Andreas R. Formiconi Dal caos al villaggio operoso
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0:03 - 0:10Non credo di riuscire a scrivere un post fra stasera e domani -- non so:
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0:10 - 0:12giornata densa, vedremo.
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0:12 - 0:17Mi è venuto in mente però che forse faccio prima a
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0:17 - 0:20confezionare un audio post.
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0:20 - 0:23Non credo di averlo mai fatto.
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0:23 - 0:27Provo a registrarlo con l'androide,
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0:27 - 0:31poi col wireless lo mando in Dropbox,
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0:32 - 0:36in Dropbox lo raccatto nel computer
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0:36 - 0:41e poi lo pubblico brutalmente in un post in Wordpress.
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0:41 - 0:43Vediamo che succede.
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0:44 - 0:48Giusto per fare così 2-3 considerazioni che comunque ho in mente,
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0:50 - 0:56partendo da quella sorta di terrore che il caos genera:
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0:56 - 1:00ogni tanto vengono nei commenti di tante persone:
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1:00 - 1:08"Ma ce la farò con questo caos? Mi sperdo, sono disorientato."
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1:08 - 1:16Mi meraviglia sempre come il caos generi così tanto sconcerto nelle persone
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1:18 - 1:23Il caos è -- non è una cosa negativa, non è distruttivo.
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1:25 - 1:32Dal caos si genera la vita, la natura lo usa pervasivamente
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1:32 - 1:40a tanti, forse non so dire, infiniti livelli di organizzazione.
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1:40 - 1:45Mi viene in mente bellissimo metodo di Edgar Morin,
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1:46 - 1:50il primo volume, "La natura della natura",
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1:50 - 1:53mi sono ricordato, ma sono andato a vederlo perché non ero più sicuro
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1:53 - 1:59ma in effetti c'è un discorso affascinante di come
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1:59 - 2:04già gli elementi che costituiscono il nostro mondo fisico
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2:04 - 2:10si generano con un processo di natura assolutamente caotica
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2:10 - 2:17in quel forno di caos che sono le stelle,
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2:17 - 2:18la nostra stella, il sole,
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2:18 - 2:24si producono, si produce il carbonio che poi incidentalmente
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2:24 - 2:30è l'elemento alla base della materia organica, quindi di tutto ciò che è vita sul nostro pianeta
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2:31 - 2:35E qui il carbonio -- vediamo se lo ritrovo --
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2:36 - 2:42"In astratto la nascita di un atomo di carbonio può derivare soltanto da un caso straordinario
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2:42 - 2:48ma se essa viene situata nel cuore di quelle fucine in fiamme che sono le stelle,
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2:48 - 2:50composte in maggioranza di elio,
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2:50 - 2:55e in quelle temperature di reazione vengono mantenute per un tempo lunghissimo
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2:55 - 3:02allora si comprende come in questa sede si produca un numero inaudito di collisioni casuali
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3:02 - 3:08di nuclei di elio e come fra queste collisioni si svolga una minoranza di collisioni
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3:08 - 3:10che producono il carbonio.
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3:11 - 3:17Vi è così una probabilità locale e temporale perchè si costituisca nel cuore di una stella
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3:17 - 3:20l'improbabilissimo nucleo del carbonio."
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3:20 - 3:26E questo è interessante perché si vede come già nell'universo,
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3:26 - 3:32la vita, proprio, il germe, il seme iniziale della vita, parta sostanzialmente da un fenomeno
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3:32 - 3:38che sembra essere di sola distruzione, un -- il più grande fuoco, forno
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3:38 - 3:40che si conosca
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3:40 - 3:44genera invece il germe di un ordine mirabile.
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3:45 - 3:51Fra l'altro questo concetto dell'improbabile, dell'estremamente improbabile,
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3:51 - 3:55che -- e poi diviene certezza
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3:55 - 4:01grazie a grandissimi numeri su cui questa improbabilità si esercita,
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4:02 - 4:05è un meccanismo che si ritrova anche in internet:
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4:05 - 4:09a volte la gente, le persone parlando si meravigliano:
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4:09 - 4:14"Ma come -- ma come può essere, faccio un esempio,
che -
4:14 - 4:21tanto software che funziona così bene venga prodotto da gente così pazza
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4:21 - 4:27che per niente, passa le notate a fare programmi complicatissimi
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4:27 - 4:32che nemmeno -- talvolta che competono con gli staff
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4:32 - 4:37di ingegneri agueritissimi delle più grandi multinazionali?"
