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Modificare la percezione della matematica: Sean Briel & Daniel Nash a TEDxHonolulu

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    SB: Benvenuti. Salve a tutti.
    Oggi Dan e io ci occuperemo di...
  • 0:22 - 0:26
    - vediamo se riusciamo ad avviare questa presentazione...
    va bene, perfetto! ah, ah... -
  • 0:26 - 0:29
    Allora, innanzitutto benvenuti. Oggi vi parleremo di
  • 0:29 - 0:34
    percezioni mutevoli, motivazione,
    studenti, efficienza, efficacia
  • 0:34 - 0:36
    DN: Ehi, ehi, ehi, Sean!
    SB: Cosa?
  • 0:36 - 0:39
    DN: Hai idea di quante parole hai appena detto al pubblico?
  • 0:39 - 0:41
    SB: Oh! Eh, sì!
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    DN: Cerchiamo di chiarire un po' le cose.
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    Quali sono le idee principali di cui parleremo oggi?
  • 0:45 - 0:47
    SB: OK, va bene, mi sembra giusto.
  • 0:47 - 0:52
    Che ne dite di percezioni,
    studenti, matematica, se stessi
  • 0:52 - 0:55
    sì, insomma, qualcosa del genere.
    DN: Ok, questo chiarisce un po' meglio le cose.
  • 0:55 - 0:57
    Ma puoi provare a organizzare queste idee
  • 0:57 - 1:00
    in modo che sia perfettamente chiaro al pubblico
    di cosa parliamo?
  • 1:00 - 1:03
    SB: Ok, ci penso io. (Risate).
    Scusate, sono un po' emozionato.
  • 1:03 - 1:09
    Parliamo di cambiare la percezione della matematica
    insegnando agli studenti come insegnare a se stessi
  • 1:09 - 1:13
    DN: Ecco, ci siamo! Molto meglio.
    Dunque, come avete appena visto sulla schermata del titolo,
  • 1:13 - 1:16
    il modo in cui organizziamo le parole influisce
    sul modo in cui comprendiamo
  • 1:16 - 1:18
    il significato ultimo che quelle parole
    hanno lo scopo di trasmettere.
  • 1:18 - 1:21
    Quindi, se non ci prendiamo il disturbo
    di organizzare le parole,
  • 1:21 - 1:23
    è facile essere sopraffatti e confusi
  • 1:23 - 1:28
    da una cosa del genere, invece di avere...
  • 1:28 - 1:30
    eh si, questo è insormontabile e confuso.
  • 1:30 - 1:34
    Invece di avere qualcosa di chiaro
    e comprensibile, come questo.
  • 1:35 - 1:36
    Ora, la prossima cosa di cui vogliamo parlarvi,
  • 1:36 - 1:38
    è come la prima organizzazione delle parole
  • 1:38 - 1:42
    può influire su come comprendiamo
    e percepiamo nuove parole
  • 1:42 - 1:45
    e le idee che quelle parole
    dovrebbero rappresentare. Perciò...
  • 1:45 - 1:48
    SB: Ok, bene, allora sai cosa ti volevo dire?
  • 1:48 - 1:51
    Ti ho detto che Marcy
    e io vogliamo prendere un cane?
  • 1:51 - 1:55
    DN: Beh, non credo che questo sia il momento adatto
    per parlare di questo!
  • 1:55 - 1:57
    SB: Ma abbiamo tempo!
    DN: Si ma immagino che... (Risate)
  • 1:57 - 2:01
    Ecco, in realtà è un po' imbarazzante,
    ma io davvero non so cosa sia un cane,
  • 2:01 - 2:03
    mmm, puoi spiegarmelo?
  • 2:03 - 2:05
    SB: Dan, sei un insegnante di scuola superiore
    e non sai cos'è un cane?
  • 2:05 - 2:07
    DN: Spero che nessuno dei nostri studenti
    ci stia guardando. (Risate)
  • 2:07 - 2:09
    SB: Va bene. Ok, ragazzi, voglio dire,
    siete d'accordo con me.
  • 2:09 - 2:13
    Un cane è, si sa, ha quattro gambe,
    una testa, è peloso e può mettersi a terra.
  • 2:13 - 2:17
    Penso che siamo tutti d'accordo, no?
  • 2:17 - 2:19
    DN: Ma, scusa, non ce l'avete già
    una di quelle cose lì?
