza del
-
123:55 - 123:56sanscrito?
-
123:56 - 123:59M.: Sì, voglio dire, è utile, ma molta
-
123:59 - 124:02della mia conoscenza del sanscrito deriva
-
124:02 - 124:04dall'apprendimento del tamil, perchè
-
124:04 - 124:07nella letteratura spirituale tamil sono
-
124:07 - 124:15usate molte parole in sanscrito. Non mi
-
124:15 - 124:17cimenteri nella traduzione di versi in
-
124:17 - 124:19sanscrito. Avrei molta confusione
-
124:19 - 124:21nelle connessioni grammaticali.
-
124:21 - 124:24Qualche volta devo indovinare il
-
124:24 - 124:27significato, ma Sadhu Om che conosceva il
-
124:27 - 124:30meglio di me mi indicava gli sbagli
-
124:30 - 124:32Anche i versi in Tamil sono molto
-
124:32 - 124:34difficili, ma almeno, il nucleo degli
-
124:34 - 124:36insegnamenti di Bhagavan, i versi
-
124:36 - 124:38principali, i versi originali
-
124:38 - 124:40ho molta familiarità con essi. Capisco
-
124:40 - 124:42il significato delle parole e la
-
124:42 - 124:48connessione grammaticale tra di essi.
-
124:48 - 124:52D.: L'jnani conosce tutto anche del mondo?
-
124:52 - 124:56quando fa domande alle persone, chiede
-
124:56 - 125:00loro il nome o qualcos'altro, finge o
-
125:00 - 125:04veramente non conosce nulla delle persone?
-
125:04 - 125:09M. No, completamente ignorante.Ma l'unica
-
125:09 - 125:12cosa che l'jnani' conosce è 'io sono', noi
-
125:12 - 125:14abbiamo una conoscenza infinita, perchè
-
125:14 - 125:17conosciamo tutte queste cose, ma l'jnani'
-
125:17 - 125:18conosce solo 'io sono'. Ecco perchè
-
125:18 - 125:22Bhagavan dice: non c'è nulla per noi da
-
125:22 - 125:26imparare, dobbiamo solo disimparare
-
125:26 - 125:27tutte le cose sbagliate che abbiamo
-
125:27 - 125:37imparato. D.: Ok, allora?
-
125:37 - 125:46M.: Sì, capisco quello che stai dicendo,
-
125:46 - 125:48perchè in effetti, quando diciamo jnani,
-
125:48 - 125:51l'jnani ha un nome, stiamo prendendo
-
125:51 - 125:56quella persona per 'jnani'. Quello che
-
125:56 - 126:00l'jnani sperimenta è 'io sono'. Bhagavan
-
126:00 - 126:16dice: questo corpo non è Bhagavan.
-
126:16 - 126:19M.:Perchè ci sembra una persona, e come
-
126:19 - 126:22persona con un corpo e una mente, la sua
-
126:22 - 126:25conoscenza è limitata come la nostra
-
126:25 - 126:29conoscenza.Ma Lui conosce l'unica cosa che
-
126:29 - 126:31è reale e che è 'io sono'. Quindi, in
-
126:31 - 126:35fatti, Lui conosce tutto. Ma quando
-
126:35 - 126:37diciamo che l'jnani' conosce tutto,
-
126:37 - 126:39pensiamo che conosca tutte queste cose,
-
126:39 - 126:42lui non conosce nessuna di queste cose.
-
126:42 - 126:44Conosce solo 'io sono', che è realmente
-
126:44 - 126:48tutto quello che c'è da conoscere e egli
-
126:48 - 126:52sperimenta : quello solo esiste. Quindi
-
126:52 - 126:55con la nostra mente non possiamo capire
-
126:55 - 126:58lo stato dell'jnani. Ecco perchè, in un
-
126:58 - 127:01certo senso, il mio guru, dire
-
127:01 - 127:03che Sadhu Om è 'jnani', veramente
-
127:03 - 127:05questo non ha significato reale. Lui
-
127:05 - 127:07stesso ha scritto 'chi è jnani' nel
-
127:07 - 127:09quale ridicolizzava cioè considerava
-
127:09 - 127:11una falsità dire: questa persona è 'jnani'
-
127:11 - 127:13o quella persona è 'jnani'
-
127:13 - 127:17Poichè le crediamo persone, non possono
-
127:17 - 127:27essere 'jnani'. Se sono 'jnani', non sono persone
-
127:27 - 127:30AJ.: dobbiamo chiudere, purtroppo,
-
127:30 - 127:33l'orologio è inclemente ti ringraziamo molto
-
127:33 - 127:37ti ringraziamo molto per essere venuto e
-
127:37 - 127:39grazie per tutto quello che ci hai dato.
-
127:39 - 127:42M.: Grazie, grazie mille per aver reso
-
127:42 - 127:46questa discussione interessante
- Title:
- Sull'annientamento dell'ego
- Description:
-
A un incontro della "Fondazione Ramana Maharshi UK" il 13 settembre 2014, Michael James discute la natura dell'ego e spiega perchè l'unico modo per distruggerlo, è osservarlo con vigile attenzione o esaminarlo, e poi risponde alle domande che gli vengono poste sulla pratica dell'auto-investigazione (atma vichara) insegnata da Bhagavan Sri Ramana Maharshi.
- Video Language:
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