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4:38 - 4:40Eh, ma perché noi, nella nostra,
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4:40 - 4:44noi siamo abituati quando pensiamo alla gente
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4:44 - 4:46con questa espressione diciamo generale,
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4:46 - 4:51pensiamo a ciò che in qualche maniera psicologicamente,
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4:51 - 4:52in qualche maniera, dominiamo:
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4:52 - 4:59qualche centinaio di persone sono le relazioni normali che concepiamo,
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5:00 - 5:04ma qualcuno conoscerà tre, due, tre, quattro cinquecento persone ma
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5:04 - 5:09sono un pò -- è la dimensione se si vuole poi del villaggio,
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5:09 - 5:19la comunità entro la quale si può pensare di avere relazioni abbastanza stabili,
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5:19 - 5:22avere la sensazione di conoscere un pochino la comunità.
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5:23 - 5:28E come funziona? Funziona ed è improbab..., è estremamente improbabile che
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5:28 - 5:32io nelle mie due, tre, quattrocento conoscenze
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5:32 - 5:36conosca una persona così capace, così matta,
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5:36 - 5:44da contribuire significativamente a un software o qualcosa del genere.
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5:44 - 5:46E il problema -- non il problema, cioè,
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5:46 - 5:52il trucco sta nel fatto che internet stravolge completamente
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5:52 - 5:55questa nozione di contatto, di connessione possibile,
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5:56 - 6:02perché in realtà virtualmente io posso connettermi con miliardi di persone
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6:03 - 6:07e quindi riesco
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6:07 - 6:14-- cambia completamente la possibilità che io trovi qualcuno così,
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6:14 - 6:16per intendersi, così matto.
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6:16 - 6:25e su questi numeri così enormi, il fatto che le persone anche remote nello - geograficamente,
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6:25 - 6:29si possono collegare istantaneamente,
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6:30 - 6:33fa si che si crei massa critica,
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6:33 - 6:38e per cui una persona su 1000, quando io ho un miliardo di persone,
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6:38 - 6:41vuol dire un milione di persone,
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6:42 - 6:48tutte assolutamente matte, che hanno la probabilità di un millesimo di esserci.
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6:49 - 6:56Ecco, su questo tipo di proporzione conviene un pochino riforgiarsi, diciamo,
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6:56 - 6:58la mente, la percezione.
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6:59 - 7:05Ma il caos a noi ci interessa un pochino perché è quello che le persone percepiscono
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7:05 - 7:11quando entrano in questa sorta di villaggio come l'abbiamo chiamato all'inizio.
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7:12 - 7:15allora dico due tre parole su come
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7:16 - 7:21-- tratteggio proprio per sommi capi come si svolge ora questa cosa.
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7:21 - 7:27Vediamo se -- è come se ci trovassimo tutti in un aula e voi mi aveste forzato
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7:27 - 7:30con delle domande dirette, probabilmente succederebbe questo:
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7:30 - 7:34"Ma insomma, ma ci dici ora che cosa diavolo stiamo, dove stiamo andando."
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7:34 - 7:39qualcuno vedo che comincia a intuire, però certamente ce ne saranno tanti di perplessi.
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7:40 - 7:44Stiamo parlando di mezzo migliaio di persone, insomma, quindi,
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7:44 - 7:51allora all'inizio il caos io lo voglio, lo favorisco, voglio che ci sia
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7:51 - 7:57perché -- e va portato a una certa temperatura: è esattamente come cuocere una pietanza.
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7:57 - 8:01Perché gli ingredienti si amalgamino,
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8:01 - 8:06è necessario che si si raggiungano certe condizioni.
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8:07 - 8:11E sì. fa un po' caldo, vabbé, è scomodo, un po'--
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8:11 - 8:13non ci si rigira bene,
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8:13 - 8:15ma è un prezzo che va pagato.
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8:15 - 8:19In realtà, ma forse qualcuno di voi se n'è reso conto,
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8:19 - 8:24ma io per me, che cerco di vedere un po' tutto panoramicamente
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8:24 - 8:28non è già più caos, io vedo già molte strutture emergere.
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8:29 - 8:34vedo strutture in germe, ma a volte anche abbastanza definite,
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8:34 - 8:38cioè persone che cominciano a aggregarsi per una varietà di motivi.