  • 2:19 - 2:22
    SB: Santo cielo, Dan!
    Stai rovinando tutta la presentazione!
  • 2:22 - 2:24
    Avanti, su, cerchiamo di andare avanti.
  • 2:24 - 2:28
    Che dici, puoi fare un disegno
    per le persone presenti di quello che tu pensi che sia?
  • 2:28 - 2:31
    DN: Quel... brutto tavolo con una copertura anni '70,
  • 2:31 - 2:33
    al centro del vostro soggiorno,
    è un cane quello, no?
  • 2:33 - 2:37
    SB: Dan! Come puoi confondere quattro gambe...?
    Io... Sai una cosa... Non voglio neanche...
  • 2:37 - 2:42
    Questo è un cane, Dan. Ha quattro zampe,
    abbaia, fa bau...
  • 2:42 - 2:44
    DN: Ah, sì! Ne ho già visto qualcuno.
  • 2:44 - 2:47
    SB: Si, Dan ma ora devi
    spiegare al pubblico!
  • 2:47 - 2:51
    Loro... insomma hai capito.
    Come hai potuto confondere un cane con un tavolo?
  • 2:51 - 2:54
    DN: Ok, beh, tu hai detto quattro gambe.
    E i mobili hanno quattro gambe,
  • 2:54 - 2:58
    ... si mette a terra, tavolo pieghevole, ok?
  • 2:58 - 3:01
    peloso, come un tappeto degli anni '70
  • 3:01 - 3:04
    Si tratta chiaramente di un cane, Sean.
    Quello è un cane!
  • 3:04 - 3:08
    SB: Dan, in realtà non sono...
    non sono neanche arrabbiato, anzi sono colpito.
  • 3:08 - 3:10
    Come ci sei arrivato è al di là della mia comprensione.
  • 3:10 - 3:14
    Quattro gambe: perché non un animale?
    Dan, ti sei fermato a pensarci?
  • 3:14 - 3:19
    È peloso, sta a terra... QUELLO, è un cane, Dan!
  • 3:20 - 3:25
    OK? Capito? D'accordo. Allora, ciò che si vuole
    illustrare qui è il confronto tra cane e tavolo.
  • 3:25 - 3:31
    L'idea di base è che il modo in cui
    organizziamo le parole nel cervello è uno schema
  • 3:31 - 3:37
    e in particolar modo, l'organizzazione delle parole precedenti
    influenza il modo in cui percepiamo parole nuove.
  • 3:37 - 3:41
    Nel caso della matematica, poi, dove i concetti sono ancora più astratti, la cosa si complica.
  • 3:41 - 3:43
    In questo caso, ad esempio, ho potuto
    mostrare a Dan un'immagine e dire,
  • 3:43 - 3:48
    "Questo è un cane, capito?" Giusto!
    Ma con la matematica?
  • 3:48 - 3:51
    possiamo dire
    "Hey, vieni qui, equazione di secondo grado!
  • 3:51 - 3:53
    Su ragazzi, accarezzate l'equazione di secondo grado!"
  • 3:53 - 3:58
    Oppure, "Avete visto quella fastidiosa equazione di secondo grado che attraversava la strada di corsa ieri?"
  • 3:58 - 4:02
    Credo proprio di no. Giusto?
    Man mano che le idee si fanno più astratte,
  • 4:02 - 4:06
    ci servono schemi più fissi e stabili.
  • 4:06 - 4:10
    Adesso Dan vi spiegherà un po'
    come funziona con la matematica.
  • 4:10 - 4:12
    DN: Allora, partendo da cane e tavolo,
  • 4:12 - 4:17
    qual è il fattore chiave per recepire
    ed imparare correttamente la matematica?
  • 4:17 - 4:20
    Sviluppare la competenza all'uso dei numeri
    sembra piuttosto importante,
  • 4:20 - 4:24
    la memorizzazione dei processi
    è ugualmente importante
  • 4:24 - 4:26
    l'organizzazione cognitiva dei termini matematici
    pure è essenziale,
  • 4:26 - 4:29
    ma Sean, vedo che non sai
    cosa ho messo al punto D
  • 4:29 - 4:31
    Sono certo che il pubblico qui vuole
    parlare delle astronavi. Quindi...
  • 4:31 - 4:34
    SB: No, no, fermati un attimo!
    Ora vi vuole dimostrare
  • 4:34 - 4:38
    in che modo, attraverso uno schema,
    riesce a connettere percezione e apprendimento
  • 4:38 - 4:40
    fino ad arrivare alle navi spaziali
    e voi glielo lascerete fare.
  • 4:40 - 4:42
    DN: Va bene, d'accordo!
    SB: Dan, arriviamo al punto, per favore.
  • 4:42 - 4:44
    DN: Ok. Allora, la vera risposta è C.
  • 4:44 - 4:47
    Sulla base di ciò, Sean ed io ci siamo chiesti:
  • 4:47 - 4:49
    quali sono i termini matematici
    che gli studenti devono organizzare
  • 4:49 - 4:51
    durante il loro percorso educativo?
  • 4:51 - 4:54
    E quel che abbiamo fatto è stato
    esaminare le regole fondamentali comuni.
  • 4:54 - 4:56
    Ora, se non avete familiarità con questo concetto,
    si tratta di una serie di norme
  • 4:56 - 4:59
    che stanno dilagando
    in tutti gli Stati Uniti,
  • 4:59 - 5:02
    quasi ogni stato le ha adottate
    in un modo o nell'altro.
  • 5:02 - 5:05
    Sono i termini che anche un bambino dell'asilo
    dovrebbe conoscere
  • 5:05 - 5:10
    o almeno avere nel suo vocabolario
    in base ai concetti contenuti in quelle norme.
  • 5:10 - 5:12
    OK? Poi si passa alla prima elementare.
    Ora, ci rendiamo conto che non sarete mai
  • 5:12 - 5:14
    in grado di leggere tutto questo,
    desidero semplicemente che vi facciate un'idea.
  • 5:14 - 5:16
    Ecco, ora passo alla seconda elementare:
  • 5:16 - 5:19
    e poi salteremo direttamente
    alla prima media.
  • 5:19 - 5:22
    Come potete notare, c'è una somiglianza
    tra questo e la nostra schermata iniziale.
  • 5:22 - 5:25
    Abbastanza sconvolgente, come potete vedere.
    ecco perché alcuni studenti
  • 5:25 - 5:28
    arrivano fino alla prima media con la matematica e mollano,
    "Basta, ho chiuso, non ne posso più".
  • 5:28 - 5:33
    Quindi ci chiedevamo
    è possibile organizzare questo materiale?
  • 5:33 - 5:36
    Beh, non solo è possibile,
    noi ci siamo anche riusciti.
  • 5:36 - 5:39
    In questo modo, invece di un intricato
    pasticcio di termini
  • 5:39 - 5:42
    è possibile ottenere un insieme organizzato dal punto di vista cognitivo, basato su definizioni.
  • 5:42 - 5:44
    Giusto, quindi, quando uno studente è
    in prima elementare
  • 5:44 - 5:47
    invece di avere un mucchio
    di parole sparse a casaccio,
  • 5:47 - 5:49
    inizia a collegarle con
    tutto il resto.
  • 5:49 - 5:53
    Ora, per la seconda volta,
    saltiamo alla prima media,
  • 5:53 - 5:55
    ci rendiamo conto
    che non potete vedere tutto lì.
  • 5:55 - 5:59
    Comunque, le cose ora sono organizzate
    in modo tale che si possono recepire e comprendere
  • 5:59 - 6:01
    adeguatamente tutte queste informazioni,
  • 6:01 - 6:05
    L'osservazione che Sean ed io
    abbiamo tratto da questo è stata:
  • 6:05 - 6:07
    Beh, che succede se non conoscono
    nessuno di questi termini?
  • 6:07 - 6:09
    E se gli viene a mancare uno
    di questi collegamenti?
  • 6:09 - 6:13
    Se uno di questi collegamenti non è connesso
    in modo perfettamente efficace?
  • 6:13 - 6:17
    Abbiamo pensato che non solo questo
    influirà negativamente sul loro successo,
  • 6:17 - 6:19
    ma se sono anche sopraffatti
    da tutte queste informazioni
  • 6:19 - 6:22
    questo influirà sulla loro fiducia in se stessi
    nello studio della matematica
  • 6:22 - 6:25
    ed andrà ad influire negativamente sulla motivazione
    a provarci.
  • 6:25 - 6:27
    Allora, Sean, vogliamo dare un contesto a tutto questo?
  • 6:27 - 6:29
    SB: Si, proverò a contestualizzare in qualche modo per voi.