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8:39 - 8:43Le butto lì così praticamente poi scriverò, cioè,
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8:43 - 8:49userò molto concretamente questi, questi indizi, diciamo.
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8:50 - 8:56E, beh, ci sono quelli che spontaneamente si occupano del social bookmarking.
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8:57 - 9:03Lo useremo: era quel congegno per filtrare le idee i problemi e le soluzioni.
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9:03 - 9:07a cui avevo accennato nello schizzo del villaggio.
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9:07 - 9:12Ci sono quelli che per affinità geografica o di appartenenza
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9:12 - 9:16si stanno organizzando per darsi una mano,
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9:16 - 9:22per esempio gli insegnanti che lavorano nell'ambito dell'Ente Canossiano in Lombardia:
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9:23 - 9:26ho saputo che si stanno organizzando.
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9:27 - 9:34Poi ci sono quelli che si sono organizzati, si stanno organizzando
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9:34 - 9:37per scrivere una storia collettivamente.
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9:39 - 9:44Poi ci sono gli appassionati o curiosi intorno, pare perché si sono --
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9:44 - 9:49hanno già cominciato a scambiarsi consigli
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9:49 - 9:53e poi hanno trovato anche un oggetto alternativo.
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9:53 - 9:56Sarebbe interessante vedere le differenze,
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9:56 - 9:59cosa si può fare con l'uno o con l'altro eccetera.
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9:59 - 10:08Ci sono delle -- e io vedo anche se non si sono coagulate
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10:08 - 10:11nemmeno inizialmente spontaneamente, ma io le vedo,
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10:11 - 10:14delle affinità potenziali.
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10:14 - 10:20Per esempio ci son quelli che hanno detto: "Ma a me piacerebbe, ganzo NoBlogs,
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10:21 - 10:25mi è affine, lo voglio, però ci sono difficoltà e --"
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10:26 - 10:33oppure: "Bello il, la possibilità di fare il blog da WordPress,
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10:33 - 10:35ma su una propria piattaforma.
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10:35 - 10:40Da qualche altra parte in queste quasi 500 persone ci sono quelli che invece
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10:40 - 10:42le hanno fatte queste cose.
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10:42 - 10:49Quindi diciamo che qui c'è la possibilità di cortocircuitare
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10:50 - 10:54portatori di soluzioni e portatori di problemi.
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10:55 - 10:59Ecco, questo, quello che faremo
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10:59 - 11:04quindi sarà per ora, quindi sintetizziamo così, sarà strutturato
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11:04 - 11:07-- in fin dei conti un po' di struttura c'è -
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11:07 - 11:11allora in due parti, se vogliamo, un po' distinte.
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11:11 - 11:14Io non amo fare categorie, fasi eccetera,
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11:14 - 11:17però poi, sotto sotto, qualcosa c'è.
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11:17 - 11:23Ora una è questa in cui ci troviamo in cui, pur in questo caotico cicaleccio,
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11:24 - 11:28questo, tutto questo chiacchiericcio, in realtà,
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11:28 - 11:32piano piano andiamo depositando degli strumenti,
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11:32 - 11:35andiamo tirando fuori degli strumenti
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11:35 - 11:39e piano piano le persone ci familiarizzano,
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11:40 - 11:45proprio sentendosi perplesse ma questo stimola.
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11:45 - 11:51Il fatto di essere perplesso, di non sapere esattamente come fare,
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11:52 - 11:57amplifica l'intelligenza: un modo brillante per,
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11:57 - 12:02per narcotizzare le persone è dare l'apparecchio con le istruzioni.
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12:02 - 12:05"Leggi le istruzioni e poi usa l'apparecchio."
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12:05 - 12:09E ma questo -- qui non c'è nessuna crescita, questa è una cosa
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12:10 - 12:15stupida, cioè non si impara niente non si sviluppa nulla, non...
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12:16 - 12:22Invece se uno -- si tratta di ritornare la dimensione del bambino che gioca,
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12:22 - 12:24scopre una cosa che non ha mai visto
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12:24 - 12:27e siccome il bambino è ancora sano, mentalmente,
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12:28 - 12:30sa benissimo cosa fare.
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12:31 - 12:36Ecco: noi dobbiamo ritornare, la fase di disorientamento,
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12:36 - 12:40serve a fare un clamoroso passo indietro
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12:40 - 12:44e molto spesso scatta questo meccanismo:
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12:44 - 12:49le persone, a prescindere assolutamente dall'età anagrafica
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12:49 - 12:51dopo una fase disorientamento
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12:52 - 12:57piano piano ripartono come facevano tanti anni fa
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12:57 - 13:02e cominciano a affrontare la questione con intelligenza.