  • 6:29 - 6:31
    Fermatevi e pensate per un istante
  • 6:31 - 6:35
    ad un'attività, un lavoro o un interesse che
    coltivate personalmente in questo momento
  • 6:35 - 6:38
    qualcosa in cui vi sentite molto sicuri?
    Posso immaginare che se vi chiedessi di fare una lista
  • 6:38 - 6:41
    verrebbero fuori una serie di termini
    legati alla mia richiesta,
  • 6:41 - 6:43
    mi dareste una lunga lista,
  • 6:43 - 6:45
    e perfino una descrizione di
    come i termini sono connessi tra loro.
  • 6:45 - 6:51
    Ora immaginate quando questo è cominciato
    Se Dan e io vi avessimo dato una mappa?
  • 6:51 - 6:53
    Se vi avessimo mostrato
    in che modo quei termini erano collegati?
  • 6:53 - 6:55
    In che modo avrebbe influenzato la vostra percezione?
  • 6:55 - 6:57
    Come avrebbe influenzato la vostra motivazione?
  • 6:57 - 7:01
    Con quale rapidità avreste potuto arrivare
    al livello cui siete adesso?
  • 7:02 - 7:05
    Con questo, stiamo per dimostrarvi
    cosa accade nella nostra classe:
  • 7:05 - 7:11
    l'organizzazione dei termini critici
    conduce a percezioni efficaci
  • 7:11 - 7:15
    che aiutano ad attivare
    la motivazione e il successo.
  • 7:15 - 7:17
    DN: Quindi, come Sean ha appena detto,
    parleremo del
  • 7:17 - 7:20
    tipo di esperienza che abbiamo creato
    nelle nostre classi
  • 7:20 - 7:23
    e di come gli studenti sono ora in grado
    di organizzare le informazioni in modo cognitivo,
  • 7:23 - 7:25
    di percepire efficacemente le informazioni
  • 7:25 - 7:29
    e di avere una comprensione chiara
    e completa della matematica.
  • 7:29 - 7:32
    Ora, proprio come in questo schema qui,
  • 7:32 - 7:36
    noi portiamo gli studenti da
    qualcosa che è confuso e spaventoso
  • 7:36 - 7:38
    - come queste nozioni imparate all'asilo -
  • 7:38 - 7:42
    a qualcosa che è organizzato
    e comprensibile come questo.
  • 7:42 - 7:45
    Quindi, come hai detto prima,
    iniziamo con il vocabolario.
  • 7:45 - 7:49
    Vi mostreremo qui soltanto alcuni termini,
    in un attimo,
  • 7:49 - 7:51
    termini che avete forse già visto prima.
  • 7:51 - 7:53
    Non preoccupatevi, non è un esame!
  • 7:53 - 8:00
    State seguendo TEDxHonolulu,
    non ci sarà bisogno di superare alcun test,
  • 8:00 - 8:04
    ma di acquisire, completare e costruire
    il vocabolario dell'alfabetizzazione con questi,
  • 8:04 - 8:07
    poi, facciamo fare agli studenti una mappa
    basata su definizioni.
  • 8:07 - 8:10
    All'asilo,
    il punto di partenza sono di solito i numeri.
  • 8:10 - 8:13
    Da lì, poi,
    portiamo gli studenti ad analizzare
  • 8:13 - 8:16
    per parola per parola
    e facciamo loro vedere la definizione,
  • 8:16 - 8:19
    e qui in effetti si possono vedere le connessioni
    tra queste definizioni:
  • 8:19 - 8:24
    Numeri Interi, Calcolo, Scomposizione in Cifre,
    in tutte le definizioni sono presenti i numeri.
  • 8:24 - 8:28
    SB: Quindi, come abbiamo visto, si può cominciare
    con operazioni ed espressioni,
  • 8:28 - 8:31
    - tornerò velocemente un po' indietro -
    per farvi vedere com'è.
  • 8:31 - 8:33
    Possiamo anche dare loro
    nuovi termini
  • 8:33 - 8:35
    e loro cominciano a sapere dove collocarli.
  • 8:35 - 8:38
    Quello che abbiamo descritto
    in questa diapositiva è un punto di svolta:
  • 8:38 - 8:42
    come vedete, man mano che si procede,
    diventa sempre più chiaro che
  • 8:42 - 8:46
    queste idee sono tutte collegate,
    e senza fargli vedere neanche un numero.
  • 8:46 - 8:49
    La cosa più bella è che possono fare tutto questo
    assolutamente da soli.
  • 8:49 - 8:53
    Ora Dan vi fa mostrerà come funziona
    quando mostriamo il contenuto matematico.
  • 8:53 - 8:55
    DN: Allora, premetto che non abbiamo
    ancora fatto nessun problema di matematica.
  • 8:55 - 8:57
    I nostri studenti
    ora hanno una visione d'insieme
  • 8:57 - 9:00
    di come tutto è collegato.
    E non sembrano tanto sopraffatti
  • 9:00 - 9:04
    quando li introduciamo ad attività,
    laboratori, esempi che loro riescono a portare a termine da soli.
  • 9:04 - 9:08
    Poi, nella nostra lezione facciamo una cosa, in pratica
  • 9:08 - 9:10
    quando io ho terminato questo contenuto,
    i ragazzi fanno un tweet.
  • 9:10 - 9:13
    Se non siete pratici di Twitter,
    e spero ora lo siate tutti,
  • 9:13 - 9:17
    in sostanza si tratta di una piccola
    immagine con una frase
  • 9:17 - 9:19
    che viene collegata a una certa parola.
  • 9:19 - 9:21
    Prendiamo ad esempio la parola numeri,
    Si potrebbe dire qualcosa tipo,
  • 9:21 - 9:24
    "Quanti? E dare qualche esempio."
    OK?
  • 9:24 - 9:29
    Poi si passa ai numeri interi
    e una delle osservazioni possibili è
  • 9:29 - 9:31
    "Zero, contare fino a uno"
    E gli dò velocemente un piccolo esempio.
  • 9:31 - 9:34
    Questo va avanti per un bel po'
    ma a volte ci rendiamo conto
  • 9:34 - 9:37
    che due concetti si presentano contemporaneamente.
  • 9:37 - 9:39
    Disponendo di una struttura in atto,
  • 9:39 - 9:42
    i ragazzi riescono a lavorare con più concetti
    contemporaneamente,
  • 9:42 - 9:47
    e sanno che questi contenuti combinati insieme
    formano un quadro d'insieme complessivo.
  • 9:47 - 9:52
    Si passa così da una cosa
    che fa un po' paura, come questo,
  • 9:52 - 9:55
    a qualcosa di organizzato
    e dotato di senso, come questo.
  • 9:55 - 9:59
    Uno degli effetti di questo metodo
    sui nostri studenti è che
  • 9:59 - 10:02
    ora hanno in mente una percezione
    di questo tipo,
  • 10:02 - 10:06
    "Ok, dunque, se vedo questa parola, il tweet
    mi dirà a quale contenuto è collegata.
  • 10:06 - 10:09
    Se vedo questa parola, so
    a quali altre parole è connessa
  • 10:09 - 10:11
    e conosco il contenuto ad esse collegato.
  • 10:11 - 10:14
    Questo sostituisce la confusione
    che a volte gli studenti hanno in testa
  • 10:14 - 10:17
    quando sono sotto pressione,
    ad esempio durante un test come
  • 10:17 - 10:20
    lo ACT, il PSAT, o simili.
  • 10:20 - 10:23
    Ora Sean ci mostrerà
    qualche altro risultato.
  • 10:23 - 10:25
    SB: Allora, questo cosa ci consente
    di fare in classe?
  • 10:25 - 10:29
    Per quanto riguarda le prestazioni,
    siamo partiti solo ed esclusivamente
  • 10:29 - 10:33
    insegnando ai nostri studenti
    ad imparare da soli, giusto?
  • 10:33 - 10:36
    Fermatevi a rifletterci un attimo:
    imparare da soli, di fatto,
  • 10:36 - 10:41
    è una cosa che può continuare in qualsiasi altra classe.
    Abbiamo creato per gli studenti un rendimento duraturo
  • 10:41 - 10:45
    indipendentemente dal fatto che entrino in sintonia
    con l'insegnante dell'anno successivo o dei seguenti
  • 10:45 - 10:49
    o che vadano al college,
    con lezioni a ritmo serrato, teoria e pratica...
  • 10:49 - 10:52
    riescono effettivamente ad avere la sicurezza necessaria
    per imparare da soli.
  • 10:52 - 10:56
    La cosa più sorprendente è che siamo riusciti
    ad ottenere questo senza fare lezione.