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13:02 - 13:08Cioè provano, guardano che succede, guardano che
succede, formano una teoria, -
13:09 - 13:14si - provano a fare un'ipotesi: "la testa non è così (?)", e imparano.
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13:14 - 13:16Così, cosa succede?
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13:16 - 13:22Si rafforzano psicologicamente nei confronti del marchingegno, del contesto, eccetera.
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13:22 - 13:25E si crea una competenza vera,
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13:25 - 13:27perché le cose imparate così restano
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13:28 - 13:32e si trasformano progressivamente in padronanza.
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13:32 - 13:36Progressivamente. A volte io noto l'impazienza:
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13:36 - 13:39"Ma ora cosa facciamo, ora come fo a fare questo?"
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13:40 - 13:45No, non è così che si apprende, l'apprendimento ha sempre richiesto tempo.
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13:45 - 13:48È curioso, devo dire che è curioso
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13:48 - 13:53che cose che noi diciamo così spesso sono dette ai nostri giovani,
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13:53 - 13:58quando riguardano noi invece, no allora noi vogliamo tutto subito
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13:58 - 14:03Non diciamo mai, cioè non pretendiamo per i nostri figli
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14:03 - 14:10che le cose -- noi diciamo loro "Eh no, ci vuole tempo applicazione e pazienza".
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14:10 - 14:12Ebbé, benissimo: questo vale anche per noi.
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14:12 - 14:16Quindi acquisiamo competenze piano piano,
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14:16 - 14:20cominciamo a usare una manciata, quelli a -- quegli oggetti
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14:20 - 14:23che io ho piazzato nella metafora del villaggio
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14:23 - 14:26-- insomma non sto a enumerarli, li andate a rivedere --
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14:26 - 14:32sta - alcuni li conoscete già -- stanno, entreranno e ora un altro paio di cose
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14:32 - 14:36poi saremo in qualche maniera a posto.
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14:37 - 14:40Non è - io non amo parlar di fasi,
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14:40 - 14:43perché so benissimo che queste fasi non saranno distinte,
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14:44 - 14:50perché ci sarà tutta una progressione che, ecco, una certa quantità di persone già faranno delle cose
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14:50 - 14:54che fanno parte della seconda fase.
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14:54 - 14:58qualcuno lo sta già facendo, già ora, addirittura.
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14:58 - 14:59Ma aumenteranno.
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15:00 - 15:04e piano piano, progressivamente seguiranno una buona parte,
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15:04 - 15:08non dico tutti, il tutto non esiste mai, ma una buona maggioranza.
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15:09 - 15:11Che cosa sarà la seconda fase?
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15:11 - 15:14La seconda fase sarà la vita del villaggio.
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15:14 - 15:16Ma cos'è questa vita del villaggio?
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15:17 - 15:21È semplicemente una cosa che ci interessa molto precisamente qui
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15:21 - 15:25dal punto di vista professionale, professionale vostro:
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15:25 - 15:32sostanzialmente la condivisione di pratiche didattiche di qualsiasi tipo,
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15:32 - 15:35che principalmente concernono ovviamente l'uso delle tecnologie
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15:35 - 15:39ma non necessariamente solo questo, assolutamente.
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15:40 - 15:45Cioè, verrà sempre più spontaneo aiutarsi,
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15:45 - 15:49andare a vedere come un certo problema l'ha risolto qualcun'altro.
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15:50 - 15:54Allora io vorrei che piano piano, cioè credo, spero
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15:54 - 15:59che si formino delle aggregazioni -- ora la butto, la butto giù così:
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16:00 - 16:04gli insegnanti di sostegno, gli insegnanti di scienze,
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16:04 - 16:08quelli della scuola primaria, quelli della scuola secondaria,
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16:08 - 16:14gli insegnanti di un qualche cosa in una regione, in un'altra,
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16:14 - 16:18perché vabbé, anche l'appartenenza geografica può caratterizzare,
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16:18 - 16:23cioè, arricchisce lo scambio fra situazioni diverse
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16:23 - 16:27ma anche la - il riconoscimento di problemi comuni,
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16:28 - 16:33per cui queste aggregazioni, utilizzando con una certa agilità,
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16:33 - 16:40diciamo, gli attrezzi, gli strumenti, gli oggetti, gli artefatti del villaggio
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16:40 - 16:42che abbiamo, che stiamo conoscendo,
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16:42 - 16:50saranno in grado di condividere pratiche, problemi e soluzioni.