  • 10:56 - 11:01
    Proprio così!
    Neanche un giorno di lezione frontale come questa
  • 11:01 - 11:03
    con voi, adesso.
  • 11:03 - 11:05
    Infatti, se l'avessimo fatta a modo nostro,
    vi avremmo semplicemente dato
  • 11:05 - 11:10
    un elenco di parole
    e vi avremmo fatto costruire la mappa, vero?
  • 11:10 - 11:14
    Ma per quelli di voi che non sono insegnanti,
    i nostri allievi vengono ogni giorno.
  • 11:14 - 11:17
    Si siedono e iniziano a lavorare
    in gruppi di collaborazione,
  • 11:17 - 11:20
    per conto loro e iniziano
    a lavorare con le parole.
  • 11:20 - 11:24
    Creano le loro associazioni
    e iniziano la risoluzione dei problemi
  • 11:24 - 11:27
    in modo creativo, tutto da soli!
  • 11:27 - 11:31
    Adesso Dan condividerà un po' con voi
    come questo ha influenzato il suo corso di algebra.
  • 11:31 - 11:34
    DN: Allora, questa è più o meno la situazione
    in cui mi sono trovato ad insegnare:
  • 11:34 - 11:37
    Sono un insegnante d'emergenza, il che significa
    che non ho alcun tipo di formazione per l'insegnamento.
  • 11:37 - 11:42
    L'anno scorso, nel mio corso di algebra del primo anno,
    il tasso di promozione era appena del 52%.
  • 11:42 - 11:44
    Dopo l'attuazione di questo metodo
  • 11:44 - 11:49
    siamo passati direttamente dal 52%
    ad un tasso di promozione dell'86%.
  • 11:49 - 11:55
    (Applausi)
  • 11:55 - 11:57
    (Risate)
  • 11:57 - 12:00
    SB: Insegno geometria da cinque anni.
  • 12:00 - 12:02
    Inizialmente ero venuto con Teach for America,
  • 12:02 - 12:04
    per quelli di voi che sanno di cosa si tratta,
  • 12:04 - 12:08
    sono arrivato qui nel 2006,
    il primo semestre, veramente, sono venuto alle Hawaii.
  • 12:08 - 12:11
    Sono stato assegnato a Waipahu,
    ho fatto i miei due anni e sono rimasto
  • 12:11 - 12:13
    perché adoro gli studenti
    delle Hawaii!
  • 12:13 - 12:15
    Sono dei ragazzi straordinari!
  • 12:15 - 12:17
    Per quelli di voi che non hanno avuto l'opportunità
    di insegnare qui,
  • 12:17 - 12:19
    sono incredibili!
  • 12:19 - 12:23
    Nella mio corso di geometria,
    non ero mai riuscito a superare il tasso di promozione del 60%,
  • 12:23 - 12:27
    cosa che mi ha fatto letteralmente impazzire!
    L'anno scorso, addirittura ho quasi mollato
  • 12:27 - 12:30
    Avevo fatto la domanda, preso il mio LSAT ed
    ero alla ricerca di una facoltà di giurisprudenza.
  • 12:30 - 12:32
    Poi Dan e io abbiamo cominciato a riflettere
    su queste idee
  • 12:32 - 12:37
    e sono riuscito a portarli
    dal 58 all'89%.
  • 12:37 - 12:40
    (Applausi)
  • 12:44 - 12:47
    DN: Il prossimo corso di cui vi parleremo
    è quello di statistica e calcolo delle probabilità.
  • 12:47 - 12:49
    È un corso nuovo per la scuola,
    lo abbiamo cominciato noi a scuola,
  • 12:49 - 12:52
    quindi non ci sono statistiche precedenti.
  • 12:52 - 12:55
    Tuttavia, il libro che stiamo usando
    è un testo universitario,
  • 12:55 - 12:57
    gli studenti al momento
    stanno imparando da soli contenuti universitari
  • 12:57 - 13:03
    e attualmente
    tutti i miei studenti sono in grado di superare il corso.
  • 13:04 - 13:09
    Notevole!
    (Applausi)
  • 13:09 - 13:14
    Il prossimo gruppo è quello di cui sono più orgoglioso
    perché è la ragione per cui ho aderito a Teach for America,
  • 13:14 - 13:16
    per quelli che non hanno familiarità con l'organizzazione,
  • 13:16 - 13:18
    si lasciano gli studenti universitari
  • 13:18 - 13:21
    per andare in scuole
    dove gli studenti devono affrontare diverse sfide.
  • 13:21 - 13:26
    Molti dei miei studenti affrontano cose che
    vanno dalla gravidanza precoce a violenze domestiche,
  • 13:26 - 13:29
    studenti senza tetto o con problemi di assistenza sanitaria,
  • 13:29 - 13:33
    la lista è molto, molto lunga.
  • 13:33 - 13:37
    Per questi motivi, abbiamo dovuto inventarci
    nuovi metodi di insegnamento.
  • 13:37 - 13:39
    Ci sono tanti insegnanti che fanno grandi cose
  • 13:39 - 13:42
    ma quello che ci rende orgogliosi è che,
    dal momento che non facciamo lezione,
  • 13:42 - 13:45
    possiamo veramente lavorare
    con ogni singolo studente, uno ad uno.
  • 13:45 - 13:48
    Quindi, invece di chiedere
    "Ehi, come va con quel problema di matematica?"
  • 13:48 - 13:50
    noi andiamo oltre e
    ora possiamo chiedere agli studenti
  • 13:50 - 13:54
    "Ehi, come stanno andando le cose?
    Tutto bene a casa"?
  • 13:54 - 13:58
    E gli studenti ora, invece di vagare per
    la classe dicendo "Oddio, matematica!",
  • 13:58 - 14:01
    dicono, "Oh, beh, Io so che al signor Briel
    e al signor Nash importa di noi." Va bene?
  • 14:01 - 14:05
    Quella semplice domanda mi ha permesso
    di passare dal 12%
  • 14:05 - 14:09
    al 65% e questi sono
    studenti bocciati in matematica 2, 3 volte...
  • 14:09 - 14:13
    Ne ho un bel gruppetto
    addirittura bocciati 4 volte in algebra!
  • 14:13 - 14:17
    Ora per lo meno vengono in classe
    e hanno la sensazione di riuscire a imparare qualcosa.
  • 14:18 - 14:22
    (Applausi)
  • 14:24 - 14:27
    DN: Dunque, cosa ci ha permesso di fare tutto ciò?
  • 14:27 - 14:30
    Beh, organizzando le idee,
    siamo stati in grado di cambiare e spostare
  • 14:30 - 14:33
    la percezione di che cos'è in realtà l'apprendimento.
  • 14:33 - 14:37
    Quindi, da questo, abbiamo effettivamente potuto
    creare in aula un'esperienza
  • 14:37 - 14:40
    che permette agli studenti di organizzare i concetti
  • 14:40 - 14:42
    e modificare la loro percezione dell'apprendimento.
  • 14:42 - 14:45
    Ora abbiamo un corso in cui gli studenti
    imparano a fare cose come
  • 14:45 - 14:51
    pensare in modo critico, trovare soluzioni creative,
    e tutto da soli, piuttosto che ascoltare i miei discorsi.
  • 14:51 - 14:54
    Grazie a tutti per averci ascoltato.
    So che sono un po' noioso.
  • 14:54 - 14:59
    Oltre a ciò,
    siamo stati anche in grado di riscoprire
  • 14:59 - 15:01
    il nostro valore di insegnanti all'interno della classe.
  • 15:01 - 15:05
    Invece di limitarci alla nostra competenza nei contenuti, ora possiamo di creare per i nostri studenti
  • 15:05 - 15:08
    un'esperienza di totale autonomia
    in tutto ciò che fanno
  • 15:08 - 15:10
    mentre noi siamo lì solo per aiutarli a completarla.
  • 15:10 - 15:13
    Inoltre - e questa è la cosa per noi più
    sorprendente -
  • 15:13 - 15:17
    i nostri studenti ora vedono
    il valore dell'apprendimento e dell'istruzione.
  • 15:17 - 15:19
    Le due citazioni
    che vi mostreremo adesso provengono
  • 15:19 - 15:23
    direttamente dai nostri studenti
    e riguardano la loro esperienza in classe.
  • 15:23 - 15:26
    La prima dice,
    "Da quando frequento questo corso,
  • 15:26 - 15:28
    penso che intelligente è uguale a organizzato.
  • 15:28 - 15:30
    Se ognuno avesse una mappa mentale
    e fosse in grado di organizzare le idee,
  • 15:30 - 15:33
    tutti sarebbero ugualmente intelligenti."