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16:51 - 16:56Un qualcosa che quando -- e chiudo con questa annotazione --
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16:56 - 16:59che quando si vanno a vedere i famosi risultati PISA,
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17:00 - 17:05saranno, avranno difetti quello che si vuole,
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17:05 - 17:08ma insomma un cavolo (?) di informazioni di base la danno evidentemente,
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17:08 - 17:13se no, l'OECD non ci spenderebbe così tanto
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17:13 - 17:17perché è un fatto strategico per tutti i paesi oggi,
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17:17 - 17:20in una società della conoscenza, la scuola.
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17:20 - 17:23E allora quando si va a vedere i risultati PISA
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17:23 - 17:29e si domandano - e gli operatori, diciamo così, si domandano:
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17:29 - 17:34"Ma come mai paesi così diversi come la Finlandia e la Corea del sud
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17:35 - 17:39risultano essere così eccellenti? Che cosa hanno in comune?"
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17:39 - 17:45Allora quando si vanno a vedere i rapporti dell'OECD o dell'Istituto McKinsey,
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17:45 - 17:46credo si chiami,
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17:47 - 17:51un fatto fondamentale, diciamo due, che emerge,
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17:51 - 17:54i fatti fondamentali che emergono sono due.
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17:54 - 18:02Uno è che in primo luogo, la figura dell'insegnante è nobilitata,
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18:02 - 18:08è resa socialmente rilevante, è premiata, difficile,
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18:08 - 18:14e però è riconosciuto, e riconosciuto come una figura cruciale,
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18:14 - 18:18non è da sfortunati ma è un ruolo ambito,
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18:19 - 18:24quindi è remunerato adeguatamente in confronto a ...
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18:24 - 18:27onori, ma anche anche ovviamente doveri.
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18:27 - 18:33E il secondo fatto è il creare rete
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18:33 - 18:37fra gli insegnanti come forma principale di aggiornamento professionale,
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18:37 - 18:40cioè l'aggiornamento professionale fondamentale
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18:41 - 18:47è lo scambio fra persone che lavorano in trincea, non è la lezioncina del super-esperto
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18:47 - 18:51che viene, dice tre cose, poi si fa il quiz e si va via.
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18:51 - 18:53Quella è una cosa che non ha valore.
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18:53 - 18:58Invece è questo: la condivisione delle pratiche, dei problemi e delle soluzioni.
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18:59 - 19:06Ecco: sostanzialmente, poi, diciamo queste parole sono le minime
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19:06 - 19:09che si possono dire per cercare di disegnare un pochino
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19:09 - 19:13che cos'è questa cosa che stiamo cercando di fare insieme.
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19:13 - 19:18E con questo, speriamo che funzioni questo audio post.
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19:18 - 19:19Buonanotte a tutti
- Title:
- Andreas R. Formiconi Dal caos al villaggio operoso
- Description:
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Questo video è fatto con il file mp3 pubblicato da Andreas R. Formiconi in http://iamarf.org/2013/04/16/audiopost-dal-caos-al-villaggio-operoso-ltis13/ . L'ho trasformato in file .m4v con iKaraoke TunePrompter, per poterlo aggiungere a YouTube, nella speranza che il software di ricognizione vocale di YouTube ne produca una trascrizione abbastanza fruibile per poter essere sistemata con Amara.org .
Quando sarà sistemata la trascrizione, intendo scaricarla come file .txt, ricaricarla qui lasciando il software YouTube trasformarla in una seconda serie di sottotitoli, poi creare una pagina DotSUB.com a partire di questo video YT, aggiungervi i secondi sottotitoli - poi copiare la trascrizione pulita che DotSUB consente di creare.
- Video Language:
- Italian
- Duration:
- 19:19
Claude Almansi edited Italian subtitles for Andreas R. Formiconi Dal caos al villaggio operoso | ||
Claude Almansi edited Italian subtitles for Andreas R. Formiconi Dal caos al villaggio operoso | ||
Claude Almansi edited Italian subtitles for Andreas R. Formiconi Dal caos al villaggio operoso | ||
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Claude Almansi edited Italian subtitles for Andreas R. Formiconi Dal caos al villaggio operoso | ||
Claude Almansi added a translation |