  • 15:33 - 15:37
    E questo è uno studente che al momento
    frequenta algebra 1 per la terza volta.
  • 15:37 - 15:39
    La citazione seguente è:
  • 15:39 - 15:43
    "Fin dalla nascita, apprendiamo cose,
    impariamo e ci adattiamo.
  • 15:43 - 15:46
    La nostra comprensione è basata su idee
    che abbiamo imparato.
  • 15:46 - 15:49
    La nostra comprensione delle idee recenti
    cambia in base al modo
  • 15:49 - 15:52
    in cui abbiamo organizzato idee ed esperienze passate.
  • 15:52 - 15:54
    Se una delle nostre idee o esperienze
    è negativa,
  • 15:54 - 15:58
    influenzerà il modo in cui percepiamo
    idee ed esperienze nuove.
  • 15:58 - 16:02
    Siamo in grado di usare le mappe per cambiare
    il modo di organizzare le cose nella nostra mente
  • 16:02 - 16:04
    in modo da vedere tutte le possibilità della nostra vita."
  • 16:04 - 16:07
    Questo è di un allievo che fa algebra 1 per la seconda volta
  • 16:07 - 16:11
    sulla base delle esperienze
    fatte con noi in classe.
  • 16:11 - 16:14
    Cosa abbiamo ottenuto?
  • 16:14 - 16:17
    Beh, crediamo di essere veramente riusciti
    ad avviare l'evoluzione di pensatori critici
  • 16:17 - 16:22
    insegnando agli studenti come organizzare le idee,
    a riconoscere come il modo in cui organizzano le idee
  • 16:22 - 16:26
    influisce sulle loro percezioni.
    E questo va ben oltre l'aula.
  • 16:26 - 16:33
    Immaginate: persone pensanti che comprendono
    e riconoscono queste idee! La capacità
  • 16:33 - 16:35
    e il modo di organizzarle
  • 16:35 - 16:38
    influirà sulle possibilità
    che vedranno nella loro vita.
  • 16:38 - 16:41
    Pensate all'impatto
    che questo potrebbe avere sugli individui:
  • 16:41 - 16:45
    Gli individui si renderebbero conto
    che tutto ciò che serve loro per cogliere
  • 16:45 - 16:48
    le possibilità nella loro vita
    sono i termini critici,
  • 16:48 - 16:52
    il tempo per organizzarli
    e giusto il tempo per vederli realizzarsi tutti.
  • 16:52 - 16:55
    Pensate all'impatto
    che questo avrebbe sulle comunità:
  • 16:55 - 16:59
    le comunità si ritrovano
    quando gli individui si riuniscono!
  • 16:59 - 17:01
    Si renderebbero conto che in fondo
    "Ehi, noi non siamo in disaccordo,
  • 17:01 - 17:03
    si tratta solo di differenze di percezione!
  • 17:03 - 17:06
    Possiamo prenderci il disturbo di raccogliere i termini
    dalla mappa di ciascuno
  • 17:06 - 17:09
    e trovare soluzioni valide.
  • 17:09 - 17:12
    Non mirano soltanto alla percezione di uno
    ma a quella di molti."
  • 17:12 - 17:15
    Che tipo d'impatto avrebbe questo sulla società?
  • 17:15 - 17:20
    Pensateci un po': un'intera società
    in cui tutti si ritrovano insieme.
  • 17:20 - 17:24
    Ecco perché pensiamo che formare individui
    che pensano in modo critico
  • 17:24 - 17:26
    non solo sia necessario per i nostri figli,
  • 17:26 - 17:29
    ma anche per noi stessi!
  • 17:30 - 17:34
    E, quel che è più importante,
    noi crediamo che formare persone che pensano in modo critico
  • 17:34 - 17:39
    sia la linfa vitale che consente a individui,
    comunità e società
  • 17:39 - 17:44
    di diventare quello che vogliono,
    possono, sognano e dovrebbero essere.
  • 17:44 - 17:45
    Grazie.
  • 17:45 - 17:48
    (Applausi)
Title:
Modificare la percezione della matematica: Sean Briel & Daniel Nash a TEDxHonolulu
Description:

Sea Briel e Daniel Nash si uniscono per sviluppare la percezione di come si impara ridefinendo il modo in cui viene imparata e insegnata la matematica.

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English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
18:00

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